AS Roma Forum

Er Fomento ha scritto: ce sta un disegno dietro, non c'è più ritorno. Piangono pure nei videogiochi, non vi fate fregare il razzismo in Italia sarà lo 0,0001% se fossimo veramente razzisti, se fosse un problema così esteso, dovremmo avere gli esempi sotto gli occhi tutti i giorni. Chiedetevelo quanti episodi di razzismo avete visto coi vostri occhi nella vostra vita, la media campionaria è uguale alla media daaa popolazione così ce rompeva le palle il prof di statistica

gladio ha scritto:

Ho sempre pensato che l'unica cosa che servisse agli italiani per essere razzisti, fosse l'occasione.

Ma voi cosa intendete per "razzismo" e "razzista"?

gladio ha scritto:Ma voi cosa intendete per "razzismo" e "razzista"?

Bisognerebbe fare un discorso ampio che tenga conto anche del contesto e ora non mi va, per rispondere in breve:
La discriminazione per me è il farsi un'idea su una persona e/o trattarla in una certa maniera per un motivo che non ha nulla a che fare con la persona nello specifico.
E' razzismo se riguarda il colore della pelle.
Se la fonte della discriminazione invece è il sesso, parlo allora di sessismo.
E così via per tutti i casi.

Così parlò V.G.

V.G.41 ha scritto: Bisognerebbe fare un discorso ampio che tenga conto anche del contesto e ora non mi va, per rispondere in breve:
La discriminazione per me è il farsi un'idea su una persona e/o trattarla in una certa maniera per un motivo che non ha nulla a che fare con la persona nello specifico.
E' razzismo se riguarda il colore della pelle.
Se la fonte della discriminazione invece è il sesso, parlo allora di sessismo.
E così via per tutti i casi.

Così parlò V.G.

Quindi se io tratto male una persona a causa dei suoi comportamenti e quella persona e' "nera", sono razzista? E se tratto male un "bianco" per gli stessi comportamenti non sono piu' razzista?

gladio ha scritto: Quindi se io tratto male una persona a causa dei suoi comportamenti e quella persona e' "nera", sono razzista? E se tratto male un "bianco" per gli stessi comportamenti non sono piu' razzista?

No, leggi su.

Che poi si è evoluto anche in base alla religione per cui se insulti gli ebrei in quanto tali è pur sempre una forma di razzismo anche se nello specifico si parla di antisemitismo

gladio ha scritto: Quindi se io tratto male una persona a causa dei suoi comportamenti e quella persona e' "nera", sono razzista? E se tratto male un "bianco" per gli stessi comportamenti non sono piu' razzista?

Assolutamente no. Tuttavia non sottovalutare il sensazionalismo, la voglia di protagonismo e di visibilità della gente.
Al giorno d'oggi anche solo per fare bella figura ed apparire, stai sempre attento a criticare un nero, un gay ecc anche per cose che nulla hanno a che fare con queste "caratteristiche".
Se ti "azzardi" a criticare un nero per cose non inerenti al colore della pelle, non è da escludere l'ipotesi che qualcuno ti tacci di razzismo pure se non ricorrono i presupposti.

V.G.41 ha scritto: No, leggi su.

Esatto...Invece a me sembra che succeda proprio cio' che ho appena scritto. Ogni forma di intolleranza verso una qualsiasi minoranza viene automaticamente etichettata come razzismo. E spesso non lo e'...

Malta che non fa attraccare navi, l'Australia che ha diramato un comunicato in cui dichiara che le imbarcazioni verranno respinte in acque internazionali ("perché loro non sono un centro d'accoglienza"), gli Stati Uniti con i cubani (com'è quella regola dei piedi bagnati non ricordo, comunque se non arrivano a riva vengono rispediti indietro mi pare) lì si parla di razzismo?
Qui siamo alla discriminazione territoriale. Se sapessero cosa pensano quello di Bergamo alta di quelli di Bergamo bassa di che parleremmo? Discriminazione cittadina?
La rivalità tra quartieri, rioni, contrade che è?

