Il chirurgo al risveglio del poraccio: "Ho una buona notizia e una brutta. La buona notizia è che le abbiamo rimosso il dente del giudizio con successo. La brutta notizia è che è ancora attaccato alla mandibola."
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Re: Cronaca italiana
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Re: Cronaca italiana
Fabrizio Corona lancia la sua meme coin.
Corriamo a comprarla! Cosa mai può andare storto...
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Re: Cronaca italiana
Giro di prostitute e droga, arrestati Stefania Nobile, figlia di Wanna Marchi, e l'ex
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Re: Cronaca italiana
Dopo sette anni di reclusione libero Luca Traini. Condannato per aver sparato contro immigrati per vendicare Pamela Mastropietro.
voglia di stringersi un po'... curva sud roma vecchie maniere...
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Re: Cronaca italiana
Ma perché dei casini fatti da una certa Banca, non ne parla nessuno nei giornali, tg... Ecc? Roba da chiedere danni morali. Che schifo. Due mesi fa leggi che tale Banca ha fatto miliardi di utili....
Mondo di merda, e io pago interessi... Su Interessi.... Schifo totale
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Re: Cronaca italiana
Staffelli sta facendo esattamente come Cicalone per quanto riguarda i borseggiatori a tal punto che quest'ultimo potrebbe dirgli qualcosa in merito.
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Re: Cronaca italiana
La storia dei genitori della 19enne di Ercolano maltrattata, segregata e sequestrata perchè aveva una compagna è una cosa che fa veramente orrore...
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Re: Cronaca italiana
Io non mi capacito di come quel lacerenza potesse avere successo. Ma a chi cazzo affascinano sti tipi? Come leggevo di quel coglione di brasiliano buttato fuori dalla sud che va in tribuna vip e ha 400k follower. Ma puoi seguire un attrezzo sinile?
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Re: Cronaca italiana
Vabbe io contro questo degrado culturale sarei abbastanza cattivo. Roba da chiudere e multare tutti gli account che pubblicano roba da deficenti
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Re: Cronaca italiana
concordo, ci aggiungo pure gli account dei "bombaroli" vari delle palestreDavideASR91 ha scritto: ↑lun 10 mar 2025, 21:58 Roba da chiudere e multare tutti gli account che pubblicano roba da deficenti
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Re: Cronaca italiana
Ramy Elgaml, la perizia scagiona il carabiniere: l’inseguimento era corretto. Il 19enne morto per lo schianto contro il palo.
Il carabiniere è indagato con l'accusa di omicidio stradale. Secondo la perizia, nel dare il via all'inseguimento è stato fondamentale l'atteggiamento «sprezzante del pericolo» dell'amico Fares Bouzidi alla guida dello scooter
Secondo la consulenza tecnica disposta dalla Procura di Milano, il carabiniere alla guida dell’ultima auto inseguitrice nell’incidente in cui ha perso la vita Ramy Elgaml ha agito correttamente. L’impatto tra il mezzo delle forze dell’ordine e lo scooter, su cui viaggiavano la vittima e l’amico Fares Bouzidi, non è avvenuto alla fine dell’inseguimento, ma in un momento precedente e in modo «laterale». La consulenza cinematica a cura dell’ingegnere Marco Romaniello depositata nei giorni scorsi, sembra dunque escludere dal concorso di colpa per l’incidente il militare alla guida dell’auto – attualmente accusato di omicidio stradale – attribuendo la responsabilità a Bouzidi – a processo per resistenza a pubblico ufficiale e anch’egli accusato di omicidio stradale – che nella notte del 24 novembre 2024 era alla guida del motorino. Secondo gli esperti incaricati dalla Procura, il militare ha rispettato le corrette procedure, frenando quando necessario.
Il semaforo determinante nella morte di Ramy
La morte del 19enne invece sarebbe stata dovuta all’impatto con il palo del semaforo. Oggetto però sparito dalla scena dell’incidente, perché smaltito dall’azienda dei rifiuti di Milano due giorni dopo, prima che potesse essere sequestrato per ulteriori analisi. Si legge nella perizia che il carabiniere «ha proceduto nell’inseguimento dei due fuggitivi attenendosi alle procedure previste nei casi di inseguimenti di veicoli, quando si è trovato nell’impossibilità di poter attuare un’azione difensiva efficace in relazione alla manovra improvvisa e imprevedibile attuata dal conducente del motoveicolo, di taglio della propria traiettoria».
