[Bundesliga] Campionato 2013-2014
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Re: [Bundesliga] - Campionato 2013/14
e 3 con muller, devastante bayern
Daniele De Rossi: "Il solo sentimento più grande dell’orgoglio che provi quando giochi per la Roma è la tristezza che proveresti senza la Roma"
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Re: [Bundesliga] - Campionato 2013/14
c'è stata partita o no?
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Re: [Bundesliga] - Campionato 2013/14
pisodinosauro ha scritto:c'è stata partita o no?
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sì sì, fino a 10 minuti dalla fine, risultato assolutamente bugiardo.
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Re: [Bundesliga] - Campionato 2013/14
Il bayern ha avuto il possesso palla ma poco pericoloso mentre il borussia sempre pericoloso in contropiede, risultato bugiardo ... cmq se po di che la bundesliga é gia finita? .... noi critichiamo tanto la serie a ma alla fine é il campionato piu avvincentepisodinosauro ha scritto:c'è stata partita o no?
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Re: [Bundesliga] - Campionato 2013/14
Bundesliga über alles: 207 tv per Borussia-Bayern; in 15 anni ricavi cresciuti del 300%
Il super-match della Bundesliga tra Borussia Dortmund e Bayern Monaco, finaliste dell'ultima Champions league, sarà visto in 207 paesi. Un altro record per il calcio tedesco, considerato che mai una partita del campionato aveva avuto un'audience tanto vasta (in pratica tra le federazioni iscritte alla Fifa non hanno comprato le immagini solo Nord Corea e Pakistan). D'altro canto, la crescita autoctona della Bundesliga (visto che a differenza della Premier league inglese e della Serie A non sono ammesse partecipazioni di società o investitori stranieri superiori al 50% del capitale dei club) appare inarrestabile, trainata dall'economia della Germania che assicura ai team ricavi commerciali enormi. Il Bayern Monaco, per esempio, incassa dagli sponsor e dallo sfruttamento del brand oltre 200 milioni di euro all'anno. Il club italiano che fa meglio da questo punta di vista, il Milan, non va oltre gli 80 milioni di euro. In effetti, l'esplosione dell'appael del torneo teutonico è piuttosto recente, nasce dalle politiche di sviluppo degli stadi e dei processi di integrazione dei giovani di seconda generazione (soprattutto turchi) avviate dopo il "fallimento" della Nazionale ai Mondiali 2006 e prim'ancora agli Europei del 2000.
Oltre 2 miliardi di fatturato in Bundesliga. La crescita del movimento calcistico giovanile e gli investimenti infrastrutturali sono andati di pari passi contribuendo all'aumento dell'attrattività della Bundesliga il cui fatturato è salito da 1,3 miliardi della stagione 2006/2007 a oltre 2 miliardi della stagione 2011/12 (nello stesso periodo i ricavi della serie A sono passati da 1 a 1,6 miliardi). Nella stagione 2011-2012, infatti, secondo i dati della Lega calcio tedesca, le 18 squadre che militano nella massima serie hanno raggiunto i 2,08 miliardi di euro. Si è registrata l'ottava stagione consecutiva una crescita, con +7,2% rispetto agli 1,94 miliardi di euro della precedente stagione. Le società hanno avuto profitti per 55 milioni con 14 delle 18 squadre in attivo. Gli stipendi per allenatori e giocatori sono saliti dello 0,9%, 929 milioni di euro, con una incidenza media del 37,8% sul bilancio societario, la più bassa da sei anni a questa parte, ben al di sotto della media dei club europei che si attesta al 64%. In media un giocatore della Bundesliga guadagna 1,6 milioni a stagione. Nelle ultime 15 stagioni se i ricavi delle 5 top League europee (Premier, Bundesliga, Liga spagnola, Serie A e Ligue 1) sono cresciuti del 243%, la Germania è al comando di questa classifica in quanto ha aumentato i fatturati addirittura del 293% (l’Italia si è fermata al 182%).
