I Mondiali di calcio raccontati - Francia '98
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Re: I Mondiali di Calcio raccontati - Francia 98
11 - Iran vs Stati Uniti, e le altre.
Partita di calcio di basso profilo, ma con risvolti politici importantissimi.
Il sogno americano di sviluppare il soccer, si ferma bruscamente un'altra volta, vanificando quanto di buono era stato fatto con il mondiale 4 anni prima.
I sorteggi fanno si che si debba giocare un incontro che a livello calcistico conterà nulla, ma politicamente e mediaticamente moltissimo
Questo incontro non lo voleva la diplomazia americana e soprattutto quella iraniana, che rimase sbigottita dalle scene di entusiasmo a Teheran e nel paese, dovute dalla qualificazione al mondiale dopo lo spareggio con l'Australia. Ma che fare, mica non si può giocare!
La Fifa interviene e gestisce l'incontro tra le due nazionali, tra paesi che da 20 anni non avevano rapporti diplomatici, anzi, che vedevano l'una nell'altra il demonio, politico e non.
Anzi , la FIFA fa diventare questa partita un evento mediatico, gli da dei significati che invece non ci sono, la partita viene fatta apparire come un fondamentale crocevia diplomatico tra le due nazioni, come un nuovo incontro di Ping pong tra l'America di Nixon e la Cina comunista di Mao Tze Tung...ma non è così, assolutamente. Sono passati 15 anni, sono passati i Bush, gli Obama e gli Amahdinejiad...ma la situazione e' praticamente la stessa.
Giamaica vs Giappone
Prima apparizione di queste due nazionali ai mondiali di calcio, da allora il Giappone calcisticamente e' cresciuto molto, oggi e' una presenza continua, con buoni giocatori; la Giamaica una meteora, non partecipò più ai mondiali e, onestamente, non so quando potrà riparteciparvi.
Ma in Francia, la Giamaica si toglie la soddisfazione di non finire a zero punti, anzi la prima vittoria in un mondiale arriva, quella nessuno la potrà più cancellare.
Jugoslavia vs Croazia.
No, tranquilli, le due nazionali balcaniche non si incontrarono; ma è solo da segnalare che da questo mondiale, la frammentazione della ex Jugoslavia porta al top europeo molte nazionali, tra cui anche i ragazzi di Suker e Boban.
La Croazia farà molta strada, la Jugoslavia un po' meno; pensare che dieci anni prima giocavano assieme e che poi ragazzi che avevano una unica bandiera si sarebbero ammazzati tra loro, con fosse comuni...per la follia di Belgrado e Zagabria.
Partita di calcio di basso profilo, ma con risvolti politici importantissimi.
Il sogno americano di sviluppare il soccer, si ferma bruscamente un'altra volta, vanificando quanto di buono era stato fatto con il mondiale 4 anni prima.
I sorteggi fanno si che si debba giocare un incontro che a livello calcistico conterà nulla, ma politicamente e mediaticamente moltissimo
Questo incontro non lo voleva la diplomazia americana e soprattutto quella iraniana, che rimase sbigottita dalle scene di entusiasmo a Teheran e nel paese, dovute dalla qualificazione al mondiale dopo lo spareggio con l'Australia. Ma che fare, mica non si può giocare!
La Fifa interviene e gestisce l'incontro tra le due nazionali, tra paesi che da 20 anni non avevano rapporti diplomatici, anzi, che vedevano l'una nell'altra il demonio, politico e non.
Anzi , la FIFA fa diventare questa partita un evento mediatico, gli da dei significati che invece non ci sono, la partita viene fatta apparire come un fondamentale crocevia diplomatico tra le due nazioni, come un nuovo incontro di Ping pong tra l'America di Nixon e la Cina comunista di Mao Tze Tung...ma non è così, assolutamente. Sono passati 15 anni, sono passati i Bush, gli Obama e gli Amahdinejiad...ma la situazione e' praticamente la stessa.
Giamaica vs Giappone
Prima apparizione di queste due nazionali ai mondiali di calcio, da allora il Giappone calcisticamente e' cresciuto molto, oggi e' una presenza continua, con buoni giocatori; la Giamaica una meteora, non partecipò più ai mondiali e, onestamente, non so quando potrà riparteciparvi.
Ma in Francia, la Giamaica si toglie la soddisfazione di non finire a zero punti, anzi la prima vittoria in un mondiale arriva, quella nessuno la potrà più cancellare.
Jugoslavia vs Croazia.
No, tranquilli, le due nazionali balcaniche non si incontrarono; ma è solo da segnalare che da questo mondiale, la frammentazione della ex Jugoslavia porta al top europeo molte nazionali, tra cui anche i ragazzi di Suker e Boban.
La Croazia farà molta strada, la Jugoslavia un po' meno; pensare che dieci anni prima giocavano assieme e che poi ragazzi che avevano una unica bandiera si sarebbero ammazzati tra loro, con fosse comuni...per la follia di Belgrado e Zagabria.
