ForzaMagica ha scritto:Da un paio di mesi ci ha lasciato uno dei chitarristi più innovativi e una delle menti musicali più evolute per lo meno degli ultimi 50 anni.
Un genio inclassificabile.
RIP Allan.
Mi ero perso questo post...
Condivido la tristezza per l'enorme perdita...
Ricordo ancora ieri quando acquistai il suo quarto album solista (I.O.U. 1982) nella versione not-on-label (poi ristampato nel 1985 con la copertina rossa invece che nera per la Enigma Records)...
Quello che ho io ha la copertina tutta nera, con il titolo punzonato in oro, in cartone molto spesso, il vinile pesante da 180 gr. ed il numero di telefono stampigliato sul retro, perchè era venduto per corrispondenza...
Trovato ad una delle innumerevoli mostre mercato del disco raro che facevano ai tempi al Jolly Hotel, è a tutt'oggi il pezzo più pregiato della mia collezione...
Insieme al primo dei Tempest (sempre con Holdsworth alla chitarra), supergruppo dei primi '70 con John Hiseman alla batteria e MarK Clarke al basso...
A quanto mi ha raccontato mio fratello, che lo ha seguito più di me e lo ha anche conosciuto qualche anno fa in occasione di un concerto romano, avendo avuto la possibilità di scambiarci quattro chiacchiere davanti ad una birra, Holdsworth soffriva da parecchio tempo di depressione ed aveva una complicata situazione finanziaria...
E' stata avanzata l'ipotesi che si sia tolto la vita. Un suo caro amico e collega ha rivelato che il chitarrista inglese non aveva mai superato completamente il divorzio dalla moglie, di alcuni anni prima...
Una campagna di crowdfunding, aperta per coprire le spese del suo funerale, è stata chiusa dopo soli tre giorni, migliaia di persone vi hanno partecipato ed è stata raccolta una cifra sei volte più grande di quella richiesta.