Falso. Lucrare non è reato ergo non è calunnia (che poi c'è solo se si denuncia calunniando).baleymar ha scritto: qui mancano proprio le basi, prima di tutto della lingua italiana...si usa "buonisti", "libertà di pensiero" o "ipocriti" ignorandone il significato...
libertà di pensiero non è libertà di allusione o calunnia...se io alludo che una lucra sulla morte del figlio, non potendolo dimostrare non esprimo nessuna libertà di pensiero...
[Serie A] Roma - Napoli [04/04/2015]
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Re: [Serie A] Roma - Napoli [04/04/2015]
Vladimir Putin pelato
L'Ucraina c'hai rovinato
È tutta colpa tua
De li mortacci tua
L'Ucraina c'hai rovinato
È tutta colpa tua
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Re: [Serie A] Roma - Napoli [04/04/2015]
Nelle vignette si manca di rispetto ad un dio oppure al profeta Maometto.ForzaMagica ha scritto: Sono perfettamente d'accordo. L'accostamento è privo di fondamento.
Nello striscione si manca di rispetto ad una madre che ha perso un figlio.
Un minimo comune denominatore c'è.
Gli insulti non ci sono in nessuno dei due casi.
Nel caso della signora Leardi si offende una famiglia.
Nel caso di Charlie Hebdo si offendono miliardi di credenti.
Tutto qua.
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Re: [Serie A] Roma - Napoli [04/04/2015]
mi rode il culo di non poter andare a vedere roma atalanta ma sarò fiero della mia società e del mio presidente se non faranno ricorso alla squalifica
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Re: [Serie A] Roma - Napoli [04/04/2015]
paragonare delle vignette satiriche su un giornale satirico a degli striscioni che infamano le azioni di una madre messi senza alcun intento satirico in uno stadio è come paragonare gli assassini dell'isis alla resistenza
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Re: [Serie A] Roma - Napoli [04/04/2015]
quando pallotta dice che chi ha messo quegli striscioni sono dei fottuti idioti e stronzi mi rende fiero di avere un presidente che non si piega alle convenienze come tutti gli altri presidenti come vedere i miei giocatori che non si piegano al"mercenario levati la maglia" come fecero quelli del genoa
la roma è di tutti i suoi tifosi non solo degli ultras
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Re: [Serie A] Roma - Napoli [04/04/2015]
commento trovato nel web che faccio mio
28 aprile 1963 – Giuseppe Plaitano, 48enne tifoso della Salernitana, è il primo morto da stadio in seguito a scontri tra polizia e tifosi. Allo stadio Vestuti si disputa un incontro decisivo ai fini della promozione in serie B tra la Salernitana e il Potenza. Per un rigore non dato ai granata, i tifosi invadono il campo. La guerriglia coinvolge le due tifoserie e la polizia. Un poliziotto spara in aria: per una tragica fatalità il colpo raggiunge la tribuna, dove è seduto Plaitano.
2 dicembre 1973 – In occasione di Roma-Napoli, un giovane tifoso azzurro, Alfredo Della Corte, viene ferito da un colpo di pistola alla faccia.
28 ottobre 1979 -Vincenzo Paparelli, tifoso laziale, quando manca un’ora all’inizio del derby Roma-Lazio, viene colpito a un occhio da un razzo sparato dalla Curva Sud, tradizionale sede dei sostenitori romanisti. Il razzo, sparato da un ragazzo di appena 18 anni, attraversa tutto lo stadio e finisce la sua tragica corsa sul volto del povero Paparelli, causandogli lesioni gravissime. Per l’uomo, trasportato immediatamente in ospedale, non c’è nulla da fare.
8 febbraio 1984 – Triestina-Udinese, partita di coppa Italia. Alla fine del match scoppiano gravi incidenti che obbligano le forze dell’ordine ad intervenire. Nel corso degli scontri il tifoso triestino Stefano Furlan muore in seguito a delle gravi lesioni cerebrali, causate molto probabilmente dalle percosse infertegli dalla polizia.
30 settembre 1984 – Al termine della partita Milan-Cremonese, Marco Fonghessi, un giovane tifoso rossonero, viene accoltellato a morte da un altro tifoso milanista.
