Fair play finanziario

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Bar Toletti
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Re: La prima vittima del Fair Play Finanziario

Messaggio da Bar Toletti »

considera che le ultime cariche sono arrivate sotto il bernabeu :lol:
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Re: La prima vittima del Fair Play Finanziario

Messaggio da Bar Toletti »

interssante servizio sul corsera online

I debiti del Real e il fallimento mancato per un soffio
Intervista all'ex Valdano: «Le merengue costretti a comprare fuori» - di Ruben H. Oliva

Madrid – In mezzo alle proteste degli indignados che bloccano le strade di Madrid, a stento riusciamo a raggiungere l’Europa Building, un hotel a pochi passi dallo stadio Santiago Bernabeu, tempio delle merengues. Ad aspettare c’è Jorge Valdano: dopo i litigi con lo “Special One” Josè Mourinho e la rinuncia al posto di general manager del Real, Valdano non parla facilmente. Sono tempi difficili per parlare della crisi del calcio in Spagna, specie dopo che il New York Times ha posato gli occhi su Florentino Perez discusso presidente dei campioni di Spagna. Jorge Valdano non nasconde l’imbarazzo quando gli chiediamo sulle folli spese effettuate per l’acquisto dei migliori fuoriclasse del mondo.

«IL REAL PUO' PERMETTERSI DI SPENDERE»- «Il Real Madrid ogni anno guadagna quasi 500 milioni di euro e perciò può permettersi di spendere» risponde glissando sulla figura dell’amico Florentino. Non c’è da stupirsi: la multinazionale di cui è presidente Perez, “l’ACS construcciones”, la terza impresa a livello mondiale della costruzione, ha contratto debiti con l’ex banca privata Bankia, ora statalizzata con i fondi della banca europea, per quasi 9.000 milioni di euro, il doppio del suo valore in borsa. Se la banca non fosse stata acquistata dallo Stato, molto probabilmente, il Real Madrid avrebbe conosciuto l’umiliazione del fallimento.

UN DEBITO DI 500 MILIONI- Mentre l’ACS andava a gonfie vele a forza di crediti dal tasso privilegiato, le “merengues” s’indebitavano ulteriormente per acquistare David Beckham, Cristiano Ronaldo, Kakà. E dopo il milionario arrivo dello “special One” Josè Mourinho, 10 milioni di euro netti all’anno, gli acquisti e il debito sono continuati a salire. Di Maria, Ozil, Flavio Coentrao, Khedira e Carvalho, tanto per citarne alcuni, sono stati presi per accontentare Mourinho. Ora il Real si trova a dovere gestire un debito di 500 milioni di euro. «A differenza del Barcellona, che prende quasi tutti i suoi calciatori dalle giovanili, il Real è costretto ad acquistare i giocatori fuori per mantenere il suo livello agonistico» ci racconta Valdano. Ma in tempi di crisi può una delle due grandi spagnole può continuare a spendere? Gli esperti dicono di no, che la pacchia è finita. Che d’ora in poi i bilanci dovranno essere a posto. E allora si scopre che Bankia, per riuscire a convincere la Bce a stanziare i soldi per diventare una banca statale, aveva messo come garanzia i 76,5 milioni usati per prendere Ronaldo, i 60 milioni per Kaka più il resto dei giocatori. All’improvviso gli atleti del pallone sono diventati dei CDO ( Collaterized Debt Obligations).

IL FALLIMENTO DEL SARAGOZZA - E che dire dei diritti televisivi? Secondo il giornalista sportivo Ezequiel Fernandez Moores, il 53% dei diritti televisivi finiscono nelle tasche del Real Madrid e del Barcellona. In questa folle corsa agli acquisti molte squadre di calcio spagnole sono finite con un piede nella bancarotta e gran parte dei giocatori non appartengono più alle società ma ai fondi d’investimento. Un esempio per tutti il Real Saragozza, diventata grazie ad una nuova legge dello sport varata nel 2005 e ora cancellata, società anonima. Il Saragozza ha un debito di 134 milioni di euro ed è praticamente fallita (come altre 20 squadre del calcio spagnolo ). Ma continua ad acquistare giocatori attraverso un fondo d’investimenti in cui partecipa lo stesso presidente della società Agapito Iglesias. Insomma, l’era del milionario calcio spagnolo sembra finita. Le squadre tedesche, che hanno mantenuto un rigoroso controllo dei propri bilanci, ora fanno la voce grossa con la Uefa e impongono a Michele Platini bilanci in parità. Qualcosa che in Italia è iniziato con la fuga dall’Inter di Samuel Eto'o, approdato alla semi sconosciuta Anzhi Makhachkala, squadra russa del magnate Suleiman Kerimov. Venti milioni netti all’anno valgono bene una fuga dall’Europa in crisi.

