La Coppa Rimet raccontata - Brasile '50

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La Coppa Rimet raccontata - Brasile '50

Messaggio da pisodinosauro »

eccoci arrivati al Maracanazo...

a presto

Piso
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Re: La Coppa Rimet raccontata - Brasile 1950

Messaggio da pisodinosauro »

1 - Tragico antefatto.


Beh, sappiamo tutti come andò quel giorno di maggio 1949, precisamente il 4 maggio, quando di ritorno da una amichevole a Lisbona, contro il Benfica, il Grande Torino si spense definitivamente sulla collina di Superga.

Quel giorno si chiuse il ciclo della più grande squadra italiana di calcio della storia, e si spensero anche le possibilità dell'Italia di vincere la terza coppa Rimet, e quindi portarsi a casa il trofeo per sempre.

In quell'anno , la squadra granata si schierava tipicamente con : Bacigalupo, Ballarin, Maroso, Grezar, Rigamonti, Castigliano, Menti, Loik, Gabetto, Mazzola, Ossola, secondo il Sistema di Chapman.

Stabilmente 7/8 giocatori erano anche l'asse portante della nazionale; anzi nel 1947 in un Italia-Ungheria 3-2,
10 giocatori furono del Torino: Ballarin, Maroso, Rigamonti, Grezar, Castigliano, Menti, Mazzola, Ferraris II, Loik, Gabetto; un record.

Grande risalto anche sulla stampa internazionale, oltre un milione di persone ai funerali...ma ormai questo ciclo era finito.

Non che mancassero validi calciatori in italia, in altre squadre, ma il Grande Torino era un meccanismo perfetto, rodato, funzionante e temuto nel mondo.

Senza di loro non sarebbe stato uguale.

E non lo fu.
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Re: La Coppa Rimet raccontata - Brasile 1950

Messaggio da pisodinosauro »

2 - ...chi non c'era, non potrà mai capire...


Questa frase è quella del capitano dell'Uruguay, Varela, uomo di altri tempi, come commento conclusivo a quel mondiale.
Non vogliamo sfogliare l'album del mondiale al contrario, ma questo mondiale rappresenta ancora oggi l'esempio di una tragedia che da calcistica diventa nazionale, tragedia nel vero senso della parola.

Il popolo brasiliano era talmente in sintonia con il calcio, con la nazionale verde-oro, che non era neanche pensabile che il mondiale non potesse esser vinto dalla squadra di casa.

Da quel mondiale, nel calcio nulla sarebbe stato scontato.

Ma andiamo per gradi; il mondiale dice Rio de Janeiro nel 1946 quando, ritirata la candidatura dell'Argentina già effettuata per il mondiale mai disputato del 1942 e decaduta quella della Germania, il Brasile ottene con un plebiscito l'assegnazione del torneo, a cui avrebbe dato onore e lustro, costruendo quello che sarebbe stato il più grande stadio di calcio del mondo.

Il Maracana di Rio de Janeiro, che il giorno della finale ebbe l'affluenza record di ben 199.854 spettatori ufficiali, ma si parlò di oltre 220 mila spettatori presenti.
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Re: La Coppa Rimet raccontata - Brasile 1950

Messaggio da pisodinosauro »

3 - Il Brasile.


Nel 1950, il Brasile e' uscito dal controverso periodo politico di Getulio Vargas, che da presidente del Rio Grande do Sul, divenne dittatore e presidente poi del Brasile, cambiando diverse volte la costituzione ed abolendo le opposizioni di destra e sinistra.
Famoso per avere costituito la Petrobras.
Getulio Vargas ritorno' al potere nel 1951 democraticamente eletto fino alla sua drammatica morte...poi successivamente arrivò Juscelino Kubitscheck, famoso soprattutto per aver fatto costruire la nuova capitale , Brasilia.