Le reazioni del carabiniere «adeguate e controllate»
Dunque, scrive Romaniello nel documento riportato dall’edizione milanese del Corriere della Sera, «si deve concludere che, nei limiti dell’esito imprevedibile e drammatico del seguito della manovra difensiva obbligata (l’investimento del corpo del trasportato, evoluzione non prevedibile all’atto della decisione della manovra), sia la risposta attentiva del conducente dell’autovettura Giulietta, sia la sua reazione, sono state adeguate e controllate, costituendo dei processi mentali automatici (nella attivazione immediata della reazione) e governati (nella decisione di non sterzare)».
Fares Bouzidi «sprezzante del pericolo»
Alle luce di quanto esposto, il perito giunge alla conclusione che «la concausa determinante dell’evento che ha cagionato il decesso del trasportato a bordo del motoveicolo, Elgaml Ramy Yehia Awwad Nady – al di là dei fattori umani connessi ai conducenti – è stata, purtroppo, determinata dalla presenza del palo semaforico che ha arrestato la caduta del trasportato, bloccandone la via». Mentre per quanto riguarda Fares: «Questi, opponendosi all’Alt dei Carabinieri, dava avvio a un inseguimento anomalo e tesissimo, ad elevatissima velocità lungo la viabilità urbana cittadina, con una guida spregiudicata ed estremamente pericolosa, transitando con semafori rossi, a pochi centimetri da veicoli in marcia regolare con rischio di collisioni, affrontando di notte, in contromano, curve alla cieca. Questi, con il suo comportamento sprezzante del pericolo, ha determinato l’inseguimento e le sue modalità e si è assunto il rischio delle conseguenze, per sé e per il trasportato»
https://www.open.online/2025/03/12/ramy ... rte-cause/
Il carabiniere è indagato con l'accusa di omicidio stradale. Secondo la perizia, nel dare il via all'inseguimento è stato fondamentale l'atteggiamento «sprezzante del pericolo» dell'amico Fares Bouzidi alla guida dello scooter
Secondo la consulenza tecnica disposta dalla Procura di Milano, il carabiniere alla guida dell’ultima auto inseguitrice nell’incidente in cui ha perso la vita Ramy Elgaml ha agito correttamente. L’impatto tra il mezzo delle forze dell’ordine e lo scooter, su cui viaggiavano la vittima e l’amico Fares Bouzidi, non è avvenuto alla fine dell’inseguimento, ma in un momento precedente e in modo «laterale». La consulenza cinematica a cura dell’ingegnere Marco Romaniello depositata nei giorni scorsi, sembra dunque escludere dal concorso di colpa per l’incidente il militare alla guida dell’auto – attualmente accusato di omicidio stradale – attribuendo la responsabilità a Bouzidi – a processo per resistenza a pubblico ufficiale e anch’egli accusato di omicidio stradale – che nella notte del 24 novembre 2024 era alla guida del motorino. Secondo gli esperti incaricati dalla Procura, il militare ha rispettato le corrette procedure, frenando quando necessario.
Il semaforo determinante nella morte di Ramy
La morte del 19enne invece sarebbe stata dovuta all’impatto con il palo del semaforo. Oggetto però sparito dalla scena dell’incidente, perché smaltito dall’azienda dei rifiuti di Milano due giorni dopo, prima che potesse essere sequestrato per ulteriori analisi. Si legge nella perizia che il carabiniere «ha proceduto nell’inseguimento dei due fuggitivi attenendosi alle procedure previste nei casi di inseguimenti di veicoli, quando si è trovato nell’impossibilità di poter attuare un’azione difensiva efficace in relazione alla manovra improvvisa e imprevedibile attuata dal conducente del motoveicolo, di taglio della propria traiettoria».
