Ryan Friedkin

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Re: Ryan Friedkin

Messaggio da siamocosì »

sessantotto ha scritto: gio 12 dic 2024, 16:10 premettendo che non conosco personalmente VelvetGold e neanche mi ci sono confrontato mai

quello che non arrivi a capire, ma è più forte di te (non ci puoi fare nulla per quanto uno le cose te le ribadisca più volte) è che un conto sono le preferenze personale e i sentimenti, un altro conto è la capacità critica

io sono nato negli anni '80 e sono legato al Calcio di quegli anni, mi è sempre piaciuto più Di Bartolomei a Totti, preferivo le Curve più pericolose ma più autentiche, la televisione analogica, i numeri da 1 a 11 e 90esimo Minuto con Maffei alle 18.10 (e Teleroma 56 Lamberto Giorgi prima della domenica calcistica)... un po' meno mi piaceva il passaggio indietro al portiere con i piedi e il fuorigioco passivo ma tant'è...

e allo Stadio so' più matto e folkloristico della gran parte di voi

ma stando sui Forum e sui Social Network e parlando di come la Roma debba migliorare per essere competitiva nel mondo di OGGI e di DOMANI, non ci si mette davanti le proprie inclinazioni, che sono le proprie e non hanno a che fare con delle critiche oggettive, costruttive e basate su ciò di cui parliamo (ovvero il Calcio di oggi)

tu in ogni cazzo di cosa devi mettere te stesso, la tua epoca, le tue scelte spacciandole per oggettive e buone per ognuno di noi... le tue cose (ma anche le mie e di qualsiasi altra persona) non vanno bene nella vita degli altri

e ciò che vorresti tornasse la Roma e il Calcio in generale (per pura autoreferenzialità, senza niente di vero e concreto alla base perché il mondo non tornerà quello di quando eri giovane te) non succederà mai perché non ci sono le condizioni, la tecnologia è andata avanti, il mondo è popolato quattro volte tanto dall'epoca di quando eri ragazzo, i Mercati principali sono diversi

il Calcio è una scienza economica... e lo sarà ancora di più in futuro con un cambio di tecnologia ancora più pesante di quello che c'è stato negli ultimi 20 anni alle porte

non è razionalità... è la realtà dei fatti che ogni volta che uno la mette sulla passione, sul sentimento, sull'irrazionalità ostentata è una perdita di tempo passato a leggere umori di persone che le cose potrebbe gridarle allo Stadio o viverle in intimità

e non spacciarle come critica costruttiva alla Roma o al Calcio
Io non faccio critiche costruttive. Io da cliente dico cosa voglio. Il calcio andrà dove più gli aggrada. Di sicuro i business men americani stanno facendo peggio di lotito e de laurentiis
topozzi ha scritto: ven 12 mag 2023, 0:26 a chi non apprezza Cristante spetterebbe la punizione di avere Zaniolo



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Re: Ryan Friedkin

Messaggio da FoveaASR »

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Re: Ryan Friedkin

Messaggio da Velvetgold »

sessantotto ha scritto: gio 12 dic 2024, 16:10 premettendo che non conosco personalmente VelvetGold e neanche mi ci sono confrontato mai

quello che non arrivi a capire, ma è più forte di te (non ci puoi fare nulla per quanto uno le cose te le ribadisca più volte) è che un conto sono le preferenze personale e i sentimenti, un altro conto è la capacità critica

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Re: Ryan Friedkin

Messaggio da Claudio_asr »

sessantotto ha scritto: gio 12 dic 2024, 16:10 premettendo che non conosco personalmente VelvetGold e neanche mi ci sono confrontato mai

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il Calcio è una scienza economica... e lo sarà ancora di più in futuro con un cambio di tecnologia ancora più pesante di quello che c'è stato negli ultimi 20 anni alle porte

non è razionalità... è la realtà dei fatti che ogni volta che uno la mette sulla passione, sul sentimento, sull'irrazionalità ostentata è una perdita di tempo passato a leggere umori di persone che le cose potrebbe gridarle allo Stadio o viverle in intimità

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Re: Ryan Friedkin

Messaggio da siamocosì »

Se ve piace il calcio business so contento per voi. A me fa schifo e lo dico.
topozzi ha scritto: ven 12 mag 2023, 0:26 a chi non apprezza Cristante spetterebbe la punizione di avere Zaniolo



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Re: Ryan Friedkin

Messaggio da siamocosì »

Intanto il ciccione ignorante e senza una lira è primo in europa league e terzo in campionato. Noi con la presidenza nel futuro eravamo nella merda e ci stiamo risollevando solo grazie ad un romano e romanista di 70 anni all'antitesi del calcio moderno
topozzi ha scritto: ven 12 mag 2023, 0:26 a chi non apprezza Cristante spetterebbe la punizione di avere Zaniolo



