ma probabilmente la roma con questi interpreti non riesce a fare questo gioco,visto che sono 15 mesi che ci prova...promark ha scritto: Succedeva l'altranno e succede ancora. Se poi il leader della difesa è il primo a sbagliare e ad invitare i terzini a non salire, non è d'aiuto.
Men at work: problemi tecnici della Roma
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Re: Men at work: problemi tecnici della Roma
shaka ha scritto:Grande Ramon, ora deve andare al prossimo incontro, accettare tutte le richieste di quel maiale di Atangana, firmare tutto, poi s'abbassa i pantaloni davanti a tutti, se mette in posizione de squat e su quel foglio ce fa na bella cacata
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Re: Men at work: problemi tecnici della Roma
Ma il nostro è un 4-3-3 spurio, sia con Totti a sinistra sia con Destro e Lamela a destra. Come lo metti in grado di fare una buona fase di copertura? Totti non rientra, Destro è sempre un centravanti adattato in quel ruolo, Lamela è ancora immaturo tatticamente.pisodinosauro ha scritto:Visto che si sta infarcendo ogni topic su errori tecnici e/o problemi che ha la Roma (forma fisica, terzino dx inadatto, scarsa personalità/ concentrazione a centrocampo, 3 centravanti e nessun esterno...) magari si potrebbe ottimizzare il tutto parlandone qui dentro...la butto li , eh?
Ne accenno un paio:
1) giocando 4-3-3 sei sempre in partità numerica in fase difensiva contro chi gioca 3-5-2, quindi va rafforzato il centrocampo con Napoli, Udinese e Juve... oppure i 3 davanti devono coprire in fase di impostazione avversaria.
2) non hai esterni (intendo i Giaccherini, i Borini, i Papu Gomez....) come fai a organizzare la linea di attacco?
3) non hai un difensore veloce (Cordoba, es), perchè la linea difensiva sta ai 35 metri?
grazie
Lo stesso ragionamento rafforza il punto 2) su cui sono d'accordo.
Non vedo Castan lentissimo... pur non essendo un velocista non mi pare risieda lì il problema della difesa. Burdisso invece mi pare in condizioni pietose, Balzaretti sta più fuori che dentro, non parliamo poi di Piris o Taddei. Aggiungerei il fatto che il centrocampo è praticamente inesistente in fase di interdizione, tranne le rare volte in cui riesce ad alzare la linea del pressing sulla trequarti avversaria.
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Re: Men at work: problemi tecnici della Roma
ok facciamo i presuntuosi
e facciamo un 433-zemaniano...meglio di zeman.. con gli ingredienti a disposizione
steke
balzaretti * castan * marcos * marquinhos
florenzi * de rossi (bradley) * perrotta (de rossi)
taddei * osvaldo * destro
e facciamo un 433-zemaniano...meglio di zeman.. con gli ingredienti a disposizione
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Re: Men at work: problemi tecnici della Roma
a me Burdisso non pare in condizioni pietose, gli ho visto fare una doppia scivolata in pieno secondo tempo che era un concentrato di reattività: semplicemente, lo vedo in ENORME difficoltà con la difesa così alta.oswald ha scritto: Ma il nostro è un 4-3-3 spurio, sia con Totti a sinistra sia con Destro e Lamela a destra. Come lo metti in grado di fare una buona fase di copertura? Totti non rientra, Destro è sempre un centravanti adattato in quel ruolo, Lamela è ancora immaturo tatticamente.
Lo stesso ragionamento rafforza il punto 2) su cui sono d'accordo.
Non vedo Castan lentissimo... pur non essendo un velocista non mi pare risieda lì il problema della difesa. Burdisso invece mi pare in condizioni pietose, Balzaretti sta più fuori che dentro, non parliamo poi di Piris o Taddei. Aggiungerei il fatto che il centrocampo è praticamente inesistente in fase di interdizione, tranne le rare volte in cui riesce ad alzare la linea del pressing sulla trequarti avversaria.
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Re: Men at work: problemi tecnici della Roma
shaka ha scritto: ma probabilmente la roma con questi interpreti non riesce a fare questo gioco,visto che sono 15 mesi che ci prova...
