Perché non tifare Italia?

[il_noumeno]

Liberi di pensarla come volete ma se dico nazionalista e pesate al partito nazional socialista o dico patriota e pensate ai partigiani nuvole dire che non sono riuscita a far capire cosa intendo io.

Non è che tutto è arbitrario a questo mondo e tutto opinabile. Io semplicemente non faccio mia la tua associazione di idee, non credo sia esatta e non mi è venuto neanche in mente. Non ho fatto, neanche mentalmente, l'equazione a cui fai riferimento.
E' vero che dietro al nazional-socialismo c'era un'ideologia nazionalista, ma esistono anche dittature di sinistra che si fondano su quella ideologia (mi viene in mente il Venezuela di Chavez).
Ripeto, dietro al nazionalismo c'è un'ideologia, dietro al patriottismo un sentimento (tant'è vero che i partigiani non erano accomunati da un'unica ideologia).

[sessantotto]

Senti tutti gli odori che vuoi, ma fondamentalmente tra De Martino, i campanili, e le feste a San Lorenzo a tema sui balli popolari de 'sto kaiser penso di aver buttato vari momenti della mia vita dietro a cari amici che però evidentemente non capivano le mie esigenze

poi oh... a me fanno ride pure quelli che vanno a Ariccia e se mettono a cantà la società dei magnaccioni con la camicia bianca

[Elisa]

Non è che tutto è arbitrario a questo mondo e tutto opinabile. Io semplicemente non faccio mia la tua associazione di idee e credo che non sia esatta.
E' vero che dietro al nazional-socialismo c'era un'ideologia nazionalista, ma esistono anche dittature di sinistra che si fondano su quella ideologia (mi viene in mente il Venezuela di Chavez).
Ripeto, dietro al nazionalismo c'è un'ideologia, dietro al patriottismo un sentimento (tant'è vero che i partigiani non erano accomunati da un'unica ideologia).

Io associo i due termini a due sentimenti affini, l'amore per il proprio paese e il desiderio che esso possa affermarsi e prosperare. Probabilmente hai ragione ed è sbagliato il mio accostarli, posso assicurarti che però il nazionalismo come lo si intende generalmente non mi appartiene. Ho premesso infatti che il mio discorso era scisso da connotazioni politiche di qualsiasi tipo.

[V.G.41]

Si è sbagliato accostarli, quello che esprimi tu è patriottismo e basta.

[il_noumeno]

Senti tutti gli odori che vuoi, ma fondamentalmente tra De Martino, i campanili, e le feste a San Lorenzo a tema sui balli popolari de 'sto kaiser penso di aver buttato vari momenti della mia vita dietro a cari amici che però evidentemente non capivano le mie esigenze

poi oh... a me fanno ride pure quelli che vanno a Ariccia e se mettono a cantà la società dei magnaccioni con la camicia bianca

Se pensi di aver buttato momenti della tua vita, problema tuo: mi dispiace per te; comunque credo che ognuno di noi si sia pentito di qualcosa. Non credo, però, ti abbiano costretto con la lupara. Non capisco tutto questo risentimento nei confronti di altre persone, che credo tu hai scelto liberamente di frequentare (e perché tu lo abbia fatto, visto il fastidio recato).
Anche io ho studiato a Roma fino alla laurea, ho conosciuto persone del sud insopportabili ed altre squisite, alcune le ho frequentate, altre meno. Ma la stessa cosa mi è successa in tutte le città dove ho vissuto: New York, Los Angeles, Boston, Madrid, Siviglia, Londra e Milano...

p.s: ad Ariccia mai stato, se non di passaggio... sono pure vegetariano che ci vado a fare...

[Elisa]

Inizio a sentirmi strana io che amo ogni sfaccettatura, caratteriale e non gestionale sia ben chiaro, di questo paese. -.-"

[il_noumeno]

Io associo i due termini a due sentimenti affini, l'amore per il proprio paese e il desiderio che esso possa affermarsi e prosperare. Probabilmente hai ragione ed è sbagliato il mio accostarli, posso assicurarti che però il nazionalismo come lo si intende generalmente non mi appartiene. Ho premesso infatti che il mio discorso era scisso da connotazioni politiche di qualsiasi tipo.

mi è sembrato che volessi quasi escludere la connotazione negativa che il termine nazionalismo si porta dietro, e che, secondo me, è oggettiva dal punto di vista semantico. Se non è così, mi scuso se ho capito male.

[sardaccio]

Secondo me se le cose vanno male in Italia e anche per questo malcelato e generale disprezzo verso se stessi.

Chiudo con una citazione:
"Non chiederti cosa può fare il tuo paese per te, chiediti cosa puoi fare tu per il tuo paese". J.F.Kennedy

[sessantotto]

Se pensi di aver buttato momenti della tua vita, problema tuo: mi dispiace per te; comunque credo che ognuno di noi si sia pentito di qualcosa. Non credo, però, ti abbiano costretto con la lupara. Non capisco tutto questo risentimento nei confronti di altre persone, che credo tu hai scelto liberamente di frequentare (e perché tu lo abbia fatto, visto il fastidio recato).
Anche io ho studiato a Roma fino alla laurea, ho conosciuto persone del sud insopportabili ed altre squisite, alcune le ho frequentate, altre meno. Ma la stessa cosa mi è successa in tutte le città dove ho vissuto: New York, Los Angeles, Boston, Madrid, Siviglia, Londra e Milano...

p.s: ad Ariccia mai stato, se non di passaggio... sono pure vegetariano che ci vado a fare...