Ruben H. Oliva
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Re: La prima vittima del Fair Play Finanziario

Messaggio da 433 »

wotan ha scritto: No, quella parte non è in valutazione quest'anno. Hanno truccato i bilanci e non onorato debiti con i calciatori, E quello non si può fare neanche adesso.



:o davvero nun se pò fa? :shock: :shock: :shock:
Le opinioni dovrebbero essere basate sui fatti

e i fatti non dovrebbero basarsi sulle opinioni
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Re: La prima vittima del Fair Play Finanziario

Messaggio da wotan »

Bar Toletti ha scritto:interssante servizio sul corsera online

I debiti del Real e il fallimento mancato per un soffio
Intervista all'ex Valdano: «Le merengue costretti a comprare fuori» - di Ruben H. Oliva

Madrid – In mezzo alle proteste degli indignados che bloccano le strade di Madrid, a stento riusciamo a raggiungere l’Europa Building, un hotel a pochi passi dallo stadio Santiago Bernabeu, tempio delle merengues. Ad aspettare c’è Jorge Valdano: dopo i litigi con lo “Special One” Josè Mourinho e la rinuncia al posto di general manager del Real, Valdano non parla facilmente. Sono tempi difficili per parlare della crisi del calcio in Spagna, specie dopo che il New York Times ha posato gli occhi su Florentino Perez discusso presidente dei campioni di Spagna. Jorge Valdano non nasconde l’imbarazzo quando gli chiediamo sulle folli spese effettuate per l’acquisto dei migliori fuoriclasse del mondo.

«IL REAL PUO' PERMETTERSI DI SPENDERE»- «Il Real Madrid ogni anno guadagna quasi 500 milioni di euro e perciò può permettersi di spendere» risponde glissando sulla figura dell’amico Florentino. Non c’è da stupirsi: la multinazionale di cui è presidente Perez, “l’ACS construcciones”, la terza impresa a livello mondiale della costruzione, ha contratto debiti con l’ex banca privata Bankia, ora statalizzata con i fondi della banca europea, per quasi 9.000 milioni di euro, il doppio del suo valore in borsa. Se la banca non fosse stata acquistata dallo Stato, molto probabilmente, il Real Madrid avrebbe conosciuto l’umiliazione del fallimento.

UN DEBITO DI 500 MILIONI- Mentre l’ACS andava a gonfie vele a forza di crediti dal tasso privilegiato, le “merengues” s’indebitavano ulteriormente per acquistare David Beckham, Cristiano Ronaldo, Kakà. E dopo il milionario arrivo dello “special One” Josè Mourinho, 10 milioni di euro netti all’anno, gli acquisti e il debito sono continuati a salire. Di Maria, Ozil, Flavio Coentrao, Khedira e Carvalho, tanto per citarne alcuni, sono stati presi per accontentare Mourinho. Ora il Real si trova a dovere gestire un debito di 500 milioni di euro. «A differenza del Barcellona, che prende quasi tutti i suoi calciatori dalle giovanili, il Real è costretto ad acquistare i giocatori fuori per mantenere il suo livello agonistico» ci racconta Valdano. Ma in tempi di crisi può una delle due grandi spagnole può continuare a spendere? Gli esperti dicono di no, che la pacchia è finita. Che d’ora in poi i bilanci dovranno essere a posto. E allora si scopre che Bankia, per riuscire a convincere la Bce a stanziare i soldi per diventare una banca statale, aveva messo come garanzia i 76,5 milioni usati per prendere Ronaldo, i 60 milioni per Kaka più il resto dei giocatori. All’improvviso gli atleti del pallone sono diventati dei CDO ( Collaterized Debt Obligations).