Le televisioni. L'apporto dei diritti tv e dunque dell'appeal dei tornei finora era a vantaggio della Serie A che nel 2006/2007 incassava 649 milioni ed è salita a 932 nel 2012 e a un miliardo oggi. La Bundesliga otteneva dalle televisioni 480 milioni nel 2007 e 546 nel 2012. Circa la metà, dunque. Tuttavia, nell'ultimo contratto (an che in Germania come in Italia la vendita dei diritti tv è collettiva) ha portato a un consistente incremento degli introiti da diritti tv acquistati da Sky per la cifra record di 4,15 miliardi di euro per le quattro stagioni dal 2013 al 2017. In particolare, Sky verserá 2,5 miliardi per trasmettere i match della Bundesliga e 1,65 miliardi per quelli del campionato di seconda divisione. Sky Deutschland si è aggiudicata la gara per i diritti televisivi battendo Deutsche Telekom. La competizione con il colosso tedesco delle telecomunicazioni ha fatto lievitare il prezzo dei diritti, portandoli a una media annua di 628 milioni di euro con un aumento di 52% rispetto alla media pagata, sempre da Sky Deutschland, dal 2009 al 2012. La Serie A conserva ancora un piccolo vantaggio sui diritti tv venduti all'estero dove incassa circa 110 milioni a stagione contro i 70 ottenuti dalla Bundesliga.
Le regine d'Europa. I bilanci di Bayern Monaco e Borussia Dormund (club che dopo la quotazione in Borsa nel 2000 ha rischiato il fallimento a metà degli anni Duemila ed è uscita dalla crisi anche grazie all'aiuto economico e ai giocatori forniti dai bavaresi, tanto per restare in tema di Grande Coalizione o Große Koalition che dir si voglia) sono invidiabili. I conti 2013 del Bayern si cono chiusi con ricavi consolidati che hanno raggiunto la cifra record di 373,4 milioni di euro e 11 milioni di utili. Il Borussia Dortmund, grazie alla finale di Champions, ha raggiunto nell'esercizio chiuso al 30 giugno 2013 il fatturato più alto della sua storia con 305 milioni di euro e profitti per 61,6 milioni.
Il super-match della Bundesliga tra Borussia Dortmund e Bayern Monaco, finaliste dell'ultima Champions league, sarà visto in 207 paesi. Un altro record per il calcio tedesco, considerato che mai una partita del campionato aveva avuto un'audience tanto vasta (in pratica tra le federazioni iscritte alla Fifa non hanno comprato le immagini solo Nord Corea e Pakistan). D'altro canto, la crescita autoctona della Bundesliga (visto che a differenza della Premier league inglese e della Serie A non sono ammesse partecipazioni di società o investitori stranieri superiori al 50% del capitale dei club) appare inarrestabile, trainata dall'economia della Germania che assicura ai team ricavi commerciali enormi. Il Bayern Monaco, per esempio, incassa dagli sponsor e dallo sfruttamento del brand oltre 200 milioni di euro all'anno. Il club italiano che fa meglio da questo punta di vista, il Milan, non va oltre gli 80 milioni di euro. In effetti, l'esplosione dell'appael del torneo teutonico è piuttosto recente, nasce dalle politiche di sviluppo degli stadi e dei processi di integrazione dei giovani di seconda generazione (soprattutto turchi) avviate dopo il "fallimento" della Nazionale ai Mondiali 2006 e prim'ancora agli Europei del 2000.
Oltre 2 miliardi di fatturato in Bundesliga. La crescita del movimento calcistico giovanile e gli investimenti infrastrutturali sono andati di pari passi contribuendo all'aumento dell'attrattività della Bundesliga il cui fatturato è salito da 1,3 miliardi della stagione 2006/2007 a oltre 2 miliardi della stagione 2011/12 (nello stesso periodo i ricavi della serie A sono passati da 1 a 1,6 miliardi). Nella stagione 2011-2012, infatti, secondo i dati della Lega calcio tedesca, le 18 squadre che militano nella massima serie hanno raggiunto i 2,08 miliardi di euro. Si è registrata l'ottava stagione consecutiva una crescita, con +7,2% rispetto agli 1,94 miliardi di euro della precedente stagione. Le società hanno avuto profitti per 55 milioni con 14 delle 18 squadre in attivo. Gli stipendi per allenatori e giocatori sono saliti dello 0,9%, 929 milioni di euro, con una incidenza media del 37,8% sul bilancio societario, la più bassa da sei anni a questa parte, ben al di sotto della media dei club europei che si attesta al 64%. In media un giocatore della Bundesliga guadagna 1,6 milioni a stagione. Nelle ultime 15 stagioni se i ricavi delle 5 top League europee (Premier, Bundesliga, Liga spagnola, Serie A e Ligue 1) sono cresciuti del 243%, la Germania è al comando di questa classifica in quanto ha aumentato i fatturati addirittura del 293% (l’Italia si è fermata al 182%).
