Jean Louis Scipione ha scritto:
meglio lo spezia perchè i salernitani arriverebbero in quindici-ventimila, quindi per l'ordine pubblico potrebbero esserci dei problemi e magari fanno giocare la partita di pomeriggio, del resto col prefetto che c'avemo.
come sono i rapporti tra noi e i salernitani?
In cuor mio, vorrei incrociare i liguri, ma solo per un mero discorso di incontro del tutto inedito in gare ufficiali. Per ció che concerne i pisciaiuoli, i rapporti non sono clamorosamente deleteri (tra alcuni elementi della Nuova Guardia ed esponenti di spicco dei Fedayn esiste una sorta di conoscenza e stima) ma nemmeno idilliaci. Giugno '94: play off valevoli per l'accesso alla serie cadetta, incontro Lodigiani-Salernitana. Col campionato di serie A concluso da qualche settimana, furono tanti i romanisti presenti in Tribuna Tevere, ad accompagnare e sostenere con simpatia la terza compagine calcistica capitolina. Al pareggio dei granata su rigore ad inizio ripresa, da chi
a volte ritorna venne sottratto e portato via agli ospiti lo striscione Mummions, senza mai rivendicarlo nè tantomeno esporlo nel corso degli anni. Nei tre precedenti effettivi contro di loro invece, risulta una lontana amichevole in un triangolare estivo giocato nel '94 in pieno agosto all'Arechi tra Roma-Torino-Salernitana, denominato Trofeo delle Capitali (ancora mi chiedo cosa caspita ci azzeccassero i campani...casomai ci sarebbe dovuta essere la Fiorentina, ma tant'è). Numero esiguo di romanisti presenti, circa una ventina, con striscioni Ultrà Roma e stendardo XXI Aprile al seguito. Indifferenza totale in quel caso. Mentre nell'unico anno degli
ippocampi presenti nella massima serie, stagione '98 '99, ci fu più di qualche frizione fra i due schieramenti. Alla prima di campionato, salirono almeno 7000 persone ad accompagnare l'undici di Delio Rossi in quella che per loro risultava essere una storica trasferta. Durante il tragitto da P.le Flaminio a P.zza Mancini sul 225 (oggi 2), risultarono autori di veri atti di misero sciacallaggio, perpretato nei confronti di persone del tutto estranee al tifo e alla partita (si giocó di sabato pomeriggio) alleggerendo i malcapitati di portafogli, orologi, catenine e preziosi vari. Di controaltare, alcune auto targate SA, parcheggiate con troppa disinvoltura nei pressi del palazzo dell'Isef, vennero fatte oggetto di squarci ai pneumatici. Durante il match, venne applaudita dalla Sud, la loro coreografia mostrata ad inizio ripresa, partorita proprio mentre Paulo Sergio si accingeva a firmare il momentaneo pareggio. Applausi anche durante l'intervallo, per uno striscione esposto dagli ospiti ad omaggiare l'immenso Ago. Al ritorno, una delle trasferte più ansiogene di tutta la mia vita. Presenza nostra molto scarna, sui 1200 circa, viaggio effettuato in treno dal 90% dei partecipanti. Numero poco congruo, se si riflette sul fatto che si trattó di una novità assoluta. Generalmente recarsi al seguito della Roma in una destinazione del tutto inedita e presenziare sui gradoni di uno stadio mai calpestato prima d'ora in gare ufficiali, attira come non mai, anche in considerazione che chissà come e quando ci sarà modo di poter tornare in certi luoghi, della serie: ora o mai più. Fuori dallo stadio, fummo accolti da gavettoni di urina, lanciati da alcuni scugnizzi presenti sui ballatoi del settore sopra le nostre teste, affacciati verso l'esterno. Durante il match, dall'anello a noi sovrastante, ininterrottamente per tutto il tempo della gara, piovve di tutto nel settore sottostante dove vengono piazzati da sempre gli ospiti. Continui lanci di oggetti, tra cui biglie e accendini, che si infilavano, passando senza problemi le maglie della rete di protezione. Al ché delle nostre rimostranze verso la celere (flegrea), nell'aver perso la pazienza anche troppo tardivamente, essendo stati fin troppo paciosi, calmi e tolleranti; a fine gara, finimmo caricati ferocemente con fare vigliacco ed indiscriminato. Furono manganellati selvaggiamente e senza pietá, anche alcuni celerini romani che avevano provato a calmare le ire dei loro invasati colleghi accecati di rabbia ed in vena di soprusi contro chiunque gli capitó a tiro. Da allora calcolando la differenza di categoria fra le due compagini, non c'è stato più modo di confrontarsi, ma i loro buoni rapporti con Reggina, Bari e soprattutto Brescia, non farebbero presagire pensieri di cordialità da ambo le parti. Giusto la comune amicizia coi barlettani (per loro fratelli da una vita, per noi, in sintonia con un solo direttivo della Sud) potrebbe far si che la faccia da padrone l'indifferenza tra le due realtà. Anche se ad oggi, le chiacchiere stanno a zero. Considerate le attuali norme cilene in uso nell'impianto di Viale dei Gladiatori, anche se passassero loro contro i bianconeri imponendosi e tornando corsari dal Picco, poi all'Olimpico non ci sarebbe nessuna sfida di tifo. Appurata la prolungata e sacrosanta assenza dei gruppi giallorossi sugli spalti della ormai conclamata casa circondariale Curva Sud.