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Re: Men at work: problemi tecnici della Roma
Beh su questo si può discutere...Zeman in serie A ha fatto 316 panchine con 124 vittorie 96 pareggi e 96 sconfitte, e considera che di queste 316 per 102 partite ha allenato il foggia, per 38 il lecce e per 6 il Napoli (che quell'anno retrocesse in serie B). Non mi sembra che ci siano molti altri allenatori in attività in Italia che possono vantare questi numeri.Swan78 ha scritto: Rispondo a tutti e 3 i tuoi quesiti dicendoti che Zeman e' cosi'...non ha ancora capito,a 65 anni,che il suo calcio non porta assolutamente a nulla...
Detto questo, in 5 partite di campionato il gioco di zeman si sarà visto per un'oretta forse, mancano pressing sul portatore di palla, sovrapposizioni dei terzini, inserimenti e tagli degli intermedi e la difesa alta. Ci sono poi delle ambiguità come la posizione di totti che quasi mai fa l'esterno d'attacco e tende ad accentrarsi e ad arretrare ostacolando l'inserimento dell'intermedio, e la condizione (più psicologica che fisica) di burdisso, quest'ultimo anche con LE tendeva ad indietreggiare spesso, lasciando la linea difensiva molto bassa.
Quello che ci portiamo dietro da molto tempo è invece il non saper perdere, e questo dai tempi di spalletti, quando capitano partite come quella di sabato (a torino successe lo stesso lo scorso anno) sai subito che puoi spegnere la tv, perchè la roma è incapace psicologicamente di contrastare l'avversario, e di questo do la colpa sopratutto a totti e de rossi.
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Re: Men at work: problemi tecnici della Roma
Io mi chiedo come sia possibile giocare così male.
Ogni lancione della juve era un pericolo per noi.
Non abbiamo MAI fatto un fuorigioco che è il cardine del gioco di Zeman.
Mister che caxxo stanno facendo? Come glieli stai insegnando i movimenti?
Ogni lancione della juve era un pericolo per noi.
Non abbiamo MAI fatto un fuorigioco che è il cardine del gioco di Zeman.
Mister che caxxo stanno facendo? Come glieli stai insegnando i movimenti?
... e pure quest'anno ... se riattaccamo ar cazzo ...
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Re: Men at work: problemi tecnici della Roma
Anche Fascetti,Mazzone e Cosmi hanno fatto tante panchine in Serie A nella loro carriera...ma quello che conta nel calcio,cosi' come in tutti gli sport,sono i risultati...Zeman non ha mai vinto neanche una misera coppa Italia...per anni e' sparito dal calcio che conta e annovera diversi esoneri nel suo curriculum...ripeto,il Boemo e' un fenomeno prettamente romano...e' l'esaltazione del nulla...questo e' un'aspetto che non si puo' assolutamente tralasciare...ci sono calciatori che hanno piu' di 300 presenze in Serie A,ma se la loro e' stata una carriera quasi anonima non se li ricordera' piu' nessuno...diventano numeri buoni solo per gli almanacchi...teppic ha scritto: Beh su questo si può discutere...Zeman in serie A ha fatto 316 panchine con 124 vittorie 96 pareggi e 96 sconfitte, e considera che di queste 316 per 102 partite ha allenato il foggia, per 38 il lecce e per 6 il Napoli (che quell'anno retrocesse in serie B). Non mi sembra che ci siano molti altri allenatori in attività in Italia che possono vantare questi numeri.
Detto questo, in 5 partite di campionato il gioco di zeman si sarà visto per un'oretta forse, mancano pressing sul portatore di palla, sovrapposizioni dei terzini, inserimenti e tagli degli intermedi e la difesa alta. Ci sono poi delle ambiguità come la posizione di totti che quasi mai fa l'esterno d'attacco e tende ad accentrarsi e ad arretrare ostacolando l'inserimento dell'intermedio, e la condizione (più psicologica che fisica) di burdisso, quest'ultimo anche con LE tendeva ad indietreggiare spesso, lasciando la linea difensiva molto bassa.
Quello che ci portiamo dietro da molto tempo è invece il non saper perdere, e questo dai tempi di spalletti, quando capitano partite come quella di sabato (a torino successe lo stesso lo scorso anno) sai subito che puoi spegnere la tv, perchè la roma è incapace psicologicamente di contrastare l'avversario, e di questo do la colpa sopratutto a totti e de rossi.
Ultima modifica di Swan78 il mar 2 ott 2012, 11:04, modificato 1 volta in totale.