Le televisioni. L'apporto dei diritti tv e dunque dell'appeal dei tornei finora era a vantaggio della Serie A che nel 2006/2007 incassava 649 milioni ed è salita a 932 nel 2012 e a un miliardo oggi. La Bundesliga otteneva dalle televisioni 480 milioni nel 2007 e 546 nel 2012. Circa la metà, dunque. Tuttavia, nell'ultimo contratto (an che in Germania come in Italia la vendita dei diritti tv è collettiva) ha portato a un consistente incremento degli introiti da diritti tv acquistati da Sky per la cifra record di 4,15 miliardi di euro per le quattro stagioni dal 2013 al 2017. In particolare, Sky verserá 2,5 miliardi per trasmettere i match della Bundesliga e 1,65 miliardi per quelli del campionato di seconda divisione. Sky Deutschland si è aggiudicata la gara per i diritti televisivi battendo Deutsche Telekom. La competizione con il colosso tedesco delle telecomunicazioni ha fatto lievitare il prezzo dei diritti, portandoli a una media annua di 628 milioni di euro con un aumento di 52% rispetto alla media pagata, sempre da Sky Deutschland, dal 2009 al 2012. La Serie A conserva ancora un piccolo vantaggio sui diritti tv venduti all'estero dove incassa circa 110 milioni a stagione contro i 70 ottenuti dalla Bundesliga.
Le regine d'Europa. I bilanci di Bayern Monaco e Borussia Dormund (club che dopo la quotazione in Borsa nel 2000 ha rischiato il fallimento a metà degli anni Duemila ed è uscita dalla crisi anche grazie all'aiuto economico e ai giocatori forniti dai bavaresi, tanto per restare in tema di Grande Coalizione o Große Koalition che dir si voglia) sono invidiabili. I conti 2013 del Bayern si cono chiusi con ricavi consolidati che hanno raggiunto la cifra record di 373,4 milioni di euro e 11 milioni di utili. Il Borussia Dortmund, grazie alla finale di Champions, ha raggiunto nell'esercizio chiuso al 30 giugno 2013 il fatturato più alto della sua storia con 305 milioni di euro e profitti per 61,6 milioni.
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Re: [Bundesliga] - Campionato 2013/14
Che sbandata il Borussia.



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Re: [Bundesliga] - Campionato 2013/14
..dopo la Premieras_marco ha scritto: Il bayern ha avuto il possesso palla ma poco pericoloso mentre il borussia sempre pericoloso in contropiede, risultato bugiardo ... cmq se po di che la bundesliga é gia finita? .... noi critichiamo tanto la serie a ma alla fine é il campionato piu avvincente

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Re: [Bundesliga] - Campionato 2013/14
Vero, però la sensazione era che la potesse vincere solo il Bayern.il_noumeno ha scritto:
sì sì, fino a 10 minuti dalla fine, risultato assolutamente bugiardo.
ASR
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Re: [Bundesliga] - Campionato 2013/14
Dici che me so fatto prende la mano?NuniShinoda ha scritto: ..dopo la Premier


Lo scopo non è comprare giocatori, lo scopo è comprare vittorie, ecco 25 giocatori sottovalutati, un'isola dei giocattoli difettosi, qui dentro c'è una squadra vincente che possiamo permetterci
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Re: [Bundesliga] - Campionato 2013/14
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Re: [Bundesliga] - Campionato 2013/14
ammazza che talpa.
bah, chieachiere, bubbole...
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Re: [Bundesliga] - Campionato 2013/14
DORTMUND - Il tunnel che porta al campo è stretto e basso. Jürgen Klopp china la testa. Ci passa a stento.
"Qui sotto si sta tutti pigiati, ventidue calciatori, i bambini tenuti per mano, due allenatori, cinque arbitri ". Fa un trillo, Klopp è anche un formidabile imitatore di fischietti.
