I Mondiali di calcio raccontati - Messico '86

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pisodinosauro
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I Mondiali di calcio raccontati - Messico '86

Messaggio da pisodinosauro »

Eccoci al nuovo appuntamento, mondiale che non mi piace molto, forse perchè rappresenta uno spartiacque della mia vita...ero alla fine del periodo di leva, stavo finendo l'università...dovevo iniziare a lavorare...

in effetti, ne parlo soprattutto perchè c'è l'episodio della mano di Dio che mi stuzzica molto..ed un altro paio di cose.

ma prima il consueto antefatto
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vale.not
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Re: I Mondiali di Calcio raccontati - Messico 86

Messaggio da vale.not »

pisodinosauro ha scritto:Eccoci al nuovo appuntamento, mondiale che non mi piace molto, forse perchè rappresenta uno spartiacque della mia vita...ero alla fine del periodo di leva, stavo finendo l'università...dovevo iniziare a lavorare...

in effetti, ne parlo soprattutto perchè c'è l'episodio della mano di d*o che mi stuzzica molto..ed un altro paio di cose.

ma prima il consueto antefatto
Non sapevo assolutamente la storia della rinuncia della Colombia. Eppure quel mondiale lo ricordo benissimo, da 12 enne ero in pieno delirio da calcio televisivo.
Posso azzardare una teoria? Secondo me noi un pò più stagionati siamo legati a quelle manifestazioni (e di riflesso forse alla stessa nazionale) perchè all'epoca il calcio in Tv ancora non era sbarcato. Per noi c'erano solo gli spezzoni di 90° minuto, domenica sprint e la domenica sportiva, e un tempo in differita di una partita di cui già sapevi il risultato (una a caso, mica potevi scegliere). Di partite intere si potevano vedere i TV solo quelle di coppa (e per le partite in casa c'era sempre la suspence che a Roma la società doveva dare l'ok per non perdere gli incassi al botteghino, sennò manco quelle) e la nazionale. Quei mondiali erano una festa assoluta, perchè da zero arrivavi ad avere anche 3 partite al giorno INTERE :shock: e in più, parlo per me, non avendo manco la scuola in mezzo alle palle potevo mangiare, gustare, respirare calcio 24/7!!! Era come se a uno che sta morendo di fame gli lasciassi le chiavi di Eataly.... Chi è venuto dopo, dalla generazione Tele più in poi, ed ha avuto a disposizione tutte le partite che voleva, quando voleva, come voleva, posso pure capire che a un certo punto si sia potuto permettere di fregarsene, o di dire, ma che me frega, aridateme il campionato, me vorrei pure riposa d'estate...
jimmy ha scritto:Comunque, dopo l'ennesima ottima serata in compagnia dei forumisti, pensando ai momenti di tensione che ogni tanto si creano sul forum, mi sento di lanciare il seguente slogan:

+ CENE - SCENE
aurreja
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Re: I Mondiali di Calcio raccontati - Messico 86

Messaggio da aurreja »

Ero troppo piccolo, non ho nemmeno un frame impresso di quella competizione. I primi ricordi calcistici abbastanza nitidi che ho, iniziano dagli Europei teutonici del 1988. Ma per i Mondiali messicani rimembro un piccolo e curioso aneddoto. Agosto 1992, ero in vacanza con i miei familiari in Tunisia. Dopo una lunga passeggiata ad Hammamet, ci fermammo a un bar per ristorarci. Mentre ci avvicinammo, vidi una marea di persone sedute all'esterno che guardavano una tv posizionata sopra il frigorifero delle bibite. Anche dentro c'era tanta gente seduta (tra interno ed esterno ci saranno state almeno 40 persone) che osservava con sguardo fisso e accenni di sclero, fumando sigarette e imprecando di tanto in tanto contro il televisore che stava trasmettendo una partita. Mi faccio largo e riesco a scorgere lo schermo riuscendo a riconoscere in alcune inquadrature Brehme, Matthäus, Maradona e i miei beniamini giallorossi dell'epoca Voeller e Berthold. Comunque, questa numerosa folla tunisina appassionata si stava vedendo e tifando la finale Argentina-Germania Ovest del 1986. Con "appena" 6 anni di ritardo! :shock: :o
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Re: I Mondiali di Calcio raccontati - Messico 86

Messaggio da pisodinosauro »

1 - Il cartello di Medellín, e oltre.