Ultima modifica di pisodinosauro il dom 1 giu 2014, 18:07, modificato 1 volta in totale.
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Re: I Mondiali di Calcio raccontati - Francia 98
Marcio Santos viene convocato da Zagallo, ma salta il Mondiale per infortunio musculare nella finale del Campionato Paulista 20 giorni prima del Mondiale...era difensore del São Paulo in quel periodo...l´erede dello spot é André Cruz, del Milan e sul questo ci sara una grossa polemica rispetto a Romário (e la vediamo dopo).pisodinosauro ha scritto:10 - Le squadre, il Brasile.
Dopo la sbornia americana, il Brasile si presenta in Francia con una squadra forte, ma con alcune contraddizioni.
In porta conferma di Taffarel, sulla fasce il duo Cafu e Roberto Carlos danno il cambio a Jorginho e Branco; il Brasile ne guadagna in spinta, sulla fase difensiva non è il massimo, ma i due ragazzi sono quanto di meglio, come terzini, abbia mai avuto il Brasile dopo i leggendari Nilton e Djalma Santos.
Al centro confermato Aldair , al posto di Marcio Santos c'è Junior Baiano.
I due davanti la difesa sono ancora Dunga e Cesar Sampaio, questo al posto di Mauro Silva.
Esterni di centrocampo il redivivo Leonardo con Rivaldo, davanti la coppia Bebeto e Ronaldo.
E Romario? Il bomber carioca, a trentadue anni, non viene selezionato da Zagalo, anche su suggerimento di Zico, che ne è l'assistente. Romario paga il difficile rapporto che ha in genere con gli allenatori brasiliani, ed il fatto di dire le cose in faccia, senza problemi.
Lascio a Brasileiro i retroscena sulla mancata convocazione di Romario.
Ma in ogni caso questo deve essere il mondiale di Ronaldo, come vuole Zagalo, come vuole il paese e come vuole la Nike, che ha generosamente sponsorizzato la Selecao e vuole sfruttare mediaticamente il mondiale.
È mondiale di Ronalo sarà, che comunque toglie la fascia di primattore allo stesso Zidane.
A me questo Brasile piaceva, forse il solo problema fu quello di avere una linea di centrocampo troppo leggera, con Dunga un po' spremuto a 34 anni e Cesar Sampaio capitato per caso al mondiale, giocando per di più in Giappone.
Forse, considerando la spinta del duo Cafu e Roberto Carlos, maggiore protezione doveva essere data...non poteva certo essere Rivaldo.
Ma se la sera prima della finale, tutti avessero dormito, staremmo parlando di altro...
Cesar Sampaio era il piu forte centrocampista brasiliano in 1994 e, da volante, aveva vinto due Pallone d´Oro di Placar, che fa i voti come la media classifica di Gazzetta dello Sport...premio moltissimo prestigiato qui. Era il cuore del centrocampo del Palmeiras campione brasiliano in 93 e 94 ma non anda all´USA perche Parreira ha scelto giocare con Dunga e Mauro Silva e altri giocatori potevano fare quel ruolo in caso di emergenzia come Mazinho e Leonardo.
Ma era un grandissimo difensore, anche se personalmente lasciare il centrocampo a due veterani quando ci sono terzini come Roberto Carlos e Cafu é stato il piu grosso pecato di Zagallo.
O portiere erano Carlos Germano, Dida e Taffarel...i due primi in grandissima forma ma Taffarel era l´uomo di sicurezza di Zagallo.
I convocati:
Taffarel: giocava nell´Atletico e non era nella sua migliore forma.
Dida: campione della Libertadores 1997, era il migliore portiere brasiliano.
Carlos Germano: campione brasiliano in 1997 e della Libertadores 1998, era in grande forma anche se non tra i migliore di sempre.
Cafu: indiscutibile
Roberto Carloos: indiscutibile
Zé Carlos: grande polemica. Terzino del São Paulo che non aveva mai giocato con la Seleção prima del Mondiale e esordisce contra l´Olanda in semifinale. Velocissimo ma tecnicamente limitato, 1 anno prima giocava nella Serie C brasiliana. Roba da Zagallo.
Zé Roberto: Nel Flamengo in quel periodo era gia centrocampista, ma viene chiamato come terzino.
Aldair: indiscutibile
Junior Baiano: dotato di grandissima tecnica e molta forza fisica, poteva andare molto piu lontano in carriera se fosse stato un difensore piu serio, piu sobrio. Ma era buono,
André Cruz: giocava nel Milan in quel periodo e pesquesto se ne é andato.
Gonçalvez: difensore del Botafogo, uno dei migliore in circulazione. Giusta la chiamata.
Dunga: indiscutibile
Cesar Sampaio: 30enne, il suo mondiale era in 1994
Doriva: volante di quantita, multicampione con il São Paulo, era il doppione di Dunga.