"L'arbitro dice "andiamo" e noi camminiamo schiacciati uno all'altro". Indica la luce là in fondo. "Quando il tunnel finisce e sbuchiamo sul prato, bam, pare di essere di nuovo partorito da mia madre". Ride forte, ride spesso. "È come rinascere. In campo si simula la lotta per la sopravvivenza".
Sopravvivenza, Klopp. Domani, contro il Napoli, il Borussia è obbligato a vincere.
"Siamo abituati. Non ho mai giocato per pareggiare. Ah, sì, una volta. L'anno scorso, in semifinale, a Madrid".
Si aspettava il Napoliin testa al gironedopo 4 partite?
"Perché no? È una squadra vicina al nostro livello. Ci hanno battuto all'andata, ma non fu una serata normale. La partita fu influenzata da due episodi: l'espulsione di Weidenfeller e la mia".
Rimpianti?
"Se fossi stato l'arbitro, avrei usato buon senso.
Subotic stava rientrando dopo le cure mediche, avrei fatto riprendere il gioco con calma. Invece abbiamo preso gol".
Rafa Benitez ha detto che il calcio è bugia. Per lei cos'è?
"Energia. Sono felice quando le statistiche a fine partita dicono che abbiamo corso 10 kmpiù degli avversari. C'è chi obietta: si deve correre nella direzionegiusta. Okay, nella direzione giusta, ma meglio 10 km più degli altri. È la prima regola che ti danno da bambino: corri".
Il suo è un calcio primitivo?
"Vai, dai tutto. Se non si dà tutto, non mi diverto. Mi annoia vincere in un altro modo. Quando non corriamo più degli altri, io sbadiglio. Diventa come il tennis".
Non le piace il tennis?
"Non è questo. La differenza sifa con il lavoro fisico, non con le idee tattiche. Non mi sento uno che schiocca le dita e oplà, il genio ha deciso la partita. Meglio correre. Così una squadra ha il rispetto della gente".
Mezza Europa invidia il modello Borussia. Che effetto fa?
"Non è una cosa che incide sulle mie giornate. Mi rende orgoglioso, ma io non lavoro per essere orgoglioso di me. Mia madre deve esserlo. Lo ammetto: non mi piaceche tutti parlino di modello Borussia".
Perché?
"Adesso tutti vorrebbero essere noi, ma tre anni fa quando perdevamo dov'erano? Non li sentivo dire: oooh, ma guarda che bel calcio il Borussia".
Come ci siete arrivati?
"C'è un mondo di passione dietro di noi. In questo stadio non potremmo giocare un calcio diverso. Non siamo uguali agli altri".
E lei come descriverebbe il modello Borussia?
"Siamo gli unici che possono andare da un ragazzo di talento a promettergli che da noi crescerà in un ambiente stabile, con lo stesso allenatore. Questo è il messaggio. Responsabilità degli uni verso gli altri. Se perdi 10 partite di fila altrove pensano sia normale cambiare. Qui no. Eppure, se il Borussia cercasse un nuovo allenatore, arriverebbero a piedi dalla Cina. Questa responsabilità vale anche per me. Il Borussia sa che se mi chiama il Real Madrid, io resto qui".
Perciò ha prolungato il contratto fino al 2018?
"Ho firmato perché a Dortmund nessuno mi chiede della barba, di come vesto, di come parlo in tv. Parliamo solo di calcio".
È vero che l'avevano contattata il City e il Chelsea?
"Hanno chiamato tanti. Adessopossono risparmiare sulle telefonate. Non lavoro per guidare la squadra migliore al mondo, lavoro per poterla battere".
Non le piacerebbe un budget più alto?
"Se lo avessi, andrei a prendermi Ibrahimovic. Mi piacciono i giocatori matti. Ma sul mercato conta avere idee chiare, non solo i soldi. Non costruirei mai un dream team".
Cos'è che non va in un dream team?
"È perfetto per lo show. Ma venticinque super-super-super star creano problemi. Devi avere sempre un buon motivo per spiegargli l'esclusione. Così, appena c'è uno che starnutisce, l'allenatore corre e gli fa: che peccato, domenica non giochi. Non è da Borussia. Ecco perché sono la persona giusta nel momento giusto. Qui".
È un romantico?
"Non io. Il Borussia è romantico. Quando sono arrivato, ho capito cosa sia la fiducia. Forse nasceva dal lavoro fatto al Mainz, forse gli stavo simpatico come commentatore della tv Zdf".