9 ottobre 1988 – Allo stadio Del Duca di Ascoli, al termine della partita con l’Inter, Nazzareno Filippini, tifoso bianconero di 32 anni, resta gravemente ferito nel corso di una violenta rissa scoppiata tra le opposte tifoserie.
4 giugno 1989 – Prima di Milan-Roma muore Antonio De Falchi, tifoso giallorosso di 18 anni.
18 giugno 1989 – Penultima giornata di campionato tra Fiorentina e Bologna. Il treno coi tifosi emiliani diretti in Toscana subisce un agguato da parte degli ultras fiorentini. Alla fitta sassaiola segue il lancio di una bottiglia molotov che esplode all’interno di un vagone e provoca il ferimento di due tifosi toscani, uno dei quali è Ivan Dall’Oglio, appena quattordicenne. Non ci scappa il morto, ma Dall’Oglio rimane irrimediabilmente sfigurato al volto.
10 gennaio 1993 – A Bergamo, al termine di Atalanta-Roma, muore, colto da infarto, il 42enne Celestino Colombi, coinvolto nelle cariche della polizia mentre si trovava casualmente nei pressi dello stadio.
30 gennaio 1994 -Salvatore Moschella, 22 anni, muore gettandosi dal treno su cui viaggia dopo essere stato aggredito con alcuni tifosi del Messina di ritorno dalla trasferta di Ragusa.
29 gennaio 1995 – Prima della partita Genoa-Milan viene accoltellato a morte un giovane tifoso rossoblù, Vincenzo Spagnolo.
1 febbraio 1998 – Nel dopopartita di Treviso-Cagliari muore il tifoso veneto Fabio Di Maio, 32 anni, per un arresto cardiaco in seguito all’intervento della polizia per sedare un accenno di rissa tra le opposte tifoserie.
24 maggio 1999 – La mattina dopo la partita tra il Piacenza e la Salernitana, sfida decisiva per la permanenza in serie A, il treno speciale che riporta a casa gli oltre 3 mila tifosi campani, proprio in prossimità della stazione di Salerno, prende fuoco in una galleria. Nel rogo, appiccato dagli stessi tifosi, perdono la vita quattro giovani supporter granata.
17 giugno 2001 – A Messina si disputa l’acceso derby con il Catania, decisivo per la promozione in serie B. Dal settore degli ospiti viene lanciata una bomba-carta che esplode in mezzo ai tifosi della Curva Nord e ferisce Antonino Currò, 24 anni, il quale finisce in coma e dopo pochi giorni muore.
20 settembre 2003 – Finisce in tragedia il derby Avellino-Napoli. Muore Sergio Ercolano, ventenne tifoso partenopeo, precipitato nel vuoto durante gli scontri tra tifosi e polizia.
27 gennaio 2007 -Ermanno Licursi, un dirigente della Sammartinese (terza categoria), muore a Luzzi, nel cosentino, a seguito dei colpi ricevuti mentre cerca di sedare una rissa in campo nella partita con la Cancellese.
2 febbraio 2007 – Muore l’ispettore capo della polizia Filippo Raciti, colpito durante gli scontri con i tifosi del Catania durante e dopo il derby siciliano con il Palermo.
11 novembre 2007 – Nell’area di servizio Badia al Pino, vicino Arezzo, sull’autostrada A1, si scontrano alcuni tifosi della Lazio e della Juventus. Accorre anche una pattuglia della Polizia stradale. Gabriele Sandri, 26 anni, tifoso laziale, viene colpito a morte da un colpo di pistola.
25 giugno 2014 - Muore Ciro Esposito, dopo 50 giorni di agonia da quel tragico 3 maggio, finale di Coppa Italia tra Fiorentina e Napoli.
Signora Esposito, suo figlio non è un eroe. E non lo sono neanche i morti citati nell'elenco. Sono i figli invece di una strumentalizzazione che da quel lontano '63 si ripete ogni qualvolta si verifica una tragedia di questo tipo. Che fa rima con l'ipocrisia del perbenismo che la sta circondando in questi mesi. Lei, signora Esposito, non ha bisogno di tutto questo. Gli sciacalli (della carta stampata, del web e non) si nutrono del suo dolore gridato ai quattro venti. A loro non interessa nulla della morte di suo figlio, perché Ciro è l'ultima delle vittime sacrificate come martire sull'altare dello "Show must go on". Le ospitate in tv, i libri, i film e quant'altro non le porteranno indietro suo figlio. La condivisione del dolore con chi questa tragedia l'ha già vissuta Signora Esposito, incontri i familiari di Paparelli, di De Falchi, di Spagnolo, di Furlan: capirà la dignità del loro silenzio.
