Si forse hai ragione. Ma ancora col walkman (quanti ne ho consumati e quante cassette), camminavo, stavo nell'autobus, e cmq la mia attenzione era rivolta solo a quello, alla musica. Oggi è molto spesso un sottofondo più che la centralità dell'atto dell'ascolto.robfel3000 ha scritto: ↑gio 9 gen 2025, 12:00 Il cambio di fruizione (anche io facevo così) è dovuto alla portabilità
Da giovane l alternativa all ascolto a casa era o il mangiadischi con i 45 giri o il mangianastri con cui registravi il disco malissimo su una cassetta
Ora la musica la trovi dappertutto la porti dappertutto
Sembra una cosa banale ma in realtà è una cosa decisiva e riguarda non solo la musica ma tutta la contemporaneità: l introduzione del walkman è più o meno decisiva come l invenzione della ruota
Per la prima volta ti portavi appresso la musica ma soprattutto per la prima volta ti creavi una piccola realtà alternativa che è l essenza di ciò che siamo oggi
Il mondo scorreva con i suoi rumori ma tu camminavi con le tue cuffie isolato dal mondo nella tua realtà sonora
Ora siamo nel regno delle realtà alternative ,i cellulari ci possono isolare in qualsiasi situazione,io stesso mi sono visto una puntata di una serie mentre mi operavano
Google glass ,realtà aumentata,social network,visori in realtà virtuale (ho provato gli ultimi e sono la fine dell umanità, è davvero la realizzazione di un mondo alternato in cui sei tipo dio ) ognuno vive da solo fa sesso da solo nella realtà che si sceglie lui ,vedi in Giappone dove la gente non si parla non si ama più a casa hanno tutto ciò che gli serve anche una moglie virtuale
Vivere una realtà surrogata ,ci stiamo arrivando pure noi
E tutto è cominciato con quel walkman
Però si, è stato l'inizio del portarsi il proprio mondo nelle attività di tutti i momenti. Ma difficilmente ci veniva di isolarci in mezzo agli amici. Anzi, avevano inventato lo sdoppiatore per mettere due cuffiette, così magari nei pullman delle gite ascoltavi lo stesso pezzo in due