Il mondiale del 1986 venne assegnato con considerevole anticipo alla Colombia, paese di spartiacque tra America del Sud ed America del centro.

Paese ricchissimo e poverissimo, dove da qualche anno, meta' anni '70, si segnala per efferatezza ed efficacia un gruppo di narcotrafficanti, sotto il temibile Pablo Escobar...il cartello di Medellín.
In realtà esiste il meno famoso, ma sempre pericoloso cartello di Cali...etc etc.

In pratica per la Colombia passa il narcotraffico mondiale, destinazione soprattutto Usa.
Ma, direte voi , cosa c'entra questo coi mondiali di calcio?

Di fatto nulla, la FIFA nel 1983 revoca l'assegnazione del mondiale (il terzo Mundial) alla Colombia e lo conferisce al Messico: motivo e' la situazione di grave ritardo nella costruzione degli stadi e delle location atte ad ospitare gli eventi.

Ma, e questa e' una mia considerazione, my two cents, non ho dubbi nel ritenere che la FIFA fosse preoccupata dalla escalation di assassini, anche politici, e crimini che in Colombia erano ormai la prassi.
Si dice che ben tre candidati alle presidenziali siano stati fatti eliminare da Escobar, perché sembra non gli fossero graditi.

Senza voler fare moralismo, o fare la conta sui buoni ed i cattivi...sicuramente la FIFA non aveva voglia di mettere l'evento più importante nella mani di un paese dilaniato e pericolosissimo, con una squadra di proprietà di un criminale e 3/4 della nazionale spesso ospite dello stesso individuo.

No, meglio ripiegare sul più sano Messico, le strutture le ha...pronte, diciamo.

Peccato che nel 1985, il Messico sia colpito da un violento terremoto che fa dalle 20 Mila alle 100 Mila vittime, danneggiando profondamente e mortalmente alcuni stati.
La FIFA chiude qualche occhio, le federazioni accettano qualche disagio, il Messico si fa in quattro...e le macchina può ripartire.

Grazie Messico, nuova finale all'Azteca!

Almeno la FIFA ha evitato la figuraccia che fece il CIO per le Olimpiadi di Los Angeles...del 1984.
A pietire una candidatura americana, visto che sembrava che la sola Teheran degli ayatollah fosse disponibile a candidarsi....
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Re: I Mondiali di Calcio raccontati - Messico 86

Messaggio da pisodinosauro »

2 - Chi c'è, e chi manca.


Intanto diciamo che ci sono 24 squadre, che finalmente si inaugura un format che prosegue ancora oggi, ovvero che passano 16 squadre dai gironi eliminatori, e che poi si passi subito alla fase ad eliminazione diretta, con gli ottavi di finale.

Formula che è un po impegnativa, visto che almemo 4 dei 6 gironi avranno ben tre qualificate, e questo consente un poco di calcolo, anche e per via degli accoppiamenti che sono difficili, fino al completo tabellone delle 16 squadre rimaste.

Formula che da il via al naturale sviluppo a 32 squadre, formula attuale.

Ci sono le solite favorite, Italia Campione del mondo in carica, ma uscita male dall'Europeo del 1984, vinto dalla Francia. C'è l'eterno Brasile, la Germania, l'Argentina, la Francia, la Spagna finalista agli europei...manca ancora l'Olanda, emergono Danimarca e Russia.

Parterre molto interessante, squadra molto riviste rispetto all'edizione di 4 anni prima, anche l'Italia, senza Gentile, Collovati, Oriali, Graziani, Zoff...
Anche Germania e Brasile hanno un cambio generazionale, come anche l'Argentina, che si affida ad una squadra apparentemente grande solo in Maradona, senza altri fuoriclasse, come i vecchi Ardiles and company.

Sin dalla prima partita, quella inaugurale, riservata tradizionalmente ai campioni del mondo in carica, l'Italia fa vedere che sarà una edizione difficile, senza il gioco spumeggiante della edizione del 1978 ed i fasti della Spagna di 4 anni dopo.

