siamocosì ha scritto:
non mi dire che bazzicavi i frikkettoni di brick lane? dai parioli a brick lane è un bel salto
questa è l'ultima risposta che do, prometto
a Londra vivevo a Hackney Road e davvero mi volevano tutti bene... frequentavo la più grande gamma e varietà di persone che potrei mai frequentare, gente ricca e poverissima (che tuttavia non si lamentava mai della mancanza di soldi e viveva l'essere alternativi in modo gioioso)
è stato indubbiamente il biennio più sano della mia vita, quello in cui mi sono sentito felice di stare nel posto giusto al momento giusto
una città in cui l'economia è mobile e che ti invoglia a fare le cose aiutandoti, rendendo le cose apparentemente impossibili possibili
mi avevano perfino offerto di fare un corso di Cinema a studenti della mia stessa età così, di punto in bianco, offrendomi spazi e attrezzature come niente fosse
questo per me vuol dire vita, vuol dire felicità, vuol dire stare in un universo elastico e che rende la tua voglia di esprimerti potente
a Londra frequentavo gente che a Roma non frequentavo mai
vestivo in giacca e cravatta ed ero amico di indiani, bangladesi, punkettoni... la mia migliore amica aveva la cresta fucsia e lavorava alla Barclays: stupendo
non c'è mai stata quella sensazione di complessi, invidie, mancanze di denaro e di prospettive che invece qua a Roma è di casa
e che in generale mi fa detestare il modello italiano (per tornare in tema)