La diatriba nata dallo striscione di sabato pomeriggio non merita alcun commento. Essa è figlia dell'idea da reality show per la quale di una notizia "non importa che se ne parli bene o male, basta che se ne parli." Signora Esposito, lasci che sia invece il silenzio a parlare.
28 aprile 1963 – Giuseppe Plaitano, 48enne tifoso della Salernitana, è il primo morto da stadio in seguito a scontri tra polizia e tifosi. Allo stadio Vestuti si disputa un incontro decisivo ai fini della promozione in serie B tra la Salernitana e il Potenza. Per un rigore non dato ai granata, i tifosi invadono il campo. La guerriglia coinvolge le due tifoserie e la polizia. Un poliziotto spara in aria: per una tragica fatalità il colpo raggiunge la tribuna, dove è seduto Plaitano.
2 dicembre 1973 – In occasione di Roma-Napoli, un giovane tifoso azzurro, Alfredo Della Corte, viene ferito da un colpo di pistola alla faccia.
28 ottobre 1979 -Vincenzo Paparelli, tifoso laziale, quando manca un’ora all’inizio del derby Roma-Lazio, viene colpito a un occhio da un razzo sparato dalla Curva Sud, tradizionale sede dei sostenitori romanisti. Il razzo, sparato da un ragazzo di appena 18 anni, attraversa tutto lo stadio e finisce la sua tragica corsa sul volto del povero Paparelli, causandogli lesioni gravissime. Per l’uomo, trasportato immediatamente in ospedale, non c’è nulla da fare.
8 febbraio 1984 – Triestina-Udinese, partita di coppa Italia. Alla fine del match scoppiano gravi incidenti che obbligano le forze dell’ordine ad intervenire. Nel corso degli scontri il tifoso triestino Stefano Furlan muore in seguito a delle gravi lesioni cerebrali, causate molto probabilmente dalle percosse infertegli dalla polizia.
30 settembre 1984 – Al termine della partita Milan-Cremonese, Marco Fonghessi, un giovane tifoso rossonero, viene accoltellato a morte da un altro tifoso milanista.
9 ottobre 1988 – Allo stadio Del Duca di Ascoli, al termine della partita con l’Inter, Nazzareno Filippini, tifoso bianconero di 32 anni, resta gravemente ferito nel corso di una violenta rissa scoppiata tra le opposte tifoserie.
4 giugno 1989 – Prima di Milan-Roma muore Antonio De Falchi, tifoso giallorosso di 18 anni.
18 giugno 1989 – Penultima giornata di campionato tra Fiorentina e Bologna. Il treno coi tifosi emiliani diretti in Toscana subisce un agguato da parte degli ultras fiorentini. Alla fitta sassaiola segue il lancio di una bottiglia molotov che esplode all’interno di un vagone e provoca il ferimento di due tifosi toscani, uno dei quali è Ivan Dall’Oglio, appena quattordicenne. Non ci scappa il morto, ma Dall’Oglio rimane irrimediabilmente sfigurato al volto.
10 gennaio 1993 – A Bergamo, al termine di Atalanta-Roma, muore, colto da infarto, il 42enne Celestino Colombi, coinvolto nelle cariche della polizia mentre si trovava casualmente nei pressi dello stadio.
30 gennaio 1994 -Salvatore Moschella, 22 anni, muore gettandosi dal treno su cui viaggia dopo essere stato aggredito con alcuni tifosi del Messina di ritorno dalla trasferta di Ragusa.
29 gennaio 1995 – Prima della partita Genoa-Milan viene accoltellato a morte un giovane tifoso rossoblù, Vincenzo Spagnolo.
1 febbraio 1998 – Nel dopopartita di Treviso-Cagliari muore il tifoso veneto Fabio Di Maio, 32 anni, per un arresto cardiaco in seguito all’intervento della polizia per sedare un accenno di rissa tra le opposte tifoserie.
