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Re: Epopea di una notizia

Inviato: mar 1 gen 2013, 15:13
da il_noumeno
trebuchet ha scritto: Beh differenziazioni vanno fatte, perchè in Italia ci sono giornalisti veramente bravi. Bisogna soffermarsi un attimo e saper distinguere, informandosi. Ci sono giornalisti di inchiesta che all'estero se li sognano. E ci sono anche giornalisti sportivi molto bravi, anche a Roma. Io ne ho conosciuti e ci metterei la mano sul fuoco sulla loro bravura e onestà intellettuale. Io ti dico come ragionerei se fossi un editore di una radio o il direttore di un giornale: come prima cosa io vedrei i titoli, il curriculum, e già lì farei una prima scrematura scartando tutti quelli che non hanno titoli per fare giornalismo, quello vero. Poi da direttore mi metterei a sentire come un mio giornalista si esprime, quanto intuito ha, e se non mi sta bene come lavora lo striglio fino a che non impara qualcosa. Naturalmente, anche per fare il direttore c'è bisogno di essere uno che ne capisce. Io non sarò mai direttore di una testata o di un giornale ma farei proprio così...vedrai che con questo sistema il rischio di assistere a un qualcosa di raccapricciante come accaduto l'altra notte si riduce notevolmente

Dopo la morte di D'Avanzo quanti sono rimasti i "giornalisti d'inchiesta" in Italia? Tre?

Re: Epopea di una notizia

Inviato: mar 1 gen 2013, 15:35
da paz
trebuchet ha scritto:guarda, non mi stupisco neanche io in realtà. Il giornalismo, politico quanto sportivo quanto di cronaca, è una cosa seria perchè in questo Paese avere la possibilità di informare è un grosso onere, oltre che un onore. In Italia purtroppo nel giornalismo esiste l'impunità, e quindi se Sallusti fa una zozzata viene praticamente graziato dalla prima carica dello stato non perchè il fatto non sussistesse, ma semplicemente perchè Sallusti fa notizia (non è che la scrive, la fa...). Scendendo a livelli di giornalismo locale, io non sono contrario al proliferare di siti, giornali o radio sulla Roma...più informazione c'è e meglio è, è diritto di chiunque informarsi, quindi farlo su più fronti anche ideologicamente opposti è giusto....

TUTTAVIA, chi vuole pensare di fare informazione deve avere il titolo per farlo, o no? E non mi pare che questo titolo ce l'abbiano tutti, in questo caso.

Ciao Trebuchet, non discuto della necessità di avere titoli per fare il giornalista. Ma il titolo è un criterio formale. Nella sostanza il giornalismo sportivo romano è un carrozzone di mestieranti di quarta categoria con qualche punta di intelligenza, sovrastata dalla melma in cui lavora, in un contesto così immorale e così poco professionale che austini (per me un grande) o lomonaco siano bravi o meno, è irrilevante.
Sul giornalismo politico: be', abbiamo visto che Repubblica dopo le dimissioni di berlusconi non sapeva più che pesci prendere per sei mesi. ora invece si è ringalluzzita. :lol: se quanlcuno dicesse: "ve lo meritate berlusconi", non avrebbe torto.

io leggo Le monde e libé e spesso il nyt -su cui, politicamente, ci sarebbe molto da dire: fare un confronto con il corsera o repubblica è ingeneroso per i primi tre giornali - e tanti saluti alla ferrazza e vocalelli che scrivono su repubblica :lol:

Sulle differenziazioni: sono d'accordo. hai ragione. ma intanto non sempre si può sottilizzare: ci sono polemiche che richiedono la sciabola e altre il fioretto. dopo quanto accaduto alla Roma americana per me nemmeno il napalm basta. asd Inoltre, uno deve pur guardare il quadro completo, e converrai che è davvero desolante.
buon anno :flag1:

Re: Epopea di una notizia

Inviato: mar 1 gen 2013, 15:36
da trebuchet
Penso a Bolzoni, che a me piace molto ma forse sono di parte perchè adoro la tematica stato-mafia. Ma anche se fossero tre come dici tu, sparare a zero tout court sulla categoria non è giusto. E'come quando dicono che i romanisti sono tutti beceri: eh no, io becero non mi ci sento. Il mio non è corporativismo, lo ripeto, perchè anzi ci sono giornalisti che la categoria la infangano...e sono tanti ahimè...

