Ruud Gullit
Inviato: mer 25 gen 2017, 12:07
Ruud Gullit, ospite della trasmissione "Tutti Convocati" su Radio 24, ha parlato così del suo ritorno in Italia per la presentazione del libero "Non guardare la palla": "La gente è stata molto gentile in questi giorni, così come anni fa, sin dall'inizio, e ho voluto ripagarla subito: l'Italia mi ha dato felicità e professionalità, le persone hanno molta ammirazione per me, sono molto contento qui a Milano e tutto sta andando bene. Io speciale? Non so come la gente mi veda, so solo che nella vita sbaglio, faccio sempre errori e provo ad imparare da questi, e ciò fa parte della vita. Quando le cose vanno sempre bene nella vita non ti accorgi cosa succede attorno, invece quando succedono cose brutte lì parte tutto, perchè ti devi alzare e andare all'avventura: i brutti momenti nella vita mi hanno aiutato ad essere l'uomo che sono adesso. Mi sento molto fortunato di aver avuto questa vita, io stesso ho dovuto lavorare molto per esprimermi al massimo, ma in tanti mi hanno aiutato molto: mi sono accorto di aver avuto questa fortuna, sono contento che anche chi mi ha aiutato sia tornato a casa con il sorriso. Vedendo le foto di anni fa? Sembro più un attore da porno, avevo un look peggiore, quando ho tolto i baffi stavo meglio: e quando li tagliai, dopo un po' lo fece anche Rijkaard. Allenare ancora? Ho fatto il papà, vediamo: ma la coppa più importante per me è vedere crescere bene tuo figlio ed essere un buon genitore".
E poi sulla Roma:
Ruud Gullit, intervenuto ai microfoni dell'emittente radiofonica, ha parlato della Roma e della necessità per i giallorossi di avere uno stadio di proprietà. Queste le sue parole:
“Per me è stato sempre un piacere venire a Roma: è una città bellissima dove ho tanti amici. E nella bella città di Roma sono stato anche per la prima operazione al ginocchio. L'Olimpico è bello, affascinante e tutt'ora ho un bel ricordo delle partite giocate nello stadio della Roma, ma un Club come la Roma oggi ha assolutamente bisogno di uno stadio nuovo, tutto suo, uno stadio di proprietà, uno stadio senza pista di atletica, che si veda bene la partita, con gli spalti più vicini al campo di gioco. Purtroppo gli stadi italiani sono vecchi, scomodi e di conseguenza vuoti. Quando oggi vedo la Roma che ha un pubblico magnifico, giocare in uno stadio quasi vuoto, provo tristezza. Quando giocavo io all'Olimpico venivano a fare il tifo per i giallorossi in 80 mila. Mi da veramente fastidio vedere l'Olimpico così vuoto oggi. Il calcio italiano se vuole crescere deve ripartire da stadi nuovi, quelli esistenti sono troppo vecchi. Comunque, la Roma oggi ha proprio una bella squadra e può lottare per lo scudetto fino all'ultimo. Deve fare però un salto di qualità perchè ha sempre la possibilità di essere lì al vertice, ma, poi alla fine le manca sempre qualcosa per alzare un trofeo”.
(Radio Cusano Campus - Tempi Supplementari)
E poi sulla Roma:
Ruud Gullit, intervenuto ai microfoni dell'emittente radiofonica, ha parlato della Roma e della necessità per i giallorossi di avere uno stadio di proprietà. Queste le sue parole:
“Per me è stato sempre un piacere venire a Roma: è una città bellissima dove ho tanti amici. E nella bella città di Roma sono stato anche per la prima operazione al ginocchio. L'Olimpico è bello, affascinante e tutt'ora ho un bel ricordo delle partite giocate nello stadio della Roma, ma un Club come la Roma oggi ha assolutamente bisogno di uno stadio nuovo, tutto suo, uno stadio di proprietà, uno stadio senza pista di atletica, che si veda bene la partita, con gli spalti più vicini al campo di gioco. Purtroppo gli stadi italiani sono vecchi, scomodi e di conseguenza vuoti. Quando oggi vedo la Roma che ha un pubblico magnifico, giocare in uno stadio quasi vuoto, provo tristezza. Quando giocavo io all'Olimpico venivano a fare il tifo per i giallorossi in 80 mila. Mi da veramente fastidio vedere l'Olimpico così vuoto oggi. Il calcio italiano se vuole crescere deve ripartire da stadi nuovi, quelli esistenti sono troppo vecchi. Comunque, la Roma oggi ha proprio una bella squadra e può lottare per lo scudetto fino all'ultimo. Deve fare però un salto di qualità perchè ha sempre la possibilità di essere lì al vertice, ma, poi alla fine le manca sempre qualcosa per alzare un trofeo”.
(Radio Cusano Campus - Tempi Supplementari)