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Re: Ryan Friedkin

Messaggio da FoveaASR »

1. Atalanta = emblema di come si debba fare calcio nel 2025.
2. Napoli = a livello di campo, una delle migliori società da una quindicina d'anni nonostante la visione ristretta del suo presidente.
3. Inter = allenatore tra i migliori in Europa per qualità di gioco espresso, misto perfetto di calcio posizionale e relazionale. Proprietà internazionale.
4. Fiorentina = proprietà americana, allenatore giovane e all'avanguardia a cui è stato dato tempo dopo un inizio stentato coff coff.
5. Lazio = Lotito, ma anche Baroni che parla e pratica calcio relazionale.
6. Juve = all'inizio di un nuovo percorso, a cui verrà dato tempo per svilupparsi.

8. Bologna = ha perso due giocatori fondamentali, un terzo è ancora in fase di recupero, ha preso un allenatore in continuità col precedente e ha gli stessi punti in campionato della passata stagione, con in mezzo l'impegno europeo.

Eh, ma il calcio moderno in Italia non attecchisce asd
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Re: Ryan Friedkin

Messaggio da aldodice26x1 »

Io poi debbo capire, a livello di gioco, cosa è il calcio moderno. Ho paura che questa definizione si attribuisce a chi vince ma dietro ci sia poco. Non esistono allenatori professionisti che non studiano. Il calcio che sta provando a proporre Ranieri, è lo stesso di quello che abbiamo visto nel 2010 o nel 2019? A me sembra di no. Eppure a 73 anni dovrebbe essere meno incline al cambiamento. Lui è antico nelle dichiarazioni, sicuramente populista: ad esempio nel commentare la sua battuta sul fatto che il prossimo allenatore potesse essere lui ha detto che era una battuta alla Petrolini. Fosse stato a Napoli avrebbe detto alla Eduardo, a Genova alla Govi e a Torino alla Macario. Ecco, temo che il concetto di modernità venga associato più alle dichiarazioni post partita che ad altro. Se si usa un linguaggio più affascinante si è moderni diversamente si è vecchi. Stessa cosa a livello di gestione societaria. In questo caso parlerei più di modelli differenti. Io la faccio più semplice. Per gli allenatori esistono i bravi ed i meno bravi. Per le società esistono modelli efficienti o meno efficienti. Indipendentemente dalla tipologia di gioco per gli uni o dal modello di gestione per gli altri.
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Re: Ryan Friedkin

Messaggio da FoveaASR »

aldodice26x1 ha scritto: ven 13 dic 2024, 11:56 Io poi debbo capire, a livello di gioco, cosa è il calcio moderno. Ho paura che questa definizione si attribuisce a chi vince ma dietro ci sia poco. Non esistono allenatori professionisti che non studiano. Il calcio che sta provando a proporre Ranieri, è lo stesso di quello che abbiamo visto nel 2010 o nel 2019? A me sembra di no. Eppure a 73 anni dovrebbe essere meno incline al cambiamento. Lui è antico nelle dichiarazioni, sicuramente populista: ad esempio nel commentare la sua battuta sul fatto che il prossimo allenatore potesse essere lui ha detto che era una battuta alla Petrolini. Fosse stato a Napoli avrebbe detto alla Eduardo, a Genova alla Govi e a Torino alla Macario. Ecco, temo che il concetto di modernità venga associato più alle dichiarazioni post partita che ad altro. Se si usa un linguaggio più affascinante si è moderni diversamente si è vecchi. Stessa cosa a livello di gestione societaria. In questo caso parlerei più di modelli differenti. Io la faccio più semplice. Per gli allenatori esistono i bravi ed i meno bravi. Per le società esistono modelli efficienti o meno efficienti. Indipendentemente dalla tipologia di gioco per gli uni o dal modello di gestione per gli altri.
Perfetto. Io uso la dialettica che viene proposta, ma concordo in toto col post.
Ranieri, anche alla sua età, nel 2025 è un allenatore migliore di Jurić non solo per la carriera alle spalle, ma anche per la qualità del gioco che sta dando alla Roma e per l’aver capito come utilizzare i giocatori a disposizione.
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Re: Ryan Friedkin

Messaggio da Velvetgold »

A ne sembra sia iniziato un rinnovamento in corso per quanto riguarda l'emergere di una nouvelle vague di allenatori.

Maresca, Kompany, Xabi Alonso, Flick, Slot, Baroni, Palladino, Italiano, Thiago Motta.

Ranieri ha l'umiltà di adattare il suo gioco alla squadra e non il contrario. E di essersi aggiornato, senza rimanere ancorato alla "sua" visione del calcio, cosa che spesso capita ai grandi allenatori vincenti che hanno un ciclo fisiologico, o forse semplicemente meno fame. Ci sta

Molto simile a Ranieri penso sia Ancelotti.

