Sarà tutta colpa di Peppe Di Stefano?
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Re: Tutta colpa di Peppe Di Stefano
scusate ma mi ero perso questa intervista a Capello ahahahaha
https://romanews.eu/intervista-capello/
“Io sono sempre stato un ‘mourinhista’. E’ uno con le idee chiare, riesce a tirar fuori dai calciatori di tutto e di più. E ha in testa il risultato. Questa volta è andato a finire in una bottega molto difficile. Io la conosco bene e faccio tanti auguri a Mourinho. E la chiudo qui”.
me sto a sentì male
https://romanews.eu/intervista-capello/
“Io sono sempre stato un ‘mourinhista’. E’ uno con le idee chiare, riesce a tirar fuori dai calciatori di tutto e di più. E ha in testa il risultato. Questa volta è andato a finire in una bottega molto difficile. Io la conosco bene e faccio tanti auguri a Mourinho. E la chiudo qui”.
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Re: Tutta colpa di Peppe Di Stefano
"Qualora la Svizzera non andrebbe a vincere entrambe le partite che le mancano..."
Ma Peppe Di Stefano chi l'ha raccomandato???
Ma Peppe Di Stefano chi l'ha raccomandato???
L'amore è qualcosa di non soggetto a condizioni, limiti o bisogni.
Poiché è incondizionato non richiede nulla per poter essere espresso, non vuole nulla in cambio e non fa nulla per vendetta.
Poiché è senza limiti, non impone limiti agli altri.
Poiché è privo di bisogni, non cerca di prendere nulla che non sia dato liberamente.
Ed è libero. L'amore è libertà, perché la libertà è l'essenza di Dio e l'amore è la Sua espressione.
N.D.Walsch
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Re: Tutta colpa di Peppe Di Stefano
mi è appena arrivata una mail in cui viene usato "le soluzioni paventate", totalmente a sproposito
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Re: Tutta colpa di Peppe Di Stefano
Nel suo servizio al tg1 di stasera, il giornalista Carlo Maria Miele (che nome dolce) dice che la Russia ha paventato di ripagare in rubli il suo debito internazionale
L'amore è qualcosa di non soggetto a condizioni, limiti o bisogni.
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N.D.Walsch
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Re: Tutta colpa di Peppe Di Stefano
comunque Karlem, non so quanti anni tu abbia, ma temo che l'origine del male non sia Peppe Di Stefano, sai?
Santiago CFO
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Re: Tutta colpa di Peppe Di Stefano
Dici? Io le prime volte lo sentivo solo da lui.il_noumeno ha scritto: ↑mercoledì 16 marzo 2022, 20:27comunque Karlem, non so quanti anni tu abbia, ma temo che l'origine del male non sia Peppe Di Stefano, sai?
E sono vecchio...
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N.D.Walsch
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Re: Tutta colpa di Peppe Di Stefano
Secondo me è colpa dei giornali. Bisognerebbe fare una ricerchina negli archivi, ma secondo me trovi qualcosa già negli anni 80/90.
Santiago CFO
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Re: Tutta colpa di Peppe Di Stefano
Boh poesse...
Ho provato a cercare su google ma ho trovato solo questo sul sito dell'Accademia della Crusca:
Molti utenti ci hanno segnalato un uso improprio del verbo paventare come sinonimo di prevedere, progettare, prospettare, ventilare. Riportiamo la risposta di Raffaella Setti, pubblicata sulla nostra rivista La Crusca per voi n. 42 (aprile 2011).
Risposta
«Antonio Mattioli ci segnala usi a suo avviso impropri del verbo paventare. Gli sembra che soprattutto in ambito giornalistico il verbo venga usato come sinonimo di avere intenzione, avere in animo di (l'esempio riportato, purtroppo senza contesto, dal nostro lettore è "La Regione paventa la realizzazione di un nuovo ospedale").
Il significato primario del verbo paventare è 'aver paura, temere', un significato che il verbo italiano ha ereditato direttamente dal latino pavēre 'aver paura'. In questa accezione il verbo ha più frequentemente costruzione transitiva in frasi del tipo "paventare un disastro" o seguito da frasi introdotte da di o da che come "paventare di non essere scelto" o "paventare che sia tutto inutile". (Non mancano, nella lingua letteraria, esempi di costruzioni intransitive in cui il verbo paventare, con un comportamento analogo al verbo temere, può essere seguito da un complemento indiretto: "Ma 'l cervio par del veltro paventare" Poliziano). Per estensione semantica il verbo ha poi assunto anche il significato di 'sospettare, dubitare' e, in questa accezione, regge solitamente frasi introdotte da che ("paventa che frequenti ambienti pericolosi"). I dizionari poi segnalano come ultima accezione del verbo, notata come popolare e regionale, quella di 'adombrarsi, imbizzarrirsi' detto naturalmente di animali.