IL FALLIMENTO DEL SARAGOZZA - E che dire dei diritti televisivi? Secondo il giornalista sportivo Ezequiel Fernandez Moores, il 53% dei diritti televisivi finiscono nelle tasche del Real Madrid e del Barcellona. In questa folle corsa agli acquisti molte squadre di calcio spagnole sono finite con un piede nella bancarotta e gran parte dei giocatori non appartengono più alle società ma ai fondi d’investimento. Un esempio per tutti il Real Saragozza, diventata grazie ad una nuova legge dello sport varata nel 2005 e ora cancellata, società anonima. Il Saragozza ha un debito di 134 milioni di euro ed è praticamente fallita (come altre 20 squadre del calcio spagnolo ). Ma continua ad acquistare giocatori attraverso un fondo d’investimenti in cui partecipa lo stesso presidente della società Agapito Iglesias. Insomma, l’era del milionario calcio spagnolo sembra finita. Le squadre tedesche, che hanno mantenuto un rigoroso controllo dei propri bilanci, ora fanno la voce grossa con la Uefa e impongono a Michele Platini bilanci in parità. Qualcosa che in Italia è iniziato con la fuga dall’Inter di Samuel Eto'o, approdato alla semi sconosciuta Anzhi Makhachkala, squadra russa del magnate Suleiman Kerimov. Venti milioni netti all’anno valgono bene una fuga dall’Europa in crisi.

Ruben H. Oliva
Ho sottolineato alcune "perle" del giornalista spagnolo. Chissà, forse è tifoso del Barca, o di altora Il Real è dopo il Bayern la società più solida del mondo, altro che fallimento. Ed è anche una di quelle che bilanci PERFETTAMENTE in ordine è PERFETTAMENTE in linea con le linee guida del FPF, anche più dello stesso Barca che non chiude in utile ma in pareggio.
Bankia ne avrebbe voluto mille di clienti come il Real, in utile, affidabili e solvibili, il problema è la miriade di clienti che per la crisi devastante in Spagna non lo sono, come lo è stata Italpetroli per Unicredit. Ovvio che, tecnicamente, dia a garanzia le sue stesse garanzie, come farebbe (e fa!!!!!) con i beni di tutte le persone fisiche e giuridiche cui ha prestato soldi per beni immobiliari, macchinari e quant'altro.
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Re: La prima vittima del Fair Play Finanziario

Messaggio da ChiamatoreMascherato »

Bar Toletti ha scritto:....................Che d’ora in poi i bilanci dovranno essere a posto. E allora si scopre che Bankia, per riuscire a convincere la Bce a stanziare i soldi per diventare una banca statale, aveva messo come garanzia i 76,5 milioni usati per prendere Ronaldo, i 60 milioni per Kaka più il resto dei giocatori. All’improvviso gli atleti del pallone sono diventati dei CDO ( Collaterized Debt Obligations)...............

Ruben H. Oliva
chiamtrice spagnola di nome AnnaMariassss :"si el real no tiene dinero , la caja se toma Cristiano Ronaldo!!!!!!"
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Re: La prima vittima del Fair Play Finanziario

Messaggio da LazioEqualShit »

Silvio si tira indietro, non si capisce se per Mediaset o per il fair-play finanziario ...

Berlusconi: "I tempi d'oro sono finiti
I campioni vanno costruiti in casa"

Il presidente rossonero si rivolge ai tifosi annunciando una svolta nell'atteggiamento della società: "Non è più il tempo degli acquisti faraonici, ora bisogna ispirarsi al modello Barcellona. Ma per vincere ci vuole tempo"
Coraggio, il meglio è passato (Ennio Flaiano)
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Re: La prima vittima del Fair Play Finanziario

Messaggio da wotan »

LazioEqualShit ha scritto:Silvio si tira indietro, non si capisce se per Mediaset o per il fair-play finanziario ...

Berlusconi: "I tempi d'oro sono finiti
I campioni vanno costruiti in casa"

Il presidente rossonero si rivolge ai tifosi annunciando una svolta nell'atteggiamento della società: "Non è più il tempo degli acquisti faraonici, ora bisogna ispirarsi al modello Barcellona. Ma per vincere ci vuole tempo"
E prende un gatto morto costosissimo come Kakà.... :lol: :lol: :lol: :lol:

Tornando seri, è indubitabile che la strategia di Mediaset è stata per anni basata sul controllo del calcio e dei contratti TV, facendo anche da main contractor per sky, per massimizzarne i colossali utili, e reinvestirne parte per ricapitalizzare il rosso del Milan che, senza poterselo teoricamente permettere in base ai ricavi, si è portato a casa scudetti in Italia e CL in europa pur contro società molto più forti economicamente e con maggior seguito.
Ora immagino che Galliani o Berlusconi si siano sentiti con Platini e che lo stesso abbia detto basta. Cioè: o il Milan la fa finita con i suoi passivi o ciao Europa.
E tutto il resto è conseguente.
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Re: La prima vittima del Fair Play Finanziario

