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Re: Tifoserie
Ma chi è Radja quando smette de gioca?ChiamatoreMascherato ha scritto:

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Re: Tifoserie


I tifosi devono andare allo stadio per tifare e non per esprimere il loro pensiero nel prime-time, altrimenti il biglietto costerebbe molto di più MB
la svolta epocale DLM
questo è un esempio straordinario di come si fa giornalismo AA
Non potremmo essere più felici di costruire un progetto a lungo termine con Daniele / Separarsi da lui è stata una decisione difficilissima, ma l’abbiamo presa con la convinzione che sia la strada giusta per puntare ai trofei in questa stagione
la svolta epocale DLM
questo è un esempio straordinario di come si fa giornalismo AA
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Re: Tifoserie
tifosi del San Lorenzo a Marrachesh per la finale del mondiale per club


26 MAGGIO 2013: TOTTI, DE ROSSI E TUTTI L'ALTRI INDEGNI BASTARDI
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Re: Tifoserie
ManoloAsr ha scritto:tifosi del San Lorenzo a Marrachesh per la finale del mondiale per club
belli
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Re: Tifoserie
Considerato che per mia scelta e fortuna sto al lavoro, senza avere da fare alcunchè. Per passare un pó il tempo, daró risalto a una vecchia storia di uno striscione rubato, che scatenó un putiferio nei primi anni '90. Mettetevi comodi perchè la ricostruzione sarà lunga e dettagliata. Spero possa interessare ai più questa tortuosa vicenda. La mente torna a domenica 2 febbraio 1992. Si è appena conclusa la gara tra Cagliari e Milan con larga vittoria per 1-4 dei futuri campioni d'Italia. Durante il match, soliti cori contro tra le due tifoserie. Svariate offese e cori contro durante il match, con tentativi da parte milanista di sfondare un divisorio e affrontare i rivali. Rapporti pessimi tra le due fazioni, in virtù dell'amicizia tra veronesi e sardi, ma soprattutto per il gemellaggio tra interisti e cagliaritani, nato nell'89 e terminato nel '95 dopo il caso Spagnolo, quando i sardi vollero azzerare qualsiasi rapporto con le realtà lamaiole, come appunto i nerazzurri meneghini. Dopo la classica ora e mezza passata dai rossoneri nel settore ospiti ad attendere il via libera della celere per poter uscire, gli ospiti inusualmente vennero fatti passare attraverso il campo per poter defluire su un'uscita secondaria da un cancellone sotto la curva cagliaritana. Nel mentre, proprio i sardi distrattamente avevano lasciato appeso al secondo anello lo striscione Furiosi. I più impavidi tra i rossoneri, approfittando del fatto che la scorta era tutta in testa, si staccarono fugacemente arretrando verso la coda del gruppone pronto a sortire, e salendo le scale in fretta e furia, portarono via lo striscione dal settore degli isolani, per poi ripiegarlo in fretta, metterlo nella sacca insieme alle proprie pezze, senza che i celerini potettero notare il movimento. Infine si ricongiussero assieme agli altri sostenitori lombardi per salire sugli autobus in direzione porto. Doverosa postilla. Una volta la trasferta di Cagliari era effettuata da tutte le tifoserie via mare. Sia perché non esistevano compagnie low cost e i voli con Meridiana o Alitalia avevano prezzi allucinanti. Ed anche perchè c'erano le navi F.S. moooolto convenienti...
. Inoltre la Tirrenia, fogna allora come ora, teneva comunque prezzi contenuti, lo spartano passaggio ponte era accessibile per le tasche di tutti. Per le tifoserie fino ai primi del 2000 il prezzo era ulteriormente ribassato dopo vari teatrini. Biglietto cumulativo a 10€ a testa e si saliva a bordo. Ma bando alle ciance, riprendo da dove avevo lasciato. Una volta arrivati al porto, ci furono violente cariche dei sardi fronteggiati dalla polizia. Appena seppero dagli scordarelli dello striscione, che il drappo in questione, una volta tornati allo stadio per recuperarlo, non vi era più traccia, incominciarono ad avere malevoli presagi sul fatto che potessero averlo sottratto i milanisti. Non senza difficoltà i rossoneri riuscirono a salire sul traghetto, bersagliati di oggetti contundenti e pietre. Una volta a bordo, si misero affacciati sull'esterno per rispondere alle offese, sbeffeggiando i rivali con ampi gesti poco oxfordiani. Appena la nave salpó, presi dall'euforia e un pó di incoscienza, srotolarono lo striscione, mostrandolo rovesciato ai sardi, intonando a più riprese: NON CI SON NON CI SON NON CI SONO PIÙ, I FURIOSI NON CI SONO PIÙ!