Emerson: viene chiamato dopo l´esclusione di Romário. l`erede di Dunga anche se calcisticamente era piu simile a Sampaio
Leonardo: indiscutibile
Giovanni: giocatore con tecnica soprafina, prima del Mondiale é stato escluso piu di un´anno...viene convocato dopo l´infortunio di Juninho, di cui parlarei dopo.
Denilson: il giovane piu promitente, giocava con la Seleção da quando era 18enne. Veloce,, driblatore e otimo nei cross, era il 12°.
Rivaldo: indiscutibile
Ronaldo: indiscutibile
Bebeto: 34enne, non é stata veramente una sorpresa perche Zagallo l´ho a sempre convocato. Ma c´erano vari attacante in piu forma rispetto a lui, che non meritva questo Mondiale.
Edmundo: dopo Ronaldo e Rivaldo, forse il brasiliano in migliore forma...capocanoniere della Serie A con 29 rete, va a Fiorentina e non gioca molto prima del Mondiale. Punta fenomenale, peccato pela testa ma quello mondiale il titolare era lui e non Bebeto.
Esclusione:
Sergiinho: terzino del São Paulo, prima del Mondiale era praticamente certo che se ne faceva. Pecatto l´esclusione perche era uno dei migliore brasiliano in quel periodo, prima di andare al Milan
Felipe: talentoso e tecnissimo terzino del Vasco, vince tutto prima il Mondiale e giocando sempre da protagonista nonstante il ruolo di terzino...era lui che creava grandissima parte dei pericolo del Vasco in quel periodo. La stampa carioca lo voleva fortemente e lui meritava ma era dopo Serginho nell´hierarquia.
Rogério Ceni: anche lui, va a Confederations Cup ma non fa il Mondiale per polemiche con Zagallo per un episodio nella Confederations
Marcio Santos: infortunio che toglie il posto
Vampeta: era il volante piu in forma in quel periodo, ma non fa il Mondiale perche non era ancora esperto, secondo Zagallo. Per me, doveva essere il centrocampista veloce insieme a Dunga. Dopo il Mondiale, diventa punto fermo della Seleção.
Juninho Paulista: era il trequartista, quello che Zagallo chiamava il n 1. Era in grandissima forma in quel periodo nell´Atletico de Madrid insieme a Bobo Vieri, ma Salgado l´ho fatto rompere i legamenti della caviglia in una giocata assurda. Dopo l´infortunio in febbraio, Zagallo é costretto a convocare inumeri trequartista che non erano nel giro della Seleção, como Raí, Giovanni, Marcelinho Carioca e Zinho. Giovanni anda al mondiale.
Elber: era in grandissimo momento ma non va al Mondiale
Sul Romário, un post esclusivo
nakata ha scritto:certo fa ride che dopo 3 minuti di video di paredes si grida al fenomeno e poi "lo voglio vedé neymar in europa".
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Re: I Mondiali di Calcio raccontati - Francia 98
12 - La lotteria degli ottavi di finale, parte prima.
Cominciamo con la partite che poco hanno da dire.
Il Brasile di Ronaldo cancella il Cile di Salas, senza attenuanti.
La Danimarca di Brian Laudrup rispedisce al mittente una irriconoscibile Nigeria: strana squadra quella africana, autrice in genere di ottimi gironi eliminatori, per poi perdersi al primo turno eliminatorio.
Inoltre la Croazia supera la Romania, con un rigore di Suker, offrendo comunque una buona prova
Poi, la solita Germania batte il solito il Messico, dopo essere andata sotto 1 a 0 ed avere recuperato con Klinsmann e Bierhoff nei minuti finali.
Quante volte siamo stati abituati indovinare, dalla Germania, un girone impeccabile e poi improvvisamente faticare nella eliminazione diretta, ma arrivare in fondo grazie alla voglia ed al sacrificio?
Arriviamo ora ai quarti più interessanti.
L'Italia batte 1 a 0 la Norvegia, offre una prova convincente, le paure del dopo Cile sono passate, la squadra è equilibrata; certo, deve affidarsi a Vieri per segnare, visto che Baggio non ha un minutaggio elevato (anzi qui non timbra neanche il cartellino) e Del Piero è in crisi, come spesso gli accade nei grandi eventi...basta pensare agli Europei due anni dopo.
Ma insomma, ormai bisogna anche centellinare le forze, il gol di Vieri ci è sufficiente per eliminare gli scandinavi ed approdare ai quarti, anche se nel secondo tempo la squadra soffre il forcing dei norvegesi, che sono in serie positiva da oltre 15 partite...
Già, ma ora contro chi giochiamo?
Allo Stade de France, contro Zizou and company...brutta gatta da pelare.
Vediamo gli altri tre incontri.
Cominciamo con la partite che poco hanno da dire.
Il Brasile di Ronaldo cancella il Cile di Salas, senza attenuanti.
La Danimarca di Brian Laudrup rispedisce al mittente una irriconoscibile Nigeria: strana squadra quella africana, autrice in genere di ottimi gironi eliminatori, per poi perdersi al primo turno eliminatorio.
