D'accordo con quanto sottolineato. Per quanto riguarda il marketing, chiaro che le potenzialità sono inferiori a quelle del marchio Roma, ma un bel lavoro lo faranno di sicuro. Certamente per esempio prenderanno Nike o Adidas per il materiale, poi faranno lo stadi oche comunque ti porta sempre sponsor di un certo livello, faranno strategie aggressive. Se arriveranno proprio al massimo non lo so (e comunque nel caso ci metteranno molti anni), però con quegli investitori dietro non mi stupirei se fosse qualcosa di più ambizioso di quanto crediamo.giùlemanidamarra ha scritto:[underline]più che il marketing, penso che verrà avviato un progetto sui giovani, cercando di diventare una simil Roma, che compra a poco (relativamente) e vende a tanto.[/underline]
Il marketing col Bologna lo puoi fare solo se conquisti il mercato cinese e americano, come...non lo so.
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Re: Tacopina & Bologna - #RiseToSalamaDaSugo
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Re: Tacopina & Bologna - #RiseToSalamaDaSugo
Se ai preliminari di CL c'è arrivata l'Udinese non vedo perché con il giusto sviluppo non ci possa arrivare anche il Bologna
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Re: Tacopina & Bologna - #RiseToSalamaDaSugo
LazioEqualShit ha scritto:Se ai preliminari di CL c'è arrivata l'Udinese non vedo perché con il giusto sviluppo non ci possa arrivare anche il Bologna
ma se lo United e il City di Manchester sono arrivate a certi livelli non vedo perchè il Bologna - tra 10, 20, 30 anni - non possa arrivare agli ottavi o ai quarti di Champions League.
come città non c'è proprio paragone.
cioè Bologna è conosciuta per i "Tortellini e

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Re: Tacopina & Bologna - #RiseToSalamaDaSugo
da cosa?giùlemanidamarra ha scritto:Kobe Bryant è legato a Bologna comunque...
Comunque credo che il progetto sia diverso rispetto a quello romanista, ma comunque ambizioso.
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Re: Tacopina & Bologna - #RiseToSalamaDaSugo
mi pare di aver letto delle dichiarazioni...Tony Brando ha scritto: da cosa?
Il periodo del lockout doveva andare lì ed era contento.
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Re: Tacopina & Bologna - #RiseToSalamaDaSugo
E' stato in Italia da bambino dall'84 al '91. Parla italiano correttamente da quello che ricordoTony Brando ha scritto: da cosa?
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Re: Tacopina & Bologna - #RiseToSalamaDaSugo
LazioEqualShit ha scritto: E' stato in Italia da bambino dall'84 al '91. Parla italiano correttamente da quello che ricordo
[youtube][/youtube]

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Re: Tacopina & Bologna - #RiseToSalamaDaSugo
perché kobe sì e garnett no?Tony Brando ha scritto:pare anche Kobe tra i soci di tacopina.
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Re: Tacopina & Bologna - #RiseToSalamaDaSugo
Beh, Garnett potrebbe entrare adesso...
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Re: Tacopina & Bologna - #RiseToSalamaDaSugo
ChiamatoreMascherato ha scritto:
[youtube][/youtube]
comunque a Michael Jordan non gli può manco allacciare le scarpe, sta pippa!

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Re: Tacopina & Bologna - #RiseToSalamaDaSugo
sì, il papà giocava a Rieti. un mio amico si ricorda benissimo questo ragazzino in campo nell'intervallo delle partite (nonché la madre sugli spalti, a suo dire una gnocca galattica).LazioEqualShit ha scritto: E' stato in Italia da bambino dall'84 al '91. Parla italiano correttamente da quello che ricordo
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Re: Tacopina & Bologna - #RiseToSalamaDaSugo
pam bryant era una gnocca megagalattica per l'epoca. oggi cougar di mediobasso livello.
kobe è cresicuto tra reggio calabria , rieti , pistoia e soprattutto reggio emilia, dove essendo più grande ha conservato maggiori ricordi e qualche amico.
ciò detto non ha nessun particolare legame col bologna, se non che gli fecero un'offerta per venire a giocare tre anni fa che lui cmq rifiutò. se lo chiama pallotta lo starebbe a sentire uguale, peccato che pallotta è un povero celtico e non lo farà mai.
kobe è cresicuto tra reggio calabria , rieti , pistoia e soprattutto reggio emilia, dove essendo più grande ha conservato maggiori ricordi e qualche amico.
ciò detto non ha nessun particolare legame col bologna, se non che gli fecero un'offerta per venire a giocare tre anni fa che lui cmq rifiutò. se lo chiama pallotta lo starebbe a sentire uguale, peccato che pallotta è un povero celtico e non lo farà mai.
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Re: Tacopina & Bologna - #RiseToSalamaDaSugo
avete assistito alla rubrica "dacci oggi il nostre Kobe quotidiano".
