oswald ha scritto:
Stiamo parlando di provvedimenti militari che si applicano in contesti bellici. Cosa c'entra con la squalifica di un settore dello stadio per una partita di calcio? Una partita di calcio, non un conflitto armato.
http://it.wikipedia.org/wiki/Concetto
Ma perché bisogna fare sempre i preamboli? pare che senza di quelli un'argomentazione si priva di forza e io ne faccio sempre volentieri a meno (mea culpa).
Allora ci provo, seppur con le debite distinzioni e senza voler nulla togliere alle persone che hanno combattuto e sono morte nel nome delle battaglie di cui noi ora ne godiamo i frutti piripim parapam non volendo accostare la curva ai partigiani e/o a qualsiasi altra forma di lotta pro-democratica nel corso della storia ecc ecc lasciando stare che le pene collettive è molto probabile che vengano date dopo un conflitto piuttosto che in tempi di pace bla bla bla
dico che una pena individuale è una pena che colpisce una persona.
Una pena collettiva ne colpisce tante.
Daspare 10,20,30 persone che reggono uno striscione è una pena collettiva.
Le pene collettive sono quasi sempre antidemocratiche.
In questo caso neanche c'è il fatto vietato quindi una sarebbe una (pena collettiva)^2
Tra l'altro lo stadio in Italia serve allo Stato, prima si fanno entrare i cittadini nell'ordine di idee di una cosa che riguarda il calcio e poi la si trasla in politica. Vedrete se in futuro qualcuno non perderà, che ne so, il posto di lavoro magari perché sta ad una manifestazione e cammina nei pressi di uno striscione "scomodo", "inopportuno" o qualsivoglia aggettivo e nemmeno costituisce reato, poi ridiamo... la morsa delle istituzioni sul cittadino sta diventando sempre più stringente.