Er Fomento ha scritto:Che poi si è evoluto anche in base alla religione per cui se insulti gli ebrei in quanto tali è pur sempre una forma di razzismo anche se nello specifico si parla di antisemitismo

etimologicamente e anche storicamente razzismo si riferisce solo all'idea che esistano razze biologicamente distinte, idea spessissimo associata con una gerarchia tra le supposte razze

nel linguaggio comune, direi che "razzismo" si puo' identificare con qualunque atteggiamento intollerante (minaccia, violenza, discriminazione...) applicato a persone solo in base alle loro caratteristiche di religione, etnia, sessualita' ...

quindi ogni forma di intolleranza attiva verso una minoranza e' (in senso lato, d'uso comune) razzismo ogni volta che questa intolleranza venga rivolta a quelle persone in quanto minoranza

se invece viene rivolta per comportamenti puntuali che nulla hanno a che vedere con l'appartenere a una data minoranza, allora la cosa e' diversa, e non parlerei di razzismo (nemmeno in senso lato)

Er Fomento ha scritto: Assolutamente no. Tuttavia non sottovalutare il sensazionalismo, la voglia di protagonismo e di visibilità della gente.
Al giorno d'oggi anche solo per fare bella figura ed apparire, stai sempre attento a criticare un nero, un gay ecc anche per cose che nulla hanno a che fare con queste "caratteristiche".
Se ti "azzardi" a criticare un nero per cose non inerenti al colore della pelle, non è da escludere l'ipotesi che qualcuno ti tacci di razzismo pure se non ricorrono i presupposti.

E' praticamente sicuro, na tassa proprio. A me e' successo diverse volte perche' spesso (non sempre ovviamente) il "nero" diciamo che "se ne approfitta" e usa questa cosa a suo vantaggio...

gladio ha scritto: Esatto...Invece a me sembra che succeda proprio cio' che ho appena scritto. Ogni forma di intolleranza verso una qualsiasi minoranza viene automaticamente etichettata come razzismo. E spesso non lo e'...

L'intolleranza verso una minoranza è razzismo, imo.

Elisa ha scritto:Malta che non fa attraccare navi, l'Australia che ha diramato un comunicato in cui dichiara che le imbarcazioni verranno respinte in acque internazionali ("perché loro non sono un centro d'accoglienza"), gli Stati Uniti con i cubani (com'è quella regola dei piedi bagnati non ricordo, comunque se non arrivano a riva vengono rispediti indietro mi pare) lì si parla di razzismo?
Qui siamo alla discriminazione territoriale. Se sapessero cosa pensano quello di Bergamo alta di quelli di Bergamo bassa di che parleremmo? Discriminazione cittadina?
La rivalità tra quartieri, rioni, contrade che è?

Nei casi che hai citato tu il razzismo c'entra poco...

Elisa ha scritto:Malta che non fa attraccare navi, l'Australia che ha diramato un comunicato in cui dichiara che le imbarcazioni verranno respinte in acque internazionali ("perché loro non sono un centro d'accoglienza"), gli Stati Uniti con i cubani (com'è quella regola dei piedi bagnati non ricordo, comunque se non arrivano a riva vengono rispediti indietro mi pare) lì si parla di razzismo?
Qui siamo alla discriminazione territoriale. Se sapessero cosa pensano quello di Bergamo alta di quelli di Bergamo bassa di che parleremmo? Discriminazione cittadina?
La rivalità tra quartieri, rioni, contrade che è?

Brava. Quoto tutto. La verità è che siamo facilmente attaccabili noi italiani, non siamo troppo sofisticati, non abbiamo una identità nazionale molto definita, abbiamo una naturale cultura all'ospitalità e ci sobbarchiamo di conseguenza colpe non nostre, anche di periodi storici assai lontani.
Negli stati che hai citato tu il problema razzismo è culturalmente molto più sviluppato. Rosa Parks era americana sennò si chiamava Rosa Parchi. Nonostante tutto lì le pene per il razzismo sono assai più esigue che da noi.
Ed inoltre ci siamo inventati la discriminazione territoriale così stiamo i mejo de tutti. Tra un po' se chiami un laziale burino vai in galera!