Maurizio Sarri
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Re: Maurizio Sarri
un'altro che se sente sto cazzo avendo dimostrato ancora 0
Quando l'orgoglio pensa: – Non posso, dice: – Non voglio. Trilussa
- Tony Brando
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Re: Maurizio Sarri
ma infatti. sgamato già lo scorso anno.neverajoy ha scritto:guardate che era rosicone già coll'empoli eh
solo che lui a curargli l'immagine ha gente più furba di garcia, quindi si fa vedere con la moka in campo e tutti a dire "che bello sarri, calcio amore e fantasia".
- postromantico
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Re: Maurizio Sarri
e invece Garcia se fa la foto con la tshirt da 25enne al colosseo con la ragazza di 24 anni più giovane di lui...Tony Brando ha scritto: ma infatti. sgamato già lo scorso anno.
solo che lui a curargli l'immagine ha gente più furba di garcia, quindi si fa vedere con la moka in campo e tutti a dire "che bello sarri, calcio amore e fantasia".
e tutti a dire: "e bravo Garcia, s'è bevuto il cervello per la mora..."
Non so se hai presente una puttana ottimista e di sinistra.
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Paz: uno dei miei idoli
Niente offre certezze incrollabili e coerenze granitiche come l’ignoranza.
(Vittorio Zucconi)
Baldissoni romano e romanista
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Re: Maurizio Sarri
poi l'altra grande mossa di sarri è presentarsi col bermuda in panchina... c'avrà dietro un team di persone che gli suggeriscono come fare per spingere l'immagine simpatia.postromantico ha scritto:
e invece Garcia se fa la foto con la tshirt da 25enne al colosseo con la ragazza di 24 anni più giovane di lui...
e tutti a dire: "e bravo Garcia, s'è bevuto il cervello per la mora..."
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Re: Maurizio Sarri
Per me sta dimostrando di essere un ottimo allenatore.
jimmy ha scritto:Comunque, dopo l'ennesima ottima serata in compagnia dei forumisti, pensando ai momenti di tensione che ogni tanto si creano sul forum, mi sento di lanciare il seguente slogan:
+ CENE - SCENE
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Re: Maurizio Sarri
ma infatti, sti cazzi di come si presenta, di quano rosica, di come parlavale.not ha scritto:Per me sta dimostrando di essere un ottimo allenatore.
li sta facendo giocare bene, per adesso
quindi complimenti, il resto e' fuffa
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Re: Maurizio Sarri
Ma poi onestamente non vedo cosa abbia detto di offensivo, ha detto che c'e' stata una netta supremazia della sua squadra sul piano del gioco ..... che tra l'altro mi pare vero.
Hola!
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"Hasta la victoria siempre!"

- tlw
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Re: Maurizio Sarri
Non è tanto quello, quanto le uscite tipo "i palloni invernali ci fanno giocare peggio" "la squadra X ha ottenuto mezza giornata in più di riposo" "il cognome di De Rossi"JollyRoger239 ha scritto:Ma poi onestamente non vedo cosa abbia detto di offensivo, ha detto che c'e' stata una netta supremazia della sua squadra sul piano del gioco ..... che tra l'altro mi pare vero.
Hola!
Sono buffonate che si può evitare
Per il resto, grandissimo allenatore. Mi ha stupito la gestione di Higuain, che ha una capoccia tutta sua molto spesso, che lo segue come forse non ha seguito mai nessun allenatore.
Sta dimostrando di saper gestire una grande e un ambiente da grande, chapeau
«A Tor di Valle ci sono i nidi di uccello e si riproducono lucertole e rane. Noi staremo sempre dalla parte delle rane e delle lucertole». (Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente)
Utente del Mese di Postromantico, edizione Ottobre 2017
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- JollyRoger239
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Re: Maurizio Sarri
No ma sulla cosa dei palloni invernali, le condizioni del prato e robe così effettivamente potrebbe evitare ........ il suo caratterino fumantino ce l'ha, per carita' ...... molti toscani sono così, mi viene in mente Mazzarri, Ulivieri, Lippi, Spalletti ... e' gente che si scalda facile e vede il calcio a modo suo rimettendoci in termini di simpatia ... meglio per loro che abbiano fatto gli allenatori perche' gli addetti alle public relations non avrebbero mai potuto farli.
Hola!
Hola!