Le reazioni del carabiniere «adeguate e controllate»
Dunque, scrive Romaniello nel documento riportato dall’edizione milanese del Corriere della Sera, «si deve concludere che, nei limiti dell’esito imprevedibile e drammatico del seguito della manovra difensiva obbligata (l’investimento del corpo del trasportato, evoluzione non prevedibile all’atto della decisione della manovra), sia la risposta attentiva del conducente dell’autovettura Giulietta, sia la sua reazione, sono state adeguate e controllate, costituendo dei processi mentali automatici (nella attivazione immediata della reazione) e governati (nella decisione di non sterzare)».
Fares Bouzidi «sprezzante del pericolo»
Alle luce di quanto esposto, il perito giunge alla conclusione che «la concausa determinante dell’evento che ha cagionato il decesso del trasportato a bordo del motoveicolo, Elgaml Ramy Yehia Awwad Nady – al di là dei fattori umani connessi ai conducenti – è stata, purtroppo, determinata dalla presenza del palo semaforico che ha arrestato la caduta del trasportato, bloccandone la via». Mentre per quanto riguarda Fares: «Questi, opponendosi all’Alt dei Carabinieri, dava avvio a un inseguimento anomalo e tesissimo, ad elevatissima velocità lungo la viabilità urbana cittadina, con una guida spregiudicata ed estremamente pericolosa, transitando con semafori rossi, a pochi centimetri da veicoli in marcia regolare con rischio di collisioni, affrontando di notte, in contromano, curve alla cieca. Questi, con il suo comportamento sprezzante del pericolo, ha determinato l’inseguimento e le sue modalità e si è assunto il rischio delle conseguenze, per sé e per il trasportato»
https://www.open.online/2025/03/12/ramy ... rte-cause/
ilmauro ha scritto: non ce capisco un cazzo
postromantico ha scritto: so 'na merda Mattè
'na grande merda.
fidati.
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Re: Cronaca italiana
Crolla la cripto di Corona, chi ha investito si pente. Lui: “Chi compra viene al mio compleanno”
Le memecoin $CORONA è un token digitale lanciato da Fabrizio Corona a fine febbraio. Il suo valore nel tempo è crollato, passando da una capitalizzazione di mercato vicina agli 800.000 dollari a un livello attuale sotto i 50.000 dollari. Chi ha investito quando la cripto cresceva ha perso. In compenso però ora spunta un invito a una festa di compleanno per gli utenti più fedeli.
Avete voluto fare i cacasotto e non avete comprato la moneta di Corona? Complimenti, pensavate di aver fatto i furbi, e adesso potete stare male per non essere invitati al suo compleanno
- MarcoDaLatina
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Re: Cronaca italiana
Ne avevo parlato proprio qualche giorno fa..
Belle le campagne di sensibilizzazione, belle le leggi antiviolenza sulle donne, belle le parole e gli schieramenti, ma poi se i risultati sono questi è tutto maledettamente inutile.
Quattro allarmi inascoltati del braccialetto elettronico: Roua Nabi poteva scampare al femminicidio
Il giorno che la uccise con una coltellata al torace il suo ex marito aveva il braccialetto anti-violenza. L'applicazione installata su un dispositivo simile a un cellulare, in possesso di Roua Nabi, 35 anni, lanciò quattro «alert», ma «non risulta alcuna presa in carico della sala operativa»: è quanto emerge da un report della compagnia telefonica che gestisce il segnale dei dispositivi anti-violenza agli atti del fascicolo d’inchiesta sul femminicidio avvenuto il 23 settembre dello scorso anno nel quartiere Aurora. L’ultimo segnale si sarebbe attivato un’ora e mezza prima del femminicidio.
Ieri Abdelkader Ben Alaya è stato rinviato a giudizio. Il processo di fronte alla Corte d’assise si aprirà il 28 aprile. Un mese prima del femminicidio era stato allontanato da casa con il braccialetto elettronico e il divieto di avvicinamento a Roua. Il report della compagnia telefonica indica anche che dal 19 al 30 agosto il braccialetto elettronico avrebbe segnalato allarmi di batterie in esaurimento e altri in cui risulta irraggiungibile.