A proposito di tv. Che effetto le fa rivedersi quando si agita?
"In certi momenti da qualche parte si schiaccia un bottone dentro di me ed esce quella faccia. Altri allenatori sono dei baronetti, portano la giacca, fanno l'inchino. Io metto la tuta e schiaccio il cinque. Loro fanno suonare i violini, il mio calcio è heavy metal".
Heavy metal?
"C'è chi dirige la squadra come un'orchestra. Fanno possesso palla, i passaggi giusti, ma è come una canzone silenziosa. A me piace vedere il pallone di qua, di là, le parate dei portieri, pali, traverse, noi che voliamo dall'altra parte. Devo farmi sentire dai miei, voglio una squadra che faccia "bang". Se da bambino avessi visto giocare il Barcellona degli ultimi 4 anni, con la sua serenità, le sue vittorie per 5-0, per 6-0, credo che avrei giocato a tennis".
Non le piace il calcio di Guardiola?
"È perfetto. Ma non è il mio sport, non è la mia filosofia. Non mi piace il calcio della serenità, mi piace il calcio delle battaglie. La pioggia, il fango, mi piace uscire dal campo con la faccia sporca, con le gambe così pesanti da credere che non riuscirai a giocare per settimane. Io esulto anche per una palla recuperata. Questo è il Borussia".
È per questo che oggi siete una squadra cult?
"Molti vengono dall'estero per vederci. O forse vengono a Dortmund per la birra. Di certo non vengono nel nostro stadio per guardare una recita, non facciamo Romeo e Giulietta, siamo calcio puro, calcio vero".
Invece cos'è oggi il calcio italiano?
"Non ho tempo per guardare tante partite, sono sorpreso dalla Roma, da come la fa giocare Garcia. Bellissima. Quando poi c'è Totti... È incredibile Totti. Anche se non sono bei giorni per l'Italia, eravate i migliori in difesa".
Si ispira ancora alla difesa di Sacchi?
"È stato uno dei miei modelli. Ho studiato sui video della sua squadra, sui movimenti di Maldini e Albertini".
Oggi a chi darebbe il pallone d'oro degli allenatori?
"Jupp Heynckes. Spero vinca lui".
Cosa farà fra vent'anni?
"Ho dedicato al calcio il periodo migliore della mia vita. È la sola cosa che credo di saper fare. Se mi chiedessero di costruire un tavolo, potrei impiegarci 30-40anni. È come se avessi due mani sinistre".
"Qui sotto si sta tutti pigiati, ventidue calciatori, i bambini tenuti per mano, due allenatori, cinque arbitri ". Fa un trillo, Klopp è anche un formidabile imitatore di fischietti.
"L'arbitro dice "andiamo" e noi camminiamo schiacciati uno all'altro". Indica la luce là in fondo. "Quando il tunnel finisce e sbuchiamo sul prato, bam, pare di essere di nuovo partorito da mia madre". Ride forte, ride spesso. "È come rinascere. In campo si simula la lotta per la sopravvivenza".
Sopravvivenza, Klopp. Domani, contro il Napoli, il Borussia è obbligato a vincere.
"Siamo abituati. Non ho mai giocato per pareggiare. Ah, sì, una volta. L'anno scorso, in semifinale, a Madrid".
Si aspettava il Napoliin testa al gironedopo 4 partite?
"Perché no? È una squadra vicina al nostro livello. Ci hanno battuto all'andata, ma non fu una serata normale. La partita fu influenzata da due episodi: l'espulsione di Weidenfeller e la mia".
Rimpianti?
"Se fossi stato l'arbitro, avrei usato buon senso.
Subotic stava rientrando dopo le cure mediche, avrei fatto riprendere il gioco con calma. Invece abbiamo preso gol".
Rafa Benitez ha detto che il calcio è bugia. Per lei cos'è?
"Energia. Sono felice quando le statistiche a fine partita dicono che abbiamo corso 10 kmpiù degli avversari. C'è chi obietta: si deve correre nella direzionegiusta. Okay, nella direzione giusta, ma meglio 10 km più degli altri. È la prima regola che ti danno da bambino: corri".
Il suo è un calcio primitivo?