[youtube][/youtube]
Durante la traversata via Tirreno, i milanisti videro le immagini di 90º Minuto sulle tv della nave, esultando per il fatto che tutta Italia era a conoscenza del loro colpo gobbo. Al tempo stesso, i più svegli e audaci, diedero lo striscione a due ragazzi della F.D.L. sezione Toscana, facendogli togliere in caso di identificazioni ,qualsiasi tipo di gadget rappresentativo che potesse in qualche maniera far pensare che potessero essere tifosi anche loro. I due si estraniarono dal gruppo durante il viaggio e all'arrivo a Civitavecchia, uscirono serenamente in mezzo ai passeggeri comuni. La cricca di ultras del Milan invece, venne bloccata da un nutrito contingente di CC, PS e digos, con la sorpresa di trovarvi nel mezzo, anche un ultras del Cagliari, arrivato in precedenza su Fiumicino, con l'aereo preso in fretta e furia con l'intento di recuperare lo striscione tramite aiuti con le istituzioni...
Vennero spogliati, perquisiti e rigirati come un pedalino, ma ovviamente dello striscione niente di niente. A quel punto, furono liberi di presendere il Regionale per Termini e da li l'Espresso per Milano. Qualche settimana più tardi, alcuni elementi di spicco della Sud rossonera dell'epoca, in una gara casalinga al Meazza, vennero fermati agli ingressi prima di entrare e avvisati da un funzionario sardo, che se nel prossimo MI-CA sarebbe stato esposto lo striscione dei Furiosi, erano pronte decine di diffide a pioggia per tanti ragazzi dei vari direttivi milanisti. Qualche giorno più tardi, un noto esponente bauscia dei Boys San, anche lui sardo (fece da collante nel dare vita al gemellaggio tra cagliaritani ed interisti), si presentó in settimana ad una delle canoniche riunioni organizzate dalla Sud milanista per discutere come sempre di vita di gruppo, collette, modalità di trasferte etc. Fece non poche pressioni per riavere indietro lo striscione dei Furiosi che poi lui stesso avrebbe riconsegnato ai rossoblu. Venne allontanato a male parole, intimandogli di farsi i cavoli propri e di non metter becco in questioni a lui estranee. Arrivó quindi il giorno del derby, coi rossoneri che nel corso del match mostrarono ai dirimpettai della Nord, lo striscione dei loro amichetti isolani

Circa 3 giorni dopo, il Milan giocó una partita amichevole a San Siro, tra alcune vecchie glorie del passato e una rappresentativa dei giocatori attuali di allora. Una di quelle gare inutili, che richiamano da sempre pochi intimi allo stadio. Le presenze in tutto San Siro non superarono i 5.000 spettatori. La gente di curva una volta ritrovatasi al celebre "baretto" non si fece sfuggire l'insolito ingente schieramento di guardie, per tale evento tranquillo. Una volta sugli spalti, trovarono un consistente schieramento di celerini ai boccaporti, con atteggiamento di sfida e in assetto antisommossa. Di li a poco, partirono dai blu, ripetute selvagge cariche del tutto immotivate, fischiate da tutto lo stadio. Ad intimare l'ordine di randellare senza pietà, fu il già citato funzionario sardo, che volle così vendicarsi per non essere stato ascoltato in precedenza. Qualche mese più avanti, gli interisti trovarono dentro a un magazzino di San Siro, uno striscione Brigate Rosso Nere, mai esposto in uno stadio, tantomeno utilizzato dal gruppo. Lo regalarono ai cagliaritani, che lo esposero con fierezza (...mah) durante il match Italia-Svizzera 2-2, giocato nell'ottobre del '92 al Sant'Elia, valevole per le qualificazioni mondiali. Sfruttando una gara della Nazionale, in modo che lo si potesse vedere in tutto lo Stivale.

Un anno più tardi, il Milan si ritrovó a disputare la finale di Coppa Intercontinentale a Tokio, in sostituzione del Marsiglia, estromesso per scandali finanziari e illeciti dirigenziali. Davanti a Baresi and company, niente di meno che i brasiliani del São Paulo, capitanati dal grande Toninho Cerezo, grande mattatore del match con la perla di un gran goal a rendere straordinaria la sua partita. L'incontro vide uscire sconfitto dal campo il Milan per 3-2. Sugli spalti scoppiarono tumulti con la torcida brasiliana, a cui venne sottratto lo striscione Comando Tricolor, esposto nella gara interna contro il Cagliari, con un messaggio spiritoso, usato con lo scopo di affondare il dito nella piaga nei confronti degli adulatori degli ovini.

Col trascorrere degli anni, gli isolani rubarono fuori dal Sant'Elia lo striscione B.R.N. sez. Puglia, esposto poi la domenica seguente al Delle Alpi in un Juve-CA. In seguito, i Furiosi persero nuovamente lo striscione per mano dei dorici fuori dallo stadio anconetano, sorprendendo gli isolani in un gruppetto separato dagli altri.

