Domanda provocatoria

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Re: Domanda provocatoria

Messaggio da Iulius »

Matteo ha scritto:
Beh oddio aspetta....la vittoria al bernabeu le finali di coppa italia e supercoppa ogni anno con l'inter....la vittoria in casa con arsenal e manchester...il trionfo allo gerland di lione..non parliamo di 20 anni fa!!!
Ci aggiungo anche quella col Chelsea con un gol strepitoso di Vucinic.

... e pure quest'anno ... se riattaccamo ar cazzo ...
Effe
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Re: Domanda provocatoria

Messaggio da Effe »

il_noumeno ha scritto:
No scusa forse mi sono spieagato male. il documentario che ho girato era su Gigi Meroni e Celestino, all'inizio molto restio, alla fine mi ha aiutato tantissimo. Il commento su realtà e immaginazione, era riferito all'intera vicenda Meroni, alla sua vita, agli esordi nelle selezioni nazionali, all'aneddoto con Paola di Belgio, all'avversione della stampa nei suoi confronti (il trattamento subito da Totti in confronto è acqua di rose), fino alla morte per mano del suo "sosia" poi diventato presidente del Toro e al derby successivo il funerale.
Ah ecco... pur essendo tifoso del Toro dalla nascita non ero a conoscenza del fatto che Gigi Meroni avesso un fratello.
Grazie per la testimonianza.
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Re: Domanda provocatoria

Messaggio da ForzaRoma82 »

Io la domanda di effe l'ho capita e la rispetto...
e purtroppo mi sto convincendo della sua teoria (che abbiamo aspettative e considerazione troppo alta della AS Roma rispetto al suo reale valore).
Alla fine in ottant'anni abbiamo vinto lo scudetto 3 volte, di cui una in un campionato quantomeno "anomalo" (durante la guerra).
E' vero il "vento del nord", le strisciate e tutto, ma forse dovremmo pensare che realmente, A LIVELLO DI RISULTATI, la Roma vale meno di quanto pensiamo, cicli o non cicli.
(e lo dice uno che ogni domenica sta male prima, durante e dopo la partita, che domenica da Milano se ne va a Torino a vedersi Torino Roma in treno da solo, che mercoledì prossimo va allo stadio per la coppa italia - a cui per inciso tengo tantissimo, mi ricorda gli anni '90, quelli della mia adolescenza -, che quando ad agosto guarda il calendario si dice "questa la vinciamo, con la juve fuori casa un pareggio si strappa, a milano possiamo vincere, in casa vinciamo sempre...")
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Domanda provocatoria

Messaggio da giuliska »

Effe ha scritto:Anche questa stagione sta finendo ed alla fine i risultati sono quelli che sono.
La mia domanda (provocatoria come da oggetto) è: ma visto il palamres della Roma, non è che la reale dimensione della squadra è questa ?
Grazie a chi vorrà rispondere !
Oggi, come da un paio di anni, la Roma non disputa grandi campionati. Il suo palmares a non è il più ricco d'Europa.. e manco d'Italia.. Ma se tu fai un discorso generale, no, la dimensione reale della squadra non può essere questa, questo è un momento, lungo magari, così come ci sono stati altri lunghi momenti nella storia della Roma, forse così lunghi che hanno superato i momenti del normale stato di cose in cui la Roma è una grande squadra che vince i campionati ed è competitiva in Europa, ma comunque frangenti, perché Roma è grande, deve essere grande, perché è la squadra della città più importante d'Italia, è la capitale del paese, e se tu vai a vedere gli altri paesi, le squadre della capitale sono sempre tra le più forti, perché è giusto e normale che sia così.
Quindi per rispondere alla tua domanda provocatoria: no, la dimensione reale della Roma non è questa. La dimensione reale della Roma è quella di una squadra importante e competitiva e che vince, la Roma è grande, solo che purtroppo ha vissuto momenti difficili nella sua storia e uno di quei momenti lo vive anche adesso.
Ma la Roma è nata grande, e grande ha da restà. (Cit.)
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Re: Domanda provocatoria