"Hasta la victoria siempre!"

- bibiroma
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Re: Maurizio Sarri
Ma sarri non è nativo di Napoli?
E cmq a Napoli alle prime partite gran parte della tifoseria era contraria al tecnico... Perché ritenuto non in grado di gestire una squadra di livello superiore all Empoli
E cmq a Napoli alle prime partite gran parte della tifoseria era contraria al tecnico... Perché ritenuto non in grado di gestire una squadra di livello superiore all Empoli
GRAZIE A FRANCESCO TOTTI PER ESSERE NATO!
- JollyRoger239
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Re: Maurizio Sarri
Solo nativo ... perlopiu' e' cresciuto e ha vissuto sempre in Toscana.bibiroma ha scritto:Ma sarri non è nativo di Napoli?
E cmq a Napoli alle prime partite gran parte della tifoseria era contraria al tecnico... Perché ritenuto non in grado di gestire una squadra di livello superiore all Empoli
Non dirlo a me ... io per primo non credevo affatto in lui (speravo arrivasse Spalletti) e non avrei scommesso un soldo che sarebbe arrivato a Natale ... dire che mi ha sorpreso e' riduttivo, oggi sono soddisfatto ...... resto pero' ancora fortemente critico verso la societa' riguardo il metodo che ha portato alla sua scelta ...... Sarri e' stata una scommessa, e imho un club di rango non gioca a dadi, si butta su tecnici scafati che diano piu' garanzie ... poi puo' anche andar male, per carita' .... ma almeno hai la coscienza a posto sapendo che hai messo la squadra in mano ad uno abituato a gestire tutto ad un certo livello, non a uno che ancora deve dimostrare di saperlo fare.
Anche se alla fine pare essere andata bene a me questo modo di fare le cose non piace ... Sarri si e' rivelato capace, ma sai quanti "scienziati di paese" sono stati catapultati in una realta' piu' grande di loro e hanno fallito il grande salto? Meglio non prendersi certi rischi .... raramente pagano.
Hola!

"Hasta la victoria siempre!"

- bibiroma
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Re: Maurizio Sarri
Be' a Napoli è passato per coglione uno come benitez....che qualcosina aveva vinto e qualche squadra di rango vero l'aveva allenata....secondo me Napoli ha lo stesso difetto di Roma troppa passione che sfocia in un caos fantastico quando si vince e in una depressione profonda quando le cose vanno meno bene
GRAZIE A FRANCESCO TOTTI PER ESSERE NATO!
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Re: Maurizio Sarri
ma infatti conta solo quello che fa sul campo. intendevo dire che per il resto è uguale a tutti gli altri, domenica è arrivato a dire che l'infortunio del guardalinee li ha svantaggiati. solo che lui passa sempre per quello semplice e spontaneo, tutta bontà e genuinità. gli allenatori sono tutti dei grandi pupazzi, il più grande sta a roma.
- Daniel Faraday
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Re: [Serie A] Campionato 2015-2016
Gazzetta di oggi: Finché c’è la salute c’è un grande Napoli
Tra i segreti di Sarri medico e preparatori
Sarri, altro primato Guida la squadra con meno infortuni
Studio del Dna, il più giovane preparatore atletico.
E così ha subito soltanto 4 k.o. (la juve 33)
(scusate i versi...)
Maurizio Sarri ha detto
in tempi non sospetti
che «bastano 18 uomini
per un colpo di stato». L’importante,
però, è che godano
sempre di buona salute. Soltanto
così, infatti, è possibile
per il Napoli sovvertire le gerarchie
precostituite che a inizio
stagione vedevano la Juve
davanti a tutti. Merito di Sarri,
certamente, ma anche della sinergia
che si è venuta a creare
tra staff tecnico e staff sanitario
che sta producendo risultati
strabilianti. Il medico sociale
De Nicola e il preparatore atletico
Sinatti sono solo la punta
dell’iceberg di una equipe che
a Castel Volturno è operativa
dall’alba al tramonto (ieri nuovo
controllo antidoping a sorpresa,
dopo quello della settimana
scorsa, e così i medici
hanno lasciato la sede solo a
tarda ora). Se il Napoli in 23
giornate di campionato ha avuto
appena quattro calciatori infortunati
per un totale di soli
nove turni di indisponibilità, il
merito va ripartito tra tutti coloro
che lavorano dietro le
quinte. Così da Castel Volturno
ci tengono a sottolineare che
Grassi si è fatto male senza mai
vestire la maglia del Napoli
mentre Gabbiadini è finito k.o.
in Nazionale, altrimenti soltanto
Mertens e Chiriches si sarebbero
alternati in infermeria.