Appurati i pessimi rapporti intrapresi coi ragazzi della stessa loro fede, che rispondono a tutt'oggi al nome degli Sconvolts. Questi ultimi decisero tempo dopo di cacciare dalla curva e far concludere l'era dei Furiosi, ormai ridotti in numero esiguo, accusati di avere rapporti con la società. In un Cagliari-Milan del 2010, i milanisti si recarono al Sant'Elia, con l'irriverente striscione: SIETE ANCORA "FURIOSI"?

Mi auguro possa essere stato interessante per più di un utente, aver appreso questa querelle infinta tra Casciavit e i ragazzi di Casteddu. Per la cronaca, ho iniziato a scriverla alle 18:00 al lavoro, proseguita fino alle 23:30 quando ho staccato e terminata solo ora a casa. Il tempo mi è letteralmente volato nell'inserire tutti gli avvenimenti accaduti in questa vicenda.


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Durante la traversata via Tirreno, i milanisti videro le immagini di 90º Minuto sulle tv della nave, esultando per il fatto che tutta Italia era a conoscenza del loro colpo gobbo. Al tempo stesso, i più svegli e audaci, diedero lo striscione a due ragazzi della F.D.L. sezione Toscana, facendogli togliere in caso di identificazioni ,qualsiasi tipo di gadget rappresentativo che potesse in qualche maniera far pensare che potessero essere tifosi anche loro. I due si estraniarono dal gruppo durante il viaggio e all'arrivo a Civitavecchia, uscirono serenamente in mezzo ai passeggeri comuni. La cricca di ultras del Milan invece, venne bloccata da un nutrito contingente di CC, PS e digos, con la sorpresa di trovarvi nel mezzo, anche un ultras del Cagliari, arrivato in precedenza su Fiumicino, con l'aereo preso in fretta e furia con l'intento di recuperare lo striscione tramite aiuti con le istituzioni...


Circa 3 giorni dopo, il Milan giocó una partita amichevole a San Siro, tra alcune vecchie glorie del passato e una rappresentativa dei giocatori attuali di allora. Una di quelle gare inutili, che richiamano da sempre pochi intimi allo stadio. Le presenze in tutto San Siro non superarono i 5.000 spettatori. La gente di curva una volta ritrovatasi al celebre "baretto" non si fece sfuggire l'insolito ingente schieramento di guardie, per tale evento tranquillo. Una volta sugli spalti, trovarono un consistente schieramento di celerini ai boccaporti, con atteggiamento di sfida e in assetto antisommossa. Di li a poco, partirono dai blu, ripetute selvagge cariche del tutto immotivate, fischiate da tutto lo stadio. Ad intimare l'ordine di randellare senza pietà, fu il già citato funzionario sardo, che volle così vendicarsi per non essere stato ascoltato in precedenza. Qualche mese più avanti, gli interisti trovarono dentro a un magazzino di San Siro, uno striscione Brigate Rosso Nere, mai esposto in uno stadio, tantomeno utilizzato dal gruppo. Lo regalarono ai cagliaritani, che lo esposero con fierezza (...mah) durante il match Italia-Svizzera 2-2, giocato nell'ottobre del '92 al Sant'Elia, valevole per le qualificazioni mondiali. Sfruttando una gara della Nazionale, in modo che lo si potesse vedere in tutto lo Stivale.

Un anno più tardi, il Milan si ritrovó a disputare la finale di Coppa Intercontinentale a Tokio, in sostituzione del Marsiglia, estromesso per scandali finanziari e illeciti dirigenziali. Davanti a Baresi and company, niente di meno che i brasiliani del São Paulo, capitanati dal grande Toninho Cerezo, grande mattatore del match con la perla di un gran goal a rendere straordinaria la sua partita. L'incontro vide uscire sconfitto dal campo il Milan per 3-2. Sugli spalti scoppiarono tumulti con la torcida brasiliana, a cui venne sottratto lo striscione Comando Tricolor, esposto nella gara interna contro il Cagliari, con un messaggio spiritoso, usato con lo scopo di affondare il dito nella piaga nei confronti degli adulatori degli ovini.

Col trascorrere degli anni, gli isolani rubarono fuori dal Sant'Elia lo striscione B.R.N. sez. Puglia, esposto poi la domenica seguente al Delle Alpi in un Juve-CA. In seguito, i Furiosi persero nuovamente lo striscione per mano dei dorici fuori dallo stadio anconetano, sorprendendo gli isolani in un gruppetto separato dagli altri.