24 maggio 1999 – La mattina dopo la partita tra il Piacenza e la Salernitana, sfida decisiva per la permanenza in serie A, il treno speciale che riporta a casa gli oltre 3 mila tifosi campani, proprio in prossimità della stazione di Salerno, prende fuoco in una galleria. Nel rogo, appiccato dagli stessi tifosi, perdono la vita quattro giovani supporter granata.
17 giugno 2001 – A Messina si disputa l’acceso derby con il Catania, decisivo per la promozione in serie B. Dal settore degli ospiti viene lanciata una bomba-carta che esplode in mezzo ai tifosi della Curva Nord e ferisce Antonino Currò, 24 anni, il quale finisce in coma e dopo pochi giorni muore.
20 settembre 2003 – Finisce in tragedia il derby Avellino-Napoli. Muore Sergio Ercolano, ventenne tifoso partenopeo, precipitato nel vuoto durante gli scontri tra tifosi e polizia.
27 gennaio 2007 -Ermanno Licursi, un dirigente della Sammartinese (terza categoria), muore a Luzzi, nel cosentino, a seguito dei colpi ricevuti mentre cerca di sedare una rissa in campo nella partita con la Cancellese.
2 febbraio 2007 – Muore l’ispettore capo della polizia Filippo Raciti, colpito durante gli scontri con i tifosi del Catania durante e dopo il derby siciliano con il Palermo.
11 novembre 2007 – Nell’area di servizio Badia al Pino, vicino Arezzo, sull’autostrada A1, si scontrano alcuni tifosi della Lazio e della Juventus. Accorre anche una pattuglia della Polizia stradale. Gabriele Sandri, 26 anni, tifoso laziale, viene colpito a morte da un colpo di pistola.
25 giugno 2014 - Muore Ciro Esposito, dopo 50 giorni di agonia da quel tragico 3 maggio, finale di Coppa Italia tra Fiorentina e Napoli.
Signora Esposito, suo figlio non è un eroe. E non lo sono neanche i morti citati nell'elenco. Sono i figli invece di una strumentalizzazione che da quel lontano '63 si ripete ogni qualvolta si verifica una tragedia di questo tipo. Che fa rima con l'ipocrisia del perbenismo che la sta circondando in questi mesi. Lei, signora Esposito, non ha bisogno di tutto questo. Gli sciacalli (della carta stampata, del web e non) si nutrono del suo dolore gridato ai quattro venti. A loro non interessa nulla della morte di suo figlio, perché Ciro è l'ultima delle vittime sacrificate come martire sull'altare dello "Show must go on". Le ospitate in tv, i libri, i film e quant'altro non le porteranno indietro suo figlio. La condivisione del dolore con chi questa tragedia l'ha già vissuta Signora Esposito, incontri i familiari di Paparelli, di De Falchi, di Spagnolo, di Furlan: capirà la dignità del loro silenzio.
La diatriba nata dallo striscione di sabato pomeriggio non merita alcun commento. Essa è figlia dell'idea da reality show per la quale di una notizia "non importa che se ne parli bene o male, basta che se ne parli." Signora Esposito, lasci che sia invece il silenzio a parlare.
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Re: [Serie A] Roma - Napoli [04/04/2015]
Ma Esposito chi l'ha ucciso? I poliziotti infami? I perbenisti dei quotidiani e delle trasmissioni televisive? Oppure un tizio che girava illegalmente con una pistola nel contesto di uno scontro tra tifoserie?senza sensi ha scritto:Ciro è l'ultima delle vittime sacrificate come martire sull'altare dello "Show must go on".
Ich begriff, daß Menschen zwar zueinander sprechen, aber sich nicht verstehen; daß ihre Worte Stöße sind, die an den Worten der anderen abprallen; daß es keine größere Illusion gibt als die Meinung, Sprache sei ein Mittel der Kommunikation zwischen Menschen.