PEPE E PIPITA Lo staff medico
del Napoli abbina tradizione e
innovazione. Ad esempio, il
club azzurro è stato il primo a
studiare il Dna dei propri calciatori
(compresi quelli del vivaio)
perché il fattore genetico
aiuta a chiarire il quadro clinico
di un atleta. La prevenzione
degli infortuni è maniacale, del
resto De Nicola già negli anni
Novanta utilizzava le tecniche posturali che oggi vanno per la
maggiore (Donadoni e Costacurta
furono curati così per
una pubalgia nel 1991 proprio
da De Nicola) mentre Raffaele
Canonico, come De Nicola professore
alle Temple University
di Philadelphia, si occupa della
nutrizione dei calciatori. Non
si parla di una vera e propria
dieta ma di programmi specifici
di educazione alimentare (i
cui effetti su Higuain sono abbastanza
evidenti). Sui lettini
della sala medica si vede spesso
Reina, uno che lo scorso anno
a Monaco ha giocato poco e
si è infortunato molto. Lo staff
sanitario azzurro si è assunto
una grossa responsabilità facendosi
garante della tenuta fisica
dello spagnolo e così Pepe
è rinato grazie al dottore Enrico
D’Andrea, il guru della medicina
manuale. I fisioterapisti
Giovanni D’Avino, Marco Romano
e Fabio Sannino e il massiofisioterapista
Marco Di Lullo
accarezzano di continuo i
muscoli di Hamsik e compagni.
Giocando ogni tre giorni, infatti,
ci si concentra essenzialmente
sul recupero della fatica
neuromuscolare e sul riequilibrio
posturale. Se poi si va comunque
incontro a qualche acciacco,
allora ci pensa il riabilitatore
di campo Massimo Buono
a restituire in tempi brevi a
Sarri i calciatori infortunati. A
lui, ad esempio, è affidato ora
Grassi che sta già facendo «differenziato
» dopo l’operazione
al menisco e sarà disponibile
tra due settimane e mezzo.
FONDO, SOSTA E ALBERGHI
Con Sarri l’empatia è stata immediata,
sin dal ritiro di Dimaro
il tecnico del Napoli ha capito
come fare interagire i suoi
uomini con quelli del Napoli.
Importante in tal senso la figura
di Corrado Saccone, preparatore
ormai «storico» del club
azzurro che si è messo a disposizione
di Sinatti, il più giovane
preparatore della Serie A. L’ex
dell’Empoli ha il volto di un ragazzino
ma carisma da vendere.
La sua dote migliore risiede
nella capacità di farsi seguire
dai calciatori, specie da quelli
più famosi. Ha lavorato sul fondo
in modo classico durante il
ritiro, ha fatto altrettanto durante
la sosta natalizia (molte
le doppie sedute). Il Napoli ha
calciatori rapidi e brevilinei
(Insigne e Mertens su tutti) ma
impressiona per le sue doti di
resistenza. Jorginho, non un
mostro fisicamente, è spesso
l’uomo che macina più chilometri
in campo, Callejon è instancabile
e Allan (che rientrerà
domani contro il Carpi al pari
di Hysaj) accelera quando gli
altri calano il ritmo. Il turnover
effettuato in Europa League è
stato fondamentale per evitare
accumulo di stress fisico e
mentale da parte dei «titolarissimi
», ma a fare la differenza
sono sempre i dettagli: per la
prima volta quest’anno dopo le
trasferte europee (ma anche
dopo il turno infrasettimanale
contro la Lazio) il Napoli non è
rientrato immediatamente a
casa. Per volare in campo è meglio
dormire in albergo che in
aereo.
Tra i segreti di Sarri medico e preparatori
Sarri, altro primato Guida la squadra con meno infortuni
Studio del Dna, il più giovane preparatore atletico.
E così ha subito soltanto 4 k.o. (la juve 33)
(scusate i versi...)
