aldodice26x1 ha scritto: ↑ven 19 apr 2019, 13:14
Si, ma il gap tra la Juve e le altre, è proprio a livello di gioco. In Europa vince spesso chi fa calcio propositivo. Oltre, ovviamente, avere grandi calciatori. Allegri in determinate situazioni, si presenta col braccino. Successe qualche anno fa a Monaco contro il Bayern, quando, avanti di due gol, si mise a 5 in difesa e si portò il Bayern di Guardiola al limite della sua area. E' successo anche quest'anno quando pensava di poter di giocare di rimessa con l'Ajax.
Ne ho parlato con un mio amico Juventino.
Per me è quello, ma è anche un discorso di serie A. La Juventus è andata in difficoltà quando quest'anno? Young Boys a Berna, Lazio a Roma, Atalanta in CI, Atletico a Madrid, Ajax a/r. Quando in sostanza è stata sovrastata fisicamente dall'avversario.
La serie A, a parte l'Atalanta, è un campionato di gente che specula, attende, aspetta il tuo errore. E quando la Juventus va 1-0 in casa e si chiude dietro, l'avversario rinuncia ad attaccare e ti puoi giocare la casa che finirà così (e questo succedeva pure alla prima Roma di Garcia).
La Juve non è abituata a gestire una partita intensa per 90 minuti, perchè se da una parte può giocare di rimessa, dall'altra trova sempre squadre che le prestano il fianco. Quindi sì la proposizione, ma è pure un discorso di intensità fisica e brillantezza. Nelle due finali che ha raggiunto, la Juve arriva in fondo quasi mai per superiorità tecnica (solo a Juve-Barça 3-0 hanno dato quell'impressione di essere un top top team), ma perchè riesce a fare il suo gioco migliore: cattiveria, chiusura e ripartenze. Si mangia il Real in semifinale nel 2015 per intensità, per esempio.
Poi si è dovuta scontrare con avversari ancora mostruosi per lei.
Quest'anno ha beccato una squadra di ragazzini (che messi tutti insieme sono clamorosi) che gliel'hanno nascosta. Prima fisicamente, dove corrono per 4, e poi tecnicamente, nel punto dove la Juve vuoi o non vuoi è più debole rispetto alle big d'europa: a centrocampo.