E mondiale deludente, per i colori azzurri, sarà...con un scialbo 1 a 1 iniziale contro la modesta Bulgaria.
totti1montella4
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Re: I Mondiali di Calcio raccontati - Messico 86

Messaggio da totti1montella4 »

il sistema di ripescaggio e assegnazione degli ottavi con le terze classificate era pane per i denti degli studenti di statistica come me, che nel frattempo in facoltà batteva i pezzi alla ragazza sbagliata... :tes:
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Re: I Mondiali di Calcio raccontati - Messico 86

Messaggio da pisodinosauro »

3 - La fase a gironi, parte 1.


Cose molto interessanti si vedono nel primo turno, puntualmente ed ovviamente smentite nelle fasi successive.
Il mondiale e' una brutta bestia, pensare di giocare bene e vincere 7 partite per portare a casa il titolo, e' ormai una utopia.
Pensare di partire sparati e non morire durante l'eliminazione diretta, e' una utopia.

Pensare di battere la Germania facilmente e' una utopia.
La Germania incarna perfettamente l'ideale , anzi il concetto di squadra, di organizzazione, di sapere cosa si deve fare.
Salvo anni particolari, anche loro sbagliano, la Germania c'è sempre, sia ai mondiali che agli europei; per batteria devi sudare le sette camicie, anche se hai in squadra i fuoriclasse.

Alcune nazioni sono andate avanti perché avevano i fuoriclasse:
Senza Pelé, il Brasile avrebbe iniziato nel '58 a vincere i mondiali? Forse
Senza Meazza, Piola etc etc, l'Italia avrebbe fatto doppietta negli anni 30? Forse
Senza Maradona, l'Argenina tornerà a vincere un mondiale? Forse
Senza giocare in casa, l'Inghilterra vincerà mai qualcosa? Forse
Senza Xavi ed Iniesta, la Spagna avrebbe vinto i mondiali scorsi? Forse

Ecco, la Germania anche senza fuoriclasse, anche con una squadra leggermente corta rispetto alle avversarie, con un tasso tecnico inferiore...è sempre li: sono organizzati, studiano, sanno cosa fare, sanno dirigere e, soprattutto , farsi dirigere. La leadership non è un fregio da mettere sulla camicia...per loro.

Ho fatto questo cappello, pensando un po' alla Danimarca ed alla Unione sovietica, forse le squadre più belle del mondiale, almeno dei primi 15 giorni.
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Re: I Mondiali di Calcio raccontati - Messico 86

Messaggio da il_noumeno »

vale.not ha scritto: Non sapevo assolutamente la storia della rinuncia della Colombia. Eppure quel mondiale lo ricordo benissimo, da 12 enne ero in pieno delirio da calcio televisivo.
Posso azzardare una teoria? Secondo me noi un pò più stagionati siamo legati a quelle manifestazioni (e di riflesso forse alla stessa nazionale) perchè all'epoca il calcio in Tv ancora non era sbarcato. Per noi c'erano solo gli spezzoni di 90° minuto, domenica sprint e la domenica sportiva, e un tempo in differita di una partita di cui già sapevi il risultato (una a caso, mica potevi scegliere). Di partite intere si potevano vedere i TV solo quelle di coppa (e per le partite in casa c'era sempre la suspence che a Roma la società doveva dare l'ok per non perdere gli incassi al botteghino, sennò manco quelle) e la nazionale. Quei mondiali erano una festa assoluta, perchè da zero arrivavi ad avere anche 3 partite al giorno INTERE :shock: e in più, parlo per me, non avendo manco la scuola in mezzo alle palle potevo mangiare, gustare, respirare calcio 24/7!!! Era come se a uno che sta morendo di fame gli lasciassi le chiavi di Eataly.... Chi è venuto dopo, dalla generazione Tele più in poi, ed ha avuto a disposizione tutte le partite che voleva, quando voleva, come voleva, posso pure capire che a un certo punto si sia potuto permettere di fregarsene, o di dire, ma che me frega, aridateme il campionato, me vorrei pure riposa d'estate...

verissimo, il calcio in tv era il mondiale o l'europeo.
Santiago CFO

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Re: I Mondiali di Calcio raccontati - Messico 86

Messaggio da porcaccia »

Mondiale noioso.
Non ho capito un ciufolo della vita
paz ha scritto: Poi Danilo ha un qualcosa in più: ha quel tocco macho del bestemmiatore solitario, insomma, di chi non conosce solo le vette ardite dell'intelletto, ma anche la suburra della materialità.
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Re: I Mondiali di Calcio raccontati - Messico 86

Messaggio da pisodinosauro »

4 - La fase a gironi, parte 2.