In quel periodo antecedente il 1950 ed anche la seconda Guerra Mondiale, il Brasile impose commercialmente il caffè come principale prodotto, sostituendolo alla canna da zucchero.
Il caffè era un tipico prodotto dello stato di Sao Paolo, mentre fiorente era la produzione del latte nello stato di Minas Gerais.

In questo stato, quello delle miniere generali, esisteva ed esiste tuttora una delle più grandi concentrazioni di miniere di oro, ferro, bauxite, smeraldi...tutti conoscono la storia dei garimpeiros e prima ancora dei bandeirantes.

Il Brasile e' un paese ricchissimo, e ricchissima e' la borghesia paulista e carioca. Ma è anche un paese di grandissime contraddizioni sociali, dove la ricchezza non è affatto distribuita.

Questo Brasile si accinge ad ospitare i mondiali.
Ultima modifica di pisodinosauro il mar 24 giu 2014, 11:16, modificato 1 volta in totale.
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Re: La Coppa Rimet raccontata - Brasile 1950

Messaggio da pisodinosauro »

4 - Dopo la guerra...


La seconda guerra mondiale, aveva lasciato strascichi spaventosi in Europa e non solo.

Quando il Brasile iniziò a lavorare per realizzare il mondiale, la prima cosa da accertare era la disponibilità delle varie federazioni, soprattutto le europee.
Intanto alla Germania venne proibita la partecipazione, come al Giappone; l'Italia, in quanto campione in carica e per il fatto che la federazione italiana aveva conservato in casa propria la coppa Rimet, preservandola dalla distruzione, venne invece accetta.

Il colpo di scena giunse invece delle federazioni britanniche che chiesero di poter partecipare , e si lasciò loro di disputare un girone di qualificazione interno per designare la rappresentante, il classico Home Championship.
E fu l'Inghilterra.

Ma alcune squadre qualificate dovettero declinare in seguito la partecipazione: l'India fu esclusa perché voleva giocare a piedi nudi e questo non venne consentito. Anche la Turchia declino' alla fine.
E la Scozia, a cui il secondo posto nell'Home Championship venne considerato valido per partecipare dato l'alto numero di defezioni, decise di non partecipare comunque, visto che non aveva guadagnato sul campo la partecipazione.
Alla fine, nei 4 gironi, si presentarono solo 13 squadre, gironi che divisero le partite tra gli stadi di Rio, San Paolo, Belo Horizonte, Porto Alegre, Curitiba e Recife.

L'Italia, ancora sotto shock per la tragedia di Superga decise di affrontare il viaggio in mare, scelta assolutamente infelice.
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Re: La Coppa Rimet raccontata - Brasile 1950

Messaggio da pisodinosauro »

5 - Facciamo due conti.


Intanto cominciamo con il dire che eccetto il Maracana, gli stadi non sono queli, seppur risistemati, dell'attuale mondiale.
A Belo Horizonte per esempio non si gioco' al Mineirao, come a Sao Paolo non al Morumbi (visto che Arena Corinthiana e' nuovo di zecca) bensì al Pacembeu, e così via.

Gli attuali stadi, nella loro vecchia forma vennero infatti edificati dopo il 1960, quasi tutti.

Le squadre partecipanti vennero divise appunto in 4 gironi, e furono.

Brasile, Jugoslavia, Svizzera e Messico
Spagna, Inghilterra, Cile e Stati Uniti
Svezia, Italia e Paraguay
Uruguay e Bolivia

L'Uruguay, per la rinuncia di Scozia e Turchia, disputò solo l'incontro con la Bolivia per poter andare al girone finale.
Non venne infatti rivisto il tabellone dei gironi, al fine di avere sempre almeno tre squadre.

Scelte questa scellerata...il Brasile disputò 6 partite mentre l'Uruguay solo 4.
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Re: La Coppa Rimet raccontata - Brasile 1950

Messaggio da pisodinosauro »

Brasileiro....se ci sei... asd

Ci racconti qualcosa sui garimpeiros e su Getulio Vargas?

