Tony Brando ha scritto:
sottovalutare no, per carità. ma neanche sopravvalutare il fattore derby. se chi va in campo fa il suo, non c'è partita.
poi citiamo sempre il 6 gennaio perché appunto è stato un caso più unico che raro. e comunque anche noi non è che quella stagione fossimo proprio al top...
Serberó rancore in eterno verso Montella, che in Roma-Parma su 5-1 a dieci minuti dal termine, si prese un giallo tanto sciocco quanto deleterio, che lo costrinse a saltare quel derby. Voglio sperare anche oggi a distanza di anni, nella sua buonafede. E non che decise di farsi ammonire volutamente, per prolungare le vacanze natalizie, anche alla ripresa dopo la sosta. Con lui in campo, considerato che quell'anno segnava a ripetizione, non penso proprio che la gara finiva 3-1. Riguardo al derby in generale, sopravvalutarli no, ma nemmeno sentirsi tranquilli e superiori, solo perchè stiamo a + 18. Non vorrei ritrovarmi sconfitto 1-0 con goal di Patric e vedere nei giorni seguenti, la città invasa da adesivi raffiguranti il vorace amichetto di Spongebob, con tanto di sciarpa buzzurra al collo. Già mi figuro la devastante tragica situazione
 
  
 
  




 L'esultanza al 3-3 me la ricordo decisamente anonima per ció che riguarda una stracittadina. Già dopo che venne espulso Petruzzi, sotto di due reti a mezzora dalla fine, molta gente decise di abbandonare lo stadio (ancora oggi mi chiedo, come si possa solo pensarla una simile boiata...mah!). La segnatura di Di Francesco venne festeggiata in maniera flebile, più per speranza che per gioia. Al pareggio di Totti trovai un mare di spazio e un'insolita comodità nello sfogare tutta la mia contentezza. Un pizzico di appagamento, anche per tutti quegli infedeli che avevano abbandonato la Sud in anticipo, certi di incappare nell'ennesima sconfitta, dopo le dolorosissime 4 vittorie consecutive messe e segno dagli uomini di Eriksson l'anno precedente.
 L'esultanza al 3-3 me la ricordo decisamente anonima per ció che riguarda una stracittadina. Già dopo che venne espulso Petruzzi, sotto di due reti a mezzora dalla fine, molta gente decise di abbandonare lo stadio (ancora oggi mi chiedo, come si possa solo pensarla una simile boiata...mah!). La segnatura di Di Francesco venne festeggiata in maniera flebile, più per speranza che per gioia. Al pareggio di Totti trovai un mare di spazio e un'insolita comodità nello sfogare tutta la mia contentezza. Un pizzico di appagamento, anche per tutti quegli infedeli che avevano abbandonato la Sud in anticipo, certi di incappare nell'ennesima sconfitta, dopo le dolorosissime 4 vittorie consecutive messe e segno dagli uomini di Eriksson l'anno precedente.





 
 