Inoltre la Croazia supera la Romania, con un rigore di Suker, offrendo comunque una buona prova
Poi, la solita Germania batte il solito il Messico, dopo essere andata sotto 1 a 0 ed avere recuperato con Klinsmann e Bierhoff nei minuti finali.
Quante volte siamo stati abituati indovinare, dalla Germania, un girone impeccabile e poi improvvisamente faticare nella eliminazione diretta, ma arrivare in fondo grazie alla voglia ed al sacrificio?
Arriviamo ora ai quarti più interessanti.
L'Italia batte 1 a 0 la Norvegia, offre una prova convincente, le paure del dopo Cile sono passate, la squadra è equilibrata; certo, deve affidarsi a Vieri per segnare, visto che Baggio non ha un minutaggio elevato (anzi qui non timbra neanche il cartellino) e Del Piero è in crisi, come spesso gli accade nei grandi eventi...basta pensare agli Europei due anni dopo.
Ma insomma, ormai bisogna anche centellinare le forze, il gol di Vieri ci è sufficiente per eliminare gli scandinavi ed approdare ai quarti, anche se nel secondo tempo la squadra soffre il forcing dei norvegesi, che sono in serie positiva da oltre 15 partite...
Già, ma ora contro chi giochiamo?
Allo Stade de France, contro Zizou and company...brutta gatta da pelare.
Vediamo gli altri tre incontri.
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Re: I Mondiali di Calcio raccontati - Francia 98
13 - La lotteria degli ottavi di finale, parte seconda.
I galletti dell'Equipe de France dovrebbero liquidare la pratica Paraguay con facilità, c'è troppa differenza di classe e di organizzazione di gioco tra transalpini e paraguagi.
Ma questi sono una squadra tutt'altro che arrendevole, ed in porta hanno il monumento Chilavert.
Nonostante l'assedio del primo tempo, la ripresa vede una povertà di gioco tale che i supplementari sono indiscutibili.
Alla Francia , alla fine, servirò un gol del libero Blanc, ormai a due passi dai rigori, per eliminare al golden gol i sudamericani: primo golden gol ad un mondiale.
La prestazione della Francia preoccupa non poco Aime Jacquet, soprattutto in vista dell'incontro con l'Italia, formazione ovviamente temutissima.
Altro quarto di finale interessantissimo si gioca a Tolosa tra Olanda e Jugoslavia (che è Serbia + Montenegro + Kosovo).
Splendida partita, con primo tempo dominato dai tulipani, in vantaggio col solito Bergkamp, mentre nella ripresa la Jugoslavia ha la possibilità di pareggiare e poi passare in vantaggio nei primissimi minuti, quando Mijatovich manda sulla traversa un rigore per fallo di Stam.
L'Olanda si rianima, segna un gol annullato di un niente, e poi con Davids a tempo scaduto riesce ad eliminare i fastidiosissimi slavi.
Ho sempre detto che se la Jugoslavia avesse avuto la capacità di sedare gli odi interni, sin dagli anni 70 il calcio europeo e mondiale avrebbe avuto un dominatore , un avversario fortissimo per tutti, pieno di dinamismo, forza e tecnica sopraffina.
Finito...no anzi manca una partita, la partita infinita.
I galletti dell'Equipe de France dovrebbero liquidare la pratica Paraguay con facilità, c'è troppa differenza di classe e di organizzazione di gioco tra transalpini e paraguagi.
Ma questi sono una squadra tutt'altro che arrendevole, ed in porta hanno il monumento Chilavert.
Nonostante l'assedio del primo tempo, la ripresa vede una povertà di gioco tale che i supplementari sono indiscutibili.
Alla Francia , alla fine, servirò un gol del libero Blanc, ormai a due passi dai rigori, per eliminare al golden gol i sudamericani: primo golden gol ad un mondiale.
La prestazione della Francia preoccupa non poco Aime Jacquet, soprattutto in vista dell'incontro con l'Italia, formazione ovviamente temutissima.
Altro quarto di finale interessantissimo si gioca a Tolosa tra Olanda e Jugoslavia (che è Serbia + Montenegro + Kosovo).
Splendida partita, con primo tempo dominato dai tulipani, in vantaggio col solito Bergkamp, mentre nella ripresa la Jugoslavia ha la possibilità di pareggiare e poi passare in vantaggio nei primissimi minuti, quando Mijatovich manda sulla traversa un rigore per fallo di Stam.
L'Olanda si rianima, segna un gol annullato di un niente, e poi con Davids a tempo scaduto riesce ad eliminare i fastidiosissimi slavi.
Ho sempre detto che se la Jugoslavia avesse avuto la capacità di sedare gli odi interni, sin dagli anni 70 il calcio europeo e mondiale avrebbe avuto un dominatore , un avversario fortissimo per tutti, pieno di dinamismo, forza e tecnica sopraffina.
Finito...no anzi manca una partita, la partita infinita.