Re: Epopea di una notizia

Inviato: mar 1 gen 2013, 15:38
da trebuchet
paz ha scritto:

Ciao Trebuchet, non discuto della necessità di avere titoli per fare il giornalista. Ma il titolo è un criterio formale. Nella sostanza il giornalismo sportivo romano è un carrozzone di mestieranti di quarta categoria con qualche punta di intelligenza, sovrastata dalla melma in cui lavora, in un contesto così immorale e così poco professionale che austini (per me un grande) o lomonaco siano bravi o meno, è irrilevante.
Sul giornalismo politico: be', abbiamo visto che Repubblica dopo le dimissioni di berlusconi non sapeva più che pesci prendere per sei mesi. ora invece si è ringalluzzita. :lol: se quanlcuno dicesse: "ve lo meritate berlusconi", non avrebbe torto.

io leggo Le monde e libé e spesso il nyt -su cui, politicamente, ci sarebbe molto da dire: fare un confronto con il corsera o repubblica è ingeneroso per i primi tre giornali - e tanti saluti alla ferrazza e vocalelli che scrivono su repubblica :lol:

Sulle differenziazioni: sono d'accordo. hai ragione. ma intanto non sempre si può sottilizzare: ci sono polemiche che richiedono la sciabola e altre il fioretto. dopo quanto accaduto alla Roma americana per me nemmeno il napalm basta. asd Inoltre, uno deve pur guardare il quadro completo, e converrai che è davvero desolante.
buon anno :flag1:
Caro Paz, il quadro completo non solo è desolante, ma fa anche ribrezzo. Buon anno anche a te

Re: Epopea di una notizia

Inviato: mar 1 gen 2013, 15:41
da vietcong
A proposito di corsera e repubblica come prime fonti, mi ricordo quando pubblicarono (o era solo il corriere?) la notizia della morte di Owen Wilson come cosa certa... però una ogni tanto può capitare. Quanto alle testate sportive e mondo Roma, sinceramente dopo che il corriere dello sport pubblico la notizia dell'addio di Baldini alla Roma per andare al Tottenham, non credo più a niente e a nessuno. Fu una cosa talmente grave e traumatica che per giorni non riuscii neanche a visitare il forum tanto ero disgustato. Poi però Baldini fa una conferenza stampa attaccando i giornalisti e tutti a dire che cercava alibi perché la Roma andava male..

Re: Epopea di una notizia

Inviato: mar 1 gen 2013, 15:49
da Yugi
ForzaMagica ha scritto: Ne parlavo ieri con un mio amico che lavora per un importante testata nazionale.
Le sue valutazioni erano le stesse che tu fai, tuttavia, forse per l'ormai lunga militanza nella professione, non era affatto stupito dell'accaduto: troppo spesso la smania di arrivare prima degli altri prevale su tutto.
E' questo il motivo per cui, dopo aver sentito un parere così autorevole (come questo tuo messaggio di oggi), da subito le argomentazioni espresse ieri dall'anonimo giornalista neoiscritto al forum, mi sono sembrate di una inconsistenza così imbarazzante da pensare che fosse uno scherzo.

Ho letto con interesse e una punta di imbarazzo quelli che avete scritto. Se le mie argomentazioni ti sembrano inconsistenti, me ne scuso: evidentemente non sono riuscito a fartele arrivare nella maniera corretta o comunque da me voluta.

