Togli Flick da quell'elenco di nomi, è l'unico allenatore della storia ad aver fato un sextete insieme a Guardiola, non è un emergenteVelvetgold ha scritto: ↑ven 13 dic 2024, 12:18 A ne sembra sia iniziato un rinnovamento in corso per quanto riguarda l'emergere di una nouvelle vague di allenatori.
Maresca, Kompany, Xabi Alonso, Flick, Slot, Baroni, Palladino, Italiano, Thiago Motta.
Ranieri ha l'umiltà di adattare il suo gioco alla squadra e non il contrario. E di essersi aggiornato, senza rimanere ancorato alla "sua" visione del calcio, cosa che spesso capita ai grandi allenatori vincenti che hanno un ciclo fisiologico, o forse semplicemente meno fame. Ci sta
Molto simile a Ranieri penso sia Ancelotti.
Uscendo fuori dal calcio, nella psicologia applicata ai contesti di lavoro per decenni si è cercato.di capire quali fossero i tratti di personalità e i comportamenti distintivi del leader.
Dopo decenni di studi si sono accorti che non esistono. Leader di successo hanno personalità e attuano comportamenti diversissimi adottati in base alla situazione e adattati a essa
E per situazione si intende l'ambiente e la cultura aziendale, il momento storico, il tipo di gruppo, la sua storiane la fase in cui si trova, le.singole personalità, il livello di competenza dei collaboratori, la fase storica, l'ambiente esterno all'azienda, il tipo di obiettivo,
Il leader è un ispiratore, che riesce al meglio a comunicare una visione al suo team. E quando si dice "al.meglio" si intende facendo in modo che ogni componente del gruppo ritrovi parte di se stesso in essa e costruisca la sua visione personale che vada nella.stessa direzione di quella.del gruppo.
E lo fa quanto meglio sa leggere le variabili prima elencate, che cambiano in continuazione. Se smette di farlo, il team di collaboratori smettono di seguirlo, si demotivano, iniziano a essere insoddisfatti e via dicendo
l'allenatore sportivo non fa eccezione. Quando penso alla figura di allenatore/leader che non sbaglia mezzo colpo penso a un nome: Julio Velasco.
Che infatti viene da 30 anni chiamato a tenere anche seminari aziendali sulla leadership.
I moduli, i numeri, le tattiche, le sovrapposizioni, il braccetto di difesa, il falso centravanti sono solo note marginali.
Chiudendo il circolo, i ragazzii 20/25enni di oggi sono profondamente diversi da quelli di 10/15 anni fa. Allenatori efficaci un tempo, se rimangono ancorati al loro stile di leadership e gestione, andranno probabilmente incontro a fallimenti o comunque a maggiori difficoltà.
A meno che non siano sufficientemente umili, flessibili, capaci di mettere in discussione sé stessi e cambiare anche radicalmente
Tra i nomi che hai fatto ci si potevano mettere anche Amorim e Ten Hag, ma uno si è bruciato dopo essere andato alla United, l'altro si sta per bruciare, sempre andando allo United.