Istruzione
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Istruzione
In un Italia che non sembra andare avanti, mi piacerebbe sapere cosa pensate dell'istruzione in Italia, dalla scuola dell'obbligo all'Univeristà.
In particolare vorrei sapere le vostre opinioni su:
-incremento flusso iscrizioni ai licei e il conseguente decadimento delle scuole tecniche e professionali;
-strutture e materiale didattico;
-qualità dell'insegnamento;
-tasse universitarie.
In particolare vorrei sapere le vostre opinioni su:
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Re: Istruzione: può esserci un limite al peggio?
-incremento flusso iscrizioni ai licei e il conseguente decadimento delle scuole tecniche e professionali: secondo me una volta un istituto professionale ti formava veramente per il mondo del lavoro, e una volta diplomato trovare sbocco in quel campo era molto meno difficile. Ora purtroppo un titolo di studio professionale è considerato ad un livello inferiore rispetto ad un qualsiasi altro. Tra l'altro molto, a mio parere, influisce la nomea di "scarto". Chi va all'istituto professionale lo fa perchè è stupido o non ha voglia distudiare.
-strutture e materiale didattico: Tralasciando tutti i disastri avvenuti, le cronache dei continui crolli nelle scuole le strutture sono fatiscenti e molto spesso non attrezzate per poter offrire strumenti adegueti. I testi poi... Ricordo che quando andavo io ogni anno che passava i volumi erano sempre più piccoli e più "semplificati". Tagli ai programmi come se nulla fosse. I ragazzi di oggi sono dei veri analfabeti.
-qualità dell'insegnamento: Pessimo. I miei migliori professori (e parliamo già di più di 13 anni fa) erano la "vecchia scuola". Gente che al tempo aveva 50/60 anni. Gli insegnanti di oggi, salvo rare eccezioni, non hanno polso nè conoscenze sufficienti a poter istruire le nuove generazioni. Io avevo insegnanti che sapevano tutto della loro materia e, molto spesso, buona parte di tutte le altre. Già mio fratello (che ha solo 5 anni meno di me e ha frequentato le stesse strutture ma con insegnanti "nuovi"), ha avuto seri problemi con la grammatica, per non parlare delle doppie
-tasse universitarie: purtroppo non ho esperienza diretta, so che sono abbastanza elevate. Non commisurate al livello degli insegnanti. Se penso a come parlano e/o scrivono certi laureati mi vengono i brividi.
Edit: Per rispondere poi alla domanda del titolo: no. Fintanto che si continueranno a tagliare fondi alla scuola PUBBLICA, fintanto che lavoreranno per farci diventare sempre più un paese di ignoranti, fintanto che glielo consentiremo no.
-strutture e materiale didattico: Tralasciando tutti i disastri avvenuti, le cronache dei continui crolli nelle scuole le strutture sono fatiscenti e molto spesso non attrezzate per poter offrire strumenti adegueti. I testi poi... Ricordo che quando andavo io ogni anno che passava i volumi erano sempre più piccoli e più "semplificati". Tagli ai programmi come se nulla fosse. I ragazzi di oggi sono dei veri analfabeti.
-qualità dell'insegnamento: Pessimo. I miei migliori professori (e parliamo già di più di 13 anni fa) erano la "vecchia scuola". Gente che al tempo aveva 50/60 anni. Gli insegnanti di oggi, salvo rare eccezioni, non hanno polso nè conoscenze sufficienti a poter istruire le nuove generazioni. Io avevo insegnanti che sapevano tutto della loro materia e, molto spesso, buona parte di tutte le altre. Già mio fratello (che ha solo 5 anni meno di me e ha frequentato le stesse strutture ma con insegnanti "nuovi"), ha avuto seri problemi con la grammatica, per non parlare delle doppie

-tasse universitarie: purtroppo non ho esperienza diretta, so che sono abbastanza elevate. Non commisurate al livello degli insegnanti. Se penso a come parlano e/o scrivono certi laureati mi vengono i brividi.
Edit: Per rispondere poi alla domanda del titolo: no. Fintanto che si continueranno a tagliare fondi alla scuola PUBBLICA, fintanto che lavoreranno per farci diventare sempre più un paese di ignoranti, fintanto che glielo consentiremo no.
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Re: R: Istruzione: può esserci un limite al peggio?