Alla luce di questo breve excursus sui possibili significati certi del verbo paventare, veniamo all'esempio riportato dal nostro interlocutore. Purtroppo la frase riportata è stata estrapolata dal contesto in cui era e, così com'è, non appare necessariamente scorretta; infatti potrebbe far riferimento a un qualche "timore" della Regione rispetto alla realizzazione di un nuovo ospedale per motivi che non si possono evincere senza l'intero testo. Certo è che, se invece dal contesto risultasse chiaro che quel paventa ha il valore di 'ha intenzione, ha in animo', allora potremmo senz'altro affermare che la scelta del verbo è stata infelice».
Raffaella Setti
Ho provato a cercare su google ma ho trovato solo questo sul sito dell'Accademia della Crusca:
Molti utenti ci hanno segnalato un uso improprio del verbo paventare come sinonimo di prevedere, progettare, prospettare, ventilare. Riportiamo la risposta di Raffaella Setti, pubblicata sulla nostra rivista La Crusca per voi n. 42 (aprile 2011).
Risposta
«Antonio Mattioli ci segnala usi a suo avviso impropri del verbo paventare. Gli sembra che soprattutto in ambito giornalistico il verbo venga usato come sinonimo di avere intenzione, avere in animo di (l'esempio riportato, purtroppo senza contesto, dal nostro lettore è "La Regione paventa la realizzazione di un nuovo ospedale").
Il significato primario del verbo paventare è 'aver paura, temere', un significato che il verbo italiano ha ereditato direttamente dal latino pavēre 'aver paura'. In questa accezione il verbo ha più frequentemente costruzione transitiva in frasi del tipo "paventare un disastro" o seguito da frasi introdotte da di o da che come "paventare di non essere scelto" o "paventare che sia tutto inutile". (Non mancano, nella lingua letteraria, esempi di costruzioni intransitive in cui il verbo paventare, con un comportamento analogo al verbo temere, può essere seguito da un complemento indiretto: "Ma 'l cervio par del veltro paventare" Poliziano). Per estensione semantica il verbo ha poi assunto anche il significato di 'sospettare, dubitare' e, in questa accezione, regge solitamente frasi introdotte da che ("paventa che frequenti ambienti pericolosi"). I dizionari poi segnalano come ultima accezione del verbo, notata come popolare e regionale, quella di 'adombrarsi, imbizzarrirsi' detto naturalmente di animali.
Alla luce di questo breve excursus sui possibili significati certi del verbo paventare, veniamo all'esempio riportato dal nostro interlocutore. Purtroppo la frase riportata è stata estrapolata dal contesto in cui era e, così com'è, non appare necessariamente scorretta; infatti potrebbe far riferimento a un qualche "timore" della Regione rispetto alla realizzazione di un nuovo ospedale per motivi che non si possono evincere senza l'intero testo. Certo è che, se invece dal contesto risultasse chiaro che quel paventa ha il valore di 'ha intenzione, ha in animo', allora potremmo senz'altro affermare che la scelta del verbo è stata infelice».
Raffaella Setti
L'amore è qualcosa di non soggetto a condizioni, limiti o bisogni.
Poiché è incondizionato non richiede nulla per poter essere espresso, non vuole nulla in cambio e non fa nulla per vendetta.
Poiché è senza limiti, non impone limiti agli altri.
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Poiché è senza limiti, non impone limiti agli altri.
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Re: Tutta colpa di Peppe Di Stefano
Dopo tempo immemorabile, poco fa in un servizio del tg2 ho sentito l'uso corretto: 'Biden paventa l'uso di armi chimiche da parte dei russi.'
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Re: Tutta colpa di Peppe Di Stefano
Si ma si è sbagliato, intendeva ipotizza
Ahó! Io porto 'na cravatta sola... giallarossa, comaaa Roma!
"Tale decisione è stata presa dal Consiglio di Amministrazione nell’interesse della Società, ricordando che la stessa sarebbe stata la mera utilizzatrice dell’impianto"
"Tale decisione è stata presa dal Consiglio di Amministrazione nell’interesse della Società, ricordando che la stessa sarebbe stata la mera utilizzatrice dell’impianto"
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Re: Tutta colpa di Peppe Di Stefano
Comunque il peggiore è il "piuttosto che".
Ormai ce fosse uno che ne azzecca l'utilizzo.
Nelle radio sportive lo sento utilizzare più volte al giorno e sempre per elencare alternative.
Ormai ce fosse uno che ne azzecca l'utilizzo.
Nelle radio sportive lo sento utilizzare più volte al giorno e sempre per elencare alternative.
Ahó! Io porto 'na cravatta sola... giallarossa, comaaa Roma!
"Tale decisione è stata presa dal Consiglio di Amministrazione nell’interesse della Società, ricordando che la stessa sarebbe stata la mera utilizzatrice dell’impianto"
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Re: Tutta colpa di Peppe Di Stefano
Perché è sbagliato
L'amore è qualcosa di non soggetto a condizioni, limiti o bisogni.
Poiché è incondizionato non richiede nulla per poter essere espresso, non vuole nulla in cambio e non fa nulla per vendetta.
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