Messaggio da Tony Brando »

se può interessarvi, un paio di settimane fa lessi questo, io l'ho trovata una lettura molto interessante:
Mentre Milan e Inter hanno chiuso i rubinetti, e come loro diversi club in Europa, qualche società (vedi Psg) continuano a spendere cifre enormi. Ma non c'era il Fair Play Finanziario? Questa è la domanda che si pongono i tifosi e per trovare una risposta SportMediaset.it ha intervistato in esclusiva Paolo Ciabattini, autore del libro "Vincere col Fair Play Finanzario". "Con queste spese Psg e City rischiano l'esclusione dall'Europa nel 2014/15".

Per i tifosi e i profani, ci spiega in poche parole cos'è il Fair Play finanziario?
"E' un sistema normativo che impone ai club un comportamento equo, corretto e leale dal punto di vista economico finanziario e contabile. Sono cento pagine di normativa che impongono: che i costi non superino la massimo deviazione consentita rispetto ai ricavi e che i debiti vengano pagati puntualmente".

Chi riguarderanno queste due regole?"La prima (costi-ricavi) impatterà sulle strategie dei top club che spesso chiudono il bilancio con grandi perdite. Ci sarà un primo periodo di monitoraggio (2011-13) e le perdite consentite saranno di 45 milioni nel biennio. A partire dal 2018/19 andrà a regime la normativa su monitoraggio triennale con deviazione consentita a 30 milioni. La seconda (debiti) invece riguarda club medio piccoli che non hanno il mecenate di turno o che non ottengono con facilità credito dalle banche come le spagnole. Mentre la prima sarà riflessa a partire dal 2014/15, la seconda è già attiva. Besiktas e Paok Salonicco sono le prime vittime e sono state escluse dalle coppe per la qualificazione nei prossimi cinque anni (quando si qualificheranno la prima volta nei prossimi cinque, saranno esclusi ndr)"

Allora come è possibile che il Paris Saint Germain investa certe cifre con facilità?
"Semplicemente rischia. Nel 2011 il Psg ha chiuso il bilancio in pareggio mentre, pur non avendo dati ufficiali, è facile pensare che quello del 2012 verrà chiuso con una perdita pesante. Non ha problemi in termini economici perché i proprietari sono molto ricchi ma li avrà sicuramente rispetto al Fair Play Finanziario. Gli introiti della Champions League non basteranno a farli rientrare nella massima perdita consentita".

Ma rischia qualcosa o basta che paghi lo sceicco alla fine?"No, non basta assolutamente. Il ruolo del mecenate verrà molto ridimensionato in termini di copertura delle perdite e si limiterà alla massima deviazione consentita dal FPF. Potrà continuare a investire soldi a volontà finanziando infrastrutture che generano aumento del fatturato in seguito. Chi non rispetta la normativa comunque rischia seriamente l'esclusione dalle competizione europee. Con queste cifre in giro, a oggi, il Psg nel 2014/15 sarà escluso dalle competizione europee".

Il Milan con questo incasso si mette a posto o serve solo per coprire le perdite?

"Ai fini del Fair Play finanziario avrebbero potuto aspettare un anno ma le occasioni vanno prese al volo. Il Milan ha chiuso il bilancio 2011 con 67 milioni di perdita. Con Ibra e Thiago ci sarà una plusvalenza di 40 milioni di euro e un risparmio di circa 36 milioni a stagione, anche se nel 2012 vanno contati solo 5,5 mesi di stipendio. Semplificando le voci nel 2012 potremo avere un bilancio così: 20 milioni di risparmio sui contratti non rinnovati; 7/8 milioni di costo di stipendio e ammortamento dei nuovi arrivati; 23 milioni di plusvalenza del 2011; 40 milioni derivanti dalla cessione di Ibra e Thiago e 17 milioni di risparmio dallo stipendio. Totale circa 20 milioni di perdita più quelli spesi per rinforzarsi".
"C'è una clausola che permette però di dedurre il costo degli stipendi dei contratti firmati prima del 1 giugno 2010 soltanto in riferimento al bilancio 2012. Quindi ai fini del Fair Play finanziario, i possibili 40 milioni di euro di perdita al dicembre 2012 sarebbero completamente compensati dalla clausola degli stipendi. Si tratterebbe quindi soltanto di limitare a 45 milioni la perdita dell’esercizio 2013".