Vorrei focalizzarmi un attimo sul primo punto.Elisa ha scritto:-incremento flusso iscrizioni ai licei e il conseguente decadimento delle scuole tecniche e professionali: secondo me una volta un istituto professionale ti formava veramente per il mondo del lavoro, e una volta diplomato trovare sbocco in quel campo era molto meno difficile. Ora purtroppo un titolo di studio professionale è considerato ad un livello inferiore rispetto ad un qualsiasi altro. Tra l'altro molto, a mio parere, influisce la nomea di "scarto". Chi va all'istituto professionale lo fa perchè è stupido o non ha voglia distudiare.
-strutture e materiale didattico: Tralasciando tutti i disastri avvenuti, le cronache dei continui crolli nelle scuole le strutture sono fatiscenti e molto spesso non attrezzate per poter offrire strumenti adegueti. I testi poi... Ricordo che quando andavo io ogni anno che passava i volumi erano sempre più piccoli e più "semplificati". Tagli ai programmi come se nulla fosse. I ragazzi di oggi sono dei veri analfabeti.
-qualità dell'insegnamento: Pessimo. I miei migliori professori (e parliamo già di più di 13 anni fa) erano la "vecchia scuola". Gente che al tempo aveva 50/60 anni. Gli insegnanti di oggi, salvo rare eccezioni, non hanno polso nè conoscenze sufficienti a poter istruire le nuove generazioni. Io avevo insegnanti che sapevano tutto della loro materia e, molto spesso, buona parte di tutte le altre. Già mio fratello (che ha solo 5 anni meno di me e ha frequentato le stesse strutture ma con insegnanti "nuovi"), ha avuto seri problemi con la grammatica, per non parlare delle doppie![]()
-tasse universitarie: purtroppo non ho esperienza diretta, so che sono abbastanza elevate. Non commisurate al livello degli insegnanti. Se penso a come parlano e/o scrivono certi laureati mi vengono i brividi.
Edit: Per rispondere poi alla domanda del titolo: no. Fintanto che si continueranno a tagliare fondi alla scuola PUBBLICA, fintanto che lavoreranno per farci diventare sempre più un paese di ignoranti, fintanto che glielo consentiremo no.
Io ho frequentato un istituto tecnico e mi ritrovo in quel che hai scritto, almeno fino alla prima parte. Col tempo, crescendo, ho capito l'importanza dello studio e i vantaggi che si possono trarre dalla mia, ormai, ex scuola. Ho potuto accedere all'Università, ed in più avrei avuto la possibilità di formarmi in alte scuole di formazione, opzione preclusa ai liceali.
Questo discorso è stato la base per il 4° punto poiché ormai sono uno studente di Ingegneria Aerospaziale.
Le tasse vanno dai 1000€ ai 1800€ annui nel mio ateneo.
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Re: Istruzione: può esserci un limite al peggio?
Ciao Luckdej... partiamo dal presupposto che parlo della mia esperienza personale e di quello che vedo ora con i miei cugini più piccoliLuckdej ha scritto:In un Italia che non sembra andare avanti, mi piacerebbe sapere cosa pensate dell'istruzione in Italia, dalla scuola dell'obbligo all'Univeristà.
In particolare vorrei sapere le vostre opinioni su:
-incremento flusso iscrizioni ai licei e il conseguente decadimento delle scuole tecniche e professionali;
-strutture e materiale didattico;
-qualità dell'insegnamento;
-tasse universitarie.
1. incremento flusso iscrizioni ai licei e il conseguente decadimento delle scuole tecniche e professionali: Questo, secondo me, succede perché le mamme e i papà vedono (stupidamente) le scuole professionali come scuole di serie B... è vero che c'è molto distacco con il mondo del lavoro (e questo deriva dal fatto che un istituto tecnico di indirizzo informatico dovrebbe avere ingegneri come insegnanti, ma un ingegnere non va a lavorare per quello stipendio da fame ergo si trovano insegnanti che sanno a malapena il Pascal) MA una buona preparazione professionale ti fa entrare nel mondo del lavoro più velocemente e questo è IMPORTANTISSIMO.