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Re: I Mondiali di Calcio raccontati - Francia 98
In quel mondiale mi fece impazzire Hernandez del Messico che ricordava vagamente Caniggia
"Il cuore di Dio è giallorosso"
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Re: I Mondiali di Calcio raccontati - Francia 98
ai messicani manca sempre quei 3 kilogrammi di muscoli e cattiveria...purtroppo per loro.voeller9 ha scritto:In quel mondiale mi fece impazzire Hernandez del Messico che ricordava vagamente Caniggia
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Re: R: I Mondiali di Calcio raccontati - Francia 98
pisodinosauro ha scritto: ai messicani manca sempre quei 3 kilogrammi di muscoli e cattiveria...purtroppo per loro.
Sì d'accordo con te...
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Re: I Mondiali di Calcio raccontati - Francia 98
14 - La partita infinita.
Quanto è bello il calcio, che ci regala sempre sorprese o episodi che rimangono poi nella mente e nella memoria.
Se poi, ci mette lo zampino il dio del calcio, che pennella le sue trame, sorprendendo sempre per la sua ostinazione a portare avanti un percorso, una visione, che però è oscuro ai più...
Si, sto parlano di Inghilterra contro Argentina, dopo il 1966, dopo le Falkland, ed il 1986...ecco un nuovo episodio.
Saint Etienne, ottavi di finale: la partita parte subito col botto, come si dice in gergo: due calci di rigore fanno capire che è partita vivissima, senza soluzione di continuità, una specie di Ok Corral, anche se, in realtà, la sfida e' corretta tra le parti, i rigori sono molto generosi.
E quando Owens al 15 esimo porta l'Inghilterra sul 2 a 1, penso che stavolta gli argentini, squadra comunque forte, stavolta vanno a casa presto.
Zanetti pareggia fine primo tempo, su schema da calcio di punizione.
Poi il fatto decisivo; Beckham si fa irretire dai fallì, e reagisce ad un intervento di Simeone...rosso, Beckham negli spogliatoi.
Nonostante l'inferiorita' numerica, gli inglesi ci provano a tutta, segnano al 90esimo, ma l'arbitro annulla per fallo di Sherer sul portiere...supplementari...e poi rigori.
Diceva Linecker dopo Italia 90, che se vai ai rigori contro la Germania perdi, sono arrivati credo, a 19 rigori consecutivi segnati durante i mondiali...il problema e' che l'Inghilterra ai rigori e'peggio anche di Italia ed Olanda...che pure ai rigori hanno perso e perderanno ancora molto, ma anche vinto.
Dal dischetto, dal fatal dischetto, Beckham & Co fanno le valigie e tornano mesti a Londra, basta solo attraversare la Manica.
La squadra di Scholes, Shearer e Beckham deve rimandare ad altra data l'appuntamento con la vittoria...e mi chiedo ancora per quanto tempo.
Pur senza mano di dio, l'Argentina vendica ancora una volta le Falkland ed il grido di "animals, animals" urlato a Wembley, qualche anno prima...
Quanto è bello il calcio, che ci regala sempre sorprese o episodi che rimangono poi nella mente e nella memoria.
Se poi, ci mette lo zampino il dio del calcio, che pennella le sue trame, sorprendendo sempre per la sua ostinazione a portare avanti un percorso, una visione, che però è oscuro ai più...
Si, sto parlano di Inghilterra contro Argentina, dopo il 1966, dopo le Falkland, ed il 1986...ecco un nuovo episodio.
Saint Etienne, ottavi di finale: la partita parte subito col botto, come si dice in gergo: due calci di rigore fanno capire che è partita vivissima, senza soluzione di continuità, una specie di Ok Corral, anche se, in realtà, la sfida e' corretta tra le parti, i rigori sono molto generosi.
E quando Owens al 15 esimo porta l'Inghilterra sul 2 a 1, penso che stavolta gli argentini, squadra comunque forte, stavolta vanno a casa presto.
Zanetti pareggia fine primo tempo, su schema da calcio di punizione.
Poi il fatto decisivo; Beckham si fa irretire dai fallì, e reagisce ad un intervento di Simeone...rosso, Beckham negli spogliatoi.
Nonostante l'inferiorita' numerica, gli inglesi ci provano a tutta, segnano al 90esimo, ma l'arbitro annulla per fallo di Sherer sul portiere...supplementari...e poi rigori.
Diceva Linecker dopo Italia 90, che se vai ai rigori contro la Germania perdi, sono arrivati credo, a 19 rigori consecutivi segnati durante i mondiali...il problema e' che l'Inghilterra ai rigori e'peggio anche di Italia ed Olanda...che pure ai rigori hanno perso e perderanno ancora molto, ma anche vinto.
Dal dischetto, dal fatal dischetto, Beckham & Co fanno le valigie e tornano mesti a Londra, basta solo attraversare la Manica.
La squadra di Scholes, Shearer e Beckham deve rimandare ad altra data l'appuntamento con la vittoria...e mi chiedo ancora per quanto tempo.
