Fino al 1870 vi si estendeva una vastissima distesa di prati naturali, di campi e anche di paludi, punteggiata, soprattutto nella zona delle pendici di Monte Mario, da qualche casale e per il resto completamente deserta, conosciuta come Pianella di Prati o Pianella d'Oltretevere, o ancora Prati di Castello (in riferimento a Castel Sant'Angelo).
Dopo il 1870 si ebbero i primi interventi di edilizia e di urbanizzazione, in parte già immaginati anche sotto il governo pontificio. All’inizio l'area corrispondente all'attuale Viale Mazzini fu utilizzata per le esercitazioni militari, da qui il toponimo di piazza d'Armi (poi quartiere delle Vittorie).
Sotto il lungo governo di Giolitti (1903-1921) e con l’amministrazione comunale di Roma, presieduta dal sindaco Ernesto Nathan dal 1907 al 1914, si ebbero gli interventi amministrativi e urbanistici volti ad affrontare i problemi che nascevano dall’eccezionale sviluppo di Roma. Nathan favorì una crescita delle città per quartieri, unità urbane autosufficienti, separate fra loro da zone verdi.
Nel 1873 su pressione del De Merode, proprietario di vaste aree della zona, il Comune forma la convenzione per l'edificazione del nuovo quartiere; esso tuttavia è fuori Piano Regolatore (1873, Viviani - Pianciani), e verrà inserito solo in quello del 1883. La zona periferica resta marginale anche per l'assenza di infrastrutture di collegamento: sarà De Merode stesso a far realizzare un ponte in ferro all'altezza del Porto di Ripetta, che resterà in funzione fino all'inaugurazione del Ponte Umberto (Palazzo di giustizia a Piazza Cavour). Il 20 agosto 1921 si costituì il rione Prati, l'ultimo dei rioni di Roma, nato come quartiere che accogliesse le strutture amministrative del Regno d'Italia e zona residenziale per i funzionari dello stato.
do sei nato?? a Roma....??


no no ma continuate a davve le calle da soli...
ce fate tanto ride...