AmoLaMaglia ha scritto: ↑dom 19 mar 2023, 13:08
quello che non cambierà mai è la sudditanza
anche quando un arbitro deve fischiare qualcosa a sfavore sembra sempre che chieda scusa
a favore invece so tutti belli decisi SEMPRE
quanto vorrei un campionato intero arbitrato da arbitri europèei, saranno pure scarsi ma oggi tocca a me domani a te
e ricordiamoci sempre che l'unico campionato col sorteggio integrale lo ha vinto il VERONA
Questa generazione di arbitri di A è tendente alla mediocrità, lo scrissi già non altra discussione; non ho sufficiente conoscenza del livello medio dei DdG nei campionati di vertice stranieri, che vedo soltanto nelle partite di coppa (e non sempre, perché ci sono individualità
di vertice che provengono da paesi come la Polonia) ma posso dire, dal basso di una tanto breve quanto modesta esperienza nell'AIA, che i nostri problemi nascono più che dalla sudditanza (che esiste, anche a livello giovanissimi) da alcuni meccanismi usati per le promozioni e le dismissioni. Ad esempio l'AIA si concentra in maniera quasi ossessiva sull'età: se l'arbitro entro un dato compleanno non è passato di livello, o smette o verrà retrocesso alle categorie locali minori, una assurdità che magari priva la C o la D di un elemento comunque valido (voi direte "e cosa ce ne importa di queste serie?" Quelle figure "cacciate" costituiscono, oltre che un patrimonio di esperienza, anche uno stimolo ed un confronto per i più giovani, che non si ritroveranno in testa alle gerarchie quasi automaticamente, ma avranno dei rivali in ciò, cosa che a ricaduta influenzerà anche la carriera verso il CAN A-B). Il discorso dell'anagrafe colpisce anche in alto: lasciando da parte il sistema delle deroghe, che a me personalmente piace pochissimo, per la sua evidente assenza di trasparenza, siamo tra i pochi che applicano con sistematicità ai vertici della carriera questo criterio, con situazioni paradossali per cui un internazionale potrebbe ancora stare in Europa ma non nel campionato. Sarebbe poi da rivedere anche qualcosa nei test fisici, perché se è vero che da un lato abbiamo buoni atleti rispetto già alla PL o alla BL, non possiamo dire che questi mezzofondisti sappiano come muoversi e soprattutto farsi trovare nei punti giusti del campo per valutare le situazioni: e allora bisognerebbe fare più attenzione a queste ultime due cose anziché prendere i test come principale criterio per dire "questo sì, questo no". Infine, ma siamo nell'utopia, lasciare fuori la politica (non quella dei parlamenti) da certe promozioni.