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Re: [Serie A] Roma - Napoli [04/04/2015]
si parla di altro, della strumentalizzazione che sta avendo questa vicendaoswald ha scritto: Ma Esposito chi l'ha ucciso? I poliziotti infami? I perbenisti dei quotidiani e delle trasmissioni televisive? Oppure un tizio che girava illegalmente con una pistola nel contesto di uno scontro tra tifoserie?
che ad ucciderlo è stato de santis non me lo devi certo dire te
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Re: [Serie A] Roma - Napoli [04/04/2015]
Allora spiegami come può essere un martire dello "Show must go on". Tra l'altro, gli stessi autori degli striscioni si prestano - forse inconsapevolmente - alla stessa strumentalizzazione che condannano.
Ich begriff, daß Menschen zwar zueinander sprechen, aber sich nicht verstehen; daß ihre Worte Stöße sind, die an den Worten der anderen abprallen; daß es keine größere Illusion gibt als die Meinung, Sprache sei ein Mittel der Kommunikation zwischen Menschen.
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Re: [Serie A] Roma - Napoli [04/04/2015]
al mondo delle televisioni della morte di Ciro Esposito non frega nulla, conta solo fare spettacolooswald ha scritto:Allora spiegami come può essere un martire dello "Show must go on". Tra l'altro, gli stessi autori degli striscioni si prestano - forse inconsapevolmente - alla stessa strumentalizzazione che condannano.
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Re: [Serie A] Roma - Napoli [04/04/2015]
E scrivere quella roba non equivale a parteciparvi?
Ich begriff, daß Menschen zwar zueinander sprechen, aber sich nicht verstehen; daß ihre Worte Stöße sind, die an den Worten der anderen abprallen; daß es keine größere Illusion gibt als die Meinung, Sprache sei ein Mittel der Kommunikation zwischen Menschen.
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Re: [Serie A] Roma - Napoli [04/04/2015]
quella roba parli degli striscioni?oswald ha scritto:E scrivere quella roba non equivale a parteciparvi?
ti offro il mio sangue è questo il mio oro... regalami ardore e io spiccherò il volo
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Re: [Serie A] Roma - Napoli [04/04/2015]
Anche. Più in generale prendere una tale posizione pubblica sulla vicenda ha innescato una serie di reazioni e conseguenze prevedibili, fino alla dura presa di posizione cui Pallotta è stato mediaticamente costretto. Tutto questo si poteva evitare.
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Re: [Serie A] Roma - Napoli [04/04/2015]
mi spieghi perchè?siamocosì ha scritto:mi rode il cu|o di non poter andare a vedere roma atalanta ma sarò fiero della mia società e del mio presidente se non faranno ricorso alla squalifica
per quanto potesse essere brutto lo striscione esso è sempre stato sanzionato con una forte multa,perchè qui diverso?
io esigo il ricorso
CHI TIFA ROMA BESTEMMIA FISSO
Timeo Danaos et dona ferentes (Virgilio, Aen. II, 49)
Dal 26 maggio al - 26 a maggio (F.Nisii)
Timeo Danaos et dona ferentes (Virgilio, Aen. II, 49)
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Re: [Serie A] Roma - Napoli [04/04/2015]
Così si trovano tanti denominatori comuni fra tante cose che non c'entrano nulla.Er Fomento ha scritto: Nelle vignette si manca di rispetto ad un d*o oppure al profeta Maometto.
Nello striscione si manca di rispetto ad una madre che ha perso un figlio.
Un minimo comune denominatore c'è.
Gli insulti non ci sono in nessuno dei due casi.
Nel caso della signora Leardi si offende una famiglia.
Nel caso di Charlie Hebdo si offendono miliardi di credenti.
Tutto qua.
La questione non è l'offesa, che è soggettiva, non esiste un diritto all'offesa.
10 vignettisti che firmandosi con i loro nomi e cognomi all'interno di un contesto comunicativo di satira e quindi vanno contro il potere religioso, stanno dissacrando. Che lo facciano bene o meno, se siano coraggiosi o pazzi, questo fanno.
Una curva di migliaia di persone che anonimamente giudicano UNA singola madre vittima di un delitto, in un contesto sportivo, stanno facendo una forma di aggressione verbale. Sono atti comunicativi diversi, piaccia o meno. Le vignette possono essere sgradevoli, ma quegli uomini avevano diritto a disegnarle. Quei tifosi invece non hanno alcun titolo per uscire pubblicamente con quelle frasi.