Maurizio Sarri ha detto
in tempi non sospetti
che «bastano 18 uomini
per un colpo di stato». L’importante,
però, è che godano
sempre di buona salute. Soltanto
così, infatti, è possibile
per il Napoli sovvertire le gerarchie
precostituite che a inizio
stagione vedevano la Juve
davanti a tutti. Merito di Sarri,
certamente, ma anche della sinergia
che si è venuta a creare
tra staff tecnico e staff sanitario
che sta producendo risultati
strabilianti. Il medico sociale
De Nicola e il preparatore atletico
Sinatti sono solo la punta
dell’iceberg di una equipe che
a Castel Volturno è operativa
dall’alba al tramonto (ieri nuovo
controllo antidoping a sorpresa,
dopo quello della settimana
scorsa, e così i medici
hanno lasciato la sede solo a
tarda ora). Se il Napoli in 23
giornate di campionato ha avuto
appena quattro calciatori infortunati
per un totale di soli
nove turni di indisponibilità, il
merito va ripartito tra tutti coloro
che lavorano dietro le
quinte. Così da Castel Volturno
ci tengono a sottolineare che
Grassi si è fatto male senza mai
vestire la maglia del Napoli
mentre Gabbiadini è finito k.o.
in Nazionale, altrimenti soltanto
Mertens e Chiriches si sarebbero
alternati in infermeria.
PEPE E PIPITA Lo staff medico
del Napoli abbina tradizione e
innovazione. Ad esempio, il
club azzurro è stato il primo a
studiare il Dna dei propri calciatori
(compresi quelli del vivaio)
perché il fattore genetico
aiuta a chiarire il quadro clinico
di un atleta. La prevenzione
degli infortuni è maniacale, del
resto De Nicola già negli anni
Novanta utilizzava le tecniche posturali che oggi vanno per la
maggiore (Donadoni e Costacurta
furono curati così per
una pubalgia nel 1991 proprio
da De Nicola) mentre Raffaele
Canonico, come De Nicola professore
alle Temple University
di Philadelphia, si occupa della
nutrizione dei calciatori. Non
si parla di una vera e propria
dieta ma di programmi specifici
di educazione alimentare (i
cui effetti su Higuain sono abbastanza
evidenti). Sui lettini
della sala medica si vede spesso
Reina, uno che lo scorso anno
a Monaco ha giocato poco e
si è infortunato molto. Lo staff
sanitario azzurro si è assunto
una grossa responsabilità facendosi
garante della tenuta fisica
dello spagnolo e così Pepe
è rinato grazie al dottore Enrico
D’Andrea, il guru della medicina
manuale. I fisioterapisti
Giovanni D’Avino, Marco Romano
e Fabio Sannino e il massiofisioterapista
Marco Di Lullo
accarezzano di continuo i
muscoli di Hamsik e compagni.
Giocando ogni tre giorni, infatti,
ci si concentra essenzialmente
sul recupero della fatica
neuromuscolare e sul riequilibrio
posturale. Se poi si va comunque
incontro a qualche acciacco,
allora ci pensa il riabilitatore
di campo Massimo Buono
a restituire in tempi brevi a
Sarri i calciatori infortunati. A
lui, ad esempio, è affidato ora
Grassi che sta già facendo «differenziato
» dopo l’operazione
al menisco e sarà disponibile
tra due settimane e mezzo.
FONDO, SOSTA E ALBERGHI
Con Sarri l’empatia è stata immediata,
sin dal ritiro di Dimaro
il tecnico del Napoli ha capito
come fare interagire i suoi
uomini con quelli del Napoli.
Importante in tal senso la figura
di Corrado Saccone, preparatore
ormai «storico» del club
azzurro che si è messo a disposizione
di Sinatti, il più giovane
preparatore della Serie A. L’ex
dell’Empoli ha il volto di un ragazzino
ma carisma da vendere.
La sua dote migliore risiede
nella capacità di farsi seguire
dai calciatori, specie da quelli
più famosi. Ha lavorato sul fondo
in modo classico durante il
ritiro, ha fatto altrettanto durante
la sosta natalizia (molte
le doppie sedute). Il Napoli ha
calciatori rapidi e brevilinei
(Insigne e Mertens su tutti) ma
impressiona per le sue doti di
resistenza. Jorginho, non un
mostro fisicamente, è spesso
l’uomo che macina più chilometri
in campo, Callejon è instancabile
e Allan (che rientrerà
domani contro il Carpi al pari
di Hysaj) accelera quando gli
altri calano il ritmo. Il turnover
effettuato in Europa League è
stato fondamentale per evitare
accumulo di stress fisico e
mentale da parte dei «titolarissimi
», ma a fare la differenza
sono sempre i dettagli: per la
prima volta quest’anno dopo le
trasferte europee (ma anche
dopo il turno infrasettimanale
contro la Lazio) il Napoli non è
rientrato immediatamente a
casa. Per volare in campo è meglio
dormire in albergo che in
aereo.