Messaggio da ForzaRoma82 »

giuliska ha scritto: Oggi, come da un paio di anni, la Roma non disputa grandi campionati. Il suo palmares a non è il più ricco d'Europa.. e manco d'Italia.. Ma se tu fai un discorso generale, no, la dimensione reale della squadra non può essere questa, questo è un momento, lungo magari, così come ci sono stati altri lunghi momenti nella storia della Roma, forse così lunghi che hanno superato i momenti del normale stato di cose in cui la Roma è una grande squadra che vince i campionati ed è competitiva in Europa, ma comunque frangenti, perché Roma è grande, deve essere grande, perché è la squadra della città più importante d'Italia, è la capitale del paese, e se tu vai a vedere gli altri paesi, le squadre della capitale sono sempre tra le più forti, perché è giusto e normale che sia così.
Quindi per rispondere alla tua domanda provocatoria: no, la dimensione reale della Roma non è questa. La dimensione reale della Roma è quella di una squadra importante e competitiva e che vince, la Roma è grande, solo che purtroppo ha vissuto momenti difficili nella sua storia e uno di quei momenti lo vive anche adesso.
Ma la Roma è nata grande, e grande ha da restà. (Cit.)
No, però scusami, ma la parte sottoilineata non è mai avvenuta nella nostra storia!
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Re: Domanda provocatoria

Messaggio da V.G.41 »

Una squadra per vincere nel tempo deve costruire un ambiente vincente. Se Viola dopo la finale di Coppa Campioni avesse continuato a portare giocatori come Falcao, probabilmente la Roma oggi avrebbe un'altra importanza, un'altro fascino e un altro palmares.
Se Rosella Sensi avesse, l'estate dopo calciopoli, tirato fuori 50-60 milioni di euro, la Roma avrebbe diversi scudetti e magari oggi non avrebbe dovuto affrontare una rifondazione. E con i soldi degli americani oggi ci staremmo giocando la champions.

La dimensione di una squadra ha senso se non si fa nulla per migliorare. Qual'è la dimensione del Chelsea? I tifosi del Liverpool cantano "Fuck off Chelsea FC you ain't got no history" ma ora sono i campioni d'europa in carica. Parliamo di una squadra che prima di Abramovich aveva meno trofei della Roma. Per non parlare del City.

I tifosi pretendono perché sono stati abituati negli ultimi anni a lottare per lo scudetto e giocarsi quarti di finale di Champions. Al momento è quella la dimensione della Roma e fare di meno per i tifosi è un fallimento. Ricordo quando Spalletti perse la prima finale di Coppa Italia (mi pare contro l'Inter), si pensava di aver fatto il massimo e che purtroppo la squadra non fosse forte abbastanza. Dopo quella vinta per 6-2, l'anno dopo ci sentivamo favoriti (abbiamo vinto 2-1).

Tutto questo per dire, la dimensione di una squadra cambia in continuazione.
"Del resto mia cara di che si stupisce, anche l'operaio vuole il figlio dottore e pensi che ambiente che può venir fuori. Non c'è più morale, Contessa."
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Re: Domanda provocatoria

Messaggio da Hal »

io spero che in un prossimo futuro tu possa replicare il post, sempre su questo forum, ma con un altro titolo... " non vi siete scocciati di vincere sempre ?"
Ultima modifica di Hal il ven 12 apr 2013, 12:40, modificato 1 volta in totale.
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Re: Domanda provocatoria

Messaggio da Erik »

Effe ha scritto: Però le pressioni e le aspettative che il tifo mette sulla squadra, alla fine hanno un peso, direi anche non indifferente.
Sono d'accordissimo con te. Però credo che una squadra che non riesca a vincere molto anche a causa dell'ambiente non sia forte; quindi non ha raccolto meno di quello che meritava. La forza della squadra, secondo me, ha una componente tecnica e una mentale (spesso più importante di quella tecnica).
Se un calciatore non riesce a reggere la pressione di Roma per me non è forte (figuriamoci cosa farebbe a Madrid, Barcellona, Manchester, Monaco, ecc. dove ci si giocano champions league, mondiali per club, ecc.).
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Re: Domanda provocatoria

Messaggio da Daniel Faraday »

