il_noumeno ha scritto:Il "modello inglese" non sarà il migliore dei mondi possibili, avrà le sue falle, ma qualche domanda toccherà pure farsela:
1 - gli stadi inglesi sono mediamente più sicuri e più frequentati (anche da donne e famiglie) di quelli italiani?
2 - le pene per chi sgarra sono mediamente molto più severe?
3 - l'Italia ha forse applicato "il modello inglese" per cui i nostri media avrebbero qualche interesse a "nascondere" una realtà esistente?
4 - quando si giustificano (nella migliore delle ipotesi) o addirittura si esaltano certi stili di vita collegati al tifo ci si pone il problema di cosa dovrebbe fare una società civile per impedire che uno spettacolo ludico diventi una valvola di sfogo sociale?
Il senso delle mie domande è questo: lo stato deve per forza disegnare un contenitore legislativo per cercare di arginare i fenomeni di violenza, se poi quegli argini vengono rotti (più o meno ripetutamente), la colpa non è del modello legislativo di riferimento (che può essere più o meno coerente, e più o meno funzionale e funzionante), ma di chi pensa che l'uso della violenza sia un diritto del quale non si può essere privati.
P.s: mi piacerebbe capire, leggendo dei commenti postati sotto molti video come quelli, cosa ci sia da celebrare in quelle immagini...
P.p.s: mi pare si sia dato ampio spazio sui nostri media ai fatti più eclatanti (come quelli di Millwall-Wigan). Non è che ogni fatto di cronaca che capita a Brixton finisca sulle pagine dei nostri giornali....
grazie delle domande, ti rispondo volentieri:
1 - no, gli stadi non sono più sicuri, ma sono più frequentati.
il fatto è che in inghilterra i media dicono "gli hooligans non esistono più, andate allo stadio che abbiamo risolto il problema",
in italia invece i media dicono "non andate allo stadio, che ce stanno gli ultras che vi accoltellano se portate vostro figlio allo stadio".
tant'è che di violenza in italia ce n'era pure di più prima ma gli stadi erano piedi perchè se volevi vedere la partita dovevi andare allo stadio.
2 - sicuramente si, in inghilterra puoi essere diffidato a vita, in italia no.
secondo me però in inghilterra hanno esagerato, puoi essere diffidato pure se insulti l'arbitro o i giocatori, mi pare eccessivo.
comunque la cosa importante è che in italia prima ti diffidano poi semmai arrivi al processo...
in inghilterra invece prima ti fanno il processo e poi, se vieni trovato colpevole, ti diffidano.
3 - l'italia non ha applicato il modello inglese:
in inghilterra i biglietti non sono nominativi,
in inghilterra non vietano le trasferte ai tifosi.
(diciamo pure che la polizia italiana avrebbe molto da imparare da quella inglese)
4 - credo che come c'è chi giustifica certe cose in italia, ci sarà pure qualcuno che le giustifica in inghilterra.