I figli di 12 e 13 anni assistettero alla scena e, traumatizzati, lanciarono l’allarme ai vicini. «Papà non poteva avvicinarsi a lei perché aveva un braccialetto - avevano raccontato i ragazzi - Ma il beep non funzionava mai». Il braccialetto dovrebbe suonare se lo stalker si avvicina, superando il perimetro stabilito dal giudice. Il dispositivo lancia un allarme alle centrali operative. I figli hanno raccontato: «Mamma teneva il telefono acceso per sicurezza. Non suonava, anche se papà era vicino». Il giorno che lei morì gli alert sarebbero partiti dal dispositivo. Riporta il documento: «Dall’allarme delle ore 15 in poi non risulta alcuna presa in carico della sala operativa».
https://torino.repubblica.it/cronaca/20 ... G-P6-S1-T1
Belle le campagne di sensibilizzazione, belle le leggi antiviolenza sulle donne, belle le parole e gli schieramenti, ma poi se i risultati sono questi è tutto maledettamente inutile.
Quattro allarmi inascoltati del braccialetto elettronico: Roua Nabi poteva scampare al femminicidio
Il giorno che la uccise con una coltellata al torace il suo ex marito aveva il braccialetto anti-violenza. L'applicazione installata su un dispositivo simile a un cellulare, in possesso di Roua Nabi, 35 anni, lanciò quattro «alert», ma «non risulta alcuna presa in carico della sala operativa»: è quanto emerge da un report della compagnia telefonica che gestisce il segnale dei dispositivi anti-violenza agli atti del fascicolo d’inchiesta sul femminicidio avvenuto il 23 settembre dello scorso anno nel quartiere Aurora. L’ultimo segnale si sarebbe attivato un’ora e mezza prima del femminicidio.
Ieri Abdelkader Ben Alaya è stato rinviato a giudizio. Il processo di fronte alla Corte d’assise si aprirà il 28 aprile. Un mese prima del femminicidio era stato allontanato da casa con il braccialetto elettronico e il divieto di avvicinamento a Roua. Il report della compagnia telefonica indica anche che dal 19 al 30 agosto il braccialetto elettronico avrebbe segnalato allarmi di batterie in esaurimento e altri in cui risulta irraggiungibile.
I figli di 12 e 13 anni assistettero alla scena e, traumatizzati, lanciarono l’allarme ai vicini. «Papà non poteva avvicinarsi a lei perché aveva un braccialetto - avevano raccontato i ragazzi - Ma il beep non funzionava mai». Il braccialetto dovrebbe suonare se lo stalker si avvicina, superando il perimetro stabilito dal giudice. Il dispositivo lancia un allarme alle centrali operative. I figli hanno raccontato: «Mamma teneva il telefono acceso per sicurezza. Non suonava, anche se papà era vicino». Il giorno che lei morì gli alert sarebbero partiti dal dispositivo. Riporta il documento: «Dall’allarme delle ore 15 in poi non risulta alcuna presa in carico della sala operativa».
https://torino.repubblica.it/cronaca/20 ... G-P6-S1-T1
ilmauro ha scritto: non ce capisco un cazzo
postromantico ha scritto: so 'na merda Mattè
'na grande merda.
fidati.
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Re: Cronaca italiana
È uno scandalo. A Cosenza lo conoscono tutti (era lo speaker allo stadio ai tempi della serie B anni 90).21008 ha scritto: ↑dom 23 mar 2025, 21:04 https://www.repubblica.it/cronaca/2025/ ... G-P2-S1-T1
@antoniocs puoi darci qualche info in più?
Dirige una testata on line (sito e pagina fb) che è l'equivalente locale di un fatto quotidiano ( immaginalo molto più spregiudicato e senza alcun freno inibitorio). Attaccano e sputtanano pesantemente tutta la politica (non solo il malaffare costante di pd, forza Italia, lega ma anche eventuali casi di altre formazioni), forze dell'ordine, procura e persone protagoniste dei fatti di cronaca. A volte risulta fazioso o eccessivamente critico ma in alcuni casi è l'unico a dare alcune notizie e condurre determinate battaglie.
Io al primo che mi scrive 11 partite di questa stagione tra Campionato e Europa League in cui Paredes gioca almeno un tempo da 6,5 a salire offro una cena con facoltà di scegliersi il ristorante