No ma a parte questo, che è più sensazionalismo

io proprio non ce la faccio a voler bene a quella bandiera, a quello stivale, a quella cosa

cioé non ne capisco l'utilità e le persone che si attaccano al sentimento per una nazione così variegata, così divisa anche storicamente, così poco uniforme, mi appaiono davvero desiderose di attaccarsi a qualsiasi cosa pur di condividere attimi con la maggior parte delle persone

la massa... io sono disposto di far parte di essa esclusivamente per la mia città e la squadra che tifo da quando sono bambino... le mie simpatie vanno più a nord delle Alpi, molto di più

[lipa87]

E' un discorso che non ha assolutamente senso

la mia città mi nasce, mi cresce, scandisce il ritmo della mia vita... tifare Roma è come ricordare a se stessi da dove si proviene. E lo faccio in modo del tutto irrazionale, visto che razionalmente ci sono delle cose dell'ambiente che gira attorno alla Roma che mi fanno letteralmente schifo

viceversa io non ho mai provato simpatia per gli italiani, per le loro debolezze, per la loro grandeur falsa e basata sulla necessità di farsi vedere nella vita di piazza... degli italiani odio le sovrastrutture, le gerarchie, perfino le ragazze che da quando c'hanno 12 anni non vanno mai in giro da sole ma stanno sempre in gruppo... i popoli latini sono l'estremizzazione del concetto di branco e più sono latini e più stanno sulle palle a quelli che come me sono dei misantropi romantici vagamente decadenti (che quindi amano la Germania, la Scandinavia, i paesi dell'est) un certo modo di essere minimalisti, quasi asettici

durante l'università ho dovuto sorbirmi l'invadenza degli studenti del sud (anche facendomeli amici ma senza essere felice), mi hanno rotto le palle coi loro dialetti, le loro tarantolate e le cose che non amo anche quando le fanno i romani... adesso spesso vado nel nord Italia e odio la cocciutaggine, l'ipocrisia, la noia della gente di quelle parti...

ho 28 anni... ultima fidanzata italiana datata 2004... da allora solo tedesche, americane, est europee...

sono felice così, con solo la mia città a cui dover rendere conto... e con tanta voglia di sentirmi più europeo e meno italiano

so che per voi saranno discorsi deliranti, ma tant'è

non è assolutamente delirante..

[antoniocs]

.

[Il perfezionista]

non è assolutamente delirante..

Per me assolutamente si. Ma si finirebbe a parlare di un altro discorso che qua non ha senso.. Ci sono alcuni pezzi del suo discorso che la parola "assurdi" non li definisce a pieno.

Mi limito a dire che il ragionamento è molto controverso dato che si smentisce in più parti da solo. Un discorso che non accetta questa o quella cultura, che critica in modo assolutamente generalizzante la cultura italiana per approvare la cultura straniera in modo anch'esso assolutamente generalizzante e semplicistico. Un discorso basato soltanto su luoghi comuni e non dico su cos'altro.

Ma qua mi fermo che è meglio.

Se pensi di aver buttato momenti della tua vita, problema tuo: mi dispiace per te; comunque credo che ognuno di noi si sia pentito di qualcosa. Non credo, però, ti abbiano costretto con la lupara. Non capisco tutto questo risentimento nei confronti di altre persone, che credo tu hai scelto liberamente di frequentare (e perché tu lo abbia fatto, visto il fastidio recato).
Anche io ho studiato a Roma fino alla laurea, ho conosciuto persone del sud insopportabili ed altre squisite, alcune le ho frequentate, altre meno. Ma la stessa cosa mi è successa in tutte le città dove ho vissuto: New York, Los Angeles, Boston, Madrid, Siviglia, Londra e Milano...

p.s: ad Ariccia mai stato, se non di passaggio... sono pure vegetariano che ci vado a fare...

Mi aveva già anticipato lui.

[sessantotto]

cos'è una tarantolata?

Una di quelle terribili danze del Salento che sono un misto di possedimento, paganità religiosa e carenza sessuale mascherata da fumoso misticismo

[Alexander LXXXII]

cioé non ne capisco l'utilità e le persone che si attaccano al sentimento per una nazione così variegata, così divisa anche storicamente, così poco uniforme, mi appaiono davvero desiderose di attaccarsi a qualsiasi cosa pur di condividere attimi con la maggior parte delle persone

soprattutto chissà com'é che questo amore viscerale ed incondizionato viene tirato fuori dalla muffa della cantina quando c'è di mezzo un pallone che rotola

[Il perfezionista]

soprattutto chissà com'é che questo amore viscerale ed incondizionato viene tirato fuori dalla muffa della cantina quando c'è di mezzo un pallone che rotola

Fino a prova contraria qua si parla di calcio

In ogni caso criticare questo o quello per esperienze personali sbagliate è una stupidaggine.