"Vai, dai tutto. Se non si dà tutto, non mi diverto. Mi annoia vincere in un altro modo. Quando non corriamo più degli altri, io sbadiglio. Diventa come il tennis".
Non le piace il tennis?
"Non è questo. La differenza sifa con il lavoro fisico, non con le idee tattiche. Non mi sento uno che schiocca le dita e oplà, il genio ha deciso la partita. Meglio correre. Così una squadra ha il rispetto della gente".
Mezza Europa invidia il modello Borussia. Che effetto fa?
"Non è una cosa che incide sulle mie giornate. Mi rende orgoglioso, ma io non lavoro per essere orgoglioso di me. Mia madre deve esserlo. Lo ammetto: non mi piaceche tutti parlino di modello Borussia".
Perché?
"Adesso tutti vorrebbero essere noi, ma tre anni fa quando perdevamo dov'erano? Non li sentivo dire: oooh, ma guarda che bel calcio il Borussia".
Come ci siete arrivati?
"C'è un mondo di passione dietro di noi. In questo stadio non potremmo giocare un calcio diverso. Non siamo uguali agli altri".
E lei come descriverebbe il modello Borussia?
"Siamo gli unici che possono andare da un ragazzo di talento a promettergli che da noi crescerà in un ambiente stabile, con lo stesso allenatore. Questo è il messaggio. Responsabilità degli uni verso gli altri. Se perdi 10 partite di fila altrove pensano sia normale cambiare. Qui no. Eppure, se il Borussia cercasse un nuovo allenatore, arriverebbero a piedi dalla Cina. Questa responsabilità vale anche per me. Il Borussia sa che se mi chiama il Real Madrid, io resto qui".
Perciò ha prolungato il contratto fino al 2018?
"Ho firmato perché a Dortmund nessuno mi chiede della barba, di come vesto, di come parlo in tv. Parliamo solo di calcio".
È vero che l'avevano contattata il City e il Chelsea?
"Hanno chiamato tanti. Adessopossono risparmiare sulle telefonate. Non lavoro per guidare la squadra migliore al mondo, lavoro per poterla battere".
Non le piacerebbe un budget più alto?
"Se lo avessi, andrei a prendermi Ibrahimovic. Mi piacciono i giocatori matti. Ma sul mercato conta avere idee chiare, non solo i soldi. Non costruirei mai un dream team".
Cos'è che non va in un dream team?
"È perfetto per lo show. Ma venticinque super-super-super star creano problemi. Devi avere sempre un buon motivo per spiegargli l'esclusione. Così, appena c'è uno che starnutisce, l'allenatore corre e gli fa: che peccato, domenica non giochi. Non è da Borussia. Ecco perché sono la persona giusta nel momento giusto. Qui".
È un romantico?
"Non io. Il Borussia è romantico. Quando sono arrivato, ho capito cosa sia la fiducia. Forse nasceva dal lavoro fatto al Mainz, forse gli stavo simpatico come commentatore della tv Zdf".
A proposito di tv. Che effetto le fa rivedersi quando si agita?
"In certi momenti da qualche parte si schiaccia un bottone dentro di me ed esce quella faccia. Altri allenatori sono dei baronetti, portano la giacca, fanno l'inchino. Io metto la tuta e schiaccio il cinque. Loro fanno suonare i violini, il mio calcio è heavy metal".
Heavy metal?
"C'è chi dirige la squadra come un'orchestra. Fanno possesso palla, i passaggi giusti, ma è come una canzone silenziosa. A me piace vedere il pallone di qua, di là, le parate dei portieri, pali, traverse, noi che voliamo dall'altra parte. Devo farmi sentire dai miei, voglio una squadra che faccia "bang". Se da bambino avessi visto giocare il Barcellona degli ultimi 4 anni, con la sua serenità, le sue vittorie per 5-0, per 6-0, credo che avrei giocato a tennis".
Non le piace il calcio di Guardiola?
"È perfetto. Ma non è il mio sport, non è la mia filosofia. Non mi piace il calcio della serenità, mi piace il calcio delle battaglie. La pioggia, il fango, mi piace uscire dal campo con la faccia sporca, con le gambe così pesanti da credere che non riuscirai a giocare per settimane. Io esulto anche per una palla recuperata. Questo è il Borussia".
È per questo che oggi siete una squadra cult?
