Re: Cronaca di Roma
Inviato: mar 16 set 2025, 10:46
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E come minchia fai? L'acqua è ghiacciata! Comunque le gole del nera sono proprio belle. Ci ho fatto una passeggiata ad Agosto. Poi mi sono preso una pioggia da paura al ritorno. Avevamo parcheggiato a Narni. Passeggiata fino a Stifone, poi magnata in una trattoria sulla strada che manco mi ricordo come si chiamava. Sulla via del ritorno ci prende un acquazzone che mi ha inzuppato tutto dalla testa ai piedi. Una roba brutta
Ognuno dovrebbe avere le sue priorità. Anche la Regione ne avrebbe, cazzo se ne avrebbe, e tra queste sono sicuro che non ci sia commentare quello che vorrebbe fare il Comune di Roma che, per inciso, mi sembra una roba irrealizzabile. Sarebbe bello rendere fruibile il fiume che così com'è è solo uno spreco, quello si. Balneabile è impossibile.promark ha scritto: ↑lun 15 set 2025, 18:28 Anche a me non sembra una priorità per la Roma attuale. La pulizia delle acque e degli argini è un conto, la balneazione sicura è un altro. Roma ha comunque la fortuna di avere il mare a poca distanza, non dovrebbe rientrare tra le priorità dare la possibilità di fare un tuffo ad abitanti e turisti. Stupido non lo è, ma prioritario nemmeno.
I nuovi parchi di affaccio infatti sono gran bei progetti. Il lungotevere è sfruttato pochissimo, un sacco di aree sono da bonificare; molte altre invece sono occupate da sfasciacarrozze o club privati. La zona del Flaminio è scandalosa, kilometri di campi sportivi e piscine di vari circoli privati, roba da Sudamerica.aldodice26x1 ha scritto: ↑ieri, 10:59 Ognuno dovrebbe avere le sue priorità. Anche la Regione ne avrebbe, cazzo se ne avrebbe, e tra queste sono sicuro che non ci sia, commentare quello che vorrebbe fare il Comune di Roma che, per inciso, mi sembra una roba irrealizzabile. Sarebbe bello rendere fruibile il fiume che così com'è è solo uno spreco, quello si. Balneabile è impossibile.
Ma che cazzo ne sapete voi!promark ha scritto: ↑ieri, 11:12 I nuovi parchi di affaccio infatti sono gran bei progetti. Il lungotevere è sfruttato pochissimo, un sacco di aree sono da bonificare; molte altre invece sono occupate da sfasciacarrozze o club privati. La zona del Flaminio è scandalosa, kilometri di campi sportivi e piscine di vari circoli privati, roba da Sudamerica.
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Anche alla Domus Octavia, sempre da quelle parti, è bello. Vedi, se ti eri fatto il bagno, la pioggia manco la sentivi.aldodice26x1 ha scritto: ↑ieri, 10:55 E come minchia fai? L'acqua è ghiacciata! Comunque le gole del nera sono proprio belle. Ci ho fatto una passeggiata ad Agosto. Poi mi sono preso una pioggia da paura al ritorno. Avevamo parcheggiato a Narni. Passeggiata fino a Stifone, poi magnata in una trattoria sulla strada che manco mi ricordo come si chiamava. Sulla via del ritorno ci prende un acquazzone che mi ha inzuppato tutto dalla testa ai piedi. Una roba brutta
Plaudo alla testimonianza...Giazz ha scritto: ↑ieri, 12:10 Ok allora fatemi parlare di Parigi. Quando sono arrivato a Parigi la prima volta, 13 anni fa, gli argini della Senna erano famosi per la puzza di piscio e per le strade e i tunnel che permettevano di tagliare la città velocemente in macchina. Nonostante ci fossero già dei locali notturni e péniches (le barchette ristorante), nessuno avrebbe mai pensato di fare aperitivi e passeggiate in quelli che erano i punti più degradati, ovvero quelli lontani dalle isolette centrali.
L’obiettivo di rendere il fiume balneabile è stato un processo che ha permesso di riqualificare tutte le sponde del fiume, dove ora ci sono sdraio, dove la gente si siede con la bottiglia di vino (è pieno!!) e dove la città ha trovato uno sbocco supplementare parecchio gradevole dalla primavera all’autunno.
Quando mi sono ritrasferito a Parigi 3 anni fa, ho notato che le macchine andavano più lente (quasi tutta la città è limitata a 30 km/h) e che non si prendevano più i tunnel accanto alla Senna. Poi sono andato a passeggiare e ho visto che tra i ponti continuava ad esserci puzza di piscio e qualche tenda di senzatetto, ma che tanta gente ora usciva tra i vari locali sugli argini e sulle varie imbarcazioni. Ho notato come i tunnel fossero pieni di graffiti e arte di strada, luoghi affidati agli artisti che, strato dopo strato, continuano a proporre opere effimere destinate a sparire dopo due settimane, invece di imbruttire le facciate dei palazzi o i muri degli argini per molto più a lungo. Stradoni che sono diventati luoghi bellissimi per correre e passeggiare.
Mantenere la balneabilità ha voluto dire istituire degli standard che non possono essere infranti, pena l’insalubrità delle acque e dei cittadini. Questo comporta che i tombini di tutta la città debbano essere sempre funzionanti. E sì, lo sono: vedo spesso personale al lavoro per pulirli e usare il flusso d’acqua per ripulire i cigli delle strade. Vuol dire controllo costante degli affluenti e dei rifiuti vari, anche a monte. Vuol dire non potersi rilassare una volta effettuata una bonifica, e vuol dire che gli argini, una volta appendice della città, adesso sono trattati come una piazza pubblica e quindi ripuliti e mantenuti meglio di quanto non fossero quando erano lontani, ceduti al dominio delle macchine e dei fumi di scarico.
La questione non è semplicemente volersi fare il bagno. A me fa schifo farmi il bagno pure nei laghi. La questione è se vogliamo o no combattere i vari riflussi industriali, chimici, agricoli, fognari ecc. che rendono il Tevere inavvicinabile a meno che tu non sia una nutria. Esigendo la balneabilità, il fiume dovrà essere bonificato e testato regolarmente, pena la fustigazione mediatica e spero giuridica di coloro che hanno consentito che si sporcasse di nuovo.