AS Roma Forum

alectric ha scritto: ↑mer 10 set 2025, 16:37 No, un paese di ignoranti, ma con diritto di voto.

esattamente

Me sembrate i notabili dell'800 contrari al suffraggio universale. Stesse motivazioni

alectric ha scritto: ↑mer 10 set 2025, 16:37 No, un paese di ignoranti, ma con diritto di voto.

ci mancherebbe pure

faro ha scritto: ↑mer 10 set 2025, 21:40 ci mancherebbe pure

No faro il nuovo trend di una certa sx pseudointellettuale è che le dx vincono perchè vengono votate dagli ignoranti e quindi ci vuole l'esamino per votare

siamocosì ha scritto: ↑mer 10 set 2025, 21:51 No faro il nuovo trend di una certa sx pseudointellettuale è che le dx vincono perchè vengono votate dagli ignoranti e quindi ci vuole l'esamino per votare

non condivido e, soprattutto, anche se fosse vero credo nella democrazia pur con le sue ovvie imperfezioni, nel suffragio universale che ovviamente mi auguro sia accompaganto da uno sofrzo educativo importante (cosa che spesso non e'), ma che non e' negoziabile per me

siamocosì ha scritto: ↑mer 10 set 2025, 21:10 Me sembrate i notabili dell'800 contrari al suffraggio universale. Stesse motivazioni

Solo gli eruditi possono votare bene e con cognizione di causa, gli ignoranti devono essere guidati come i ciechi altrimenti sbagliano a mettere la X sulla scheda.

Alfa70 ha scritto: ↑mer 10 set 2025, 22:51 Solo gli eruditi posso votare bene e con cognizione di causa, gli ignoranti devono essere guidati come i ciechi altrimenti sbagliano a mettere la X sulla scheda.

Non solo gli eruditi, ma se vuoi partecipare al voto devi avere una conoscenza molto basica dell'ordinamento.
Conoscere i rami del parlamento, il presidente della repubblica e del consiglio per esempio ; cose molto semplici.

porcaccia ha scritto: ↑mer 10 set 2025, 22:58 Non solo gli eruditi, ma se vuoi partecipare al voto devi avere una conoscenza molto basica dell'ordinamento.
Conoscere i rami del parlamento, il presidente della repubblica e del consiglio per esempio ; cose molto semplici.

Se vado a votare vuol dire che una mezza idea, magari sbagliata, su quello che propongono i politici di turno me la sono fatta pur non conoscendo i rami del parlamento e il numerico dei suoi rappresentanti.
In ogni caso non andare a votare deve essere una mia scelta non una privazione imposta da chi pensa di essere l'unico a poter esprimere il suo parere perché istruito e quindi a conoscenza della verità.

Alfa70 ha scritto: Se vado a votare vuol dire che una mezza idea, magari sbagliata, su quello che propongono i politici di turno me la sono fatta pur non conoscendo i rami del parlamento e il numerico dei suoi rappresentanti.
In ogni caso non andare a votare deve essere una mia scelta non una privazione imposta da chi pensa di essere l'unico a poter esprimere il suo parere perché istruito e quindi a conoscenza della verità.

Lavoro nei seggi da sempre, la metà degli elettori non sa cosa sta venendo a fare.
La cosa drammatica è che l'affluenza è composta perlopiù da adulti e anziani.

porcaccia ha scritto: ↑gio 11 set 2025, 8:51
La cosa drammatica è che l'affluenza è composta perlopiù da adulti e anziani.

Questo
Quando dico che la politica in Italia è un problema generazionale non mi sbaglio granché
E non perché i vecchi siamo più scemi semplicemente sono totalmente spiazzati ed incapaci di comprendere come funziona il mondo di oggi

porcaccia ha scritto: ↑gio 11 set 2025, 8:51 Lavoro nei seggi da sempre, la metà degli elettori non sa cosa sta venendo a fare.
La cosa drammatica è che l'affluenza è composta perlopiù da adulti e anziani.

Quindi vedi anche tu che la maggior parte dei giovani si auto escludeno perché disinteressati e non informati, ma non gli viene vietato l'accesso perché ignoranti. Quei pochi che vengono però sanno cosa devono fare. Gli altri cresceranno, andranno a lavorare e si renderanno conto che quello che gli viene dato non è sufficiente per vivere e quindi andranno a votare.
Gli anziani ormai arrivati ad un punto della vita dove sono esclusi da tutto vedono nel voto, l'unico mezzo per dire che esistono.

In realtà tutti i dati dei sondaggi a disposizione (da YouTrend a Eurobarometro e SWG) indicano che la disaffezione è motivata in larghissima parte dal fatto che è la politica ad ignorare i giovani e non viceversa.