"Molti vengono dall'estero per vederci. O forse vengono a Dortmund per la birra. Di certo non vengono nel nostro stadio per guardare una recita, non facciamo Romeo e Giulietta, siamo calcio puro, calcio vero".
Invece cos'è oggi il calcio italiano?
"Non ho tempo per guardare tante partite, sono sorpreso dalla Roma, da come la fa giocare Garcia. Bellissima. Quando poi c'è Totti... È incredibile Totti. Anche se non sono bei giorni per l'Italia, eravate i migliori in difesa".
Si ispira ancora alla difesa di Sacchi?
"È stato uno dei miei modelli. Ho studiato sui video della sua squadra, sui movimenti di Maldini e Albertini".
Oggi a chi darebbe il pallone d'oro degli allenatori?
"Jupp Heynckes. Spero vinca lui".
Cosa farà fra vent'anni?
"Ho dedicato al calcio il periodo migliore della mia vita. È la sola cosa che credo di saper fare. Se mi chiedessero di costruire un tavolo, potrei impiegarci 30-40anni. È come se avessi due mani sinistre".
Re: [Bundesliga] - Campionato 2013/14
Santiago ha scritto:DORTMUND - Il tunnel che porta al campo è stretto e basso. Jürgen Klopp china la testa. Ci passa a stento.
"Qui sotto si sta tutti pigiati, ventidue calciatori, i bambini tenuti per mano, due allenatori, cinque arbitri ". Fa un trillo, Klopp è anche un formidabile imitatore di fischietti.
"L'arbitro dice "andiamo" e noi camminiamo schiacciati uno all'altro". Indica la luce là in fondo. "Quando il tunnel finisce e sbuchiamo sul prato, bam, pare di essere di nuovo partorito da mia madre". Ride forte, ride spesso. "È come rinascere. In campo si simula la lotta per la sopravvivenza".
Sopravvivenza, Klopp. Domani, contro il Napoli, il Borussia è obbligato a vincere.
"Siamo abituati. Non ho mai giocato per pareggiare. Ah, sì, una volta. L'anno scorso, in semifinale, a Madrid".
Si aspettava il Napoliin testa al gironedopo 4 partite?
"Perché no? È una squadra vicina al nostro livello. Ci hanno battuto all'andata, ma non fu una serata normale. La partita fu influenzata da due episodi: l'espulsione di Weidenfeller e la mia".
Rimpianti?
"Se fossi stato l'arbitro, avrei usato buon senso.
Subotic stava rientrando dopo le cure mediche, avrei fatto riprendere il gioco con calma. Invece abbiamo preso gol".
Rafa Benitez ha detto che il calcio è bugia. Per lei cos'è?
"Energia. Sono felice quando le statistiche a fine partita dicono che abbiamo corso 10 kmpiù degli avversari. C'è chi obietta: si deve correre nella direzionegiusta. Okay, nella direzione giusta, ma meglio 10 km più degli altri. È la prima regola che ti danno da bambino: corri".
Il suo è un calcio primitivo?
"Vai, dai tutto. Se non si dà tutto, non mi diverto. Mi annoia vincere in un altro modo. Quando non corriamo più degli altri, io sbadiglio. Diventa come il tennis".
Non le piace il tennis?
"Non è questo. La differenza sifa con il lavoro fisico, non con le idee tattiche. Non mi sento uno che schiocca le dita e oplà, il genio ha deciso la partita. Meglio correre. Così una squadra ha il rispetto della gente".
Mezza Europa invidia il modello Borussia. Che effetto fa?
"Non è una cosa che incide sulle mie giornate. Mi rende orgoglioso, ma io non lavoro per essere orgoglioso di me. Mia madre deve esserlo. Lo ammetto: non mi piaceche tutti parlino di modello Borussia".
Perché?
"Adesso tutti vorrebbero essere noi, ma tre anni fa quando perdevamo dov'erano? Non li sentivo dire: oooh, ma guarda che bel calcio il Borussia".
Come ci siete arrivati?
"C'è un mondo di passione dietro di noi. In questo stadio non potremmo giocare un calcio diverso. Non siamo uguali agli altri".
E lei come descriverebbe il modello Borussia?
