Straquoto.ElisaMoriarty ha scritto:Posso dire una cosa un po' fuori luogo? Grande partita e vittoria meritata. Però, per l'ennesima volta, avremmo dovuto segnare di più. Totti dopo l'intervallo l'ha detto ai compagni "Oh, famo gò. Non famo tà, tà, tà".
Voi direte: abbiamo fatto tre gol e preso un incrocio. Ma le grandi squadre non si fermano MAI. Va bene gestire le energie, ma se in una partita puoi fare otto gol, almeno cinque me li devi segnare. Voglio una Roma spietata, perchè se sei spietato e aggressivo nelle partite facili poi è più probabile che tu lo sia quando serve sul serio.
La conferma alle tue parole la troviamo nella partita col Chievo (prima di Roma-Bayern) dove segni 3 goals in 33 minuti poi fai accademia.
Ecco, quell'atteggiamento teso al risparmio (della serie: salvo le energie, non rischio di infortunarmi, eccetera) è lesivo per la costruzione di una mentalità vincente.
Bisogna abituarsi a correre e lottare per 95 minuti, a prescindere e quando puoi affondare il colpo, devi farlo.
Se ieri sera continuavamo a pressare forte magari un goal Gervinho lo faceva e alla prossima ti ritrovavi un giocatore fuori dall'aura di sfiga che oggi lo circonda.
In sintesi, acquisisci autostima, ti fai precedere dalla tua fama, i tuoi avversari (almeno quelli di livello non troppo superiore) entreranno in campo con la dovuta strizza di pendere una ripassata.
Questa cosa però te la deve trasmettere l'allenatore, imho.