red5788 ha scritto:
Il mister con l'atalanta si è spaccato la mano proprio per sto motivo, non è possibile giocare un tempo in un modo e l'altro in un altro modo. La squadra in quel secondo tempo ti ha dimostrato che potevi battere l'atalanta, nel primo tempo col chievo che potevi battere il chievo.
Prima mi so visto la signora in giallorosso e austini ha evidenziato una cosa che deve far riflettere, vinciamo 2-0 si smette di giocare arriviamo al 2-2 e quando mancano 5 minuti cominciamo a giocare di nuovo a pallone creando 5 palle gol. Per quale cazzo di motivo le 5 palle gol non le crei sul 2-0 per fare il terzo e poi il quarto e via dicendo?
Perché semo forti, aò, perché mercoledì c'è sta il Real, perché me devo sprecà, questi li batto co una gamba sola, perché semo i mejo del mondo, perché è er chievo mica la juve.
Tutti perché che a Roma conosciamo bene e abbiamo visto mille volte.
Scusate se mi autoquoto ma....
Loryfab ha scritto:
Ieri, come contro l'Atalanta, bastava giocare 90 minuti.
Iniziamo, come spesso accade a queste latitudini a mettere a posto la testa.
1 Le partite non si vincono da sole con i nomi, non scendono in campo le figurine, serve sudore, serve voglia, serve unità di intenti
2 Le partite durano 90 minuti, non puoi pensare di giocare 35 minuti e vincere, nemmeno con squadre deputate alla serie B.
3 Certi stati fisici non sono accettabili, se Kolarov non è in condizione giocasse Santon o giocasse Pellegrini. Meglio un asino vivo che un dottore morto.
Questi sono i punti essenziali, mettiamo a posto questi e poi diamo una occhiata al resto.