Mmmm. Non sono d'accordo in toto.Jack l'Irlandese ha scritto: ↑mer 11 giu 2025, 16:02 Sono d'accordissimo sul fatto che negli ultimi 4 giorni la Gazzetta ha, in prima fila, perpetrato uno schifo assoluto nei confronti della Roma e di Ranieri (prima con le 'buone' e ora con le 'cattive').
Ma non capisco che bisogno c'e` di buttarsi sul solito populismo vs. il fatto che l'articolo e` scritto da una donna e giu` a luoghi comuni. Come se non sapessimo benissimo che quella posizione e` condivisa da tanti suoi colleghi (e superiori) uomini che l'hanno allusa in articoli analoghi o spiattellata per radio, social ed altri mezzi.
Anzi, ci dovrebbero fare schifo ancora di piu` gli uomini che lavorano alla Gazzetta che gli appioppano la gatta da pelare a lei in modo da lavarsi le mani da potenziale backlash, sapendo che una grossa fetta di chi legge in Italia avra` la stessa reazione che avete avuto voi ("ma chi cazzo e` questa"). Invece di metterci le pallette loro, ma poi magari non conviene se un domani ti serve di fare il simpa con Ranieri o con qualcun altro nella Roma.
Poi se ha proprio chiesto lei di poter scrivere l'editoriale, per quanto sia in totale disaccordo coi contenuti, stima comunque per averci avuto le palle che tantissimi suoi colleghi - che sappiamo benissimo la pensano cosi` - non hanno avuto.
La signora, usa con larga mestizia i gomiti che gli presta la merdea, per farsi largo in un mondo di squali. Alludendo, VERGOGNOSAMENTE, che la colpa di questo sfacelo sia del no di Ranieri. E non di una programmazione fallimentare della FIGC sin dal 2006. E che in vent'anni non si è stati capaci di costruire NULLA, di riformare NIENTE avendo giocatori sempre più scarsi da mettere in campo.
Gravina, in questo, è solo un reggente di una mentalità fallimentare che va avanti da sempre.. perché in Italia cambiare è difficile se non addirittura impossibile.
Se fosse stata una giornalista con le palle, avrebbe scritto un articolo con le palle, sottolineando che non può essere Ranieri il caprio espiatorio di gente che viene pagata milioni e che non sa vedere al di là del proprio naso.
E invece ha cavalcato l'onda del popolino e della propaganda becera per farsi notare.
Io non la critico in quanto donna (e su questo hai ragione) la critico come professionista DI MERDA, perché questo è.
E che sia donna, o uomo..a me non frega un cazzo. Avrei detto lo stesso sia di zazzaroni, di condo' o di Gianni Brera.