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Vicenda Soros, tra favola e realtà

Inviato: lun 25 mar 2019, 16:01
da Bob Gray
Tutti noi, quelli di una certa età, seguimmo la vicenda.

Alcuni di noi già frequentavano i forum, nacquero lì le serate dell'effe5.

Chi riesce e ne ha voglia renda il suo ricordo di questa vicenda, raccontando ai più giovani cosa successe. È doveroso il riferimento anche all'affare kerimov ed a Fioranelli.

A voi.

Re: Vicenda Soros, tra favola e realtà

Inviato: lun 25 mar 2019, 16:02
da MatteoAsroma90
non capisco perchè sia stato aperto questo topic

è stato appurato che soros non esiste

Re: Vicenda Soros, tra favola e realtà

Inviato: lun 25 mar 2019, 16:06
da Bob Gray
Ottimo contributo, love.

Però dai, raccontate, in particolare luke che so ha memoria pe ste cose anche se giovane

Distraiamoci.

Re: Vicenda Soros, tra favola e realtà

Inviato: lun 25 mar 2019, 16:07
da porcaccia
MatteoAsroma90 ha scritto: lun 25 mar 2019, 16:02 non capisco perchè sia stato aperto questo topic

è stato appurato che soros non esiste
Per farci del male, pagine tristissime di storia romanista.

Re: Vicenda Soros, tra favola e realtà

Inviato: lun 25 mar 2019, 16:08
da MatteoAsroma90
vabbè dai uno che parte dicendo "quelli de na certa età" escludendo a priori chi è più giovane perchè magari secondo la tua visione era più tonto,che senso ha argomentare?

Re: Vicenda Soros, tra favola e realtà

Inviato: lun 25 mar 2019, 16:09
da Bob Gray
MatteoAsroma90 ha scritto: lun 25 mar 2019, 16:08 vabbè dai uno che parte dicendo "quelli de na certa età" escludendo a priori chi è più giovane perchè magari secondo la tua visione era più tonto,che senso ha argomentare?
Ma perchè ve rode er culo a tutti? Mannaggia boh, parete matti. Ma pensare che magari intendo semplicemente che quelli più giovani al tempo manco seguivano o manco se ricordano no ve? Mah

Re: Vicenda Soros, tra favola e realtà

Inviato: lun 25 mar 2019, 16:12
da Gipsy Danger
Cari amici, mi rivolgo a voi non nella veste di consigliere dell’AS Roma SpA, ma in quella, senz’altro più importante, di tifoso giallorosso. La vostra, la nostra squadra attraversa un momento delicato. Storico, oserei dire. E so di non peccare d’enfasi. Vorrei ricordare a tutti, a me e a voi per primi, che la Roma non è solo la nostra squadra, è un bene nazionale, perchè rappresenta la Capitale dell’Italia nel mondo. E tutti gli italiani dovrebbero sentirsi, al di là dei sentimenti di campanile, almeno un pò romanisti. Questa grande forza simbolica rende la Roma magica, ma la rende anche oggetto di desiderio e occhiuta rapina. È evidente infatti che chi possiede questa squadra è di per sè un attore protagonista. Non solo nello star system del calcio, ma anche nella finanza mondiale. Di qui i tanti sguardi avidi puntati sulla vostra, sulla nostra squadra. Di qui lo svolazzare di corvi e gufi sull’Olimpico. E di tanti sinistri fantasmi che si evocano, o si autoevocano, per mettersi in vetrina e accreditarsi come uomini del big business. Questi spettri perlopiù si dissolvono, perchè il loro vantato peso è meramente virtuale, mediatico. A voi e a me, cari amici romanisti, vorrei ricordare che ogni squadra ha una storia e un’anima. E senza il rispetto della propria storia o in mancanza di un’anima nessuna squadra sarà mai davvero grande. Tutt’al più sarà uno strumento di effimera promozione personale o di gruppi industriali e finanziari avventurosi. Io non sapevo nulla di calcio e di calciatori. È stato l’amico di sempre Franco Sensi a introdurmi in questo mondo e farmi scoprire queste realtà. Avvenne una mattina dell’ottobre di quindici anni fa. Quel giorno Franco venne nella mia casa che s’affacciava su piazza del Popolo. Era ansioso e irrequieto più del solito. E mi confidò di voler prendere da solo la Roma. Era il suo sogno, disse. E per convincermi che non poteva disertare quell’appuntamento fatale, ma rischioso, mi raccontò come la storia della sua famiglia e quella della Roma si fossero intrecciate nel corso degli anni. Così Franco mi parlò della Pro Calcio del padre Silvio, della fusione nel ’27 fra Fortitudo, Alba e Roma, del campo di Testaccio, di quello dei Due Pini, di padre Toncher, il prete che aveva fondato la Pro Roma, della quale Silvio Sensi era il capitano. E mentre Franco dipanava questa storia piena di incisi, di nomi e date, gli occhi gli brillavano. Capii così che una squadra, al pari di un’azienda, non può essere grande senza una storia e un’anima. E capii anche che nessuno più di Franco Sensi poteva mantenere vivo il fuoco della passione giallorossa. E da quel giorno sono al suo fianco, dentro e fuori dall’Olimpico. Perchè questi ricordi e non rimembranze? Perchè la Roma vive adesso un momento che richiede lucidità, intelligenza, memoria. Non richiede invece caos agitato, ad arte o per ingenuità. Vedo tanti dimenarsi intorno alla Roma, persino tifosi che sono inconsapevoli di rendere torbida l’acqua con le loro firme, generose quanto ingenue. A loro e a tutti noi voglio dire. È facile fare proclami sui giornali, alla radio, in tv. È facile formulare opinioni (gratuite) sul cosa fare e come farlo. È facile lanciare progetti innovativi e parlare di mega-stadi attrezzati da costruire, come peraltro era già negli obiettivi di Franco Sensi dagli anni Novanta. Insomma tutto è facile a parole. Ma tutto diventa difficile, se non impossibile, quando si scende sul terreno dei fatti e ci si misura con la realtà e il costume italiani e romani. Allora quelle promesse brillano come specchietti da richiamo. E gli acquisti di calciatori di fama mondiale, di Palloni d’Oro e la conquista di scudetti e Coppe del Mondo restano sulla lingua di chi li ha millantati. Calma e gesso, cari amici romanisti. Non lasciamoci travolgere dalla piena di parole e restiamo ben saldi ai fatti concreti e alle cifre reali. E soprattutto confidiamo in Rosella Sensi. In lei c’è l’anima della Roma che le è stata trasmessa dal padre. E lei finora s’è dimostrata saggia e capace di distinguere le persone vere e leali dalle ombre effimere e illusorie. È stata Rosella la dea Vesta giallorossa. Grazie, amica cara. E auguri sinceri. A te, alla tua famiglia, a tutti noi romanisti".