(Il problema vero è che tutti vogliono il figlio laureato non rendendosi conto che una laurea presa con 90 in 8 anni serve solo a pulirsi il culo... meglio entrare nel mondo del lavoro a 19 anni... cosi a 27 avrai già 8 anni di esperienza e non 8 anni di nulla)
Per farla breve la scuola liceale e l'università conta solo SE ti laurei in 6 anni (al massimo e parlo di magistrale) e con votazione sopra il 105
2. Qui sono le note più dolenti, la scuola italiana non ha un euro e le strutture sono Fatiscenti (soprattutto a livello di scuola primaria e secondaria) per contro, la mia esperienza a RomaTre è stata OTTIMA, le strutture Nuovissime e i materiali (proiettori, computer, biblioteca, ecc) di primissima qualità
3. Anche qui bisogna dividere, perché non è tutta merda... iniziamo col dire che, a differenza della scuola di stampo nordico, la nostra non si basa sulla NOZIONISTICA ma sul Sapere, Comprendere e Collegare; questo è il motivo per cui gli Ingegneri Italiani sono ancora tra i più ricercati; anni fa, in uno dei miei numerosi viaggi di piacere negli States, feci amicizia con un Ingegnere Italiano a Boston che nella sua carriera aveva anche insegnato all'Università... mi racconto che i ragazzi del primo e secondo anno di università avevano difficoltà ad astrarre e ad applicare teoremi (semplici) su numeri troppo grandi... ecco una cosa del genere in Italia non succede, da noi un test a crocette (cosa classica per le primarie e secondarie USA) non è ammissibile
4. Non so ora a quanto ammontino, io ricordo che ai miei tempi non erano altissime; inoltre con le borse di studio molti miei colleghi provenienti da famiglie indigenti avevano tutto pagato (compresa la mensa)
"When the snows fall and the white wind blow. The lone wolf dies, but the pack survives"
"Lo stadio è un volano, un moltiplicatore." (Luke Skywalker)
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Re: Istruzione: può esserci un limite al peggio?
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ilmauro ha scritto: quoto, perché tutte le ragazze che ho avuto se so avvicinate loro
RomaTiAmo ha scritto:Perché sei un gran figo
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Re: R: Istruzione: può esserci un limite al peggio?
Callaghan sui punti due e tre non ho molto da obiettare, il mio è un discorso molto generale. Ho avuto professori scarsissimi e professori eccezionali.callaghan ha scritto: Ciao Luckdej... partiamo dal presupposto che parlo della mia esperienza personale e di quello che vedo ora con i miei cugini più piccoli
1. incremento flusso iscrizioni ai licei e il conseguente decadimento delle scuole tecniche e professionali: Questo, secondo me, succede perché le mamme e i papà vedono (stupidamente) le scuole professionali come scuole di serie B... è vero che c'è molto distacco con il mondo del lavoro (e questo deriva dal fatto che un istituto tecnico di indirizzo informatico dovrebbe avere ingegneri come insegnanti, ma un ingegnere non va a lavorare per quello stipendio da fame ergo si trovano insegnanti che sanno a malapena il Pascal) MA una buona preparazione professionale ti fa entrare nel mondo del lavoro più velocemente e questo è IMPORTANTISSIMO.
(Il problema vero è che tutti vogliono il figlio laureato non rendendosi conto che una laurea presa con 90 in 8 anni serve solo a pulirsi il cu|o... meglio entrare nel mondo del lavoro a 19 anni... cosi a 27 avrai già 8 anni di esperienza e non 8 anni di nulla)
Per farla breve la scuola liceale e l'università conta solo SE ti laurei in 6 anni (al massimo e parlo di magistrale) e con votazione sopra il 105
2. Qui sono le note più dolenti, la scuola italiana non ha un euro e le strutture sono Fatiscenti (soprattutto a livello di scuola primaria e secondaria) per contro, la mia esperienza a RomaTre è stata OTTIMA, le strutture Nuovissime e i materiali (proiettori, computer, biblioteca, ecc) di primissima qualità
3. Anche qui bisogna dividere, perché non è tutta me#da... iniziamo col dire che, a differenza della scuola di stampo nordico, la nostra non si basa sulla NOZIONISTICA ma sul Sapere, Comprendere e Collegare; questo è il motivo per cui gli Ingegneri Italiani sono ancora tra i più ricercati; anni fa, in uno dei miei numerosi viaggi di piacere negli States, feci amicizia con un Ingegnere Italiano a Boston che nella sua carriera aveva anche insegnato all'Università... mi racconto che i ragazzi del primo e secondo anno di università avevano difficoltà ad astrarre e ad applicare teoremi (semplici) su numeri troppo grandi... ecco una cosa del genere in Italia non succede, da noi un test a crocette (cosa classica per le primarie e secondarie USA) non è ammissibile
4. Non so ora a quanto ammontino, io ricordo che ai miei tempi non erano altissime; inoltre con le borse di studio molti miei colleghi provenienti da famiglie indigenti avevano tutto pagato (compresa la mensa)
Per quanto riguardo la mia università dal punto di vista strutturale è perfetta, con tanto di materiale. Andai a visitare psicologia(tanto per..) e questi praticamente studiano in un ospedale e senza materiale. Poi dipende da regione a regione.
