AS Roma Forum

Tony Brando ha scritto: ↑ven 30 ago 2024, 1:51 va be' è inutile che me parli così. so stato il primo a dire che non credo alla coincidenza. ma siamo su un forum e si prova a discutere e ragionando so tutti. e comunque ho detto che se da una parte sei sfigato con danso, dall'altra non portando kone ti saresti fatto portare al guinzaglio da ibra.

ingresso20libero ha scritto: ↑ven 30 ago 2024, 1:24 jack per favore, manco fantozzi arriverebbe a tanto

LolloASR ha scritto: ↑ven 30 ago 2024, 1:43 Mica è impossibile eh.
Eriksen in Italia non può giocare ma in Inghilterra sì.

TifosoMedio ha scritto: ↑ven 30 ago 2024, 1:54 ma è a prescindere che non va bene la situazione, sia che prendi koné e sia che non lo prendi...

Comunque il comunicato del Lens lascia pochi appigli, poi la Roma potrà dire quel che vuole e ci si può appellare ai medici del coni.

"Il club si interroga sulle ragioni di fondo della mancata validazione di questo movimento per un giocatore attentamente monitorato e che inanella stagioni con più di 30 partite sia sui campi francesi che internazionali."

karlem ha scritto: ↑ven 30 ago 2024, 1:56 Eh ma Eriksen ha avuto un arresto cardiaco, ha rischiato di morire e gioca con un defibrillatore incorporato. Siamo su un altro pianeta.

LolloASR ha scritto: ↑ven 30 ago 2024, 1:56 Eriksen può giocare in Inghilterra e all'europeo ma non in Italia

karlem ha scritto: ↑ven 30 ago 2024, 1:56 Eh ma Eriksen ha avuto un arresto cardiaco, ha rischiato di morire e gioca con un defibrillatore incorporato. Siamo su un altro pianeta.

LolloASR ha scritto: ↑ven 30 ago 2024, 1:57 Ok, ma i criteri sono diversi. Dopo il caso Astori non è un invenzione il fatto che qui si sia diventati così rigidi

LolloASR ha scritto: ↑ven 30 ago 2024, 1:57 Ok, ma i criteri sono diversi. Dopo il caso Astori non è un invenzione il fatto che qui si sia diventati così rigidi

Nella maggior parte dei paesi gli atleti professionisti vengono sottoposti ad accertamenti sanitari, nell’interesse della tutela dell’atleta e delle società per le quali lavorano, o per fini assicurativi.

Per gli atleti agonisti la situazione non è la stessa, e le normative sono differenti nei diversi paesi. Nella maggior parte delle nazioni (tra cui Danimarca, Germania, Paesi Bassi, Gran Bretagna, Stati Uniti, Giappone, Cina e Israele), infatti, la responsabilità relativa alla partecipazione ad allenamenti e competizioni è lasciata all’atleta. L’organizzatore dell’evento sportivo può raccomandare il consulto di un medico o sensibilizzare i partecipanti a segnalare condizioni particolari (quali familiarità o sintomi). Alcuni paesi richiedono la compilazione di un questionario di screening sulle condizioni fisiche e sulle capacità di allenamento, allo scopo di sensibilizzare gli atleti a riguardo, ma non vincolante per la partecipazione alla gara. In altri ancora può inoltre essere richiesto uno scarico di responsabilità nei confronti della società sportiva per cui si compete o dell’organizzazione, o posto l’obbligo di assicurazione personale. Questi sistemi si basano sulla sensibilizzazione alla responsabilità del singolo soggetto e ritengono eccessivamente elevato il costo di uno screening di popolazione.

Altri paesi, invece, richiedono un certificato medico. In Francia il medico non segue un protocollo specifico, e può decidere a sua discrezione se richiedere esami integrativi a seconda delle condizioni anamnestiche e cliniche. In Spagna sono le Federazioni a esprimersi a riguardo degli accertamenti previsti (per il calcio, ad esempio, è richiesta l’esecuzione dell’ECG a riposo, non previsto per la pallacanestro).

L’Italia presenta un sistema peculiare, unico al mondo, che prevede per obbligo di legge un certificato di idoneità per coloro che si allenano e competono con una Federazione o un ente riconosciuto dal CONI. Due decreti ministeriali (sanciti nel 1982 e nel 1983) regolamentano il protocollo obbligatorio a cui sottoporre coloro che praticano attività fisica agonistica. Per la maggior parte delle discipline sono previsti anamnesi, visita clinica, ECG a riposo e sotto sforzo, spirometria ed esame delle urine con cadenza annuale. A seconda dell’attività possono variare gli accertamenti e la durata di validità. Il certificato è specifico per la disciplina svolta e ogni Federazione determina età minima e massima per l’attività agonistica. Il medico dello Sport è lo specialista competente in materia, deputato all’esecuzione degli esami e al rilascio del giudizio di idoneità. La Società è responsabile di verificare che tutti i tesserati abbiano un certificato in corso di validità.

TifosoMedio ha scritto: ↑ven 30 ago 2024, 1:58 Torno a ripetere, dopo tanti anni e all'inizio anche lui giocava, poi dopo quel che gli è successo se ne sono accorti e non ha più giocato, ma pronti e via era stato tesserato dall'Inter...

In più tirata per le orecchie allora pure Ndika...

LolloASR ha scritto: ↑ven 30 ago 2024, 2:00 È per dire che i criteri tra Italia e estero sono diversi e se la federazione ti dice che non lo puoi tesserare devi fare pippa. Punto.

Ndicka infatti è rientrato dopo qualche settimana, una volta che l'allarme era rientrato.

TifosoMedio ha scritto: ↑ven 30 ago 2024, 2:04 Guarda come era stato trattato mediaticamente a livello istituzionale, con molte veline passate dalla stessa federazione...