porcaccia ha scritto:
Questa mi pare sindrome da accerchiamento, non ti rendi contro l'asprezza e il livore che esce da ciò che scrivi; il tuo può anche essere un discorso corretto ma non te ne puoi uscire con frasi del tipo "difendi i napoletani". Se ne fai una lotta di principio, visto che come dici sei estraneo al razzismo e a differenza di quanto fai tu do per buono quanto affermi, dovresti argomentare diversamente.
Ci stanno squalificando perchè molti, non tutti, tifosi della Roma hanno deciso di perseverare in quella che per loro è una battaglia da vincere a ogni costo oltrepassando i limiti della decenza. Gli articoli sono la conseguenza di quello che si dice e si canta, se sento qualcuno cantare "lavali col fuoco" sicuramente non penso che sia un lord anzi, lo definisco con la parola più adatta "razzista", non puoi pretendere che tutte le persone capiscano le dinamiche da stadio e chi è avulso da certi contesti legge la situazione per quel che è nei termini in cui si manifesta: delle persone inneggiano al razzismo. La norma verrà abrogata perchè continuare a mettere in difficoltà anche chi non la pensa come quelli che cantano? Non ditemi che i cori li fanno tutti, è statisticamente impossibile, e qualora vi fosse anche una sola persona contraria e non partecipativa si rende necessario salvaguardare il suo diritto ad assistere alla partita avendo pagato profumatamente un abbonamento.
Su molte di queste cose sono d'accordo ed in passato le ho scritte, l'accerchiamento è reale ma non è tale perché siamo "noi" allora sì che sarebbe una sindrome. E' più che altro il problema opposto ossia c'è la gente di una città che sta sempre di più mettendosi in buona luce, ora è toccato a noi, poi toccherà al Milan, poi alla fiorentina ecc... stanno facnedo un bel "marketing sociale" fatto di sciacquati la bocca vari e finte indignazioni. Finché la gente, esasperata, non li lascerà stare.
Con la stessa convinzione dovresti condannare la "perseveranza" loro, solo che da noi si parla di perseveranza perché il dato oggettivo c'è (che c'hanno squalificato) e in Italia conta solo ciò che può sbattere in faccia, come la gobba in faggia.
Una visione più critica sarebbe che noi staremmo perseverando, ma anche loro e non solo... Perché loro non sono stati squalificati pur avendo fatto altrettanto (due volte). Per cui non stiamo fancendo nulla di diverso da quanto stanno facendo altrove, il problema è che per un osservatore terzo (tipo tutti i non romanisti) adesso sono i tifosi daa Roma che sono razzisti, e noi non dovremmo permetterlo.
Perché dalle altre parti quando ci sono i panni sporchi si corre a lavarli in famiglia, noi li mettiamo nello stendino in piazza.