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Re: Men at work: problemi tecnici della Roma
Quoto tuttoteppic ha scritto:
Detto questo, in 5 partite di campionato il gioco di zeman si sarà visto per un'oretta forse, mancano pressing sul portatore di palla, sovrapposizioni dei terzini, inserimenti e tagli degli intermedi e la difesa alta. Ci sono poi delle ambiguità come la posizione di totti che quasi mai fa l'esterno d'attacco e tende ad accentrarsi e ad arretrare ostacolando l'inserimento dell'intermedio, e la condizione (più psicologica che fisica) di burdisso, quest'ultimo anche con LE tendeva ad indietreggiare spesso, lasciando la linea difensiva molto bassa.
Quello che ci portiamo dietro da molto tempo è invece il non saper perdere, e questo dai tempi di spalletti, quando capitano partite come quella di sabato (a torino successe lo stesso lo scorso anno) sai subito che puoi spegnere la tv, perchè la roma è incapace psicologicamente di contrastare l'avversario, e di questo do la colpa sopratutto a totti e de rossi.
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Re: Men at work: problemi tecnici della Roma
Non possono contare solo le vittorie, altrimenti allegri sarebbe uno dei migliori allenatori al mondo perchè in 5 stagioni di A ha vinto uno scudetto ed una supercoppa...eppure prima di arrivare al milan (che aveva fior di campioni) era stato esonerato 3 volte in 9 stagioni.Swan78 ha scritto: Anche Fascetti,Mazzone e Cosm hanno fatto tante panchine in Serie A nella loro carriera...ma quello che conta nel calcio,cosi' come in tutti gli sport,sono i risultati...Zeman non ha mai vinto neanche una misera coppa Italia...per anni e' sparito dal calcio che conta e annovera diversi esoneri nel suo curriculum...ripeto,il Boemo e' un fenomeno prettamente romano...e' l'esaltazione del nulla...questo e' un'aspetto che non si puo' assolutamente tralasciare...ci sono calciatori che hanno piu' di 300 presenze in Serie A,ma se la loro e' stata una carriera quasi anonima non se li ricordera' piu' nessuno...diventano numeri buoni solo per gli almanacchi...
Dai quel milan (che non aveva avversari) a zeman, ma anche a fascetti e vedrai che lo scudetto lo vincono molto probabilmente anche loro.
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Re: Men at work: problemi tecnici della Roma
il_noumeno ha scritto: Quoto tutto
posso essere daccordo, ma non capisco perchè la colpa è SOPRATTUTTO di Totti e De Rossi, che sia anche loro sono daccordo: soprattutto solo per importanza e carisma?
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Re: Men at work: problemi tecnici della Roma
Perché l'impressione, per quanto mi riguarda, è che dell'esser "capitani" si accettino gli onori, ma non gli oneri. E a De Rossi a differenza di Totti riconosco almeno il merito di sapersi fare carico pubblicamente del suo ruolo, in certe situazioni. Lui davanti ai microfoni ci va, Totti, preferisce farlo quando ha un goal da dedicare o una grande prestazione da sbattere in faccia a chi, sbagliando, ogni volta lo dà per finito...
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Re: Men at work: problemi tecnici della Roma
invece e' proprio questa la grandezza di Zeman, non avere mai vinto un cazzo ma essere considerato comunque un grande allenatore......Swan78 ha scritto: Anche Fascetti,Mazzone e Cosmi hanno fatto tante panchine in Serie A nella loro carriera...ma quello che conta nel calcio,cosi' come in tutti gli sport,sono i risultati...Zeman non ha mai vinto neanche una misera coppa Italia...per anni e' sparito dal calcio che conta e annovera diversi esoneri nel suo curriculum...ripeto,il Boemo e' un fenomeno prettamente romano...e' l'esaltazione del nulla...questo e' un'aspetto che non si puo' assolutamente tralasciare...ci sono calciatori che hanno piu' di 300 presenze in Serie A,ma se la loro e' stata una carriera quasi anonima non se li ricordera' piu' nessuno...diventano numeri buoni solo per gli almanacchi...
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Re: Men at work: problemi tecnici della Roma
perche' pure in prima categoria funziona cosi'......pisodinosauro ha scritto:
posso essere daccordo, ma non capisco perchè la colpa è SOPRATTUTTO di Totti e De Rossi, che sia anche loro sono daccordo: soprattutto solo per importanza e carisma?
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Re: Men at work: problemi tecnici della Roma
Boh, non so più che dire. C'è però una cosa che mi inquieta: cambiano i giocatori, gli allenatori, perfino i presidenti, ma la Roma resta sempre uguale, sempre gli stessi problemi. Partite giocate alla cazzo, senza grinta, senza fame di vittoria, com'è possibile? E questo va avanti da anni, non da due stagioni!