Leggo: "stai difendendo la categoria". Chiedo scusa, ma è questa è 'na ca...ta. Non è vero. Non ho difeso la mia categoria. Percepite la mia intrusione come un attacco a voi e una difesa della categoria, quando, evidentemente, nessuno di voi ha davvero letto con attenzione e senza pregiudizio quello che ho scritto. Figuriamoci cosa potrebbe mai succedere se dicessi nome e testata per cui lavoro. Potreste prendere un mio pezzo, giocarci come fosse un prodotto di una mente malata o in malafede e far sì che questo risultasse inventato o, al limite, dettato. E allora dovrei provare a spiegare, a scusarmi, a dirvi perché ho scritto quel pezzo. Avreste anche ragione: anni fa lo facevo anche io. Poi con il lavoro ho solo cambiato obiettivo: molti miei colleghi li odio dal profondo del cuore, non sorrido mai a chi non lo merita e di strette di mano ne ho rifiutate parecchie.
Io non volevo fare lezione di giornalismo, ma solo spiegare come sia possibile un errore simile. Mi sembra di aver scritto altrove che questo per me non è grave, ma gravissimo. Sul ritiro del tesserino non è compito mio pronunciarmi, per quello esistono degli organi competenti e la mia opinione la tengo per me, visto che non conosco tutta la vicenda nei minimi dettagli. Posso però dire che è molto grave sia successo tutto ciò. E ho anche spiegato i motivi. Se questo è difendere la categoria, allora devo proprio cambiare mestiere, è evidente la mia incapacità nel comunicare.
La mia unica aggiunta è quella relativa al concetto di tifosi vs stampa/radio. Concordo quando si dice che tutti affermano "non siamo tutti uguali". E' vero, lo dicono in molti e molti sanno di mentire dicendolo. Voi, che siete svegli davvero, sapete bene come distinguere una voce leale o una penna corretta: quindi poco conto ha chi vi dice "non siamo tutti uguali". Anche io, ovviamente: non dovete credermi. Non vi chiedo di credere: la credibilità non è fede, si guadagna passo dopo passo. Eppure di giornalisti credibili ce ne sono. Avete anche fatto qualche nome.
Ripeto: non è una lezione. E' solo un'informazione, una di troppo: ogni lavoro ha le sue caratteristiche, delle quali molte sono note solo a chi, per forza di cose, deve conoscerle. Non mi appello al "voi non ne sapete niente". Anzi, forse voi ne sapete anche troppo, secondo alcuni. Riuscite a smascherare numerose calle, grazie ad una pronta e attenta controinformazione. A volte, e dico davvero, fate quello che, per mille motivi diversi, tra colleghi vorremmo ma non possiamo fare. Però ci sono delle caratteristiche "tecniche" della professione che naturalmente vi sono sconosciute o di cui avete una conoscenza parziale. Dunque, secondo me, giustizia vorrebbe che un'intera categoria non fosse bollata senza appello. La stessa giustizia che voi avete il diritto di ottenere quando leggete un giornale o cliccate su un sito.

Re: Epopea di una notizia

Inviato: mar 1 gen 2013, 15:52
da 433
paz ha scritto: Sul giornalismo politico: be', abbiamo visto che Repubblica dopo le dimissioni di berlusconi non sapeva più che pesci prendere per sei mesi. ora invece si è ringalluzzita. :lol: se quanlcuno dicesse: "ve lo meritate berlusconi", non avrebbe torto.

se devi dì ste cose almeno cambiate nick.

Re: Epopea di una notizia

Inviato: mar 1 gen 2013, 15:55
da paz
433 ha scritto:
se devi dì ste cose almeno cambiate nick.

prego? Articola meglio il pensiero, se ce la fai

Re: Epopea di una notizia

Inviato: mar 1 gen 2013, 15:56
da V.G.41
paz ha scritto:
prego? Articola meglio il pensiero, se ce la fai
Discutete con educazione o non discutete affatto. Vale per entrambi.

Re: Epopea di una notizia

Inviato: mar 1 gen 2013, 15:57
da paz
V.G.41 ha scritto: Discutete con educazione o non discutete affatto. Vale per entrambi.

VG, veramente è lui che ha cominciato. E siccome lo fa spesso e con molti, è chiaro che prima scrive e poi riflette.

Re: Epopea di una notizia

Inviato: mar 1 gen 2013, 15:59
da V.G.41
paz ha scritto:
VG, veramente è lui che ha cominciato. E siccome lo fa spesso e con molti, è chiaro che prima scrive e poi riflette.
Non ho ripreso gli interventi di nessuno dei due, vi ho preceduti. Se dovete discutere fatelo in maniera educata.

Re: Epopea di una notizia

Inviato: mar 1 gen 2013, 16:07
da 433
Yugi ha scritto:
Ho letto con interesse e una punta di imbarazzo quelli che avete scritto. Se le mie argomentazioni ti sembrano inconsistenti, me ne scuso: evidentemente non sono riuscito a fartele arrivare nella maniera corretta o comunque da me voluta.