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Re: Tacopina & Bologna - #RiseToSalamaDaSugo
Gli americani di Tacopina
sbarcano a Casteldebole
I professionisti dell’avvocato studiano i conti della società
Guaraldi chiama Zanetti. Nei prossimi giorni possibili incontri
BOLOGNA - Gli uomini di Joe Tacopina stanno spulciando conti e contratti del Bologna. La due diligence è ufficialmente cominciata. Hanno iniziato mercoledì sera e ieri hanno proseguito alacremente. Hanno tirato fuori i faldoni che raccolgono la storia economica e finanziaria del club. Riportano nero su bianco la pesante crisi in cui versa la società: sono numeri che fanno paura, ma più o meno noti al team americano.
Dopo Salvo Arena (legale dello studio Chiomenti che segue l’operazione per Tacopina e soci) e il guru del marketing Christoph Winterling, l’avvocato di New York ha inviato al centro tecnico Andrew Nestor, proprietario dei Tampa Bay Rowdies e David Simmons, oltre a professionisti della TMF (compagnia di consulenza e supporto per le società, specializzata in operazioni finanziare di carattere internazionale) e dello studio legale Chiomenti che segue l’operazione per Tacopina.
Il team a stelle e strisce si è confrontato con il direttore finanziario del club Alessandro Gabrieli e con due collaboratori dello studio Grassani. Oltre all’aspetto contabile, infatti, c’è quello legale da studiare. Ci sono cinquanta posizioni in contenzioso, alcune in cui il Bologna risulterebbe debitore altre in cui è creditore. Le carte relative agli aspetti legali che coinvolgono la società non sono solo a Casteldebole, per questo motivo uno degli uomini di Tacopina è stato tutto il giorno nello studio di Grassani, a colloquio con l’avvocato per comprendere rischi, possibili esiti e margini per eventuali transazioni.
La fase di controllo contabile, come quella legale, ossia il primo passo dell’iter verso il futuro closing, è cominciata all’apertura degli uffici, ossia alle 9 di ieri mattina, e proseguirà fino alla chiusura dei lavori. A Casteldebole in tarda mattinata anche Albano Guaraldi ha raggiunto il team di Tacopina trattenendosi al centro tecnico fino a sera. Sono giorni di alta tensione per il numero uno rossoblù e i suoi collaboratori. Tutto può cambiare, definitivamente. Anche gli altri soci sono in attesa di novità. Tutti, compreso il più ricco, quello che dopo Guaraldi ha versato più soldi nelle casse, ora praticamente vuote, del club. Giusto mercoledì il presidente ha contattato Massimo Zanetti, relazionandolo sulla situazione e chiarendo gli accordi presi con Tacopina. I due hanno già un incontro segnato in agenda: a breve si vedranno.
Guaraldi tornerà a incontrarsi anche con Tacopina, che lunedì tornerà in città e in settimana è chiamato a versare il milione concordato di caparra. Entro l’8 di ottobre serviranno anche gli altri denari, quindi i 12,5 milioni di euro, necessari per l’aumento di capitale deliberato dai soci. Il Bologna necessita di 20 milioni da qui alla fine del campionato, mentre in cassa ci sono soltanto 4,8 milioni, nemmeno sufficienti per coprire gli stipendi a ottobre. Il default è dietro l’angolo, se Tacopina e la squadra non strapperanno il club dalla miseria di sogni e denari in cui è sprofondato.
Gli investitori che fanno capo a Tacopina sono pronti a versare 12,5 milioni di euro per l’aumento di capitale, a cui si aggiungeranno 3,5 milioni di euro (2,5 cash e 1 di cauzione) per il restante 25% del club, più i 2,2 milioni che Bologna 2010 dovrebbe restituire al Bologna. I tempi sono stretti, i soldi necessari. Il clima a Casteldebole è di attesa. La due diligence non dovrebbe riservare grandi sorprese. Si aspetta solo l’arrivo degli americani e dei loro dollari. Sono necessari, per assicurare un futuro al club. Di una cosa, sembrano essere tutti certi: senza nuova linfa vitale nelle casse del club, il Bologna rischia grosso. E non si tratterebbe solo di ulteriori punti di penalizzazione ma di un possibile fallimento. Per questo la città incrocia le dita. Alternative — valide — al gruppo capitanato da Tacopina pare non ce ne siano all’orizzonte. Anche per questo una città intera, sfogliando le pagine della trattativa, attende con ansia l’agogna
sbarcano a Casteldebole
I professionisti dell’avvocato studiano i conti della società
Guaraldi chiama Zanetti. Nei prossimi giorni possibili incontri
BOLOGNA - Gli uomini di Joe Tacopina stanno spulciando conti e contratti del Bologna. La due diligence è ufficialmente cominciata. Hanno iniziato mercoledì sera e ieri hanno proseguito alacremente. Hanno tirato fuori i faldoni che raccolgono la storia economica e finanziaria del club. Riportano nero su bianco la pesante crisi in cui versa la società: sono numeri che fanno paura, ma più o meno noti al team americano.