Mi piacerebbe sentire la voce di un giovane brasiliano su questa controversa figura politica di inizio secolo scorso...

Grazie
callaghan
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Re: La Coppa Rimet raccontata - Brasile 1950

Messaggio da callaghan »

Io so che sulla storica vittoria degli States sull'Inghilterra ci hanno fatto un film... che non sono mai riuscito a vedere
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Re: La Coppa Rimet raccontata - Brasile 1950

Messaggio da pisodinosauro »

callaghan ha scritto:Io so che sulla storica vittoria degli States sull'Inghilterra ci hanno fatto un film... che non sono mai riuscito a vedere
si vero...ci arriviamo

ma il bello è come la stampa inglese prese il risultato contro gli stati uniti....ah ah ah
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Re: La Coppa Rimet raccontata - Brasile 1950

Messaggio da Brasileiro »

Ma non parlo di calcio qui per scaramanzia
nakata ha scritto:certo fa ride che dopo 3 minuti di video di paredes si grida al fenomeno e poi "lo voglio vedé neymar in europa".
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Re: La Coppa Rimet raccontata - Brasile 1950

Messaggio da pisodinosauro »

Brasileiro ha scritto:Ma non parlo di calcio qui per scaramanzia
infatti ti ho chiesto di parlarci di Getulio Vargas...mica di calcio ;)
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Re: La Coppa Rimet raccontata - Brasile 1950

Messaggio da pisodinosauro »

6 - I Maestri del calcio scendono in campo.


Finalmente, grande attesa per l'esordio dell'Inghilterra in una competizione internazionale.

Ferma la Germania, distrutte Cecoslovacchia, Austria ed Ungheria, la tragedia di Superga...insomma, l'Europa è ridotta ai minimi termini e la scelta dei Leoni Inglesi sembra più utilitaristica che spontanea.

Nal primo dopoguerra, al primo congresso della FIFA la Football Association fece cadere tutte le incomprensioni che per lungo tempo l'avevano portata in volontario esilio. Inghilterra, Scozia, Irlanda e Galles, rientravano nell'ambito internazionale e venivano a cadere tutte le riserve circa la validità del titolo di Campione del Mondo.
L'Inghilterra aveva una squadra fortissima e accreditata di grandi possibilità, ma pagò lo scotto di un lungo isolamento, di un clima caldo e umido che tagliò letteralmente le gambe ad atleti dotatissimi ma incapaci di dosare lo sforzo, e anche un certo "superiority complex".

Tant'è che giunge il giorno dell'esordio dell'Inghilterra.

Prima partita contro il Cile, ed è una comoda vittoria degli Inglesi, 2 a 0.

Prosegue il cammino con l'incontro sulla carta più agevole, con i cugini degli Stati Uniti.
I giornali inglesi, il giorno dopo batterono (solo alcuni, per la verità) il risultato di 10 a 1 per l'Inghilterra.
Nessuno credette allo speaker che aveva annunciato un 1 a 0 per gli Stati Uniti, non era possibile; era più probabile che l'Inghilterra avesse dilagato che non avesse perso contro gli USA.
Ma non fu così, ed i maestri del calcio uscirono battuti anche nella terza e decisiva partita, contro la Spagna.
Fuori!
Questa eliminazione dal mondiale e poi la successiva sconfitta nel 1953, in casa contro l'Ungheria di Puska, prima squadra ad aver violato Wembley, fecero capire a Londra che il calcio era andato a vanti...e loro si erano fermati, troppo.
Ultima modifica di pisodinosauro il gio 26 giu 2014, 9:25, modificato 1 volta in totale.
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Re: La Coppa Rimet raccontata - Brasile 1950

Messaggio da pisodinosauro »

7 - I Gironi.


In uno, come abbiamo già visto, si disputa un solo incontro e l'Uruguay liquida con un perentorio 8 a 0 la Bolivia, andando direttamente al girone finale a 4 squadre.