Se c’è una categoria esclusa da tutto e da tutti sono proprio i giovani. Infatti vediamo esultare per i dati di occupazione (povera) trainata dai 50enni.

Il giudice che ha liberato l'uomo che ha massacrato di botte la moglie, perché poverino va compreso poiché tradito, è semplicemente indegno di svolgere quel ruolo. Vediamo se avrà mai il coraggio di guardare in faccia moglie e figli se ce li ha.

Questo evidentemente è rimasto negli anni 50-60 ed è gravissimo che stia nella magistratura.

Avoja a fa leggi antiviolenza di genere, braccialetti, reati di stalking, divieti di avvicinamento.
Ma vi rendete conto??

Massacrò Lucia Regna, ma non va in carcere. Il giudice: «Va compreso, lei distrusse il matrimonio»

La sentenza: “L’aggressione non fu un raptus cieco, ma la reazione a un torto ‘umanamente comprensibile’”

Torino – Nessun carcere per l’uomo che nel luglio 2022 ridusse in fin di vita l’ex compagna, Lucia Regna, colpendola al volto fino a fratturarle le ossa e danneggiarle in modo irreversibile la vista da un occhio. La sentenza del tribunale, resa nota nelle scorse settimane, ha escluso i maltrattamenti e riconosciuto solo le lesioni personali: un anno e mezzo di reclusione, con la condizionale.

Nelle motivazioni il giudice Paolo Gallo insiste su un concetto ripetuto più volte: l’imputato va «compreso». A suo dire, l’aggressione non sarebbe nata da un impeto irragionevole ma da una “sofferenza umana” legata alla fine di un matrimonio durato vent’anni, segnato dalla nascita di due figli. Una separazione definita dal magistrato «brutale», comunicata dalla donna «di sua iniziativa».

Così, i sette interminabili minuti di botte, culminati con quel pugno che ha devastato il volto di Lucia Regna, diventano – nelle parole della sentenza – lo «sfogo» di un uomo «ferito dall’infedeltà» e dal crollo della sua “comunità domestica”.

Gli insulti
Frasi come «sei una puttana», «non vali niente», «non sei una madre» – rivolte alla compagna davanti ai figli – vengono relativizzate: «parole da calare nel contesto», scrive il giudice, segno di un’amarezza che sarebbe «comprensibile a chiunque».

Per il tribunale, l’uomo è stato «sincero e convincente» nelle sue dichiarazioni. Un’attenuante che ha inciso sulla condanna, ridotta ben al di sotto della richiesta della procura, che aveva domandato quattro anni e mezzo.

Il dolore della vittima
Mentre l’imputato resta libero, Lucia Regna fatica persino a commentare. «La signora non è pronta a parlare, sta leggendo le motivazioni con la sua psicologa», fanno sapere dal suo entourage, come si legge sulla Stampa. Quello che la ferisce più della violenza subita è la sensazione di essere lei la vera imputata: la sentenza definisce le sue parole «da prendere con cautela» perché ha chiesto un risarcimento da 100 mila euro, dopo aver perso la vista da un occhio e la possibilità di lavorare.

I figli e l’avvocata di parte civile
I due figli, che in aula stringevano la mano alla madre, non hanno dubbi: «Donne, denunciate subito», scrissero a scuola mostrando la foto della madre tumefatta. Oggi faticano a comprendere una decisione che, a loro giudizio, non restituisce giustizia.

Anche l’avvocata di Lucia, Annalisa Baratto, denuncia la sproporzione della decisione: «Una sentenza che ridimensiona le violenze subite e mortifica la vittima, mentre concede indulgenza a chi l’ha ridotta così».

La difesa
Di segno opposto la reazione del difensore dell’imputato, Giulio Pellegrino: «Una pronuncia esemplare per rigore e attenzione ai fatti».

Resta il paradosso: un pestaggio che ha sfiorato il femminicidio viene derubricato a «pugno», frutto di un dolore personale «da comprendere». E se la decisione sarà confermata nei gradi successivi, l’uomo resterà – parole del tribunale – «libero presente».


https://torino.repubblica.it/cronaca/20 ... S1-T1-fdg4

il_noumeno ha scritto: ↑gio 11 set 2025, 9:19 In realtà tutti i dati dei sondaggi a disposizione (da YouTrend a Eurobarometro e SWG) indicano che la disaffezione è motivata in larghissima parte dal fatto che è la politica ad ignorare i giovani e non viceversa.

Se c’è una categoria esclusa da tutto e da tutti sono proprio i giovani. Infatti vediamo esultare per i dati di occupazione (povera) trainata dai 50enni.

Questo rientra tra gli ignoranti o tra gli esclusi?