Io non so se tu abbia ragione o no ma Conte in Italia al momento ha questi risultati dopo i primi anni di gavetta ad arezzo:skotos ha scritto: ↑mer 12 nov 2025, 10:44 E' un cacasotto.
Non ha idea di come gestire la pressione a quella latitudine.
Viene da uno scudetto vinto con la squadra che è stata rinforzata per quanto? 250 milioni? Con tanto di un campionissimo come De Bruyne. Si sente tutta la pressione addosso e al primissimo segnale negativo sbotta perché non osa ammettere né il fallimento, né il fatto di aver sbagliato qualcosa.
dove va, costruisce e poi lascia macerie.
Ha sempre preso squadre in condizioni disperate perché non sa minimamente cosa significa gestire la pressione né l'obbligo di dover vincere, di dover dimostrare qualcosa.
Juve che non vinceva da eoni, Inter sull'orlo del fallimento, Chelsea che non vinceva da anni, Nazionale con una squadra di seghe, Tottenham dei perdenti, e Napoli forse peggiore della gestione ADL.
Lui è questo...lui vuole e sa solo essere un underdog perché vincere in posti in cui non sono abituati è benzina per il suo Ego....
Chiede a tutti di alzare l'asticella, dai magazzinieri fino al Presidente...poi però quando l'asticella si alza davvero è lui a mandare tutto a puttane perché non è in grado di gestire la pressione.
Allenatore provinciale ed estremamente sopravvalutato...gente come Capello, Mourinho, Ancelotti o anche lo stesso Allegri, sono proprio di un'altra categoria rispetto all'allenatore Salentino che vede fantasmi ovunque.
commento di uno juventino su Conte.
mi ci ritrovo pienamente, ed il bello è che sarebbe stato adattissimo anche per noi!
2008/09 vince la serie B col Bari
2009/10 alla prima esperienza in A con l'Atalanta subentra dopo l'esonero di Gregucci che lascia l'atalanta ultima in classifica e si dimette dopo 13 giornate (13 punti) che sarà comunque la miglior media punti di quell'atalanta con 3 allenatori diversi e che poi retrocederà
2010/11 con il Siena arriva secondo in B ottenendo la promozione
2011/12 campione d'italia con la Juve
2012/13 campione d'Italia con la Juve (non da underdog)
2013/14 campione d'Italia con la Juve (non da underdog anzi)
2014-16 con un'Italia ridicola arriva ai quarti del campionato europeo eliminato dalla Germania ai rigori dopo aver battuto l'Olanda (hazard, lukaku, kdb, witsel, radja) nel girone e la Spagna (ramos, piquet, iniesta, bousquets, morata) agli ottavi giocando con EDER PELLE' in attacco, giaccherini e parolo a centrocampo!!!
2019/20 secondo posto con l'Inter a un punto dalla Juve, inter che non lottava per lo scudette dal 2009/10
2020/21 campione d'italia con l'Inter che non vinceva dal 2009/10
2024/25 campione d'Italia col Napoli
Bilancio serie A
6 campionati interi con una big: 5 scudetti e un secondo posto
Bilancio serie B
2 campionati interi: 2 promozioni
esperienza normale con la Nazionale
esperienza più o meno negativa a Bergamo
INGHILTERRA
2 anni col Chelsea: 16/17 vince la premier (che il Chelsea non vince da allora) e un quinto posto (con vittoria FA CUP che il Chelsea non vince da allora)
col Tottenham: 21/22 subentra a Espirito Santo sesto all'11a giornata e lo porta quarto in champions league
nella seconda stagione 22/23 viene esonerato alla 28a giornata col Tottenham quinto (49punti), gli spurs arriveranno ottavi facendo solo 11pnt nelle ultime 10 e chiudendo a 60
Dettaglio che sicuramente va analizzato a tuo favore, dei 6 campionati vinti 3 li vince senza coppe Europee quindi prendendo squadre che venivano da campionati mediocri, in altre 2 occasioni esce ai gironi di champions (anche se con la juve retrocede in EL e arriva in semifinale), solo in un occasione a una vittoria in campionato corrisponderà una buona prestazione in champions: nel 12/13 con la Juve che esce ai quarto contro il Bayern che vincerà il titolo.
CONCLUSIONI: Il tuo mi pare un discorso poco oggettivo su un allenatore che vince 5 serie A su 6 e che complessivamente ha vinto 6 campionati nei big 5 su 9 partecipazioni da inizio stagione e ha ottenuto 2 promozioni da B ad A su 2 partecipazioni. Si può anzi si deve criticare per la sua difficoltà nelle coppe europee e nella gestione della doppia competizione.