Appurati i pessimi rapporti intrapresi coi ragazzi della stessa loro fede, che rispondono a tutt'oggi al nome degli Sconvolts. Questi ultimi decisero tempo dopo di cacciare dalla curva e far concludere l'era dei Furiosi, ormai ridotti in numero esiguo, accusati di avere rapporti con la società. In un Cagliari-Milan del 2010, i milanisti si recarono al Sant'Elia, con l'irriverente striscione: SIETE ANCORA "FURIOSI"?

Mi auguro possa essere stato interessante per più di un utente, aver appreso questa querelle infinta tra Casciavit e i ragazzi di Casteddu. Per la cronaca, ho iniziato a scriverla alle 18:00 al lavoro, proseguita fino alle 23:30 quando ho staccato e terminata solo ora a casa. Il tempo mi è letteralmente volato nell'inserire tutti gli avvenimenti accaduti in questa vicenda.
Ultima modifica di aurreja il gio 25 dic 2014, 3:09, modificato 6 volte in totale.
- Zarathustra
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Re: Tifoserie
Zarathustra ha scritto:grazie. non ne sapevo nulla di questa storia.
Di nulla Zara, è sempre un piacere condividere

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Re: Tifoserie
Più che "furiosi" rincoglioniti.
Domanda, quando più o meno i gruppi hanno smesso di sciogliersi a seguito della perdita della pezza?
Comunque Grazie Aurreja.
Domanda, quando più o meno i gruppi hanno smesso di sciogliersi a seguito della perdita della pezza?
Comunque Grazie Aurreja.
"Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti."
"Chi se cucca cu' 'e creature se susa 'nfuso"
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Re: Tifoserie
Grazie per il racconto Aurreja! Sempre un piacere leggerti. Un saluto a te e anche a Zara!
Io ce ritorno solo a guardà er mare
Abbiamo poco ma quel poco per noi è abbastanza, non ci avrete mai.
Abbiamo poco ma quel poco per noi è abbastanza, non ci avrete mai.
Re: Tifoserie
Piacere mio ritrovarti sul forum. Scrivi di più se puoi, sono sempre interessanti i tuoi pensieri.Yusuf ltd ha scritto:Grazie per il racconto Aurreja! Sempre un piacere leggerti. Un saluto a te e anche a Zara!

Re: Tifoserie
Elisa ha scritto:Più che "furiosi" rincoglioniti.
Domanda, quando più o meno i gruppi hanno smesso di sciogliersi a seguito della perdita della pezza?
Comunque Grazie Aurreja.
Diciamo che non c'è mai stato un tempo prefissato. Anche oggi chi dimostra obbiettività decide per tale sofferta decisione. Purtroppo pochi direttivi non sono avvolti da incoerenza e ipocrisia. Questo ha comportato e si continua attualmente, a fare spallucce in caso di perdite di pezze in modo corretto, e andare avanti per la propria strada, fregandosene di regole non scritte, codici e comportamenti dignitosi, per poi parlare di mentalità, valori ultras e quant'altro...quaquaraqua. Tra i pochi che hanno dimostrato umiltà nel chiudere baracca, dopo aver perso incautamente lo striscione per mano gobba, sicuramente gli R.D.M. Torino (Ragazzi Della Maratona). Presenziarono come gemellati in mezzo agli ex amici amaranto (ovviamente caput da quel giorno) in Juve-Reggina del 2003. Con la sola astuzia, i bianconeri entrarono nel primo anello del Delle Alpi e strapparono lo striscione da trasferta "Ragazzi" mostrandoglielo qualche minuto dopo in curva Scirea.


Il gruppo in questione dei granata, restó in vita giusto il tempo di pareggiare i conti, rubando lo striscione alla sezione Canavese dei Fighters dopo un Juve-Manchester United fuori al parcheggio del Delle Api, esponendolo al derby la settimana seguente, chiudendo così i battenti...chapeau!


Piccolo aneddoto riguardo l'appendere in passato gli striscioni troppo penzolanti verso il basso al Delle Alpi.
Nel'99 ci fu il return match Juve-Udinese di Intertoto. Dopo lo 0-0 del Friuli all'andata, il match di ritorno in casa dei gobbi terminó 1-1, aprendo le porte dell'Europa ai friulani, mentre i gobbi rimasero a guardare la tv (goduria estrema). Insieme ai ragazzi di Udine nel settore ospiti ci fu la presenza dei nostrani Fedayn in segno di una forte amicizia. Gli juventini aguzzarono la vista notando lo striscione pericolosamente appeso a volteggiare in aria. Alcuni gobbi di vecchia data, avvisarono telefonicamente i vecchi amici giallorossi della pensata poco raccomandabile dei loro compari di fede, che sarebbe stato il caso di staccarlo e riposizionarlo meglio, per evitare di vederselo tirato da sotto. Conspargendosi il capo di cenere, accettarono il consiglio, togliendolo e piazzandolo con più accortezza in balconata.