Effe ha scritto: Ho dato un'occhiata, e la Roma prima del 1980 era arrivata 6 volte tra le prime tre (con uno scudetto).
Poi dopo il 1980 è arrivata tra le prime tre ben 17 volte. (con due scudetti)
Solo dopo il 2000 è arrivata ben 6 volte seconda...
2 Finali Europee perse (in casa :ssss: ) su 2
altre numerose di coppa italia e supercoppa perse (alcune in casa :ssss: )
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Domanda provocatoria

Messaggio da giuliska »

ForzaRoma82 ha scritto:
No, però scusami, ma la parte sottoilineata non è mai avvenuta nella nostra storia!
vincere il campionato è stata sempre l'eccezione e non la regola...
La Roma ha vinto pochi campionati perché i momenti difficili sono stati lunghi e molti. Ci sono stati tanti anni in cui la Roma non navigava nelle sue acque di competenza, ovvero in testa ai campionati, ma questo non significa che quella debba essere la regola. La regola per me è il contrario, regola che è stata infranta per così tanto tempo che anche te, tifoso romanista, sei confuso e cominci a credere che quella sia la normalità. Ma quella non è la normalità, anche se per motivi meramente statistici la definiresti tale. No, quella è l'eccezione, la normalità è che la Roma vince tanto, spesso e tutto.
Quella dev'essere la normalità. Perché stiamo parlando di Roma, no di Frattocchie (con tutto il rispetto per Frattocchie).
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Re: Domanda provocatoria

Messaggio da ForzaRoma82 »

giuliska ha scritto: La Roma ha vinto pochi campionati perché i momenti difficili sono stati lunghi e molti. Ci sono stati tanti anni in cui la Roma non navigava nelle sue acque di competenza, ovvero in testa ai campionati, ma questo non significa che quella debba essere la regola. La regola per me è il contrario, regola che è stata infranta per così tanto tempo che anche te, tifoso romanista, sei confuso e cominci a credere che quella sia la normalità. Ma quella non è la normalità, anche se per motivi meramente statistici la definiresti tale. No, quella è l'eccezione, la normalità è che la Roma vince tanto, spesso e tutto.
Quella dev'essere la normalità. Perché stiamo parlando di Roma, no di Frattocchie (con tutto il rispetto per Frattocchie).

Discorso complesso che evidentemente non può continuare alla tastiera, perchè abbiano due visioni diametralmente opposte...dire che "la Roma vince tanto, spesso e tutto" è a mio avviso essere "confusi", perchè (purtroppo, aggiungo) la realtà ci dice altro, e non accettarlo fa cadere nell'illusione di essere una delle squadre più forti del mondo.
Sicuramente siamo la squadra più bella :flag1: , ma per essere stabilmente tra le squadre che vincono (i secondi posti sono importanti per "consolidare" ma non possono bastare, ormai c'abbiamo la collezione, mi sarei anche rotto i cog....i) serve ben altro, non mere dichiarazioni d'intenti...
buona giornata,
Francesco
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Re: Domanda provocatoria

Messaggio da Effe »

ForzaRoma82 ha scritto:Io la domanda di effe l'ho capita e la rispetto...
e purtroppo mi sto convincendo della sua teoria (che abbiamo aspettative e considerazione troppo alta della AS Roma rispetto al suo reale valore).
Alla fine in ottant'anni abbiamo vinto lo scudetto 3 volte, di cui una in un campionato quantomeno "anomalo" (durante la guerra).
E' vero il "vento del nord", le strisciate e tutto, ma forse dovremmo pensare che realmente, A LIVELLO DI RISULTATI, la Roma vale meno di quanto pensiamo, cicli o non cicli.
(e lo dice uno che ogni domenica sta male prima, durante e dopo la partita, che domenica da Milano se ne va a Torino a vedersi Torino Roma in treno da solo, che mercoledì prossimo va allo stadio per la coppa italia - a cui per inciso tengo tantissimo, mi ricorda gli anni '90, quelli della mia adolescenza -, che quando ad agosto guarda il calendario si dice "questa la vinciamo, con la juve fuori casa un pareggio si strappa, a milano possiamo vincere, in casa vinciamo sempre...")
Ho fatto parecchie nottate in treno per andare a vedere il Toro a Torino partendo da Roma e posso capire quello che provi (ora vado in aereo, ma solo perchè sono facilitato).
Per un tifoso vedere la propria squadra vincere è sempre una gioia, ma poi quando le cose vanno male sopraggiunge lo scoramento.
Però io non ho una teoria sulla Roma, anzi, ho detto a più riprese che la dimensione della Roma non è questa attuale e non dipende dal palmares.
Bisognerebbe solo lavorare un po' più sull'ambiente (e sugli arbitri) e sono convinto che la situazione cambierebbe radicalmente.
E questo non è facile.
Effe
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Re: Domanda provocatoria