Dopo Salvo Arena (legale dello studio Chiomenti che segue l’operazione per Tacopina e soci) e il guru del marketing Christoph Winterling, l’avvocato di New York ha inviato al centro tecnico Andrew Nestor, proprietario dei Tampa Bay Rowdies e David Simmons, oltre a professionisti della TMF (compagnia di consulenza e supporto per le società, specializzata in operazioni finanziare di carattere internazionale) e dello studio legale Chiomenti che segue l’operazione per Tacopina.
Il team a stelle e strisce si è confrontato con il direttore finanziario del club Alessandro Gabrieli e con due collaboratori dello studio Grassani. Oltre all’aspetto contabile, infatti, c’è quello legale da studiare. Ci sono cinquanta posizioni in contenzioso, alcune in cui il Bologna risulterebbe debitore altre in cui è creditore. Le carte relative agli aspetti legali che coinvolgono la società non sono solo a Casteldebole, per questo motivo uno degli uomini di Tacopina è stato tutto il giorno nello studio di Grassani, a colloquio con l’avvocato per comprendere rischi, possibili esiti e margini per eventuali transazioni.
La fase di controllo contabile, come quella legale, ossia il primo passo dell’iter verso il futuro closing, è cominciata all’apertura degli uffici, ossia alle 9 di ieri mattina, e proseguirà fino alla chiusura dei lavori. A Casteldebole in tarda mattinata anche Albano Guaraldi ha raggiunto il team di Tacopina trattenendosi al centro tecnico fino a sera. Sono giorni di alta tensione per il numero uno rossoblù e i suoi collaboratori. Tutto può cambiare, definitivamente. Anche gli altri soci sono in attesa di novità. Tutti, compreso il più ricco, quello che dopo Guaraldi ha versato più soldi nelle casse, ora praticamente vuote, del club. Giusto mercoledì il presidente ha contattato Massimo Zanetti, relazionandolo sulla situazione e chiarendo gli accordi presi con Tacopina. I due hanno già un incontro segnato in agenda: a breve si vedranno.
Guaraldi tornerà a incontrarsi anche con Tacopina, che lunedì tornerà in città e in settimana è chiamato a versare il milione concordato di caparra. Entro l’8 di ottobre serviranno anche gli altri denari, quindi i 12,5 milioni di euro, necessari per l’aumento di capitale deliberato dai soci. Il Bologna necessita di 20 milioni da qui alla fine del campionato, mentre in cassa ci sono soltanto 4,8 milioni, nemmeno sufficienti per coprire gli stipendi a ottobre. Il default è dietro l’angolo, se Tacopina e la squadra non strapperanno il club dalla miseria di sogni e denari in cui è sprofondato.
Gli investitori che fanno capo a Tacopina sono pronti a versare 12,5 milioni di euro per l’aumento di capitale, a cui si aggiungeranno 3,5 milioni di euro (2,5 cash e 1 di cauzione) per il restante 25% del club, più i 2,2 milioni che Bologna 2010 dovrebbe restituire al Bologna. I tempi sono stretti, i soldi necessari. Il clima a Casteldebole è di attesa. La due diligence non dovrebbe riservare grandi sorprese. Si aspetta solo l’arrivo degli americani e dei loro dollari. Sono necessari, per assicurare un futuro al club. Di una cosa, sembrano essere tutti certi: senza nuova linfa vitale nelle casse del club, il Bologna rischia grosso. E non si tratterebbe solo di ulteriori punti di penalizzazione ma di un possibile fallimento. Per questo la città incrocia le dita. Alternative — valide — al gruppo capitanato da Tacopina pare non ce ne siano all’orizzonte. Anche per questo una città intera, sfogliando le pagine della trattativa, attende con ansia l’agogna
Coraggio, il meglio è passato (Ennio Flaiano)
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Re: Tacopina & Bologna - #RiseToSalamaDaSugo
Joey Saputo può avere un ruolo molto importante nel nuovo Bologna. E' il patron dei Montreal Impact, la squadra di Marco Di Vaio, e quasi sicuramente verrà coinvolto nel progetto che l'avvocato Tacopina spera di chiudere dopo aver trovato un accordo di massima con Guaraldi. La prossima settimana sarà molto importante per mettere tutto a posto, Guaraldi ha provato una soluzione a sorpresa con Zanetti (vecchia trattativa), ma la soluzione Tacopina è quella sempre più gettonata. Saputo ha un patrimonio infinito, vicino ai tre miliardi e mezzo di dollari, e non si può escludere che in questa trattativa un ruolo importante lo abbia avuto Marco Di Vaio, da tempo in Canada. Confermate le voci, che noi vi abbiamo anticipato lo scorso 2 settembre, di un probabile coinvolgimento di Claudio Fenucci, con la possibilità che Pantaleo Corvino diventi il direttore sportivo. Corvino tra l'altro conosce Saputo fin dei tempi della Fiorentina e ha un eccellente rapporto con Fenucci. Adesso non resta che aspettare la prossima settimana quando molte cose saranno definitivamente chiare.
Foto: iveritifosidibologna.club
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