joe ha scritto:
Ma io non mi riferivo assolutamente alle dinamiche ultras... quanto a quelle tra la gente "comune". Ci sono un odio, un'incapacita' di riconoscere i meriti dell'avversario, un bisogno di giustificare i propri fallimenti con scorrettezze, complotti, ruberie che precludono una qualsiasi convivenza. C'e' molto tra i laziali ma se leggete e sentite in giro non e' che il nostro ambiente sia cosi' diverso.
Credo anzi che gli ultra' siano molto piu' capaci di superare queste divisioni quando c'e' un fine comune...
Penso fondamentalmente perchè si tratta di derby cittadino, per di più metropolitano. Diciamo che la rivalità si respira tutti i giorni. Le scritte, gli adesivi, la sciarpa o bandiera appesa al balcone, gli sfottó al bar d'estate, per un bidone pagato caro o un campione sfumato, il sorrisetto beffardo del lunedi fatto dal collega al lavoro o dal macellaio sotto casa, dopo che il giorno prima hai perso e magari loro vinto. Insomma, lo stare a contatto col "nemico" 365 giorni l'anno, fa si che il livore sale, accresce la voglia di primeggiare e di vedere sempre più giù il dirimpettaio. Se fosse tipo Potenza-Matera o Isernia-Campobasso, la tensione, l'astio verso il cugino e lo scherno goliardico, si limiterebbe alle due sfide annuali. Poi ognuno penserebbe ai fatti propri per il resto della stagione.