Intanto consideriamo che molti gironi qualificano 3 squadre, quindi anche con relativo sforzo ; ma senza capire fino alla fine chi andrai ad incontrare negli ottavi di finale: quindi anche fare i soliti calcoli, può essere pericoloso, molto pericoloso.

Argentina , Italia e Bulgaria passano nel primo girone, dove l'Italia batte solo una volenterosa Corea del Sud e per 3 a 2; ma è capace di pareggiare anche con l'Argentina, in una partita che Maradona gioca da solo; fatto questo che fa sottovalutare ai più la effettiva compattezza dei gauchos.

Messico, Paraguay e Belgio si spartiscono un girone senza infamia e senza lode; il Belgio passa come terzo, nessuno ci scommette un centesimo sui fiamminghi.

URSS e Francia finiscono appaiate e vanno al turno successivo, i sovietici impressionano con un bellissimo calcio fatto di sovrapposizioni, velocita' e gioco a tutto campo...ed un centravanti molto mobile come Igor Belanov; non ci sono più i Chivatze, Shengelia e Daraselya, ma il blocco e quello russo bianco; anzi il blocco e' quello della Dinamo Kiev di Lobanovsky..12 convocati, oltre 3 dello Spartak Mosca, 3 del Dnipro e peanuts vari...grandissima squadra.

Brasile e Spagna nell'ordine portano a casa la qualificazione in un girone non impossibile, Brasile molto pulito e concreto, zero gol subiti...occhio.

Una bellissima Danimarca, Germania ed Uruguay prendono il passi per il turno successivo, la Germania con molta difficoltà fa i punti necessari con Scozia e Uruguay, dovendo sempre rimontare...sempre di misura, sempre con l'affanno. Il gol nel finale dei tedeschi sarà una costante in questo mondiale.

Marocco, Inghilterra e Polonia gli ultimi tre posti, senza san Lineker, gli inglesi sarebbero andati presto a casa.

Una parola solo sulla Danimarca: formata da una multinazionale del calcio, sorretta da alcuni autentici campioni, come Elkjaer, Simonsen, Molby, Morten Olsen, Lerby, Laudrup...chili di classe, tecnica e forza fisica.
Squadra molto interessante che raccoglierà tardi i frutti del lavoro di quel periodo, ma li raccoglierà.

Io , dopo i gironi, avrei pagato per vedere una finale Danimarca vs URSS, lo avrebbero meritato e sarebbe stato uno spettacolo di calcio puro, tattica e capacità tecniche, velocità e concretezza.
E soprattutto gioco.

Ma il mondiale e' cattivo...crudele.
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Re: I Mondiali di Calcio raccontati - Messico 86

Messaggio da pisodinosauro »

porcaccia ha scritto:Mondiale noioso.
Mondiale "stronzo" poi spiegherò il perché....
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Re: I Mondiali di Calcio raccontati - Messico 86

Messaggio da pisodinosauro »

Nel senso che non esisteva una favorita...forse la Francia che aveva un centrocampo atomico, ed era campione d'Europa

Ma veramente lo,poteva vincere chiunque o quasi

Ed una volta, cazzo, dio del calcio...distraiti, girati da un'altra parte...fatti i cavoletti tuoi, una volta.

No, niente..gollettini allo scadere, manos de dios...rigoretti sbagliati, squadre che switchano off improvvisamente.


Vero che io dico che un mondiale non si vince a caso, ma stavolta mi sarebbe piaciuto tanto, tantissimo...esser smentito.
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Re: I Mondiali di Calcio raccontati - Messico 86

Messaggio da pisodinosauro »

5 - Il dio del calcio, parte 1


Spesso io scherzo, sulla esistenza di un dio, anche solo una divinità, del calcio.

Di qualcuno che tesse le fila, che decide sulla base della insindacabilita'mdel suo volere o sulla base delle simpatie, oppure solo per i meriti.

Io credo che esista, come per ogni cosa che debba essere regolata, e che sia fondamentalmente giusto ma che abbia le sue debolezze, che sia un po'...umano, ecco.