In un secondo girone, quello con l'Inghilterra, la spunta a punteggio pieno la Spagna, che raggiunge l'Uruguay a destinazione.

Il Brasile passa il turno, scoffiggendo il Messico 4 a 0, pareggiando con una orgogliosa Svizzera 2 a 2 ed infine piegando una ofrte Jugoslavia 2 a 0, in un incontro in cui il Brasile doveva vincere assolutamente.

L'Italia, invece, viene sconfitta alla prima partita dalla Svezia, 3 a 2...ed il mondiale del dopo Superga finisce praticamente lì; mestamente, con una vittoria inutile contro il Paraguay.

Le tre settimane di viaggio in nave, senza palloni che si perdono tutti prima di uscire dal Mediterraneo e senza la possibilità di fare allenamenti, avendo solo il ponte della nave...la dice lunga sulla forma fisica della squadra in Brasile.

In quel momento, pur tenendo conto degli errori che potevano essere stati commessi dalla conduzione federale, la nostra rappresentativa era relegata al ruolo di comparsa nella scena mondiale, per ragioni che investivano sia il tipo di gioco ormai diffuso (Sistema WM) cui evidentemente i nostri giocatori non erano abituati, sia i vuoti che la scomparsa del Grande Torino aveva lasciato, una delle poche formazioni nazionali che aveva adottato il WM invece del MM.

Si sta piombando in uno dei periodi più bui del calcio italiano, fino al 1968...20 anni senza alzar la testa, e con molte umiliazioni.
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Re: La Coppa Rimet raccontata - Brasile 1950

Messaggio da pisodinosauro »

Tra un po' torna... asd
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Re: La Coppa Rimet raccontata - Brasile 1950

Messaggio da pisodinosauro »

8 - Il Brasile verso la finale.


Il Brasile gioca un tradizionale 3-1-3-3, la famosa Diagonal.

E' un Brasile pieno di giocatori di classe, funamboli del pallone, ma hanno però stentato contro la Svizzera, che ha messo in campo un ordinato WM e si è portata a casa il pari
Ed ha rischiato, comunque, contro la Jugoslavia, battuta solo 2 a 0.

Inoltre l'Uruguay ha giocato 2 partite in meno, ed oltretutto ha fatto una passeggiata contro la Bolivia nell'unica partita disputata, diciamo si è allenato.

Segnali...non colti: vediamo intanto come si schierava il Brasile.

La formazione titolare era: Barbosa, Augusto , Juvenal, Bauer, Danilo, Bigode, Friaça, Zizinho, Ademir, Jair, Chico, con i 5 di attacco che in Brasile vennero considerati al pari di Garrincha , Didi, Vava, Pele, Zagalo.

In realta, lo stesso Pele dice che Jair è stato il più grande giocatore di calcio brasiliano della storia, e Zizinho viene considerato da riviste specializzate tra i primi 10 giocatori di sempre del calcio mondiale: e che dire di Ademir, centravanti del Vasco da Gama, degno successore del grande Leonidas, e sicuramente piu forte e tecnico del pur bravissimo Vava.

In Brasile si dice che il trio Zizinho, Ademir e Jair è il massimo possibile come trio offensivo del calcio; ma questi giocatori, non vinsero mai un sudamericano, ad esempio, sempre schiantati in finale dall'Argentina; eccetto l'edizione del 1949, che fu la prova generale del mondiale, edizione vinta dalla Selecao, ma senza l'Argentina, la cui federazione protestò per il fatto che i suoi migliori giocatori erano andati a giocare nel campionato colombiano, in gran parte.

I segnali che quella squadra, tecnicamente, fosse fortissima erano netti; ma anche che non fosse caratterialmente pronta a vincere un mondiale ...ma in Brasile, nessuno ne era consapevole.

Eppure avrebbero dovuto...
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