il concetto e' questo io non la ottengo ergo mi incazzo...Yugi ha scritto:
Ho letto con interesse e una punta di imbarazzo quelli che avete scritto. Se le mie argomentazioni ti sembrano inconsistenti, me ne scuso: evidentemente non sono riuscito a fartele arrivare nella maniera corretta o comunque da me voluta.
Leggo: "stai difendendo la categoria". Chiedo scusa, ma è questa è 'na ca...ta. Non è vero. Non ho difeso la mia categoria. Percepite la mia intrusione come un attacco a voi e una difesa della categoria, quando, evidentemente, nessuno di voi ha davvero letto con attenzione e senza pregiudizio quello che ho scritto. Figuriamoci cosa potrebbe mai succedere se dicessi nome e testata per cui lavoro. Potreste prendere un mio pezzo, giocarci come fosse un prodotto di una mente malata o in malafede e far sì che questo risultasse inventato o, al limite, dettato. E allora dovrei provare a spiegare, a scusarmi, a dirvi perché ho scritto quel pezzo. Avreste anche ragione: anni fa lo facevo anche io. Poi con il lavoro ho solo cambiato obiettivo: molti miei colleghi li odio dal profondo del cuore, non sorrido mai a chi non lo merita e di strette di mano ne ho rifiutate parecchie.
Io non volevo fare lezione di giornalismo, ma solo spiegare come sia possibile un errore simile. Mi sembra di aver scritto altrove che questo per me non è grave, ma gravissimo. Sul ritiro del tesserino non è compito mio pronunciarmi, per quello esistono degli organi competenti e la mia opinione la tengo per me, visto che non conosco tutta la vicenda nei minimi dettagli. Posso però dire che è molto grave sia successo tutto ciò. E ho anche spiegato i motivi. Se questo è difendere la categoria, allora devo proprio cambiare mestiere, è evidente la mia incapacità nel comunicare.
La mia unica aggiunta è quella relativa al concetto di tifosi vs stampa/radio. Concordo quando si dice che tutti affermano "non siamo tutti uguali". E' vero, lo dicono in molti e molti sanno di mentire dicendolo. Voi, che siete svegli davvero, sapete bene come distinguere una voce leale o una penna corretta: quindi poco conto ha chi vi dice "non siamo tutti uguali". Anche io, ovviamente: non dovete credermi. Non vi chiedo di credere: la credibilità non è fede, si guadagna passo dopo passo. Eppure di giornalisti credibili ce ne sono. Avete anche fatto qualche nome.
Ripeto: non è una lezione. E' solo un'informazione, una di troppo: ogni lavoro ha le sue caratteristiche, delle quali molte sono note solo a chi, per forza di cose, deve conoscerle. Non mi appello al "voi non ne sapete niente". Anzi, forse voi ne sapete anche troppo, secondo alcuni. Riuscite a smascherare numerose calle, grazie ad una pronta e attenta controinformazione. A volte, e dico davvero, fate quello che, per mille motivi diversi, tra colleghi vorremmo ma non possiamo fare. Però ci sono delle caratteristiche "tecniche" della professione che naturalmente vi sono sconosciute o di cui avete una conoscenza parziale. Dunque, secondo me, giustizia vorrebbe che un'intera categoria non fosse bollata senza appello. La stessa giustizia che voi avete il diritto di ottenere quando leggete un giornale o cliccate su un sito.
e ti dico come e' possibile che io utente/tifoso/ultras/manifestante/passante/iscritto a un partito/persona fisica, vedo una cosa e tu giornalista vedi una cosa e scrivi quello che te pare, a seconda de quello che fa comodo, per soldi, per ideale, per qualsiasi sia il tuo motivo?
io ripeto limitate a fare cronaca e farla bene, senza inventare, senza il tentativo di manipolare, sbalordire, moralizzare, mettere alla pubblica gogna, inventare "epiteti" ecc.ecc. fate cronaca!!
poi dopo quando per 30 anni hai dimostrato di saperla fare, te licenzi, e te metti a da opinioni, tu devi fare il cronista, e possibilmente farlo bene.
finitela con la ricerca affannata dello scoop, che ad esempio nel calcio e' spasmodica e non serve a un cazzo, mettete l'inchiostro nella penna non il veleno.