Pur senza mano di dio, l'Argentina vendica ancora una volta le Falkland ed il grido di "animals, animals" urlato a Wembley, qualche anno prima...
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Re: I Mondiali di Calcio raccontati - Francia 98
Questa partita me ricordo vividamente un slalon di Campbell...
Grande gioco,
Grande gioco,
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Re: I Mondiali di Calcio raccontati - Francia 98
15 - Verso le semifinali, parte prima
I quarti iniziano subito con la sfida Italia contro Francia.
Per quello visto nel girone, e vedendo le forze in campo, la Francia e' nettamente favorita; ritrova Zidane, dopo la squalifica ricevuta negli ottavi, e l'Italia non ha brillato.
Ma la partita va giocata, la Francia ha sul groppone anche i supplementari contro il Paraguay.
L'Italia non impiega subito Baggio, preferendogli uno spento del Piero. A centrocampo ancora Pessotto, con compito di prima marcatura contro Zidane.
Ed ancora fuori il duo Henry Trezeguet...scelte non comprensibili del CT francese.
La partita e' un monologo francese , nei 120 minuti abbondanti di partita, con momenti di assedio alla porta italiana, come i minuti iniziali, e con rari e sporadici attacchi italiani.
La pochezza delle confusioni francesi, però portano l'incontro all'epilogo più logico, e temuto. I rigori.
Solo nel secondo tempo supplementare , in regime di golden gol, l'unica vera opportunità italiana, un tiro a girare di Baggio, solo sulla destra di Bartez, con la palla che gira ma non del tutto.
Palla che esce di una spanna, con Baggio che mima la distanza che separa a palla dal palo...con le due mani...una spanna , a buttare fuori i campioni di casa.
Ai rigori, la traversa di Di Biagio al decimo tiro, sancisce chi va avanti e chi torna a casa.
Italia non lineare nelle scelte, che non ha saputo brillare con alcuni elementi ed ha palesato limiti a centrocampo.
Giusto uscire, se il valore delle due squadre e' quello dimostrato a San Denis.
La grossa sorpresa,invece, la riserva la Croazia, che sgretola le ambizioni di una Germania, in cambio generazionale non ultimato, ma pur sempre campione Europeo in carica.
Una Germania stanca tra vecchie glorie e giovani non all'altezza, che rimane in 10 per l'espulsione di un difensore; non cambiando l'aspetto tattico, Vogts consegna la sua difesa ai contropiede croati, che negli ultimi dieci minuti infieriscono senza pietà.
Aveva provato Vogts a giocare la partita, rimanendo fedele alla impostazione studiata, ma e' un fiasco.
3 a 0, a memoria non ricordo un risultato così netto contro i tedeschi, forse solo l'enorme 1 a 8 contro l'Ungheria nel 1954...un disastro.
Serve un cambiamento globale...a Berlino.
I quarti iniziano subito con la sfida Italia contro Francia.
Per quello visto nel girone, e vedendo le forze in campo, la Francia e' nettamente favorita; ritrova Zidane, dopo la squalifica ricevuta negli ottavi, e l'Italia non ha brillato.
Ma la partita va giocata, la Francia ha sul groppone anche i supplementari contro il Paraguay.
L'Italia non impiega subito Baggio, preferendogli uno spento del Piero. A centrocampo ancora Pessotto, con compito di prima marcatura contro Zidane.
Ed ancora fuori il duo Henry Trezeguet...scelte non comprensibili del CT francese.
La partita e' un monologo francese , nei 120 minuti abbondanti di partita, con momenti di assedio alla porta italiana, come i minuti iniziali, e con rari e sporadici attacchi italiani.
La pochezza delle confusioni francesi, però portano l'incontro all'epilogo più logico, e temuto. I rigori.
Solo nel secondo tempo supplementare , in regime di golden gol, l'unica vera opportunità italiana, un tiro a girare di Baggio, solo sulla destra di Bartez, con la palla che gira ma non del tutto.
Palla che esce di una spanna, con Baggio che mima la distanza che separa a palla dal palo...con le due mani...una spanna , a buttare fuori i campioni di casa.
Ai rigori, la traversa di Di Biagio al decimo tiro, sancisce chi va avanti e chi torna a casa.
Italia non lineare nelle scelte, che non ha saputo brillare con alcuni elementi ed ha palesato limiti a centrocampo.
Giusto uscire, se il valore delle due squadre e' quello dimostrato a San Denis.
La grossa sorpresa,invece, la riserva la Croazia, che sgretola le ambizioni di una Germania, in cambio generazionale non ultimato, ma pur sempre campione Europeo in carica.
Una Germania stanca tra vecchie glorie e giovani non all'altezza, che rimane in 10 per l'espulsione di un difensore; non cambiando l'aspetto tattico, Vogts consegna la sua difesa ai contropiede croati, che negli ultimi dieci minuti infieriscono senza pietà.
