Dedé ha scritto:
Attenzione, qui tu mi parli di concorrenza treno-aereo, io sto parlando di una cosa diversa.
Sto dicendo che quando vengono giudicati gli investimenti si guarda il macro-scenario e si guarda la posizione strategica del paese anche e soprattutto in base a collegamenti di questo tipo.
Esempio: la manica che tu mi citi. Quanto ha creato in termini di spillover e investimenti? Ciò che entra copre le perdite di gran lunga.
Tu mi parli di autobus oltre Trieste... ma sai quanto vale alla Germania l'essere centrale negli scambi fra Francia, Benelux, UK, Danimarca e Iberia con Visegrad 4 + Stati Baltici?
Il Nord ha una possibilità, ed è quello di giocarsi un ruolo centrale fra Ovest ed Est alternativo al ben più ricco Nord.
Per fare questo, però, non può basarsi sulla posizione geografica come fanno i tedeschi, ma deve sviluppare un sistema per il quale passare per noi risulta fondamentale.
Tu andresti a collegare i balcani in crescita + l'Ucraina (ne riparliamo tra dieci anni) con la Francia (le due regioni più ricche dopo parigi - lione & marsiglia + Parigi stessa).
Mi dirai: Ucraina e Balcani non valgono nulla. Quello che dicevano di Polonia (+ partner Visegrad 4) e paesi baltici fino a pochi anni fa.
I tuoi post per me sono interessantissimi, a me interessano però più discorsi diversi in termini di investimenti futuri e posizione strategica di un territorio che passeggeri! TAV può anche chiudere in perdita, ma mi è utile nel macro-scenario.
Parliamoci chiaramente.. uniresti le parti più ricche di Italia e Francia; poi sta a te saperti vendere bene questo in termine di investimento estero. Una macroregione Milano-Torino-Genova aiuterebbe...
TAV non è utile secondo me, neanche nel macro scenario
Perchè si tratta di creare un doppione di una linea già esistente impegnata per il 25% della propria capacità.
Gli investimenti si fanno nell'ottica di una crescita e di uno sviluppo che ti porta ad interagire con le nazioni con cui gli investimenti ti permetteranno di metterti in collegamento.
Lo scenario macro-economico degli anni 80, è rimasto pressochè stabile tendente al rialzo, fino all'avvento della crisi.
Eppure in quasi trent'anni, il traffico ferroviario, si è polverizzato.
Anche perchè, se dovessi mandare delle merci dalla Germania in Spagna, o viceversa, non gli farei mai fare l'attraversamento delle Alpi quando possono passare benissimo dalla Francia aggirandole.
E qui entra in ballo la posizione strategica.
L'Italia non ha una posizione centrale nel continente europeo.
E' una penisola allungata verso sud lunga quasi 1.000 km con unico punto di contatto col continente: le Alpi.
Che sono difficili da superare se non con grandi sforzi economici e tecnici.
E per unire le parti più ricche di Italia e Francia, ci stanno già pensando gli svizzeri.
La Svizzera ha accordato alle FS un finanziamento a tasso agevolato per 230 milioni di euro per permettere il raddoppio della ferrovia del Gottardo (Milano - Chiasso) dedicato esclusivamente alle merci.
A Torino nonostante la Fiat ed il suo indotto, il traffico merci e passeggeri è stato eroso costantemente e questo nonostante gli investimenti fatti dalle FS per migliorare i collegamenti da/per la Francia.
Inoltre d'ora in poi lo scenario macro economico cambierà ulteriormente in peggio per il capoluogo sabaudo dopo la fuga della Fiat in Olanda.
Quindi non vedo un ruolo centrale e strategico di Torino in tutto questo scenario.