voeller9 ha scritto:Non capisco il tuo ragionamento Aurrè perché è vero che abbiamo preso delle batoste memorabili purtroppo ma anche gioie come il raggiungimento della semifinale di Champions dell'anno scorso o vincere a casa del Real
A me bruciano più le sonore legnate da Guinness degli scandali, che le esaltanti vittorie di prestigio. Avessi la certezza che ad ogni partecipazione in Champions, la sconfitta più pesante fosse un 3-0, mi piacerebbe anche a me parteciparvi senza alcun indugio
A me bruciano più le sonore legnate da Guinness degli scandali, che le esaltanti vittorie di prestigio. Avessi la certezza che ad ogni partecipazione in Champions, la sconfitta più pesante fosse un 3-0, mi piacerebbe anche a me parteciparvi senza alcun indugio
L'anno scorso sono stati un 4-1 e un 5-2, uno ribaltato e l'altro quasi.
"Tutti gli allenatori parlano di movimento, di correre molto. Io dico che non è necessario correre tanto. Il calcio è uno sport che si gioca col cervello. Devi essere al posto giusto al momento giusto, né troppo presto né troppo tardi"
Tra l’altro ho fatto pure l’esempio sbagliato perché, negli anni Ottanta, la Roma ha vissuto il suo miglior periodo europeo prima di questo.
"Tutti gli allenatori parlano di movimento, di correre molto. Io dico che non è necessario correre tanto. Il calcio è uno sport che si gioca col cervello. Devi essere al posto giusto al momento giusto, né troppo presto né troppo tardi"
A me bruciano più le sonore legnate da Guinness degli scandali, che le esaltanti vittorie di prestigio. Avessi la certezza che ad ogni partecipazione in Champions, la sconfitta più pesante fosse un 3-0, mi piacerebbe anche a me parteciparvi senza alcun indugio
Invece per me la sera di Roma Barcellona ha cancellato tutte le legnate subite in passato
FoveaASR ha scritto:
Ti sei perso la scorsa edizione della Champions.
Chelsea: sei gol tra andata e ritorno
Shakhtar: due gol
Barcellona: inutile anche parlarne
Liverpool: quattro gol al ritorno, con un arbitro migliore saremmo stati 3-2 al sessantesimo, con mezz'ora di gioco davanti e un uomo in più.
Trovo maggiori soddisfazioni nel ricordare l’inserimento in scivolata di Perrotta a San Siro, che ci consegnó di fatto la Coppa Italia, ma anche l’aver preso a pallonate i viola nel 2001, mettendo in bacheca la tanto bistrattata Supercoppa Italiana. Mi pesa enormemente ammetterlo, ma stai a vedere che avevano scritto giusto i pecorari al derby del 3-3. “Noi i portaombrelli...voi manco quelli!”
Trovo maggiori soddisfazioni nel ricordare l’inserimento in scivolata di Perrotta a San Siro, che ci consegnó di fatto la Coppa Italia, ma anche l’aver preso a pallonate i viola nel 2001, mettendo in bacheca la tanto bistrattata Supercoppa Italiana. Mi pesa enormemente ammetterlo, ma stai a vedere che avevano scritto giusto i pecorari al derby del 3-3. “Noi i portaombrelli...voi manco quelli!”
Beato te. Roma-Barcellona ha fatto male ai tifosi di un club che, negli ultimi anni, ha cambiato il modo di vedere il calcio. Vincere la Coppa e arrivare in Champions, altra strada non c’è; poi, si possono scegliere le partite a cui assistere, ma si lasci alle generazioni più giovani l’ebbrezza di vedere la Roma stabilmente in Europa.
"Tutti gli allenatori parlano di movimento, di correre molto. Io dico che non è necessario correre tanto. Il calcio è uno sport che si gioca col cervello. Devi essere al posto giusto al momento giusto, né troppo presto né troppo tardi"
Trovo maggiori soddisfazioni nel ricordare l’inserimento in scivolata di Perrotta a San Siro, che ci consegnó di fatto la Coppa Italia, ma anche l’aver preso a pallonate i viola nel 2001, mettendo in bacheca la tanto bistrattata Supercoppa Italiana. Mi pesa enormemente ammetterlo, ma stai a vedere che avevano scritto giusto i pecorari al derby del 3-3. “Noi i portaombrelli...voi manco quelli!”