Aveva provato Vogts a giocare la partita, rimanendo fedele alla impostazione studiata, ma e' un fiasco.
3 a 0, a memoria non ricordo un risultato così netto contro i tedeschi, forse solo l'enorme 1 a 8 contro l'Ungheria nel 1954...un disastro.
Serve un cambiamento globale...a Berlino.
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Re: I Mondiali di Calcio raccontati - Francia 98
16 - Verso le semifinali, parte seconda
Vediamo se il Brasile rispetta il pronostico e supera in scioltezza la Danimarca dei fratelli Laudrup.
Il Brasile vince, certamente, ma suda le proverbiali camicie per battere una Danimarca a Nantes; 3-2 in un quarto di finale spettacolo che regala gol ed emozioni.
Partenza in salita per i verdeoro; passa poco piu' di 1 minuto e su una dormita generale della difesa brasiliana, Jorgensen mette dentro. La reazione sudamericana e' pronta: al 10 il contestato Bebeto pareggia, è il momento migliore del Brasile che va sul 2-1 con Rivaldo. I danesi non si arrendono, svarione di Roberto Carlos, 2-2 di Brian Laudrup a inizio ripresa, ma al 60' ancora Rivaldo indovina l'angolino e chiude la contesa.
Ronaldo a secco, due assist, ma a secco.
Dall'altra parte, Olanda ed Argentina si riprendono la scena, concedendosi la rivincita della finale del 1978;
Partita intensa, soprattutto il primo tempo in gran parte di marca olandese, nella ripresa gioco più frammentario, dovuto anche alla stanchezza argentina per la maratona con l'Inghilterra.
Un gol di De Boer ed una rete pregevolissima, ancora allo scadere, di Bergkamp inframezzata da un subitaneo pareggio di Claudio Lopez, portano l'Olanda ad affrontare ancora una volta la Selecao, e rimanda a Buenos Aires le speranze gauchos.
Notte fonda per la squadra di Passarella, che torna mestamente a casa, con una difesa composta da Zanetti, Ayala, Chamot e Sensini, centrocampo con Almeyda, Veron, Simeone ed Ortega, più Batistuta e Claudio Lopez, oltre che Crespo disponibile...beh, non vincere è una impresa.
Vediamo se il Brasile rispetta il pronostico e supera in scioltezza la Danimarca dei fratelli Laudrup.
Il Brasile vince, certamente, ma suda le proverbiali camicie per battere una Danimarca a Nantes; 3-2 in un quarto di finale spettacolo che regala gol ed emozioni.
Partenza in salita per i verdeoro; passa poco piu' di 1 minuto e su una dormita generale della difesa brasiliana, Jorgensen mette dentro. La reazione sudamericana e' pronta: al 10 il contestato Bebeto pareggia, è il momento migliore del Brasile che va sul 2-1 con Rivaldo. I danesi non si arrendono, svarione di Roberto Carlos, 2-2 di Brian Laudrup a inizio ripresa, ma al 60' ancora Rivaldo indovina l'angolino e chiude la contesa.
Ronaldo a secco, due assist, ma a secco.
Dall'altra parte, Olanda ed Argentina si riprendono la scena, concedendosi la rivincita della finale del 1978;
Partita intensa, soprattutto il primo tempo in gran parte di marca olandese, nella ripresa gioco più frammentario, dovuto anche alla stanchezza argentina per la maratona con l'Inghilterra.
Un gol di De Boer ed una rete pregevolissima, ancora allo scadere, di Bergkamp inframezzata da un subitaneo pareggio di Claudio Lopez, portano l'Olanda ad affrontare ancora una volta la Selecao, e rimanda a Buenos Aires le speranze gauchos.
Notte fonda per la squadra di Passarella, che torna mestamente a casa, con una difesa composta da Zanetti, Ayala, Chamot e Sensini, centrocampo con Almeyda, Veron, Simeone ed Ortega, più Batistuta e Claudio Lopez, oltre che Crespo disponibile...beh, non vincere è una impresa.
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Re: I Mondiali di Calcio raccontati - Francia 98
Bergkamp, uno dei gol piu belli della storia dei Mondiale
nakata ha scritto:certo fa ride che dopo 3 minuti di video di paredes si grida al fenomeno e poi "lo voglio vedé neymar in europa".
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Re: I Mondiali di Calcio raccontati - Francia 98
Cosi come quello di Owen e lo schema su punizione di Zanetti nella stessa partita !!Brasileiro ha scritto:Bergkamp, uno dei gol piu belli della storia dei Mondiale
Santiago ha scritto:*così carino così edukaku*
Uno piacere ha il grande piacere ospite di avere ospite !!ilmauro ha scritto:tonino asta è l'ideale pe fa il salto
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Re: I Mondiali di Calcio raccontati - Francia 98
Visto solo ora i post di aggiornamento di piso.
