[Pagelle Serie A] Lazio - Roma 1-1 [01/09/2019]
Inviato: dom 1 set 2019, 23:13
P. Lopez, 6+: rimedia al grave errore del pt (consegna il pallone all'avversario a bordo area il pallone da rinvio dal fondo) con l'intervento decisivo su Luis Alberto al 65mo.
Florenzi, 6-: innesca il rigore con una discesa coast to coast, partita di quantità condita dai soliti errori di precisione o di concetto.
- Diawara, sv.
Mancini, 5-: lascia Immobile colpevolmente solo al 21mo (la palla sfile accanto al palo), viene facilmente aggirato nell'occasione del terzo palo, lascia l'impressione di rimanere sempre a metà strada.
Fazio, 5.5: meno in affanno del compagno ma cmq molto spaesato dal tiro al bersaglio avversario.
Kolarov 5.5: dilapida il bonus per l'esecuzione fredda del calcio di rigore con il malus per la palla persa malamente in occasione del pari. Già in avvio aveva creato un'occasione avversaria con un disimpegno pericolosissimo sugli sviluppi di un corner.
Cristante, 5-: ha una leggera crescita a fine pt ma rientra dagli spogliatoi come ne era uscito inizialmente: macchinoso, spaesato, restio a schiacciarsi a proiezione dei centrali, lasciando voragini agli avversari per prendere la mira, cercare l'angolino, persino centrarlo troppo bene.
Pellegrini, 5.5: se fisicamente la protezione che offre ai difensori è troppo esigua, per lo meno a differenza del compagno di reparto si concede come opzione per far ripartire l'azione.
Under, 5-: assente ingiustificato nel pt, viene sostituito quando stava iniziando ad ingranare (una bella combinazione con Zaniolo e un dribbling che manda a vuoto due avversari sul lato corto dell'area di rigore)
- Pastore, 5.5: non tocca il pallone per i primi 10 minuti in campo, poi usa la classe per fare uscire la squadra dalla pressione avversaria appoggiandosi a Dzeko. Ma sempre di fioretto mentre ti tirano le selciate in faccia parliamo.
Zaniolo, 6.5: fa su e giù con gran lena e predicando nel deserto. Vista la scarsa collaborazione del prossimo, le cose migliori le tira fuori facendo da solo: colpisce due legni dal limite con staffilate potenti e precise dopo aver protetto il pallone con il corpo, roba che quà evoca ricordi Tottiani. Spreca, per troppo egoismo, una buona occasione che si crea sul lato corto dell'area di rigore dopo una spizzata di Under ma dopo 60 minuti da tuttocampista è normale che la lucidità manchi.
- Santon, sv.
Kluivert, 4.5: tanta corsa ma sbaglia tutto lo sbagliabile, calciando alla viva il parroco ogni volta che c'è l'occasione di far valere la superiorità numerica, regalando il pallone con uscite a testa bassa. La Roma è un flipper sotto bombardamento e lui è la leva ad alta velocità che invece che allontanare la palletta te la ricaccia in gola.
Dzeko, 6-: perchè procura il rigore in mezzo a una prestazione a strattoni.
All. Fonseca, 5+: graziato dall'amica sorte, colpevole nel insistere troppo a lungo con una cerniera mediana che lasciava i centrali in balia del tiro a segno, in una squadra lunghissima e persino allungata di più da Pastore, la "moscia" della disperazione, e le rinuncie in copertura stavolta non regalano le trame di gioco viste nella prima parted Roma-Genoa. C'è da dire, a sua discolpa, che alla seconda giornata già si è trovato costretto a chiedere a ben 4 dei giocatori in campo (Florenzi, Pellegrini, Pastore e Zaniolo) di cambiarsi di ruolo all'interno dei 90 minuti per colpa di assenze e mancanze della rosa. Confusione che genera altra confusione.
Florenzi, 6-: innesca il rigore con una discesa coast to coast, partita di quantità condita dai soliti errori di precisione o di concetto.
- Diawara, sv.
Mancini, 5-: lascia Immobile colpevolmente solo al 21mo (la palla sfile accanto al palo), viene facilmente aggirato nell'occasione del terzo palo, lascia l'impressione di rimanere sempre a metà strada.
Fazio, 5.5: meno in affanno del compagno ma cmq molto spaesato dal tiro al bersaglio avversario.
Kolarov 5.5: dilapida il bonus per l'esecuzione fredda del calcio di rigore con il malus per la palla persa malamente in occasione del pari. Già in avvio aveva creato un'occasione avversaria con un disimpegno pericolosissimo sugli sviluppi di un corner.
Cristante, 5-: ha una leggera crescita a fine pt ma rientra dagli spogliatoi come ne era uscito inizialmente: macchinoso, spaesato, restio a schiacciarsi a proiezione dei centrali, lasciando voragini agli avversari per prendere la mira, cercare l'angolino, persino centrarlo troppo bene.
Pellegrini, 5.5: se fisicamente la protezione che offre ai difensori è troppo esigua, per lo meno a differenza del compagno di reparto si concede come opzione per far ripartire l'azione.
Under, 5-: assente ingiustificato nel pt, viene sostituito quando stava iniziando ad ingranare (una bella combinazione con Zaniolo e un dribbling che manda a vuoto due avversari sul lato corto dell'area di rigore)
- Pastore, 5.5: non tocca il pallone per i primi 10 minuti in campo, poi usa la classe per fare uscire la squadra dalla pressione avversaria appoggiandosi a Dzeko. Ma sempre di fioretto mentre ti tirano le selciate in faccia parliamo.
Zaniolo, 6.5: fa su e giù con gran lena e predicando nel deserto. Vista la scarsa collaborazione del prossimo, le cose migliori le tira fuori facendo da solo: colpisce due legni dal limite con staffilate potenti e precise dopo aver protetto il pallone con il corpo, roba che quà evoca ricordi Tottiani. Spreca, per troppo egoismo, una buona occasione che si crea sul lato corto dell'area di rigore dopo una spizzata di Under ma dopo 60 minuti da tuttocampista è normale che la lucidità manchi.
- Santon, sv.
Kluivert, 4.5: tanta corsa ma sbaglia tutto lo sbagliabile, calciando alla viva il parroco ogni volta che c'è l'occasione di far valere la superiorità numerica, regalando il pallone con uscite a testa bassa. La Roma è un flipper sotto bombardamento e lui è la leva ad alta velocità che invece che allontanare la palletta te la ricaccia in gola.
Dzeko, 6-: perchè procura il rigore in mezzo a una prestazione a strattoni.
All. Fonseca, 5+: graziato dall'amica sorte, colpevole nel insistere troppo a lungo con una cerniera mediana che lasciava i centrali in balia del tiro a segno, in una squadra lunghissima e persino allungata di più da Pastore, la "moscia" della disperazione, e le rinuncie in copertura stavolta non regalano le trame di gioco viste nella prima parted Roma-Genoa. C'è da dire, a sua discolpa, che alla seconda giornata già si è trovato costretto a chiedere a ben 4 dei giocatori in campo (Florenzi, Pellegrini, Pastore e Zaniolo) di cambiarsi di ruolo all'interno dei 90 minuti per colpa di assenze e mancanze della rosa. Confusione che genera altra confusione.