Messaggio da Effe »

giuliska ha scritto: Oggi, come da un paio di anni, la Roma non disputa grandi campionati. Il suo palmares a non è il più ricco d'Europa.. e manco d'Italia.. Ma se tu fai un discorso generale, no, la dimensione reale della squadra non può essere questa, questo è un momento, lungo magari, così come ci sono stati altri lunghi momenti nella storia della Roma, forse così lunghi che hanno superato i momenti del normale stato di cose in cui la Roma è una grande squadra che vince i campionati ed è competitiva in Europa, ma comunque frangenti, perché Roma è grande, deve essere grande, perché è la squadra della città più importante d'Italia, è la capitale del paese, e se tu vai a vedere gli altri paesi, le squadre della capitale sono sempre tra le più forti, perché è giusto e normale che sia così.
Quindi per rispondere alla tua domanda provocatoria: no, la dimensione reale della Roma non è questa. La dimensione reale della Roma è quella di una squadra importante e competitiva e che vince, la Roma è grande, solo che purtroppo ha vissuto momenti difficili nella sua storia e uno di quei momenti lo vive anche adesso.
Ma la Roma è nata grande, e grande ha da restà. (Cit.)
Sul fatto che la squadra della capitale o delle città più importanti del paese sono sempre quelle più forti però, ha una eccezione: la Francia.
Il PSG essendo nato solo nel 1970 ha nel suo scarno palmares credo due scudetti e 8 coppe di Francia con una Coppa delle Coppe e poco altro..
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Re: Domanda provocatoria

Messaggio da Effe »

V.G.41 ha scritto:Una squadra per vincere nel tempo deve costruire un ambiente vincente. Se Viola dopo la finale di Coppa Campioni avesse continuato a portare giocatori come Falcao, probabilmente la Roma oggi avrebbe un'altra importanza, un'altro fascino e un altro palmares.
Se Rosella Sensi avesse, l'estate dopo calciopoli, tirato fuori 50-60 milioni di euro, la Roma avrebbe diversi scudetti e magari oggi non avrebbe dovuto affrontare una rifondazione. E con i soldi degli americani oggi ci staremmo giocando la champions.

La dimensione di una squadra ha senso se non si fa nulla per migliorare. Qual'è la dimensione del Chelsea? I tifosi del Liverpool cantano "Fuck off Chelsea FC you ain't got no history" ma ora sono i campioni d'europa in carica. Parliamo di una squadra che prima di Abramovich aveva meno trofei della Roma. Per non parlare del City.

I tifosi pretendono perché sono stati abituati negli ultimi anni a lottare per lo scudetto e giocarsi quarti di finale di Champions. Al momento è quella la dimensione della Roma e fare di meno per i tifosi è un fallimento. Ricordo quando Spalletti perse la prima finale di Coppa Italia (mi pare contro l'Inter), si pensava di aver fatto il massimo e che purtroppo la squadra non fosse forte abbastanza. Dopo quella vinta per 6-2, l'anno dopo ci sentivamo favoriti (abbiamo vinto 2-1).

Tutto questo per dire, la dimensione di una squadra cambia in continuazione.
Quindi va a cicli.
E' un'osservazione che condivido.
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Re: Domanda provocatoria

Messaggio da V.G.41 »

Effe ha scritto: Quindi va a cicli.
E' un'osservazione che condivido.
13 anni fa la differenza tra Roma e Barcellona era quella che c'è oggi tra Bayern e Juventus.
"Del resto mia cara di che si stupisce, anche l'operaio vuole il figlio dottore e pensi che ambiente che può venir fuori. Non c'è più morale, Contessa."
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