Considerazioni generali sul mercato negli anni '10
Inviato: mar 20 ago 2013, 11:11
Apro un nuovo thread perche` sono considerazioni generali su come si sta evolvendo il mercato per una squadra italiana medio - grande (come puo` essere la Roma americana).
Se ritenete possa stare meglio in altri thread, spostate pure.
1. Gli obiettivi sportivi mi sembra stiano passando del tutto in secondo piano, soppiantati da quelli economici.
- non si parla quasi piu di un progetto di crescita sportiva in un club: "voglio contribuire a costruire una buona squadra per vincere qualcosa", bensi` di distanza temporale dalla scadenza dei contratti: "il prossimo anno va in scadenza quindi va venduto adesso o tocca rinnovargli il contratto a cifre maggiori", senza badare a cosa il giocatore ha fatto per la squadra negli anni precedenti.
- in anni nei quali la costruzione di un collettivo e la potenza di una squadra come insieme sono elementi fondamentali (Juventus, Borussia D, in un certo senso anche il Barcellona, qui in Italia, in misura minore, la Fiorentina, il Catania, il Sassuolo) si bada invece tantissimo ai gesti e alle potenzialita` del singolo giocatore unicamente per far aumentare il suo valore sul mercato e rivenderlo al miglior offerente (vedi la presenza di Giaccherini in ConfCup che ha permesso alla Juve di alzare qualche soldo in piu`, i record fuori dal comune degli attaccanti spagnoli degli ultimi anni).
2. Muoversi all'interno del mercato italiano per acquistare calciatori italiani e` difficilissimo:
- di calciatori utili ce ne sono oggettivamente pochissimi;
- chi ce li ha se li tiene stretti;
- chi li vuole vendere preferisce mandarli all'estero per evitare di rafforzare le concorrenti, sfruttando il maggiore appeal dei campionati stranieri in questo momento;
- i giovani forti sono inacquistabili per i motivi di cui sopra. Tra l'altro le grandi squadre li fanno giocare pochissimo, le cessioni spesso si risolvono in annate buttate perche` le piccole non te li fanno giocare sapendo che poi te li riprendi. Alla fine diventano pedine di scambio in un mercato delle pulci che contribuisce a distruggere l'identita` di alcuni buoni giovani (piscitella, verre, viviani, eccetera).
3. Acquistare giocatori stranieri gia` presenti nel campionato italiano mi sembra leggermente piu` semplice, specie se l'operazione e` da una medio / piccola a una medio / grande. Tuttavia, questi spostamenti mi sembra siano fatti principalmente in ottica futura (vado in una grande squadra italiana, faccio un paio di stagioni e poi me ne vado in Premier). Chi sara` in grado di trattenere Pogba alla fine di quest'anno (o gia` a Gennaio)?
4. Acquistare stranieri in generale, specie se giovanissimi e provenienti da est europeo o sudamerica e` l'opzione piu` semplice in questo momento. Costano relativamente poco, percepiscono stipendi ragionevoli, hanno alta probabilita` di fornire plusvalenze colossali nel giro di pochissimi anni. Non a caso affollano le rose delle squadre italiane degli ultimi anni.
In questo contesto gli acquisti di Strootman e Higuain mi sembrano due colpi davvero fuori dal comune in questo momento storico.
Se ritenete possa stare meglio in altri thread, spostate pure.
1. Gli obiettivi sportivi mi sembra stiano passando del tutto in secondo piano, soppiantati da quelli economici.
- non si parla quasi piu di un progetto di crescita sportiva in un club: "voglio contribuire a costruire una buona squadra per vincere qualcosa", bensi` di distanza temporale dalla scadenza dei contratti: "il prossimo anno va in scadenza quindi va venduto adesso o tocca rinnovargli il contratto a cifre maggiori", senza badare a cosa il giocatore ha fatto per la squadra negli anni precedenti.
- in anni nei quali la costruzione di un collettivo e la potenza di una squadra come insieme sono elementi fondamentali (Juventus, Borussia D, in un certo senso anche il Barcellona, qui in Italia, in misura minore, la Fiorentina, il Catania, il Sassuolo) si bada invece tantissimo ai gesti e alle potenzialita` del singolo giocatore unicamente per far aumentare il suo valore sul mercato e rivenderlo al miglior offerente (vedi la presenza di Giaccherini in ConfCup che ha permesso alla Juve di alzare qualche soldo in piu`, i record fuori dal comune degli attaccanti spagnoli degli ultimi anni).
2. Muoversi all'interno del mercato italiano per acquistare calciatori italiani e` difficilissimo:
- di calciatori utili ce ne sono oggettivamente pochissimi;
- chi ce li ha se li tiene stretti;
- chi li vuole vendere preferisce mandarli all'estero per evitare di rafforzare le concorrenti, sfruttando il maggiore appeal dei campionati stranieri in questo momento;
- i giovani forti sono inacquistabili per i motivi di cui sopra. Tra l'altro le grandi squadre li fanno giocare pochissimo, le cessioni spesso si risolvono in annate buttate perche` le piccole non te li fanno giocare sapendo che poi te li riprendi. Alla fine diventano pedine di scambio in un mercato delle pulci che contribuisce a distruggere l'identita` di alcuni buoni giovani (piscitella, verre, viviani, eccetera).
3. Acquistare giocatori stranieri gia` presenti nel campionato italiano mi sembra leggermente piu` semplice, specie se l'operazione e` da una medio / piccola a una medio / grande. Tuttavia, questi spostamenti mi sembra siano fatti principalmente in ottica futura (vado in una grande squadra italiana, faccio un paio di stagioni e poi me ne vado in Premier). Chi sara` in grado di trattenere Pogba alla fine di quest'anno (o gia` a Gennaio)?
4. Acquistare stranieri in generale, specie se giovanissimi e provenienti da est europeo o sudamerica e` l'opzione piu` semplice in questo momento. Costano relativamente poco, percepiscono stipendi ragionevoli, hanno alta probabilita` di fornire plusvalenze colossali nel giro di pochissimi anni. Non a caso affollano le rose delle squadre italiane degli ultimi anni.
In questo contesto gli acquisti di Strootman e Higuain mi sembrano due colpi davvero fuori dal comune in questo momento storico.