Ve posso chiude il db del forum su sta storia
Tappami levante tappami

Re: Vicenda Soros, tra favola e realtà

Inviato: lun 25 mar 2019, 16:12
da MatteoAsroma90
a me me rode er culo?..guarda l'unico rodimento de culo è pe le emorroidi che ancora non me passano

non volevo esse aggressivo,solo che mi è sembrato un post a circolo chiuso,se ho sbagliato chiedo venia

Re: Vicenda Soros, tra favola e realtà

Inviato: lun 25 mar 2019, 16:15
da Bob Gray
MatteoAsroma90 ha scritto: lun 25 mar 2019, 16:12 a me me rode er culo?..guarda l'unico rodimento de culo è pe le emorroidi che ancora non me passano

non volevo esse aggressivo,solo che mi è sembrato un post a circolo chiuso,se ho sbagliato chiedo venia
Ma certo che hai sbagliato, magari fossi io del 90',invece c'ho 40 anni, mi riferivo solo ad un fatto anagrafico nel senso di partecipazione alle vicende e ricordo delle stesse, mica volevo dà patenti de intelligenza.

Re: Vicenda Soros, tra favola e realtà

Inviato: lun 25 mar 2019, 16:21
da Orazio16
Non ho la forza di scrivere l'unica cosa che mi sento è perché una frase della sensi spaccò l'amore di alcuni per la Roma ed è la cosa che più le addosso, più di averci tappato per due volte il grande salto

Re: Vicenda Soros, tra favola e realtà

Inviato: lun 25 mar 2019, 16:25
da MatteoAsroma90
Bob Gray ha scritto: lun 25 mar 2019, 16:15 Ma certo che hai sbagliato, magari fossi io del 90',invece c'ho 40 anni, mi riferivo solo ad un fatto anagrafico nel senso di partecipazione alle vicende e ricordo delle stesse, mica volevo dà patenti de intelligenza.
ma io infatti nel 2008 c'avevo 18 anni,quasi 19,e me ricordo tutto benissimo

comunque obiettivamente,non vedo il senso di aprire un topic del genere dopo 11 anni,ognuno come al solito darà la propria versione a seconda del proprio "versante" e si farà polemica,di nuovo

Re: Vicenda Soros, tra favola e realtà

Inviato: lun 25 mar 2019, 16:28
da Gipsy Danger
Orazio16 ha scritto: lun 25 mar 2019, 16:21 Non ho la forza di scrivere l'unica cosa che mi sento è perché una frase della sensi spaccò l'amore di alcuni per la Roma ed è la cosa che più le addosso, più di averci tappato per due volte il grande salto
No quello che te dovresti chiede è come mai la trattativa soros come da comunicati ufficiali per la Roma non è mai esistita mentre quella de fiorenelli era una trattativa vera ( te do due tag da cerca Pica, Fallimento Eldo)

Re: Vicenda Soros, tra favola e realtà

Inviato: lun 25 mar 2019, 16:43
da siamocosì
Io non so se sia mai esistita una trattativa con soros per l’acquist Della roma. Qualora fosse esistita e rosella sensi abbia agito in modo da farla fallire le saró grato in eterno. Piuttosto che avere come presidente un simile sciacallo preferirei la serie c post fallimento

Re: Vicenda Soros, tra favola e realtà

Inviato: lun 25 mar 2019, 16:49
da Bob Gray
MatteoAsroma90 ha scritto: lun 25 mar 2019, 16:25 ma io infatti nel 2008 c'avevo 18 anni,quasi 19,e me ricordo tutto benissimo

comunque obiettivamente,non vedo il senso di aprire un topic del genere dopo 11 anni,ognuno come al solito darà la propria versione a seconda del proprio "versante" e si farà polemica,di nuovo
Il calcio giocato è lontano, la questione stadio fa venì i brividi, il pomeriggio è lungo, sr ne parlava in altro thread, ho preferito aprì questo.

Ma poi la polemica.. I forum so fatti di questo. L'importante è non esagerare e c'è lo staff per quello.

Che ben venga la polemica se serve al confronto costruttivo.

Re: Vicenda Soros, tra favola e realtà

Inviato: lun 25 mar 2019, 16:50
da Jack l'Irlandese
Ma ve l'hanno mai data la combo per sbloccare il quadro segreto di Mortal Kombat Soros vs. Sceicco di Perugia?