- neverajoy
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Re: [Serie A] Campionato 2015-2016
Maurizio Sarri ha detto in tempi non sospetti che «bastano 18 uomini per un colpo di stato». L’importante, però, è che godano sempre di buona salute. Soltanto così, infatti, è possibile per il Napoli sovvertire le gerarchie precostituite che a inizio stagione vedevano la Juve davanti a tutti. Merito di Sarri, certamente, ma anche della sinergia che si è venuta a creare tra staff tecnico e staff sanitario che sta producendo risultati strabilianti. Il medico sociale De Nicola e il preparatore atletico Sinatti sono solo la punta dell’iceberg di una equipe che a Castel Volturno è operativa dall’alba al tramonto (ieri nuovo controllo antidoping a sorpresa, dopo quello della settimana scorsa, e così i medici hanno lasciato la sede solo a tarda ora). Se il Napoli in 23 giornate di campionato ha avuto appena quattro calciatori infortunati per un totale di soli nove turni di indisponibilità, il merito va ripartito tra tutti coloro che lavorano dietro le quinte. Così da Castel Volturno ci tengono a sottolineare che Grassi si è fatto male senza mai vestire la maglia del Napoli mentre Gabbiadini è finito k.o. in Nazionale, altrimenti soltanto Mertens e Chiriches si sarebbero alternati in infermeria.
PEPE E PIPITA Lo staff medico del Napoli abbina tradizione e innovazione. Ad esempio, il club azzurro è stato il primo a studiare il Dna dei propri calciatori (compresi quelli del vivaio) perché il fattore genetico aiuta a chiarire il quadro clinico di un atleta. La prevenzione degli infortuni è maniacale, del resto De Nicola già negli anni Novanta utilizzava le tecniche posturali che oggi vanno per la maggiore (Donadoni e Costacurta furono curati così per una pubalgia nel 1991 proprio da De Nicola) mentre Raffaele Canonico, come De Nicola professore alle Temple University di Philadelphia, si occupa della nutrizione dei calciatori. Non si parla di una vera e propria dieta ma di programmi specifici di educazione alimentare (i cui effetti su Higuain sono abbastanza evidenti). Sui lettini della sala medica si vede spesso Reina, uno che lo scorso anno a Monaco ha giocato poco e si è infortunato molto. Lo staff sanitario azzurro si è assunto una grossa responsabilità facendosi garante della tenuta fisica dello spagnolo e così Pepe è rinato grazie al dottore Enrico D’Andrea, il guru della medicina manuale. I fisioterapisti Giovanni D’Avino, Marco Romano e Fabio Sannino e il massiofisioterapista Marco Di Lullo accarezzano di continuo i muscoli di Hamsik e compagni. Giocando ogni tre giorni, infatti, ci si concentra essenzialmente sul recupero della fatica neuromuscolare e sul riequilibrio posturale. Se poi si va comunque incontro a qualche acciacco, allora ci pensa il riabilitatore di campo Massimo Buono a restituire in tempi brevi a Sarri i calciatori infortunati. A lui, ad esempio, è affidato ora Grassi che sta già facendo «differenziato » dopo l’operazione al menisco e sarà disponibile tra due settimane e mezzo.