"Siamo gli unici che possono andare da un ragazzo di talento a promettergli che da noi crescerà in un ambiente stabile, con lo stesso allenatore. Questo è il messaggio. Responsabilità degli uni verso gli altri. Se perdi 10 partite di fila altrove pensano sia normale cambiare. Qui no. Eppure, se il Borussia cercasse un nuovo allenatore, arriverebbero a piedi dalla Cina. Questa responsabilità vale anche per me. Il Borussia sa che se mi chiama il Real Madrid, io resto qui".
Perciò ha prolungato il contratto fino al 2018?
"Ho firmato perché a Dortmund nessuno mi chiede della barba, di come vesto, di come parlo in tv. Parliamo solo di calcio".
È vero che l'avevano contattata il City e il Chelsea?
"Hanno chiamato tanti. Adessopossono risparmiare sulle telefonate. Non lavoro per guidare la squadra migliore al mondo, lavoro per poterla battere".
Non le piacerebbe un budget più alto?
"Se lo avessi, andrei a prendermi Ibrahimovic. Mi piacciono i giocatori matti. Ma sul mercato conta avere idee chiare, non solo i soldi. Non costruirei mai un dream team".
Cos'è che non va in un dream team?
"È perfetto per lo show. Ma venticinque super-super-super star creano problemi. Devi avere sempre un buon motivo per spiegargli l'esclusione. Così, appena c'è uno che starnutisce, l'allenatore corre e gli fa: che peccato, domenica non giochi. Non è da Borussia. Ecco perché sono la persona giusta nel momento giusto. Qui".
È un romantico?
"Non io. Il Borussia è romantico. Quando sono arrivato, ho capito cosa sia la fiducia. Forse nasceva dal lavoro fatto al Mainz, forse gli stavo simpatico come commentatore della tv Zdf".
A proposito di tv. Che effetto le fa rivedersi quando si agita?
"In certi momenti da qualche parte si schiaccia un bottone dentro di me ed esce quella faccia. Altri allenatori sono dei baronetti, portano la giacca, fanno l'inchino. Io metto la tuta e schiaccio il cinque. Loro fanno suonare i violini, il mio calcio è heavy metal".
Heavy metal?
"C'è chi dirige la squadra come un'orchestra. Fanno possesso palla, i passaggi giusti, ma è come una canzone silenziosa. A me piace vedere il pallone di qua, di là, le parate dei portieri, pali, traverse, noi che voliamo dall'altra parte. Devo farmi sentire dai miei, voglio una squadra che faccia "bang". Se da bambino avessi visto giocare il Barcellona degli ultimi 4 anni, con la sua serenità, le sue vittorie per 5-0, per 6-0, credo che avrei giocato a tennis".
Non le piace il calcio di Guardiola?
"È perfetto. Ma non è il mio sport, non è la mia filosofia. Non mi piace il calcio della serenità, mi piace il calcio delle battaglie. La pioggia, il fango, mi piace uscire dal campo con la faccia sporca, con le gambe così pesanti da credere che non riuscirai a giocare per settimane. Io esulto anche per una palla recuperata. Questo è il Borussia".
È per questo che oggi siete una squadra cult?
"Molti vengono dall'estero per vederci. O forse vengono a Dortmund per la birra. Di certo non vengono nel nostro stadio per guardare una recita, non facciamo Romeo e Giulietta, siamo calcio puro, calcio vero".
Invece cos'è oggi il calcio italiano?
"Non ho tempo per guardare tante partite, sono sorpreso dalla Roma, da come la fa giocare Garcia. Bellissima. Quando poi c'è Totti... È incredibile Totti. Anche se non sono bei giorni per l'Italia, eravate i migliori in difesa".
Si ispira ancora alla difesa di Sacchi?
"È stato uno dei miei modelli. Ho studiato sui video della sua squadra, sui movimenti di Maldini e Albertini".
Oggi a chi darebbe il pallone d'oro degli allenatori?
"Jupp Heynckes. Spero vinca lui".
Cosa farà fra vent'anni?
"Ho dedicato al calcio il periodo migliore della mia vita. È la sola cosa che credo di saper fare. Se mi chiedessero di costruire un tavolo, potrei impiegarci 30-40anni. È come se avessi due mani sinistre".









E non solo per la citazione sulla Roma

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Re: [Bundesliga] - Campionato 2013/14
Questo allenatore e' amore puro. Provo quasi invidia.
...però "la pirateria uccide il calcio"