per aprire un argomento specifico, anche se, più che di comunicazione, sarebbe corretto parlare del profilo scelto dalla nuova proprietà.
Si sta forse creando il paradosso di una presenza fisica e un'assenza percepita, almeno come immagine verso l'esterno.
Si tratta di una strategia precisa, un modo di essere, o dobbiamo aspettarci dei cambiamenti nel tempo? E quali sono gli obiettivi che si pone la scelta di non manifestare e condividere pubblicamente alcun pensiero riguardo la gestione, i progetti futuri e le vicende sportive della Roma? È un distacco emotivo? Un segno di serietà e razionalità? Un approccio prudente?