Beato te. Roma-Barcellona ha fatto male ai tifosi di un club che, negli ultimi anni, ha cambiato il modo di vedere il calcio. Vincere la Coppa e arrivare in Champions, altra strada non c’è; poi, si possono scegliere le partite a cui assistere, ma si lasci alle generazioni più giovani l’ebbrezza di vedere la Roma stabilmente in Europa.
"Tutti gli allenatori parlano di movimento, di correre molto. Io dico che non è necessario correre tanto. Il calcio è uno sport che si gioca col cervello. Devi essere al posto giusto al momento giusto, né troppo presto né troppo tardi"
voeller9 ha scritto:Invece per me la sera di Roma Barcellona ha cancellato tutte le legnate subite in passato
Beato te. A me ancora rode non esser riuscito a far 3 punti e qualificarmi tra Galatasaray e Liverpool nel 2002. Resta fine a se stesso, il precedente successo per 3-0 contro i catalani
A me bruciano più le sonore legnate da Guinness degli scandali, che le esaltanti vittorie di prestigio. Avessi la certezza che ad ogni partecipazione in Champions, la sconfitta più pesante fosse un 3-0, mi piacerebbe anche a me parteciparvi senza alcun indugio
Allora andiamo a giocare in B cosi possiamo essere sicuri di non perdere mai con più di 2 gol di scarto..
Siamo praticamente invidiosi della condizione della Lazio.
"Tutti gli allenatori parlano di movimento, di correre molto. Io dico che non è necessario correre tanto. Il calcio è uno sport che si gioca col cervello. Devi essere al posto giusto al momento giusto, né troppo presto né troppo tardi"
FoveaASR ha scritto:
Beato te. Roma-Barcellona ha fatto male ai tifosi di un club che, negli ultimi anni, ha cambiato il modo di vedere il calcio. Vincere la Coppa e arrivare in Champions, altra strada non c’è; poi, si possono scegliere le partite a cui assistere, ma si lasci alle generazioni più giovani l’ebbrezza di vedere la Roma stabilmente in Europa.
Se ad ogni partecipazione in Champions devo rischiare la scanizza (fortuna che il peggior Real Madrid degli ultimi 10 anni lo scorso settembre al Bernabeu, non ha voluto infierire, accontentandosi giusto di fermarsi a 3) allora preferisco arrivare quarto e giocarmi seriamente l’Europa League. Dove c’è qualche possibilità di vincerla, al contrario della Champions
Dalla Lazio, in tutta franchezza, prenderei solo ed esclusivamente la capacità di mettere la giusta mentalità in questa competizione. Cosa che la Roma ha perso da tempo, snobbandola in più di un'occasione. Vorrei solo che i giocatori si impegnassero per arrivare in fondo anche qui.
Se ad ogni partecipazione in Champions devo rischiare la scanizza (fortuna che il peggior Real Madrid degli ultimi 10 anni lo scorso settembre al Bernabeu, non ha voluto infierire, accontentandosi giusto di fermarsi a 3) allora preferisco arrivare quarto e giocarmi seriamente l’Europa League. Dove c’è qualche possibilità di vincerla, al contrario della Champions
Terzo nel girone CL, col quarto posto in campionato vai comunque in Champions. La tua scanizza non è metro di paragone, per fortuna la Roma gioca più o meno stabilmente su palcoscenici che, ai tuoi tempi, potevamo solo sognare o guardare sulla Rai.
"Tutti gli allenatori parlano di movimento, di correre molto. Io dico che non è necessario correre tanto. Il calcio è uno sport che si gioca col cervello. Devi essere al posto giusto al momento giusto, né troppo presto né troppo tardi"
Loddr16 ha scritto:Dalla Lazio, in tutta franchezza, prenderei solo ed esclusivamente la capacità di mettere la giusta mentalità in questa competizione. Cosa che la Roma ha perso da tempo, snobbandola in più di un'occasione. Vorrei solo che i giocatori si impegnassero per arrivare in fondo anche qui.