Uscendo fuori dal calcio, nella psicologia applicata ai contesti di lavoro per decenni si è cercato.di capire quali fossero i tratti di personalità e i comportamenti distintivi del leader.

Dopo decenni di studi si sono accorti che non esistono. Leader di successo hanno personalità e attuano comportamenti diversissimi adottati in base alla situazione e adattati a essa

E per situazione si intende l'ambiente e la cultura aziendale, il momento storico, il tipo di gruppo, la sua storiane la fase in cui si trova, le.singole personalità, il livello di competenza dei collaboratori, la fase storica, l'ambiente esterno all'azienda, il tipo di obiettivo,

Il leader è un ispiratore, che riesce al meglio a comunicare una visione al suo team. E quando si dice "al.meglio" si intende facendo in modo che ogni componente del gruppo ritrovi parte di se stesso in essa e costruisca la sua visione personale che vada nella.stessa direzione di quella.del gruppo.

E lo fa quanto meglio sa leggere le variabili prima elencate, che cambiano in continuazione. Se smette di farlo, il team di collaboratori smettono di seguirlo, si demotivano, iniziano a essere insoddisfatti e via dicendo

l'allenatore sportivo non fa eccezione. Quando penso alla figura di allenatore/leader che non sbaglia mezzo colpo penso a un nome: Julio Velasco.
Che infatti viene da 30 anni chiamato a tenere anche seminari aziendali sulla leadership.

I moduli, i numeri, le tattiche, le sovrapposizioni, il braccetto di difesa, il falso centravanti sono solo note marginali.

Chiudendo il circolo, i ragazzii 20/25enni di oggi sono profondamente diversi da quelli di 10/15 anni fa. Allenatori efficaci un tempo, se rimangono ancorati al loro stile di leadership e gestione, andranno probabilmente incontro a fallimenti o comunque a maggiori difficoltà.

A meno che non siano sufficientemente umili, flessibili, capaci di mettere in discussione sé stessi e cambiare anche radicalmente
Ultima modifica di Velvetgold il ven 13 dic 2024, 12:57, modificato 2 volte in totale.
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Re: Ryan Friedkin

Messaggio da sessantotto »

siamocosì ha scritto: ven 13 dic 2024, 8:56 Se ve piace il calcio business so contento per voi. A me fa schifo e lo dico.
e una volta, due volte, cento volte che l'hai detto che hai risolto? Combattere contro i mulini a vento?

Poi "ve piace", sempre con 'sto ve piace... a nessuno piace un cazzo

ci sono tante cose nel mondo che non mi piacciono e che non possono cambiare

non mi piace competere sul lavoro però purtroppo lo devo fare

non mi piace competere per una donna e infatti non lo faccio e rimango single

non mi piace competere sportivamente e infatti non faccio gare di nuoto e non faccio maratone per quanto corra anche veloce e a 41 anni sia atletico come mai lo sono stato


tifare una squadra di Calcio della massima Serie significa accettare la competizione in un mondo che è fatto in un determinato modo. E no, non torneranno i Viola, i Sensi e i panzoni che ora stanno primi in classifica se le loro realtà fossero interessanti per fondi di investimento si leverebbero seriamente dal cazzo, perché rappresentano un modello che non può reggere l'esame del tempo anche ad altissimi livelli come l'Atalanta (prima o poi pure i percassi saranno rimpiazzati)

i Friedkin sono criticabili perché non parlano, non illustrano niente, lasciano volontariamente alla percezione del giornalista o del tifoso parandosi il culo delle scelte sbagliate...

e sono anche criticabili per ciò che invece li avevano resi apprezzati dalla tifoseria ovvero i due anni e mezzo di Mourinho sotto regime di Fair Play Finanziario e senza nessun cazzo di presupposto economico o di crescita strutturale che potesse giustificare quel tipo di progetto

che i Friedkin pensino "solo allo Stadio" qualora fosse vero non è un difetto o una critica... perché obiettivamente, oggettivamente, lucidamente, la Roma non ha bisogno di altro che di mettersi in linea con qualsiasi società decente del Nord Europa o della Spagna, come possibilità di investimenti e fatturato... ma di questo è il cuore di ogni discorso e ciò da cui di fatto tutto dipende non si vuole mai parlare

e no, personalmente non preferisco la Cattedrale smorta fatta di servizi per una clientela a uno stadio argentino del 1970... ma se vuoi competere ad alti livelli quello è

e la Roma ha scelto la competizione, non il romanticismo perdente da squadra di terza fascia
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Re: Ryan Friedkin

Messaggio da siamocosì »