Il City, le spagnole, il Psg... c'è qualche big che rischia qualcosa nell'immediato futuro?"Il Manchester City che nel 2011 ha fatto registrare una perdita di 225 milioni di euro, incrementerà di molto il fatturato nel 2012 e nel 2013. Questo però non gli permetterà di rientrare all'interno dei parametri e la perdita del biennio sarà superiore ai 45 milioni consentiti. Il Psg con queste operazioni di mercato sarà molto fuori dai parametri, mentre Real e Barça al momento non hanno grossi problemi perché hanno il fatturato in crescita e i costi contenuti".

E le italiane?
"Del Milan abbiamo detto, mentre l'Inter sta cercando di compiere una clamorosa rimonta iniziata nel 2007 quando accumulava 216 milioni di euro di perdita. La cessione di Sneijder aiuterebbe molto in questo senso. Le inglesi invece beneficeranno del nuovo contratto televisivo (3,5 milioni di sterline all'anno) che porterà un aumento ai club di 30-50 milioni di euro. Questo impatto più la vittoria della Champions salverà il Chelsea".

Quindi a oggi Psg, Manchester City e le altre, cosa rischiano seriamente?
"Le sanzioni rispetto al periodo 2011-13 andranno dalla riduzione dei premi UEFA al blocco del mercato calciatori fino all'esclusione dalle coppe europee per uno o due anni. Dipenderà dallo scostamento rispetto alle perdite consentite".

Però Milan e Inter hanno chiuso i rubinetti, la Juventus no. Basta lo stadio?
"No lo stadio nel 2011 ha generato 11 milioni di ricavi, nel 2012 arriverà sui 30/35 che però non bastano a coprire gli investimenti. La Juve fa affidamento sui ricavi della Champions, dallo stadio (aumento dei prezzi) e dal nuovo sponsor. Per acquistare un top player e restare nei parametri dovranno cedere gli esuberi con la minore minusvalenza possibile, non come Elia (2,2 milioni di perdita). Il bilancio 2012 sarà chiuso con 65 milioni di perdita però facendo bene la prossima stagione dovrebbe rientrare nei parametri senza problemi".

E' possibile che il FPF sia stato utilizzato come una scusa per non spendere? O non possono spendere?"Non possono e se non ci fosse stato non avrebbero voluto. Del resto è una normativa chiesta dagli stessi mecenati stufi di dover sempre ripianare perdite. E' stato deciso nel 2007 dalla UEFA insieme ai top club rappresentativi. E' una normativa assolutamente necessaria per salvaguardare il calcio nel medio periodo e salvare i club dal fallimento. Il punto è che nel 2007 gli sceicchi non c'erano ancora... Ma per fortuna che 5-6 squadre spendono per tutti. Stanno, senza volerlo, salvando gran parte delle società che a oggi non rientrerebbero nella normativa"
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Re: La prima vittima del Fair Play Finanziario

Messaggio da wotan »

Tony Brando ha scritto:se può interessarvi, un paio di settimane fa lessi questo, io l'ho trovata una lettura molto interessante:
Ottimo articolo. Ci sono solo un paio di chiarimenti da fare. Il primo periodo comprende la stagione appena finita e le prossime due. Il secondo, quello dei trenta milioni cumulati, parte dal 2014 per tre stagioni. Poi si va a regime, e lo scostamento massimo deve essere contenuto nei 5 milioni l'anno.
Ricordo ai non esperti di bilanci che il'pfp riguarda non i debiti consolidati ma il conto economico di gestione, per cui posso avere anche 2 miliardi di debiti pregressi, ma se ne onoro puntualmente le scadenze e e rimango in utile sono in perfetta regola (esempio Real, Barca, MUn)...
Il Besiktas è stato sanzionato per aver falsificato i bilanci, omettendo debiti verso calciatori ed enti previdenziali. (nun se po' fa' per l'fpf oltre che per il codice civile) Il PAok non so.
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Re: La prima vittima del Fair Play Finanziario

Messaggio da Mike4ASR »

