Trent'anni dopo
Inviato: mar 19 mar 2013, 23:10
Ci risiamo. Oltre 30 anni dopo, l’indimenticato gol di Turone è pronto ad aprire una nuova pagina di discussioni tra juventini e romanisti.
Riavvolgiamo un attimo il nastro, soprattutto per i più giovani che probabilmente ignorano l’esistenza di quell’infuocata sfida scudetto del 1981 tra bianconeri e giallorossi.
Tensione palpabile in campo, ma anche sugli spalti. Juventus e Roma si giocavano in soli 90 minuti lo scudetto. Finì in pareggio, 0-0, e i bianconeri di Trapattoni riuscirono così a mantenere il punticino di vantaggio sui rivali nonostante quel gol annullato a Turone. Conti-Pruzzo-Turone, una filastrocca conosciuta a memoria tra il popolo giallorosso, e gol: Bergamo convalida, ma il guardalinee Sancini annulla per fuorigioco.
Ne susseguirono polemiche infinite, a cominciare dall’indimenticabile scambio di battute tra Dino Viola (“abbiamo perso lo scudetto per centrimetri”) a cui una settimana dopo Boniperti regalò un metro.
Anche perché la sera stessa la moviola, esclusivamente sulla Rai, che smascherò l’errore del guardalinee testimoniando come il gol di Turone fosse regolare. Roma imbufalita: il 10 maggio del 1981 rappresenta infatti l’inizio dell’odio sportivo tra bianconeri e giallorossi.
Ma trent’anni dopo, proprio l’inventore della Moviola – il giornalista Rai Carlo Sacchi – ha svelato un clamoroso retroscena proprio su quel gol intervenendo di recente alla trasmissione radiofonica della RAI, 'Circo massimo' di Massimo De Luca: “Turone era oltre la linea di Prandelli, poi però a Roma con un marchingegno particolare dimostrarono che non era in offside. Ma non era vero, perché… non dicono barato, ma non era perfetto quel macchinario che aveva usato. Un po’ acchittato (termine usato principalmente a Roma che segnala un qualcosa pronto per essere curato e preparato con estrema cura ed eleganza, ndr)? Sì, infatti, Turone era in fuorigioco effettivamente…”
yahoo.it
Riavvolgiamo un attimo il nastro, soprattutto per i più giovani che probabilmente ignorano l’esistenza di quell’infuocata sfida scudetto del 1981 tra bianconeri e giallorossi.
Tensione palpabile in campo, ma anche sugli spalti. Juventus e Roma si giocavano in soli 90 minuti lo scudetto. Finì in pareggio, 0-0, e i bianconeri di Trapattoni riuscirono così a mantenere il punticino di vantaggio sui rivali nonostante quel gol annullato a Turone. Conti-Pruzzo-Turone, una filastrocca conosciuta a memoria tra il popolo giallorosso, e gol: Bergamo convalida, ma il guardalinee Sancini annulla per fuorigioco.
Ne susseguirono polemiche infinite, a cominciare dall’indimenticabile scambio di battute tra Dino Viola (“abbiamo perso lo scudetto per centrimetri”) a cui una settimana dopo Boniperti regalò un metro.
Anche perché la sera stessa la moviola, esclusivamente sulla Rai, che smascherò l’errore del guardalinee testimoniando come il gol di Turone fosse regolare. Roma imbufalita: il 10 maggio del 1981 rappresenta infatti l’inizio dell’odio sportivo tra bianconeri e giallorossi.
Ma trent’anni dopo, proprio l’inventore della Moviola – il giornalista Rai Carlo Sacchi – ha svelato un clamoroso retroscena proprio su quel gol intervenendo di recente alla trasmissione radiofonica della RAI, 'Circo massimo' di Massimo De Luca: “Turone era oltre la linea di Prandelli, poi però a Roma con un marchingegno particolare dimostrarono che non era in offside. Ma non era vero, perché… non dicono barato, ma non era perfetto quel macchinario che aveva usato. Un po’ acchittato (termine usato principalmente a Roma che segnala un qualcosa pronto per essere curato e preparato con estrema cura ed eleganza, ndr)? Sì, infatti, Turone era in fuorigioco effettivamente…”
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