Quindi devo tornare indietro con qualche commento
Parto dalla Nigeria che, a mio avviso, rappresenta il più grosso rimpianto del calcio africano degli ultimi anni 20 anni. Quella squadra era molto forte, con giocatori reduci da un ottimo Mondiale nel '94, più i giovani che avevano vinto meritatamente l'oro alle Olimpiadi di Atlanta '96 in finale 3-2 contro il Brasile.
Stella indiscussa Nwanko Kanu, ma c'era anche Oliseh (che poi andrà alla Giuve) che con un tiro micidiale dalla distanza nei gironi aveva segnato il 3-2 che aveva condannato la Spagna all'ennesima delusione mondiale.
Delusione che colpirà le stesse "Super Aquile" nella partita degli ottavi contro la Danimarca in cui, praticamente, non scesero in campo.
Per il resto Croazia monumentale alla sua prima partecipazione ad un Mondiale. Comandata in mezzo al campo da Boban e davanti dall'attaccante del Real, Davor Suker (con cui qualche mese prima aveva vinto la Champions contro i gobbi). La particolarità di Suker era quella di calciare i rigori con ricorsa centrale rispetto al pallone, non ricordo nessun altro giocatore calciarli nella stessa maniera. Se non erro fu proprio lui il capocannoniere del Mondiale.
Per il resto bellissima la partita tra Inghilterra - Argentina, Owen sembrava davvero destinato ad un futuro splendente. Deluderà le attese, nonostante i tanti trofei vinti (compreso un pallone d'Oro tra i più immeritati a mio avviso).
Se mi viene in mente altro scrivo dopo
Quindi devo tornare indietro con qualche commento

Parto dalla Nigeria che, a mio avviso, rappresenta il più grosso rimpianto del calcio africano degli ultimi anni 20 anni. Quella squadra era molto forte, con giocatori reduci da un ottimo Mondiale nel '94, più i giovani che avevano vinto meritatamente l'oro alle Olimpiadi di Atlanta '96 in finale 3-2 contro il Brasile.
Stella indiscussa Nwanko Kanu, ma c'era anche Oliseh (che poi andrà alla Giuve) che con un tiro micidiale dalla distanza nei gironi aveva segnato il 3-2 che aveva condannato la Spagna all'ennesima delusione mondiale.
Delusione che colpirà le stesse "Super Aquile" nella partita degli ottavi contro la Danimarca in cui, praticamente, non scesero in campo.
Per il resto Croazia monumentale alla sua prima partecipazione ad un Mondiale. Comandata in mezzo al campo da Boban e davanti dall'attaccante del Real, Davor Suker (con cui qualche mese prima aveva vinto la Champions contro i gobbi). La particolarità di Suker era quella di calciare i rigori con ricorsa centrale rispetto al pallone, non ricordo nessun altro giocatore calciarli nella stessa maniera. Se non erro fu proprio lui il capocannoniere del Mondiale.
Per il resto bellissima la partita tra Inghilterra - Argentina, Owen sembrava davvero destinato ad un futuro splendente. Deluderà le attese, nonostante i tanti trofei vinti (compreso un pallone d'Oro tra i più immeritati a mio avviso).
Se mi viene in mente altro scrivo dopo

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Re: I Mondiali di Calcio raccontati - Francia 98
Come contraddirti...della Coazia parlo nella semifinale.Alevt86 ha scritto:Visto solo ora i post di aggiornamento di piso.
Quindi devo tornare indietro con qualche commento
Parto dalla Nigeria che, a mio avviso, rappresenta il più grosso rimpianto del calcio africano degli ultimi anni 20 anni. Quella squadra era molto forte, con giocatori reduci da un ottimo Mondiale nel '94, più i giovani che avevano vinto meritatamente l'oro alle Olimpiadi di Atlanta '96 in finale 3-2 contro il Brasile.
Stella indiscussa Nwanko Kanu, ma c'era anche Oliseh (che poi andrà alla Giuve) che con un tiro micidiale dalla distanza nei gironi aveva segnato il 3-2 che aveva condannato la Spagna all'ennesima delusione mondiale.
Delusione che colpirà le stesse "Super Aquile" nella partita degli ottavi contro la Danimarca in cui, praticamente, non scesero in campo.
Per il resto Croazia monumentale alla sua prima partecipazione ad un Mondiale. Comandata in mezzo al campo da Boban e davanti dall'attaccante del Real, Davor Suker (con cui qualche mese prima aveva vinto la Champions contro i gobbi). La particolarità di Suker era quella di calciare i rigori con ricorsa centrale rispetto al pallone, non ricordo nessun altro giocatore calciarli nella stessa maniera. Se non erro fu proprio lui il capocannoniere del Mondiale.
Per il resto bellissima la partita tra Inghilterra - Argentina, Owen sembrava davvero destinato ad un futuro splendente. Deluderà le attese, nonostante i tanti trofei vinti (compreso un pallone d'Oro tra i più immeritati a mio avviso).
Se mi viene in mente altro scrivo dopo
Tanto il mondiale si ferma alle semifinali, dopo fu 3 a 0 a tavolino...