Ho trovato questa tabella sul fairplay finanziario UEFA che mi sembra interessante ed esplicativa.
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Come si vede la stagione appena conclusa, 2011-2012, è già in regime di FPF e il relativo bilancio entrate-uscite contribuirà all’ammissione alle competizioni UEFA 2014-2015, la prima nella qualla entreranno in vigore le sanzioni FPF. Più precisamente, il disavanzo complessivo delle due annate 2011-2012 e 2012-2013 non dovrà superare i 45 ML (purché, come specifica la nota **, 40 dei 45 ML siano compensati da aumenti di capitale degli azionisti).
Per le annate successive, a partire dal 2015-2016 il periodo da prendere in esame sarà di 3 anni, con un disavanzo complessivo ammesso che diminuirà a 30 ML.
Una cosa interessante è la nota *, che dice sostanzialmente questo: ai fini del conteggio dell’eventuale deficit di bilancio, i costi relativi alla sola annata 2011-2012 non includono gli stipendi dei calciatori con contratto stipulato entro il 1 giugno 2010. Per quanto riguarda la Roma, questo significa, ad esempio, che lo stipendio di Totti per l’anno appena concluso (oltre 8 ML) non conta, come non conta la quota di stipendio di De Rossi fino alla sottoscrizione del nuovo contratto a febbraio di quest’anno ;) . Chissà se il ritardo fino a inizio febbraio del rinnovo non sia stato motivato anche da questa opportunità normativa … ???. Anche i contratti di Juan (4,5 ML) e Pizzarro (3,2 ML) rientrano in questa casistica, ma non quello di Taddei (2,8 ML), sottoscritto il 07/06/2010, ossia solo una settimana dopo la data limite :tes:.
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Re: La prima vittima del Fair Play Finanziario

Messaggio da Cenciology »

ChiamatoreMascherato ha scritto:
perchè non avevano pagato i buffi.....che fessi potevano fà una telefonata a lotito che je consigliava come fasse spalmà i debiti col fisco per 28 anni


mo voglio vedè con l imu se chiedo di spalmarlo la prossima volta!
Farà una nuova fondazione: Banga Old Trattor, ci metterà la lanzie e non pagherà l'imu. :D
"Dalla conferenza stampa di Garcia le ipotesi sono 2: o che Maicon gioca sicuramente, o che non gioca sicuramente!"
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5 Dicembre 2014

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La prima vittima del Fair Play Finanziario

Messaggio da Ale66andro »

"Certe persone sono impermeabili alle seduzioni della logica"
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Re: La prima vittima del Fair Play Finanziario

Messaggio da ChiamatoreMascherato »

Ale66andro ha scritto:Imberter United?
dicono che sta andando male l OPA!
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Re: La prima vittima del Fair Play Finanziario

Messaggio da ChiamatoreMascherato »

Cenciology ha scritto: Farà una nuova fondazione: Banga Old Trattor, ci metterà la lanzie e non pagherà l'imu. :D

invece di ennio doris, lotito con l aratro che gira su se stesso in mezzo a un orto



:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
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Re: La prima vittima del Fair Play Finanziario

Messaggio da katryna »

Il fair play finanziario miete le prime vittime. L'Unita' di indagine dell'Organo Uefa per il controllo finanziario dei club (Cfcb) ha infatti annunciato la sospensione temporanea dei premi di partecipazione per 23 squadre iscritte alle competizioni Uefa 2012/2013. Il motivo riguarda pagamenti insoluti verso altri club, dipendenti e autorità sociali e fiscali. Il provvedimento, il primo per il mancato rispetto di questi criteri, non riguarda nessuna italiana.

L'unità di indagine, presieduta dall'ex primo ministro belga Jean-Luc Dehaene, richiederà alle società interessate un aggiornamento dello stato dei pagamenti il 30 settembre: il provvedimento resterà in vigore fino a quando i debiti non saranno saldati completamente, o fino a un verdetto definitivo dell' Unità aggiudicativa.

Tra i club 'colpiti' dall' Uefa spiccano l'Atletico Madrid, fresco vincitore della Supercoppa Europea, il Malaga dello sceicco Al Thani, lo Sporting Lisbona, il Fenerbahce e il Rubin Kazan.

Questo l'elenco completo delle squadre destinatarie delle misure:

le bosniache Borac Banja Luka, Sarajevo, Željeznicar; la bulgara CSKA Sofia; le croate Hajduk Spalato e Osijek; le spagnole Atletico Madrid e Malaga; l'israeliana Maccabi Netanya; la macedone Shkendija 79; la maltese Floriana; le montenegrine Buducnost Podgorica e Rudar Pjevlja; la polacca Ruch Chorzów; la portoghese Sporting Lisbona; le rumene Dinamo Bucarest, Rapid Bucarest e Vaslui; la russa Rubin Kazan; le serbe Partizan e Vojvodina; le turche Eskisehirspor e Fenerbahce.

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