Altrimenti, non si giustificano gli ottavi di finale di questo mondiale.

Intanto, 4 prime classificate incontrano le 4 terze ripescate.
Poi ci sono due incontri tra seconde, Italia vs Francia ed Inghilterra vs Paraguay.
Poi le altre prime classificate incontrano le restanti seconde classificate.
Il tutto, evitando incroci tra squadre provenienti dallo stesso girone.

Intanto , parliamo subito degli incontri senza storia.

Il Brasile liquida 4 a 0 la Polonia, l'Inghilterra distrugge 3 a 0 il Paraguay ed il Messico batte 2 a 0 la Bulgaria.
Ed anche, purtroppo, il comodo 2 a 0 cui cui la Francia di Platini, Giresse, Fernandez e Tigana fanno fuori l'Italia.

Netto, senza storia, senza tornare indietro; i vecchi senatori hanno deluso, i nuovi innesti non hanno funzionato, forse dare le redini del gioco al suo Galderisi&Di Gennaro, che tanto bene ha fatto al Verona, era stato un errore.
L'Italia inoltre era passata da un blocco Juventus ad una pluralita' di squadre, con un piccolo blocco di Inter, ma non tutti giocavano.
Il non avere uno zoccolo duro ed affidabile su cui contare , e la effettiva differenza di valori in campo, porta ad una ragionevole eliminazione.

E la Francia e' veramente molto forte, specialmente in mezzo al campo.
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Re: I Mondiali di Calcio raccontati - Messico 86

Messaggio da totti1montella4 »

secondo me sbagliammo anche la preparazione atletica.
con la Francia la squadra era spenta anche fisicamente.
poi Bearzot ci mise del suo: Beppe Baresi in marcatura su Platini... :tes:
invero nel 1983 si tentò di rigenerare una squadra appagata dal mondiale appena vinto:
dentro Giordano e altri giovani, ma il friulano ritornò velocemente sui suoi passi.
alla fine prevalse la gratitudine verso il gruppo vincente di 4 anni prima; un po' come Lippi in Sud Africa
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Re: I Mondiali di Calcio raccontati - Messico 86

Messaggio da pisodinosauro »

6 - Il dio del calcio, parte 2.


Ma voi direte: il dio del calcio che c'entra? Tutto normale, tutto accettabile.
Fino a qui si, poi dopo no.
Andiamo per gradi.

Una bruttissima Germania batte il Marocco al 87 esimo con gol di Matthaus su punizione, partita abbastanza brutta, due squadre senza molto, eccetto il coraggio che ci mettono i nordafricani.
La brutta partita ci può stare per il Marocco, ha già fatto tanto. Ma non esiste per la Germania di Rummenigge, Voeller, Matthaus etc etc... Allora, mi chiedo, per una volta non puo' valere la regola di premiare il più debole, quello che ha corso tutta la partita, non avendo altro , e che ha fatto incollare alla televisione anche i nomadi del deserto...se avessero potuto? Risposta: no.

Bene passiamo all'Argentina, vediamo cosa fa contro l'Uruguay...uguale 1 a 0, partita bruttissima.
Ma l'Argentina non soffre mai contro un molle Uruguay. Lo merita.
Ma tanto non andrà avanti, mi dico, se esiste un signore del calcio, figurati cosa possono fare Maradona and co contro una Francia, un Brasile oppure una Unione Sovietica.
Anche io non avevo capito che Billardo aveva dato alla squadra sudamericana una quadratura che Menotti si sognava.
Ne parleremo.

Ora però, pensa uno normale ma un po' illuso...vediamo come Danimarca e URSS sbriciolano rispettivamente Spagna e Belgio.

No, ma scherziamo?
La Spagna di Emilio Butragueno sbriciola la Danimarca di Morten Olsen, forse cotta da un girone effettuato a livelli stratosferici, con un 5 a 1 senza storie, dopo essere anche andata sotto.
Nel secondo tempo, infatti i danesi spariscono dal campo, e consentono al Buitre di segnare ben 4 gol.

Non ho nulla contro la Spagna, se non la rivalità tipica dei latini; ma quel giorno, il dio del calcio doveva permettere ad una delle squadre più belle mai viste, con il gioco a viso aperto, di andare avanti; lo meritava, ma un 5 a 1 purtroppo non ammette repliche.
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