Su un forum ognuno esprime le sue preferenze credo funzioni così. A me non interessa che la roma sia o meno un top team anche perchè penso che non lo sarà mai e trovo velleitario discutere le ricette per diventare qualcosa di improbabile. Poi a me le ricette che vengono dall'alto hanno sempre urtato molto perchè spesso quando vai a fare i conti erano ricette del cazzo. Quindi piuttosto che perdere le nostre caratteristiche per inseguire chimere cerco di tenermele strette
topozzi ha scritto: ven 12 mag 2023, 0:26 a chi non apprezza Cristante spetterebbe la punizione di avere Zaniolo



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Re: Ryan Friedkin

Messaggio da Velvetgold »

sessantotto ha scritto: ven 13 dic 2024, 12:24
rappresentano un modello che non può reggere l'esame del tempo anche ad altissimi livelli come l'Atalanta (prima o poi pure i percassi saranno rimpiazzati)
In realtà Già in parte lo sono.

Il 55% del pacchetto azionario dell'Atalanta appartiene a una cordata di soci americani.

I Percassi sono rimasti il principale singolo azionista (maggioranza relativa) e mantengono le cariche presidenziali, ma non hanno più la.maggioranza assoluta che sta oltreoceano
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Velvetgold ha scritto: ven 13 dic 2024, 12:18 A ne sembra sia iniziato un rinnovamento in corso per quanto riguarda l'emergere di una nouvelle vague di allenatori.

Maresca, Kompany, Xabi Alonso, Flick, Slot, Baroni, Palladino, Italiano, Thiago Motta.

Ranieri ha l'umiltà di adattare il suo gioco alla squadra e non il contrario. E di essersi aggiornato, senza rimanere ancorato alla "sua" visione del calcio, cosa che spesso capita ai grandi allenatori vincenti che hanno un ciclo fisiologico, o forse semplicemente meno fame. Ci sta

Molto simile a Ranieri penso sia Ancelotti.

Uscendo fuori dal calcio, nella psicologia applicata ai contesti di lavoro per decenni si è cercato.di capire quali fossero i tratti di personalità e i comportamenti distintivi del leader.

Dopo decenni di studi si sono accorti che non esistono. Leader di successo hanno personalità e attuano comportamenti diversissimi adottati in base alla situazione e adattati a essa

E per situazione si intende l'ambiente e la cultura aziendale, il momento storico, il tipo di gruppo, la sua storiane la fase in cui si trova, le.singole personalità, il livello di competenza dei collaboratori, la fase storica, l'ambiente esterno all'azienda, il tipo di obiettivo,

Il leader è un ispiratore, che riesce al meglio a comunicare una visione al suo team. E quando si dice "al.meglio" si intende facendo in modo che ogni componente del gruppo ritrovi parte di se stesso in essa e costruisca la sua visione personale che vada nella.stessa direzione di quella.del gruppo.

E lo fa quanto meglio sa leggere le variabili prima elencate, che cambiano in continuazione. Se smette di farlo, il team di collaboratori smettono di seguirlo, si demotivano, iniziano a essere insoddisfatti e via dicendo

l'allenatore sportivo non fa eccezione. Quando penso alla figura di allenatore/leader che non sbaglia mezzo colpo penso a un nome: Julio Velasco.
Che infatti viene da 30 anni chiamato a tenere anche seminari aziendali sulla leadership.

I moduli, i numeri, le tattiche, le sovrapposizioni, il braccetto di difesa, il falso centravanti sono solo note marginali.

Chiudendo il circolo, i ragazzii 20/25enni di oggi sono profondamente diversi da quelli di 10/15 anni fa. Allenatori efficaci un tempo, se rimangono ancorati al loro stile di leadership e gestione, andranno probabilmente incontro a fallimenti o comunque a maggiori difficoltà.

A meno che non siano sufficientemente umili, flessibili, capaci di mettere in discussione sé stessi e cambiare anche radicalmente
Altro post da scolpire nella pietra. Quando si dice di preferire Ranieri ad Allegri, si parla proprio della maggior sensibilità del primo rispetto alle tendenze del calcio del 2025 e alla gestione di un gruppo di giocatori tendenzialmente facenti parte tutti delle generazioni Millennials-Z, con canoni di comportamento e sensibilità maggiori rispetto a quelle delle generazioni precedenti. Un esempio per tutti: il tema della salute mentale, molto più sentito dai giocatori di questa era di quanto non fosse qualche anno fa.
Ranieri, a quasi 74 anni, ha dimostrato una sensibilità molto elevata nel parlare della situazione di Pellegrini, ragazzo del 1996 (quindi un millennial a cavallo con la Gen Z, che parte dal 1997), stando attento a sottolineare i forti livelli di stress a cui il capitano è stato sottoposto in questi mesi.
"Tutti gli allenatori parlano di movimento, di correre molto. Io dico che non è necessario correre tanto. Il calcio è uno sport che si gioca col cervello. Devi essere al posto giusto al momento giusto, né troppo presto né troppo tardi"

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