cravenroad ha scritto:Capisco la logica dei vegetariani, ma quella dei vegani proprio no.
parto dalla fine :
come detto nel post "le Iene", se si parla di etica, quella dei vegani è la logica vegetariana portata avanti con coerenza... nel senso che i vegetariani non mangiano carne per non sfruttare la sofferenza animale. Ma accettano la sofferenza inflitta agli animali da cui vengono prodotti uova latte e derivati... il vegano semplicemente rifiuta tout court di infliggere sofferenza agli animali...
Per quanto riguarda le contraddizioni scientifiche, anche io ritengo alcune cose, in quel particolare video, errate. Ma per altre "incongruenze" da qualcuno sottolineate, si possono portare altrettante fonti scientifiche che attestano quanto viene detto nel video... è esattamente per questo motivo che, fin dall' inizio, ho sottolineato nel thread delle Iene che la mia scelta (come quella del 90% dei vegani circa) è dettata da motivi prettamente etici. Che poi l'alimentazione vegana risulti più idonea ad una alimentazione onnivora è un dato di fatto... questo senza dover per forza arrivare a dire che mangiare un uovo o una bistecca ogni tanto porta alla fossa, ci mancherebbe...
Non dobbiamo vedere le cose o tutte gialle o tutte rosse (bianco e nere mi pareva brutto

)... ci sono un sacco di arancioni nel mezzo...
Il vegano è ben consapevole che gli animali, solo per la nostra presenza, soffrono... invadiamo i loro habitat, inquiniamo il mondo che condividiamo, deforestiamo, spargiamo cemento ovunque... certe cose sono "necessarie" per i tempi che viviamo, altre no. Il vegano, quello sensato, semplicemente cerca di impattare nel minor modo possibile sulla sofferenza di altri esseri viventi... non si veste con tessuti di derivazione animale, non mangia prodotti derivanti dallo sfruttamento degli animali, ma soprattutto NON SI FERMA AL MONDO ANIMALE. C'è un ecosistema da proteggere e il miglior stile di vita, compatibile con gli standard odierni, che meno impatta sul mondo in cui viviamo è quello vegano... al di là degli abomini che accadono negli allevamenti intensivi, il consumo di carne e derivati è la più grossa fonte di inquinamento e di emissione di gas serra... stiamo distruggendo il pianeta in cui viviamo... ogni anno enormi porzioni di foreste vengono abbattuti per far spazio a pascoli e a colture... la stragrande maggioranza dellle coltivazioni finiscono per essere mangime per gli allevamenti intensivi, quando un quarto della popolazione mondiale muore di fame e sete...
"Non far ad altri ciò che non vuoi sia fatto a te" e "non uccidere" non riguardano gli animali. O si parla di vita in senso assoluto, quindi si considerano anche le piante, oppure si considerano giustamente solo gli esseri umani.
No, non siamo specisti, ma la distinzione tra esseri senzienti e non senzienti la facciamo... le piante non hanno sistema nervoso nè cervello per elaborare informazioni (tra cui il dolore). Un maiale ed una lattuga NON sono la stessa cosa...
Slaughterhouse:
Agli animali succede quello che succederebbe loro in natura, se presi da un predatore. Noi siamo il predatore. Il paragone con lo stupro e la pedofilia è ridicolo.
Agli animali, in natura, non succede di vivere 7 anni invece di 25 (come capita alle mucche da latte) perchè un altra specie animale deve nutrire i propri adulti (che non necessitano di latte per vivere, dato che quello di cui hanno bisogno l'hanno assunto nello svezzamento dalla propria madre)... agli animali non succede di venire torturate fino alla morte solo per avere un bel fegato grasso da mangiare (come accade alle oche)... ai vitellini in natura non viene data una dieta priva di ferro affinchè la loro carne resti bianca causando malattie e sofferenze indecenti... i vitellini in natura bevono il latte della loro madre...
Dentro un macello o un allevamento intensivo non accade proprio niente di quanto accadrebbe in natura.
E sono sicuro che, con le vacche libere, sarebbero in pochi a fronteggiarle, ucciderle con le proprie mani, smembrarle e farle a pezzi per farsi una fettina panata... questo dovrebbe accadere in natura...
Noi che acquistiamo la fettina in un supermercato non siamo predatori... un predatore fa ben altro...
Arrestato per atti di compassione? Vabbé.
Arrestato per aver liberato centinaia di visoni, il cui destino sarebbe stato quello di vedersi infilato nell' ano una sonda elettrica, subire una scarica fino alla morte (se fortunati) e poi vedersi strappare la pelle di dosso per il piacere di indossare una pelliccia da parte di una femmina di un'altra specie (già dotata di una pelle sua, tra l'altro).
Beh, onestamente, evitare atrocità simili ad un essere vivente io lo trovo compassionevole.
La maggior parte degli animali non sono autocoscienti, non tutti i cervelli sono uguali, non ha senso dire "se gli animali usano le gambe per camminare come noi, usano il cervello come noi."
Di quali animali parli ?
Perchè la scienza ci insegna che suini, scimpanzè, bovini, ovini, mammiferi come i delfini, sono quanto più vicini all' uomo... (se non altro questo dice la scienza che viviseziona questi animali con la scusa che sono assimilabili all' uomo...)
Sul "se avessero fatto del male ad un animale davanti a noi da piccoli, avremmo pianto", lo stesso vale per "se avessero rotto un giocattolo davanti a noi da piccoli".
Avremmo rilevato una cosa ingiusta. Appunto...
Razza, sesso, età sono le prime tre cose che il cervello umano nota quando si incontra qualcuno, a maggior ragione la specie.
I bambini non nascono razzisti... giocano tra loro fregandosene di background religiosi, colore della pelle o altre discriminanti che diventano importanti una volta fatto l'ingresso nella "società civile".
Sottintendi che le civiltà che si sostengono con la caccia non siano evolute?
Premesso che noncredo nel mito del buon selvaggio ma l'evoluzione umana passa anche attraverso la caccia.
Se l'uomo non nasce carnivoro è assolutamente certo che non nasce erbivoro, tutt'al più è classificabile quale frugivoro, motivo per il quale anche i vegani sarebbero in torto.
Bisogna mettersi d'accordo, se facciamo la storia dell'umanità troviamo punti a favore da una parte e dall'altra.
No, sottointendo che civiltà AD OGGI evolute non dipendono in nessun caso (che io sappia almeno) dalla caccia... se parliamo di popoli rimasti al paleolitico la cosa si giudica da sè... evolvendosi ne faranno a meno....
anche perché io ho parlato di patrimonio culturale e gastronomia, non di tradizione.
Che venga giudicato un patrimonio da proteggere il foie gras (ad esempio) non mi basta per non considerarla una pratica barbara ed incivile... penso di essere libero di avere questo parere a riguardo, come c'è tanta gente libera di pensare che il destino naturale di un'oca sia quello...