Leggo: "stai difendendo la categoria". Chiedo scusa, ma è questa è 'na ca...ta. Non è vero. Non ho difeso la mia categoria. Percepite la mia intrusione come un attacco a voi e una difesa della categoria, quando, evidentemente, nessuno di voi ha davvero letto con attenzione e senza pregiudizio quello che ho scritto. Figuriamoci cosa potrebbe mai succedere se dicessi nome e testata per cui lavoro. Potreste prendere un mio pezzo, giocarci come fosse un prodotto di una mente malata o in malafede e far sì che questo risultasse inventato o, al limite, dettato. E allora dovrei provare a spiegare, a scusarmi, a dirvi perché ho scritto quel pezzo. Avreste anche ragione: anni fa lo facevo anche io. Poi con il lavoro ho solo cambiato obiettivo: molti miei colleghi li odio dal profondo del cuore, non sorrido mai a chi non lo merita e di strette di mano ne ho rifiutate parecchie.
Io non volevo fare lezione di giornalismo, ma solo spiegare come sia possibile un errore simile. Mi sembra di aver scritto altrove che questo per me non è grave, ma gravissimo. Sul ritiro del tesserino non è compito mio pronunciarmi, per quello esistono degli organi competenti e la mia opinione la tengo per me, visto che non conosco tutta la vicenda nei minimi dettagli. Posso però dire che è molto grave sia successo tutto ciò. E ho anche spiegato i motivi. Se questo è difendere la categoria, allora devo proprio cambiare mestiere, è evidente la mia incapacità nel comunicare.
La mia unica aggiunta è quella relativa al concetto di tifosi vs stampa/radio. Concordo quando si dice che tutti affermano "non siamo tutti uguali". E' vero, lo dicono in molti e molti sanno di mentire dicendolo. Voi, che siete svegli davvero, sapete bene come distinguere una voce leale o una penna corretta: quindi poco conto ha chi vi dice "non siamo tutti uguali". Anche io, ovviamente: non dovete credermi. Non vi chiedo di credere: la credibilità non è fede, si guadagna passo dopo passo. Eppure di giornalisti credibili ce ne sono. Avete anche fatto qualche nome.
Ripeto: non è una lezione. E' solo un'informazione, una di troppo: ogni lavoro ha le sue caratteristiche, delle quali molte sono note solo a chi, per forza di cose, deve conoscerle. Non mi appello al "voi non ne sapete niente". Anzi, forse voi ne sapete anche troppo, secondo alcuni. Riuscite a smascherare numerose calle, grazie ad una pronta e attenta controinformazione. A volte, e dico davvero, fate quello che, per mille motivi diversi, tra colleghi vorremmo ma non possiamo fare. Però ci sono delle caratteristiche "tecniche" della professione che naturalmente vi sono sconosciute o di cui avete una conoscenza parziale. Dunque, secondo me, giustizia vorrebbe che un'intera categoria non fosse bollata senza appello. La stessa giustizia che voi avete il diritto di ottenere quando leggete un giornale o cliccate su un sito.

La scusa delle cose "tecniche" che non possiamo conoscere regge poco.

Se viene citata una fonte come adnkronos basta andare a controllare.

Che c'è di tecnico? Che dovete sbrigavve a far uscire la notizia per non arrivare dopo la concorrenza e quindi non avete tempo di controllare la fonte?

Sei venuto qui a dire che non possiamo sapere, ci sono delle caratteristiche tecniche e bla bla bla... le cose sò due: o ce le spieghi, oppure è inutile che vieni qua a parlare parlare parlare se poi non ci dici nulla di concreto.

Come ho già detto in precedenza (ma non mi hai risposto) a Roma, riguardo al giornalismo sportivo, abbiamo ilRomanista che ha cambiato direttore e appena arrivato Carmine Fotia ha iniziato a insultare i romanisti come me solo perchè contestavamo Rosella Sensi, abbiamo Pippo Marra, proprietario della adnkronos che ci ha preso per il culo dicendoci che dovevamo stare attenti agli squali travestiti da sirene, perchè gli americani fanno merchandising con tutto, pure con le tazze per la colazione, abbiamo tal Roberto Renga che voleva far uscire una falsa notizia per smerdare Franco Baldini e per farlo ha creato un "GRUPPO DI LAVORO" (parole sue) con tal Marione solo perchè Marione ha "beghe personali" con Baldini, poi abbiamo diversi giornalisti che scrivono che gli americani non esistono, che sono dei prestanome, che non c'hanno i soldi, che non ci mettono i soldi, che non si sa chi è il presidente della Roma, e tante altre stronzate. A fronte di questo l'ordine dei giornalisti non fa nulla. Ah, e ho sorvolato sulla velina Guido D'Ubaldo, per anni scribacchino della famiglia sensi.