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Re: Istruzione: può esserci un limite al peggio?
La prima cosa da fare è mettere tasse bassissime durante il corso di studi, e altissime per ogni anno fuori corso.
1 anno: 500 euro
2 anno: 500 euro
3 anno: 500 euro
4 anno: 5000 euro
5 anno: 10000 euro
6 anno: 15000 euro
Etc
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Re: Istruzione: può esserci un limite al peggio?
Quoto ilmauro.
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Re: Istruzione: può esserci un limite al peggio?
che poi se lecca le dita poi non lo dicoDedé ha scritto:Quoto ilmauro.
ilmauro ha scritto: quoto, perché tutte le ragazze che ho avuto se so avvicinate loro
RomaTiAmo ha scritto:Perché sei un gran figo
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Re: Istruzione: può esserci un limite al peggio?
Si, la MadonnaDedé ha scritto:La prima cosa da fare è mettere tasse bassissime durante il corso di studi, e altissime per ogni anno fuori corso.
1 anno: 500 euro
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Re: Istruzione: può esserci un limite al peggio?
c'e' un limite al peggio ?
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Re: R: Istruzione: può esserci un limite al peggio?
Anche io ho frequentato un itstituto tecnico, quando sono uscita mi ha chiamta ENAV e avrei potuto fare concorsi e tentare una carriera interna. Piuttosto che frequentare all'università facoltà tipo "fisica dell'atmosfera". Se oggi avessi un figlio e mi chiedesse un parere tra licei e tecnici consiglierei tecnici. Il problema è il livello scadente che però si allarga a TUTTA la scuola italiana.Luckdej ha scritto:Io ho frequentato un istituto tecnico e mi ritrovo in quel che hai scritto, almeno fino alla prima parte. Col tempo, crescendo, ho capito l'importanza dello studio e i vantaggi che si possono trarre dalla mia, ormai, ex scuola. Ho potuto accedere all'Università, ed in più avrei avuto la possibilità di formarmi in alte scuole di formazione, opzione preclusa ai liceali.
Questo discorso è stato la base per il 4° punto poiché ormai sono uno studente di Ingegneria Aerospaziale.
Le tasse vanno dai 1000€ ai 1800€ annui nel mio ateneo.
Ti rigiro la domanda: secondo te le tasse sono proporzionate al livello di insegnamento che incontri?
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Re: Istruzione: può esserci un limite al peggio?
@lele, con quelle tasse non finiresti fuori corso.
Come nessun italiano che studia all'estero finisce mai fuori corso (pagando 15k un master)
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Re: Istruzione: può esserci un limite al peggio?
ci sono persone molto valide che conosco che sono finite fuori corso anche di parecchi anni per i motivi più disparati, ma non certo perché nullafacenti o stupide. Già adesso mi pare i fuoricorso siano penalizzati a livello di tasse (pagano la fascia più alta se non erro) e di voti (a fisica alla sapienza ai miei tempi c'erano dei bonus sui voti di laurea per i laureati in corso), mi sembra eccessivo penalizzarli ulteriormente.Dedé ha scritto:La prima cosa da fare è mettere tasse bassissime durante il corso di studi, e altissime per ogni anno fuori corso.
1 anno: 500 euro
2 anno: 500 euro
3 anno: 500 euro
4 anno: 5000 euro
5 anno: 10000 euro
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Re: Istruzione: può esserci un limite al peggio?
Fosse per me metterei solo scientifico e classico come liceo, figuratevi..