FONDO, SOSTA E ALBERGHI Con Sarri l’empatia è stata immediata, sin dal ritiro di Dimaro il tecnico del Napoli ha capito come fare interagire i suoi uomini con quelli del Napoli. Importante in tal senso la figura di Corrado Saccone, preparatore ormai «storico» del club azzurro che si è messo a disposizione di Sinatti, il più giovane preparatore della Serie A. L’ex dell’Empoli ha il volto di un ragazzino ma carisma da vendere. La sua dote migliore risiede nella capacità di farsi seguire dai calciatori, specie da quelli più famosi. Ha lavorato sul fondo in modo classico durante il ritiro, ha fatto altrettanto durante la sosta natalizia (molte le doppie sedute). Il Napoli ha calciatori rapidi e brevilinei (Insigne e Mertens su tutti) ma impressiona per le sue doti di resistenza. Jorginho, non un mostro fisicamente, è spesso l’uomo che macina più chilometri in campo, Callejon è instancabile e Allan (che rientrerà domani contro il Carpi al pari di Hysaj) accelera quando gli altri calano il ritmo. Il turnover effettuato in Europa League è stato fondamentale per evitare accumulo di stress fisico e mentale da parte dei «titolarissimi », ma a fare la differenza sono sempre i dettagli: per la prima volta quest’anno dopo le trasferte europee (ma anche dopo il turno infrasettimanale contro la Lazio) il Napoli non è rientrato immediatamente a casa. Per volare in campo è meglio dormire in albergo che in aereo.
non a versi
PEPE E PIPITA Lo staff medico del Napoli abbina tradizione e innovazione. Ad esempio, il club azzurro è stato il primo a studiare il Dna dei propri calciatori (compresi quelli del vivaio) perché il fattore genetico aiuta a chiarire il quadro clinico di un atleta. La prevenzione degli infortuni è maniacale, del resto De Nicola già negli anni Novanta utilizzava le tecniche posturali che oggi vanno per la maggiore (Donadoni e Costacurta furono curati così per una pubalgia nel 1991 proprio da De Nicola) mentre Raffaele Canonico, come De Nicola professore alle Temple University di Philadelphia, si occupa della nutrizione dei calciatori. Non si parla di una vera e propria dieta ma di programmi specifici di educazione alimentare (i cui effetti su Higuain sono abbastanza evidenti). Sui lettini della sala medica si vede spesso Reina, uno che lo scorso anno a Monaco ha giocato poco e si è infortunato molto. Lo staff sanitario azzurro si è assunto una grossa responsabilità facendosi garante della tenuta fisica dello spagnolo e così Pepe è rinato grazie al dottore Enrico D’Andrea, il guru della medicina manuale. I fisioterapisti Giovanni D’Avino, Marco Romano e Fabio Sannino e il massiofisioterapista Marco Di Lullo accarezzano di continuo i muscoli di Hamsik e compagni. Giocando ogni tre giorni, infatti, ci si concentra essenzialmente sul recupero della fatica neuromuscolare e sul riequilibrio posturale. Se poi si va comunque incontro a qualche acciacco, allora ci pensa il riabilitatore di campo Massimo Buono a restituire in tempi brevi a Sarri i calciatori infortunati. A lui, ad esempio, è affidato ora Grassi che sta già facendo «differenziato » dopo l’operazione al menisco e sarà disponibile tra due settimane e mezzo.
FONDO, SOSTA E ALBERGHI Con Sarri l’empatia è stata immediata, sin dal ritiro di Dimaro il tecnico del Napoli ha capito come fare interagire i suoi uomini con quelli del Napoli. Importante in tal senso la figura di Corrado Saccone, preparatore ormai «storico» del club azzurro che si è messo a disposizione di Sinatti, il più giovane preparatore della Serie A. L’ex dell’Empoli ha il volto di un ragazzino ma carisma da vendere. La sua dote migliore risiede nella capacità di farsi seguire dai calciatori, specie da quelli più famosi. Ha lavorato sul fondo in modo classico durante il ritiro, ha fatto altrettanto durante la sosta natalizia (molte le doppie sedute). Il Napoli ha calciatori rapidi e brevilinei (Insigne e Mertens su tutti) ma impressiona per le sue doti di resistenza. Jorginho, non un mostro fisicamente, è spesso l’uomo che macina più chilometri in campo, Callejon è instancabile e Allan (che rientrerà domani contro il Carpi al pari di Hysaj) accelera quando gli altri calano il ritmo. Il turnover effettuato in Europa League è stato fondamentale per evitare accumulo di stress fisico e mentale da parte dei «titolarissimi », ma a fare la differenza sono sempre i dettagli: per la prima volta quest’anno dopo le trasferte europee (ma anche dopo il turno infrasettimanale contro la Lazio) il Napoli non è rientrato immediatamente a casa. Per volare in campo è meglio dormire in albergo che in aereo.
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