Però no, non dobbiamo fare di tutta l'erba un fascio. Perchè noi non sappiamo, non possiamo sapere.

E allora ti chiedo: per quale motivo invece i giornalisti possono fare di tutta l'erba un fascio e trattare tutti gli ultras come criminali? Perchè non dirmi che non è così, e chi non lo fa è quasi sempre solo perchè ha delle amicizie che ci tiene a mantenere, o perchè "non se lo può permettere".

Re: Epopea di una notizia

Inviato: mar 1 gen 2013, 16:44
da romolo1988
Per me la maggior responsabilità della scarsa qualità del giornalismo in Italia è degli editori..

Re: Epopea di una notizia

Inviato: mar 1 gen 2013, 17:16
da Francesco
433 ha scritto:
La scusa delle cose "tecniche" che non possiamo conoscere regge poco.

Se viene citata una fonte come adnkronos basta andare a controllare.

Che c'è di tecnico? Che dovete sbrigavve a far uscire la notizia per non arrivare dopo la concorrenza e quindi non avete tempo di controllare la fonte?

Sei venuto qui a dire che non possiamo sapere, ci sono delle caratteristiche tecniche e bla bla bla... le cose sò due: o ce le spieghi, oppure è inutile che vieni qua a parlare parlare parlare se poi non ci dici nulla di concreto.

Come ho già detto in precedenza (ma non mi hai risposto) a Roma, riguardo al giornalismo sportivo, abbiamo ilRomanista che ha cambiato direttore e appena arrivato Carmine Fotia ha iniziato a insultare i romanisti come me solo perchè contestavamo Rosella Sensi, abbiamo Pippo Marra, proprietario della adnkronos che ci ha preso per il culo dicendoci che dovevamo stare attenti agli squali travestiti da sirene, perchè gli americani fanno merchandising con tutto, pure con le tazze per la colazione, abbiamo tal Roberto Renga che voleva far uscire una falsa notizia per smerdare Franco Baldini e per farlo ha creato un "GRUPPO DI LAVORO" (parole sue) con tal Marione solo perchè Marione ha "beghe personali" con Baldini, poi abbiamo diversi giornalisti che scrivono che gli americani non esistono, che sono dei prestanome, che non c'hanno i soldi, che non ci mettono i soldi, che non si sa chi è il presidente della Roma, e tante altre stronzate. A fronte di questo l'ordine dei giornalisti non fa nulla. Ah, e ho sorvolato sulla velina Guido D'Ubaldo, per anni scribacchino della famiglia sensi.

Però no, non dobbiamo fare di tutta l'erba un fascio. Perchè noi non sappiamo, non possiamo sapere.

E allora ti chiedo: per quale motivo invece i giornalisti possono fare di tutta l'erba un fascio e trattare tutti gli ultras come criminali? Perchè non dirmi che non è così, e chi non lo fa è quasi sempre solo perchè ha delle amicizie che ci tiene a mantenere, o perchè "non se lo può permettere".

Re: Epopea di una notizia

Inviato: mar 1 gen 2013, 17:53
da il_noumeno
trebuchet ha scritto:Penso a Bolzoni, che a me piace molto ma forse sono di parte perchè adoro la tematica stato-mafia. Ma anche se fossero tre come dici tu, sparare a zero tout court sulla categoria non è giusto. E'come quando dicono che i romanisti sono tutti beceri: eh no, io becero non mi ci sento. Il mio non è corporativismo, lo ripeto, perchè anzi ci sono giornalisti che la categoria la infangano...e sono tanti ahimè...
Bolzoni era uno dei tre infatti. Bonini è un altro (e infatti lavorava con D'Avanzo). Già il team di Report per quanto mi riguarda è molto scaduto rispetto agli esordi.
In ogni caso mi pare evidente che il livello qualitativo medio della categoria è in forte declino rispetto a due/tre decenni fa.
Nonostante ci siano ancora ottimi professionisti, il giornalismo d'inchiesta in questo paese è quasi morto. E grazie a questo fenomeno piuttosto palese ha trovato spazio quel "giornalismo" d'avanspettacolo che risiede nei copioni (autori travestiti da cronisti) di Striscia e Iene: non è una generalizzazione, ma una constatazione.