Se c'era una cosa che doveva dare Mourinho era l'agonismo e la cattiveria sportiva.oswald ha scritto: ↑lun 7 feb 2022, 13:08 Il tema della qualità del gioco è possibile declinarlo su un piano estetico ma anche di efficacia. Si può vincere giocando male? Sì. Si può vincere segnando al 90º? Anche. Ma se ti porti lo 0-0 contro la penultima in classifica in dieci da mezz'ora fino all'ultimo minuto, saranno molte le partite che non vinci a prescindere dalle decisioni dell'arbitro. È proprio inevitabile e non può essere una strategia. Allo stesso modo è più logico puntare sul gioco se non hai campioni in grado di segnare una differenza in ogni partita. Questa non è una squadra che ha un livello tale da potersi gestire aspettando che la propria superiorità venga fuori per inerzia. Dovrebbe produrre uno sforzo superiore anche per meritarsi più alibi del discorso arbitrale.
Anche per una questione di ambizione, mettere insieme qualcosa che mostri una crescita tecnica nel tempo. Una base, delle certezze. La Roma non ha più continuità da tempo, non vince cinque partite consecutive in campionato da quattro anni. Ormai galleggiamo tra il quinto e il settimo posto quasi con rassegnazione. Vorrei vedere più rabbia (non solo contro l'arbitro), più voglia di andarsi a prendere i tre punti, di aggredire la partita giocando con intensità. Siamo spesso lenti e soporiferi per larghi tratti, per tempi interi. Un episodio negativo ci fa perdere spesso equilibrio. E finora non c'è un allenatore che sia riuscito a cambiare questo spirito. Non so se sia una questione di consapevolezza o di limiti (non solo tecnici) dei giocatori, probabilmente una combinazione di più elementi. Se abbiamo l'ambizione di vincere (o almeno tornare competitivi) deve cambiare qualcosa nella dimensione agonistica della squadra.
Forse non è che la mosceria e la mediocrità è ormai radicata in questa squadra o ancora meglio in questo gruppo?