jsl14 ha scritto:Scusate ma non era uscito che il Leicester non ha la licenza uefa?
Secondo i conti dei revisori inglesi, il Leicester negli ultimi due anni avrebbe accumulato un rosso di almeno 70 milioni di sterline (circa 90 milioni di euro), ma per permettere l’iscrizione ai campionati nazionali, concedono uno sforamento di sole 8 milioni di sterline. Il metodo per recuperare denaro fino a rientrare negli 8 milioni non interessa ai revisori (o almeno non sono così fiscali come l’Uefa), e così il magnate thailandese ha potuto inventarsi movimenti di ingegneria contabile per far quadrare i bilanci.
Secondo le ultime indiscrezioni, pare abbia avviato un’impresa, la Trestellar Limited, la quale avrebbe sede all’indirizzo in cui, guardacaso, ha sede la società dei suoi figli. Non appena la Trestellar ha aperto i battenti, ancor prima di avere un sito internet o un numero di telefono, ha concesso sponsorizzazioni al Leicester per milioni di sterline, una quantità che sarebbe elevata per un top club, figuriamoci per uno che lotta per non retrocedere. Fatto sta che questa operazione lo scorso anno ha salvato il club: ha aumentato del 60% il fatturato ed ha fatto rientrare il range delle perdite entro gli 8 milioni di sterline. A tutto ciò si è aggiunta un’operazione, ideata sempre dal proprietario del club, di finanziamento che definire occulto non sarebbe poi tanto sbagliato: una sorta di azionariato popolare per finanziare il club emettendo azioni per un valore di 100 milioni di sterline. Peccato che tutti e 100 i milioni sono stati versati proprio da Srivaddhanaprabha.